Ettore Messina felice nonostante l’esordio-flop dei Lakers

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Un sogno diventato realtà, trasformatosi poi nel peggiore degli incubi dopo due giornate di campionato. Protagonista del sogno è Ettore Messina, che arrivato a Los Angeles per fare da secondo a Mike Brown sulla panchina dei Lakers.

Debutto peggiore non poteva temere l’ex ct della nazionale italiana, con i gialloviola che venivano superati prima dai Chicago Bulls e poi dai Sacramento Kings, per poi vincere finalmente contro gli Utah Jazz. Messina ripercorre i giorni della delusione:

Dopo il debutto con i Bulls non ho dormito, ma per rivedermela in aereo, sul volo notturno Los Angeles-Sacramento, perché abbiamo giocato anche il giorno dopo  e perché compito mio è guardare la nostra squadra, e non gli avversari, curati dai miei colleghi. Beh, ti dico che per perdere ne abbiamo dovute combinare di tutti i colori e che da allenatore, come ai bei tempi, mi sarei pressoché suicidato. Da vice, invece, anziano e saggio, ci ho visto il bicchiere mezzo pieno.

Un vero incubo per l’allenatore italiano, che però vive questa avventura come un sogno finalmente avverato:

Ero lì, fra grandi giocatori che vedevo in tv. Un sogno, ma anche la realtà di una partita subito vera, dura, sentita. Sarà che Chicago era la squadra col miglior bilancio di un anno fa, sarà che noi siamo nuovi, non abbiamo ancora vinto, e ci servirà in fretta, anche se qui, per fortuna, perse tre a fila nessun giornale o sito titola “Processo a Brown”, come accadrebbe in Spagna o in Italia.

Nessun processo a Brown e – soprattutto – nessun processo a Messina, che continuerà a sognare in terra di California, prendendosi anche il lato migliore dell’avventura americana. Ma non ora, perché al momento il coach è tutto preso dal risvolto sportivo e non ha tempo per la vita mondana:

Per ora casa, palestra e, presto, tanti aerei. Vivo a Manhattan Beach, tranquillo, sul mare, attaccato a El Segundo dove ci alleniamo. Non credo avrò molto tempo per Beverly Hills, Malibu e Santa Monica, e non solo perché sono più a nord.

Magari dopo qualche vittoria di fila anche il compassato Ettore riuscirà a rilassarsi.

[Fonte: La Repubblica]

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