Cara Fip, l’autoretrocessione delle “V nere” è politicamente corretta?

Sabatini  conquista  ogni anno a mani basse lo scudetto dalla comunicazione politically no-correct,  ultima trovata: proporre l’autoretrocessione ai soci per risparmiare soldi, perché  Lega  e  Fip  continuano a stare zitte quando nel calcio avrebbe avuto 6 mesi di squalifica?.

Quanto c’è di vero su una “class action” dei tifosi  delle Vnere per il rimborso degli abbonamento e risarcimento danni?

Perché  dimenticare, cara Fip e cara (nel senso di costosa..) Lega  che  gli Spurs furono censurati pubblicamente da David Stern e multati di 250 mila dollari perché Gregg Popovich non portò a Miami 3 giocatori per una  sfida di  routine della regular season?

Cosa s’inventerà stavolta Sabatini per non mollare la Virtus?

Torna la rubrica settimanale “Punto e Virgola”, giusto per mettere un po’ di pepe  a questo basket

1) A fine anno la Presidentessa Cremascoli farà piazza pulita a Cantù: dopo anni di successi Bruno Arrigoni a casa, paga colpe non sue (vedi pasticcio di Avellino) e il cattivo rapporto con Andrea Trinchieri che ha alzato la cresta. Il milanese, due volte coach of The Year al quale scade il contratto sulla porta d’uscita, sarà il CT della Grecia. Arrivo quasi certo di Pino Sacripanti, in realtà ha allenato Pesaro e  Caserta per tornare alla fine nel club che l’ha lanciato.

2) Come dice il Vate (Valerio Bianchini) su Repubblica “Basket city è morta” . Sia Virtus che Fortitudo in grande difficoltà; pare che la Bologna che conta non aspetti altro che Sabatini si faccia da parte , ma lui non ci pensa e sta facendo uno spezzatino delle attività bianconere. Solo Marchesini può costringerlo ad abbandonare. Romagnoli cerca soci ma tutti sono preoccupati dalla Fossa

Splendori e miserie della “mia” Virtus che tradisce il pubblico-azionista

No ci sto! Con la Virtus all’11° posto,fuori dalla Coppa Italia e la contestazione silenziosa, la forma più raggelante e dignitosa, sembra il contrappasso del presente per tutti   più tutti i bei progetti di Mister Futur Show, il Mark Cuban della Dotta  tanto simpatico a Gianni Petrucci il quale va  “sullodandolo”   dal  varo  della Fondazione (?)  l’ultima estate. Un personaggio che rispetto non solo sia per aver ripreso il club  da un fallimento,  non fosse altro per il coraggio imprenditoriale  dell’oneroso  acquisto – attraverso il, sacrificio di un mutuo, come dichiarò a suo tempo – di Casalecchio. L’unica arena moderna con standard europei sorta in Italia negli ultimi 20 anni…Con tutto il rispetto e la comprensione, proprio non ci sto!.

Nato emiliano, da emiliani, fin da quando ero ragazzino pur essendosi   la mia famiglia trasferita in  Varese (ma fiero della mia alma mater , per i trascorsi nelle giovanili dell’oratoriana  Robur et Fides), ho sempre avuto nel cuore le V-nere. A parte le ragioni del sangue  si è trattato  di un‘adozione  a distanza dovuta a un  grande regalo di Vittorio Tracuzzi. Chiamato  dall’Ignis Varese, ai tempi del secondo scudetto il Grande Innovatore siculo,  sul quale Gaetano Gebbia sta scrivendo un libro che attendo con ansia,  “sequestrata” ogni tanto la bella Giulietta Sprint azzurrina di un suo giocatore,  Sauro Bufalini, e voleva gli tenessi  compagnia nei  rischiosissimi  (guidava come Nuvolari, fortuna  non c’erano gli autovelox e viaggiavano meno camion) raid notturni Varese-Bologna.

AAA regalasi Virtus Bologna, parola di Claudio Sabatini

Il miraggio Kobe Bryant che ha tenuto banco per un paio di mesi e già annunciato ufficialmente da alcune Tv lascia il posto a una Virtus che naviga in acque agitate col patron che vuole nuovamente passare la mano. E Claudio Sabatini,  si dice pronto a regalare la società, paventando pure il peggio,  ovvero per sua stessa ammissione, di chiudere bottega, forse pressato dall’esposizione per l’acquisto dell’Arena di Casalecchio.

Non è la prima volta che Sabatini lancia il grido di dolore, e puntualmente quando la piazza è scontenta dei risultati e delle prospettive vedendo invece altri grandi club investire (Armani e Mps Siena).

Non si possono scordare le famosa  “lettera dei 57”, il volantinaggio dei “tifosi per il bene della Virtus”,  mentre da ultimo è comparso lo striscione dei FBV, la storica quinta colonna della società. Difficoltà e delusioni a parte, quella della società in regalo e l’invito ad Alfredo Cazzola (col quale ha avuto spesso polemiche aspre) a rientrare  l’idea di regalare il club è una cosa a metà strada fra la boutade e la provocazione. Sempre con un secondo fine… Spegnere la contestazione…

Kobe Bryant a Bologna: accordo raggiunto

Kobe Bryant alla Canadian Solar Bologna: manca solo l’annuncio ufficiale ma l’intesa di massima tra la stella Nba e il club di patron Claudio Sabatini è staat raggiunta. E’ lo stesso presidente felsineo ad affermare che

“l’accordo sulla parte economica è stato trovato e si tratta ora solo di definire alcuni dettagli che darebbero il via alle firme del giocatore e alla nostra che, obvviamente, è come se fosse già apposta”.

Lo attendevamo da giorni, pareva un sogno che con il passare dei minuti diventava man mano più concreto. L’idea di Sabatini, bizzarra e geniale allo stesso tempo, sembrava un azzardo da prima pagina: ci si credeva poco anche perchè le trattative con la stella dei LA Lakers si annunciava vincolata a troppi se.

Invece, Sabatini ci ha creduto fin dal primo istante, fiutando lì’opportunità economica dell’operazione dispendiosa ma proficua in termini di ritorno e garantendo al sistema della pallacanestro italiana la possibilità di raggiungere il punto più alto della sua storia. A Bologna arriva il miglior cestista del mondo.

Pensarlo solo qualche tempo fa pareva impossibnile: nel giro di un mese, Sabatini ha avuto la costanza di riscrivere la storia.

  • Da quando le speranze sembravano affievolirsi a quando – con l’orecchio teso verso l’America – si cercava di capire se il lockout fosse protratto per davvero oppure stesse per giungere al capolinea. Una, due conference call in nottata.

Ancora Sabatini, dichiarazione freschissima:

Bologna, tra Bryant e Sabatini conference-call nella notte. E’ la volta buona?

Kobe mania. Bryant ha destato l’interesse di tutta Italia e se Milano e Roma diventano luoghi emblematici rispetto all’approdo del cestista dei LA Lakers sulla penisola, chi gongola più degli altri – pur non avendo il piacere e la fortuna di ospitare la campagna Nike di cui Bryant è testimonial in questi giorni – sono i tifosi della Virtus Bologna che assaporano più di ieri il gusto di vedergli indossare la casacca felsinea.

Ad alimentare l’entusiasmo, le parole rilasciate da Bryant nel corso del pomeriggio alla Gazzetta dello Sport.

L’occasione di avere Bryant a due passi non è scappata a Claudio Sabatini, patron del club emiliano, il quale ha organizzato una seconda conference call con il giocatore: nel corso della notte, il presidente bianconero attende una risposta all’offerta avanzata al campione.

Si parla con insistenza di un interesse evidenziato, da parte di Bryant, per quei 2,5 milioni di euro garantiti per una permanenza di poco più di un mese. Bologna lo accoglierebbe a bracccia aperte dal 9 ottobre al 16 novembre: in quel lasso di tempo, Bryant darebbe disponibilità per giocare 10 partite.

Indiscrezioni giunte in serata per bocca di Sabatini che si è pronunciato con i cronisti dell’Ansa definiscono l’appuntamento della notte come

“molto importante anche per capire i margini di manovra dell’operazione”.