Torna Gallinari e Denver vola, Walker in rovina

Andrea Bargnani si ferma per la terza volta per l’anno problema al polpaccio sinistro  e i Raptors perdono con onore (e 14 assist di Josè Calderon) a Indiana dello scatenato ex Leandro Barbosa (14 punti) mentre  il  rientro di Gallinari, fuori dal 19 di marzo per la rottura del pollice sinistro contro Dallas, contribuisce al successo casalingo di 39 punti di Denver  contro Golden State.

Serata stellare al Pepsi Center, di buon auspicio nella volata per i playoff che vede ben 7 squadre lottare per 2 posti. Infatti insistono Phoenix (+24 a Minnesota) e Utah (che ha fermato dopo 11 vittorie San Antonio per aver fatto riposare Parker, Duncan e Ginobili).

Infortunio Gallinari, stop di un mese per la frattura

Altro infortunio in Nba per Danilo Gallinari che, nel corso della sfida casalinga di Denver contro i Dallas Mavericks (sfida che i Nuggets hanno poi perso per 112-95) ha subito una frattura del pollice della mano sinistra. Stavolta, per il Gallo, si prospetta un mese di stop nel corso del quale recuperare dall’incidente:

“Ho provato a giocare nonostante il dolore – ha affermato Gallinari a gara conclusa – ma la situazione peggiorava. Non sapevo che il dito fosse rotto ma faceva davvero male. Il dottore mi ha detto che servono 4 settimane di recupero. Ma spero di giocare prima, magari usando qualcosa per proteggere il dito. È incredibile. Bisogna andare avanti, mantenere un atteggiamento positivo e continuare a spingere verso i playoff”.

Gallinari nuovo infortunio, Denver rischia i playoff

In una partita-chiave per i playoff Danilo Gallinari si frattura il pollice della sua preziosa mano mancina e deve lasciare il campo nel 3° quarto, Dallas prende il largo (17 punti alla fine, con 33 punti, 11 rimbalzi e 6 assist di Dirk Nowitzky). Svanisce il sogno di Denver del sorpasso sui campioni che usciti alla grande a San Antonio  da una crisi di 7 sconfitte esterne e col successo nettissimo di High Mile City  vanno all’attacco di Memphis e Clippers, e fanno un pensierino anche al 3° posto dei Lakers i quali hanno subito domenica, con la tragica partita di Bryant, un brusco stop casalingo con Utah.

Nella serata in cui hanno vinto le 6 squadre in trasferta e Chicago ancora orfana di Derrick Rose ha strapazzato Orlando permettendogli solo 59 punti, il peggior record  nel punteggio della NBA,  Gallinari  tornato a essere la pedina decisiva nelle ultime 3 partite dopo le 13 gare saltate per l’infortunio alla caviglia del 6 febbraio contro Houston pur non tirando bene (1/7) stava sostenendo la squadra (6 rimbalzi, 7 assist) e si era fatto notare con un assist schiacciato a terra per Faried, uno degli highlinght più spettacolari della giornata.

Belinelli-Gallinari 12-9, ma gli Hornet non si ripetono

C’era anche il derby italiano  di venerdì notte 9 marzo in Colorado fra Gallinari e Belinelli in gara 3 fra Denver e Hornets con una vittoria per parte, entrambe in trasferta, l’ultima delle quali il 9 gennaio a favore di New Orleans (94-81).

Denver si è rilanciata (23/18)  dopo l’All Star Game e col ritorno del Gallo ha vinto 5 delle ultime 6 gare e superato in classifica  Dallas al 6° posto  approfittando delle ultime delusioni dei campioni in carica  e adesso è attesa da un trittico casalingo con squadre ambiziose e in forma, e questo col recupero di Mozgov e Koufos  potrebbe proiettarla nuovamente fra le protagoniste. Precisamente affronta domenica Memphis, martedì Atlanta e mercoledì Oklahoma, la miglior squadra della sua conference.

Match pari, senza però particolari guizzi per i due azzurri. Il Gallo, entrato come 7° giocatore, stenta a trovare il ritmo e la sicurezza nel tiro dopo il serio infortunio alla caviglia e il mese d’assenza, e dopo aver sbagliato addirittura i primi 6 canestri si è rimboccato le maniche e  ha chiuso con 3/10, 1/5 da 3, 9 punti e un contributo prezioso per la squadra (difesa, 3 rimbalzi e 2 assist).

Gallinari è tornato, il suo problema è l’esplosione della matricola Faried

Gallinari è rientrato dopo un mese d’assenza per il problema alla caviglia giocando 17 minuti con 1/3 da 3, 3 rimbalzi,  quel che si dice una presenza importante, ma  adesso dovrà riprendersi il posto di starter perchè nel 3° successo della stagione contro Sacramento  Kennet Faried, la matricola terribile,  ha dimostrato di voler recitare un ruolo importante nella formazione di George Karl che grazie anche al recupero di Nenè ha ripreso quota (22/17) affiancando Dallas  nella corsa ai playoff.

Faried ha segnato 20 punti, con 6/7 ai liberi e 12 rimbalzi, la sua terza “doppia-doppia” consecutiva e la sesta che conferma l’esplosione dell’ala d’acciaio mentre Afflalo ha preso quota (30 punti) e Ty Lawson è stato eletto giocatore della settimana in un continuo crescendo.

Niente operazione, Gallinari fermo un mese

I medici hanno riscontrato una vecchia microfrattura, ma Danilo Gallinari non ricorda. Stagione finita per Billups, brutto colpo per i Clippers. Oklahoma tocca l’80% di vittorie vincendo a Sacramento. Love punito ma Minnesota in crescita supera il 50% di vittorie e Pekovic vince alla grande il duello con Counsins. Alla vigilia di due settimane terribili, con la sua formazione a pezzi, il Gallo tira un sospiro di sollievo anche se deve camminare con le stampelle per circa un mese: la tac alla caviglia sinistra ha  scongiurato l’intervento chirurgico, i medici parlano di una  microfrattura di alcuni anni fa, quando non era ancora nella NBA, e quindi si tratta di una fortissima distorsione. Lunedì notte in un’entrata ha messo il suo piede su quello di Chadler Parsons, subito il fallo, segnato i due tiri liberi e poi ha cominciato a saltellare sul piede destro urlando per il dolore. Si era temuto il peggio.

Gallinari out a tempo indeterminato

Brutte notizie per Danilo Gallinari, infortunatosi nel corso della sfida di regular season Nba tra i Denver Nuggets e gli Houston Rockets: il Gallo, che ha sostenuto gli esami radiografici, ha evidenziato una frattura del piede sinistro e pare destinato a stare fuori a tempo indeterminato.

Le parole di Gallinari, rese note dal sito ufficiale dei Nuggets, sono emblematiche:

“Non sono certo felice ma sul momento la voglia di giocare e di vincere è stata troppo forte. Ora starò fuori non so per quanto”.

E’ un peccato perché il Gallo stava crescendo nel corso della stagione gara dopo gara: allo stato attuale, dopo la firma del contratto che lo lega a Denver per altri quattro anni per la cifra di 42 milioni di dollari, aveva messo in bacheca statistiche importanti con medie di 17 punti e 5,2 rimbalzi a partita.

Denver perde Gallinari: frattura al piede

Serata jellata per i Nuggets decimati che perdono in casa con Houston, Gallo riesce a segnare i due liberi dopo l’incidente e poi esce urlando per il dolore. Serio infortunio di Danilo Gallinari lunedì notte contro Houston, la prima diagnosi è una piccola frattura della caviglia sinistra,  il responso definitivo dei  medici è previsto in giornata, ma si  teme l’operazione e un lungo stop.

E’ successo quando mancavano 9’38 del 3° tempo,  fermato fallosamente da Parson, Gallinari ha messo il piede sull’avversario, sembrava una brutta storta, il Gallo ha segnato due tiri liberi e poi ha urlato alla sua panchina che lo venissero a prendere saltellando sul piede destro. Nonostante questo è  stato il miglior marcatore della sua squadra (14 punti, come il suo sostituto Rudy Fernandez) in 20 minuti, 4/9 (2/2 da 3), 2 rimbalzi, 1 assist e un’azione spettacolare per gli highlight del turno di lunedì con 10 incontro nel quale in uno contro spalle a canestro si avvicina e con uno scatto si gira e va a schiacciare di mancino.

No-All Star Game per Gallinari, il Gallo si vendica

Con 21 punti  in 27 minuti, 5 missili su 5, 6 rimbalzi e 4 assist, Danilo Gallinari ha trascinato Denver che  a Los Angeles ha dato una lezione (+21) ai  rampanti Clippers. Ecco le squadre dell’All Star Game di orlando (26 febbraio), Marc Gasol unico europeo. Detto senza partigianeria: la wild card per la selezione dell’Ovest avrebbero dovuto darla a Gallinari invece che al suo compagno Ty Lawson, specie dopo la stupenda partita di classe e sostanza che il Gallo ha offerto alla Stealpes Arena di Los Angeles portando al successo Denver che aveva perso in gara la prima gara 105-109. Per quanto riguarda l’All Star Game del 26 febbraio a Orlando,  la sorpresa è stata quella di Marc Gasol (Memphis, 14,7 punti, 10,7 rimbalzi, 2,2 stoppate) centro che ha soffiato il posto al più famoso fratello Pau (Lakers) e sarà l’unico europeo in campo.

Queste le selezioni:

  • Est – Starters: guardie, Derrick Rose (Chicago), Dwayne Wade (Miami), Ali: LeBron James (Miami), Carmelo Anthony (New Yok), Centro Dwight Howard (Orlando). Reserves: guardie: Rajon Rondo (Boston), Joe Johnson (Atlanta); ali: Chris Bosh (Miami), Paul Pierce (Boston); Centro: Roy Hibbert (Indiana). Wild card: Brandon Jennings (Milwaukee), Andre Iguodala (Filadelfia).

Gallinari sbaglia troppo, stop di Denver

Memphis dopo 5 sconfitte vince con affanno nel supplementare grazie a Marc Gasol e alle 25 palle perse della squadra di George Karl che aveva il tiro per vincere allo scadere dei 4 tempi. Il tiro convulso dell’esperto Andre Miller per la vittoria arriva da molto lontano, raggiunge solo il ferro, e nel supplementare lo sforzo  di Denver viene vanificato dalla tripla  del sorpasso di Memphis firmata da Oj Mayo a 35” dal termine, anche se in realtà è Conley dalla lunetta a 8” a  mettere al sicuro evitando la sesta sconfitta consecutiva, la seconda in casa dopo San Antonio e il fugace 1° posto nella Southwest Division. Vittoria sofferta costruita dalla ditta “Marc Gasol & Rudy Gay”, 20 punti e 13 rimbalzi per entrambi e rifinita da Majo il jolly pescato dalla panchina.

Serata di tiro da dimenticare per Danilo Gallinari, con 17,9 top scorer della squadra, 1/10 e 0/4 dall’arco compensati con 6/6 dalla lunetta e 7 rimbalzi, alla fine 8 punti soli, anche se  differenza alla fine sta nelle 25 palle perse dove peraltro la squadra di Georgle Karl aveva fatto…meglio con 27 contro Sacramento. Denver aveva vinto 2 volte ai supplementari, stavolta però ha fallito il  tiro del possibile pareggio con Rudy Fernandez che ha danzato sul ferro, non sono bastati i soliti Harrington (23 e 10 rimbalzi) e Andre Miller (20 e 6 assist) il quale  ha lasciato il posto in quintetto al più giovane  Ty Lawon al rientro  in seguito a  una distorsione alla caviglia.

Gallinari e Bargnani avvicinano l’Europa

Gli azzurri decisivi a Sacramento (5.a vittoria esterna di Denver che insegue Oklahoma) e Utah (2 supplementari), grande prestazioni anche del lituano Kleiza, degli spagnoli  Calderon e Pau Gasol che firma il derby con i Clippers e il turco Ilyasova (19 rimbalzi). Italian do it better! Gallinari e Bargnani con 23 e 25 punti sono i migliori marcatori al Power Balance Pavillion di Sacramento e a Salt Lake City e trascinato  Golden State al 5° successo consecutivo in trasferta (dopo il 4/0 all’est) e i Raptors alla seconda vittoria esterna consecutiva dal 2009. I Nuggets registrano il maggior punteggio della giornata (122 punti) e si portano 13/5, secondi nella West Conference dietro Oklahoma che vince (15/3) e approfittando del ko casalingo di Chicago con Indiana torna al comando, mentre i Raptors per la prima volta quest’anno superano i 100 punti anche se hanno bisogno di 2 tempi supplementari e dei canestri decisivi di Linas Kleiza (25 punti)  e da 3 di Jose Calderon.

Tutto è bene quel che finisce bene, però Andrea Bargnani avrebbe potuto fare bottino senza il riacutizzarsi del problema al polpaccio sinistro che gli aveva fatto saltare 6 gare prima del match di Phoenix. Aveva già segnato 25 punti quando è uscito a 1 minuto del termine del 1° overtime senza tornare in campo. Dwayne Casey sta facendo un buon lavoro, Toronto  adesso è a una sola vittoria in meno, come i New Jersey Nets (6/13),  dei Knicks (7/11)  e  dei Celtics (7/9), però a finer gara Bargnani ha dichiarato:

Gallinari resta a Denver, 40 milioni per 4 anni

“La trattativa è stata facile, a Denver sto bene” ha detto Danilo Gallinari che guadagnerà quanto Andrea Bargnani mentre Kevin Love ha firmato per 60 milioni il rinnovo con Minnesota. Con  una email all’Associated Press nella quale ha dichiarato “amo molto Denver, questa decisone è stata facile” Danilo Gallinari ha confermato di aver rinnovato il contratto con i Nuggets per altri 4 stagioni per un compenso di 42 milioni di dollari. La notizia è stata data per prima  da CBS Sport nella mattinata del 25 gennaio, termine ultimo per i rinnovi dei contratti dei giocatori del draft 2008.

La trattativa è stata condotta  dal suo agente Arn Tellem che aveva discusso martedì della scorsa settimana con i dirigenti della franchigia del Colorado, e il rinnovo è diventato automatico in seguiuto  alla grandissima partita di venerdì notte al Madison, con 37 punti e i canestri decisivi nel 2° supplementare per battere l’ex squadra che il 22 febbraio 2011 l’aveva scaricato da un giorno all’altro per il campione d’incassi Carmelo Anthony.

Il Gallo, n.6 del draft 2008,  ha dimostrato una regolarità da giocatore esperto e un carisma sorprendente per un giovane di 23 anni segnando 17,4 punti di media (22° posto fra i marcatori della Lega) in una formazione senza superstar che oltre al gioco divertente (per questa ribattezzata i Knicks dell’Ovest), gli alti punteggi, è arrivata al 2° posto della Western Conference che comprende i Lakers, i Clippers e i campioni di Dallas e naturalmente Oklahoma. In un clima di prudenza più che di austerità per la crisi economica, l’affare più importante è stato quello riguardante Kevin Love, 2° rimbalzista e 4° marcatore della NBA, che ha rinnovato con Minnesota per 60 milioni di dollari per 4 anni.

Milano Armani enigma a 5 facce

I tifosi contestano Scariolo per la scelte dei giocatori e il gioco, ma sono solo sue le responsabilità degli errori? Viaggio all’interno di questo caso che in un mese ha fatto scivolare dal 1° al 5° posto l’Emporio Armani Milano dopo la partenza di Gallinari. Intanto nasce sul web la candidatura di Valerio Bianchini per il dopo-Meneghin. Il basket dell’ultimo decennio è stato acritico, cloroformizzato, schiacciato dal peso della pubblicità e il marketing che valgono più della notizia e dell’articolo documentato e ben scritto. Ovvero la piccola arte del buon giornalismo.

Lo sport è una grande cassa di risonanza, e anche –come vedremo – un utile strumenti fiscale, e torniamo a chiedere al Governo Monti di avviare una riforma, perché i tempi cambiano e sono finite le vacche grasse, e le ipocrisie. Lo sport è lo strumento si comunicazione che garantisce un ritorno a costi bassissimi. Prendiamo gli ultimi casi spiccioli. Fortuna che la Tv abbia trovato due jolly veri in Gianni Rivera e Bobo Vieri i quali mediaticamente hanno rilanciato lo show Tv più seguito, quello del ballo del sabato sera dove abbiamo visto anche, quali guest star, Pistorius e Fisichella e fa del suo anche fra i giurati un giornalista del pallone, mentre Federica Pellegrini sarà fra gli ospiti più attesi del festival di Sanremo. Speriamo si ricordino anche di Carlton Myers, in perfetta forma da quando gioca a tennis, pronto per debuttare fra i non classificati. Ultimo vero personaggio della pallacanestro italiana che appunto paga un processo di appiattimento che sembra una storia di sistema. E sai le novità che volgono al flop silenziosamente, senza prendere atto di quel che succede e individuare dei correttivi.

A ore il supercontratto di Gallinari

A 11 mesi di distanza dal trade fra Denver e Knicks, il vero affare è stato Danilo Gallinari mentre con Anhtony la squadra di D’Antoni ha perso 20 gare su 23. Si parla di un rinnovo di contratto sopra i 50 milioni per 5 anni, mentre Russell Westbrook ha firmato per 80. Il 25 gennaio scadono i termini per il rinnovo dei contratti delle matricole 2008, dopo la firma di Derrick Rose per 94 milioni di dollari è arrivata quella di Russel Westbrook (80 milioni per 5 stagioni)  con i Thundercity spegnendo le voci di una rivalità della point-guard con Kevin Durant (“chi non vorrebbe giocare col miglior marcatore della Lega?”). Naturalmente nelle ultimissime ore hanno fatto un balzo all’insù incredibile le quotazioni di Danilo Gallinari. 

Il suo contratto sul quale sta lavorando Arn Teller, l’agente che una decina di giorni fa era in Colorado a discutere  con i dirigenti della franchigia,  era stimato  15 giorni fa sui 30-35 milioni ma potrebbe salire a 50-55  dopo lo show del Madison:  37 punti, record personale del Gallo. E non solo: Big-Dan  ha realizzato  i punti decisivi nel secondo supplementare, ha tenuto in scacco tutti gli avversari (18 su 20 ai liberi), catturato 11 rimbalzi. Mettiamoci anche la superdifesa  che ha paralizzato Melo Anthony (col quale i Knicks hanno vinto 20 gare su 23 dopo il famoso “maxi trade” del 22 febbraio di un anno fa che coinvolse l’azzurro) e la standing ovation finale dei tifosi del Madison.