Gallinari show al Madison, una grande rivincita

Ceduto a Denver 11 mesi fa, con 37 punti e 11 rimbalzi (record in carriera) Danilo Gallinari ha messo ko dopo 2 supplementari l’ex squadra ed è la quarta vittoria consecutiva in trasferta della franchigia del Colorado. Male Belinelli da 3 (0/6), largo a Dallas. Non avevamo forse ripetuto che il Gallo era diventato il giocatore-franchigia di Denver e una clamorosa opportunità gettata al vento agli europei?. A 11 mesi di stanza dalla cessione ai Denver, Gallinari si è preso la sua rivincita nei confronti dei Knicks che l’avevano ceduto in cambio di Melo Anthony dimostrando ampiamente la sua cresciuta e la fiducia accordatagli da George Karl offrendo uno show indimenticabile al Madison, con 37 punti e 11 rimbalzi, il record in carriera che gioverà anche a un’impennata nelle quotazioni alla vigilia del rinnovo del contratto con i Nuggets.

Dopo Kevin Love e Russell Westbrook, infatti, Gallinari dovrebbe strappare il miglior contratto entro il 25 febbraio, data ultima per trovare un accordo fra il suo agente Arn Teller e i proprietari della franchigia del Colorado che avevano visto giusto, il 22 febbraio 2011, a cedere Carmelo Anhtony ai Knicks in cambio di giocatori, fra i quali Gallinari e il russo Timofei Mozgov che da parte sua si è dato da fare segnando 16 punti, il massimo punteggio nella sua carriera. “E’ stata davvero una soddisfazione grandiosa, e desidero ringraziare tutti i tifosi dei Knicks per avermi regalato un’ovazione indimenticabile”, ha confessato Gallinari il quale ha coronato la sua prestazione segnando 9 punti nel 2° supplementare, con 7 liberi su 7. Importanti nell’ultima frazione anche il canestro di Harrington (24 punti totali, 4/12 dall’arco) e i liberi di Ty Lawson.

Nba risultati 21 gennaio 2012

Dieci partite nel corso della regular season Nba del 21 gennaio 2012, con l’evento di spicco vissuto al Madison Square Garden, dove i Denver Nuggets la spuntano sui New York Knicks dopo due over time. Notizia di giornata, che fa il paio con quella appena enunciata, è la prestazione stellare di Danilo Gallinari che sfiora i quaranta punti (ne mette a referto 37) e segna la migliore prestazione della sua carriera proprio contro gli ex compagni.

Il Gallo sta in campo poco più di cinquantuno minuti e chiude in doppia doppia: oltre alla valanga di punti con 9/19 al tiro, 18/20 dalla lunetta e 1/3 da 3, per l’ex Armani Milano anche undici rimbalzi. Per i Nuggets, quattro vittorie consecutive tutte in trasferta. Per lil roster di Mike D’Antoni, sesta sconfitta consecutiva.

Ancora negativo il referto dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli che subiscono l’ennesimo ko – il tredicesimo – per mano dei Dallas Mavericks che si impongono per due punti (83-81). Per Belinelli quattro punti in poco meno di 25 minuti di gioco con 1/7 dal campo. Senza Dirk Nowitzki, infortunio al ginocchio, Dallas chiude il match negli ultimi minuti a disposizione. Tra gli altri match in programma, si annnovera la sconfitta dei San Antonio Spurs contro gli Houston Rockets nonostante i 24 punti messi a referto da Tony Parker.

Odissea aerea per Gallinari e i Nuggets

Il volo che avrebbe dovuto portare nella notte i Denver Nuggets di Danilo Gallinari verso New York, dopo la vittoria contro Washington, si è trasformata in un’odissea.

Gallo e compagni, che stasera sfideranno al Madison Square Garden i Knicks, sono stati bloccati da una fitta nevicata che ha ritardato in maniera evidente il decollo da Washington e lasciato i roster del Colorado in aereo per oltre tre ore, nell’attesa che fosse dato al pilota l’ok per la partenza.

E’ stato lo stesso meneghino a raccontare la disavventura attraverso la propria pagina facebook mentre metteva in scena con il collega Rudy Fernandez una partita a Monopoli sull’i-Pad:

Miller-show, vola la Gallinari-band

La 36enne guardia Andre Miller sfiora la clamorosa tripla-doppia firmando da ex la vittoria di Filaldelfia che rilancia Denver mentre a Orlando prima vittoria in trasferta di San Antonio e la cenerentola Washington chiude la serie di Oklahoma prima della classe.  La striscia di 7 vittorie della  prima della classe (Oklahoma, 12/2) finisce  contro l’ultima (Washington 11/1), pazienza se Russell Westbrook è il top scorer (38 punti) del turno di mercoledì notte e Kevin Durant ne segna 33.

Il miracolo è frutto della “banda bassotti” della capitale, 67 punti fra John Wall (25 punti oltre a rimbalzi e assist, sicuramente poteva ambire ai  20 del Dream Team), Nick Young (24) e Crawford (18)  anche  se con percentuali di tiro proporzionali alla statura (12 su 44), ma l’importante è muovere l’aria, alla fine qualcosa resta, mentre i  Wizard  che stanno inserendo il gigante ceko Jan Vesely restano ancora il  fanalino di coda, anche se molto vispo, con 2 sole vittorie su 12 gare. Trascinata da Tony Parker e senza Manu Ginobili  San Antonio vince a Orlando ai supplementari la sua prima gara esterna (dopo 5 sconfitte).

Nba, per Gallinari e Denver inizia bene il viaggio all’Est

Sette partite nel corso della regular season Nba del 17 gennaio 2012: inizia bene il viaggio all’Est di Danilo Gallinari con i Nuggets che, dopo il ko casalingo con Utah, si impongono contro Milwaukee. Stanotte Denver a Filadelfia e poi New York e Nets. Riscossa anche di Chicago (tredicesimo successo) e Miami che vincono senza i bigs Rose e Wade. Pesante ko dei Clippers orfani di Paul.

L’assenza degli infortunati Rose e Wade non impedisce stavolta a Chicago e Miami di ruggire. Dopo aver perso male a Memphis, i Bulls senza Derrick Rose raggiungono le 13 vittorie grazie a Carlos Boozer (31 punti) e alla sorprendente serata del bassotto (1.88) Charles Akeem Watson jr.  “Cj” schierato in quintetto non fa rimpiangere Rose con 23 punti, 3-3 dall’arco, 8/12, 5 assist, 4 rimbalzi, 2 recuperi in 33 minuti. Arrivato da Golden State due anni fa, si è sempre dimostrato un giocatore prezioso, anche a Memphis si era salvato dal naufragio (17 punti, 20 di media in due gare) confermandosi giocatore utilissimo per lo spirito dei Bulls messi alla frusta da coach Thibodeau e che hanno avuto stavolta rimbalzi da Joaquin Noah ottenendo una conferma rassicurante (+21) contro i Phoenix di Steve Nash in grande serata (25 punti e 9 assist) e troppo solo.

Nba, Utah passa a Denver grazie a Millsap

Tre gare nel corso della regular season Nba del 15 gennaio: Millsap è ala decisiva con 26 punti e 12 rimbalzi nella sfida tra Denver e Utah, Gallinari esce a testa alta (12 su 12 ai liberi, 18 punti) ma George Karl fa capire che è mancata la giusta umiltà nel 4° tempo. Pallarancione aveva detto: attenti alla mina vagante di Utah e al duello fra il rampante Paul Millsap, esploso contro i Lakers  (29  punti) e Danilo Gallinari.

E così è stato, la franchigia dei mormoni che aveva cominciato la stagione stentando ma nelle ultime due settimane ha vinto 6 gare su 8 grazie al successo al Pepsi Center va 8/4 sorpassa i Nuggets in una serata carica d’attese con molti personaggi sugli spalti, a cominciano dal suo sindaco-tifoso Hancock. Il match-winner è stato proprio Paul Millsap, ala di 2,03, uscito da Lousiana Tech che ha squadra ha cercato nel 4° tempo, quando dopo 2 canestri Denver ha perso la testa (3/17 al tiro) e la Jazz-band s’è involata verso il successo che ne fa la squadra del giorno al 2° posto dietro Oklahoma (11/2)  nel Northwest. Score da star per Millsap, 26 punti, 12/19 (nessun tiro da 3), 12 rimbalzi, 3 assist, il quale  ha giocato in miss-match, come caratteristica di questa squadra senza un grande centro in attesa che cresca Eneas Kanter, il 19enne turco n.3 del draft, comunque  già entrato nelle rotazioni e che ha dato il suo contributo (4 punti e 11 minuti).

Nba, Clippers meglio dei Lakers e Bargnani-Gallinari top scorer

Le gare della regular season Nba del 14 gennaio hanno dato modo di mettere a referto alcuni dati statistici: tre soli europei fra i cannonieri della Lega Professionistica con Andrea Bargnani che è nono (22,3, ma è fermo da due turni), Dirk Nowitzky diciottesimo (18) e Danilo Gallinari vetiseiesimo (16,9). Intanto, dodicesimo successo per Chicago, sorpasso dei Clippers di Vinny del Negro  sui Lakers,  calano Miami e nuovamente i Knicks. Il caso di De Juan Summers.

La settimana più lunga della NBA post-lockout si conclude stanotte con un micro turno con la visita  ai Danver di Utah, una formazione in crescita (7/4) col duello fra  i pari ruolo GallinariPaul Millsap con un occhio all’inserimento dell’ex club di Andrej Kirilenko del  19enne gigante  turco Eneas Kanter, il  miglior europeo  e n.3 dell’ultimo draft, 7 punti e 8 rimbalzi contro i Nets.

Il maxi-turno  (11 gare) del sabato ha visto invece vincere in trasferta solo i Philadelphia 76ers che vanno 9/3 mentre le rivali dell’Atlantic Division, sono  sempre ferme allo stop (0/4 per Boston e Toronto, 0/2 e 6/6  per i Knicks orfani di Melo Anthony  e col giovane Shumpert altalenante). Il  derby fra due squadre in pieno tour de force (5 gare in 6 giorni)  approfittando dello stiramento al polpaccio sinistro di Andrea Bargnani,  che coach Dwane Casey ha preferito non rischiare per la seconda volta , è vinto da  Chicago di Derrick Rose.

Nba, Denver di Gallinari ferma la corsa di Miami

Undici gare di regular season nel corso dell’Nba del 13 gennaio 2012: i Denver Nuggets di Danilo Gallinari fermano i Miami Heat e vanno a 8/4, Marco Belinelli migliora il suo record (20 punti) ma non basta contro i Minnesota di Ricky Rubio. Andrea Bargnani fermo per uno stiramento. Chicago raggiunge le 11 vittorie, Kobe Bryant fa 42 punti, 130 in 3 gare: è lui il n.1 dei marcatori.

Andrea Bargnani marca visita (stiramento al polpaccio sinistro) e senza i 22,8 punti di media dell’8° marcatore della Nba Toronto perde con Indiana l’ennesima partita casalinga, Marco Belinelli migliora il suo high (20 punti con 8/14 e 3/7 da 3, precedente 19 a Denver) ma non basta a New Orleans per fermare Minnesota che vince mettendo Ricky Rubio in quintetto (12 punti e 9 assist), Gallinari è fondamentale (14 punti con 3-5 da 3 e 5 rimbalzi) per fermare i Miami di LeBron (35 punti) e va 8/4 esattamente come i vice-campioni che perdono terreno mentre Chicago è la prima ad arrivare alle 11 vittorie vincendo il derby a Boston.

Nba, Gallinari rilancia Denver e Kobe replica lo show

Più di uno spunto di riflessione dopo le partite di regular season Nba dell’11 gennaio: conferma dei progressi di Danilo Gallinari (16,7 di media) che punta in alto e trascina Denver alla vittoria contro New Jersey; con 40 punti di Kobe Bryant i Lakers vincono la prima gara esterna a UtahChicago e Oklahoma arrivano a 10; ancora stop per Miami. Notiziola di mercato: Dwight Howard ai Bulls?

Andrea Bargnani ha concluso anzitempo,  per uno stiramento al polpaccio, la peggior gara in attacco  della sua ottima stagione nel corso della quale è arrivato al top fra i marcatori (7° assoluto, 23,8 di media). Ma adesso rischia di essere superato da LaMarcus Aldrige avendo segnato coi Kings  solo 10 punti, 2 canestri e 6 tiri liberi su 6, 2/13 al tiro e 0/3 in 28’. Platonica quindi la  nuova doppia-doppia del Mago,  che ha catturato  10 rimbalzi segnando miglioramenti in questo settore. Dopo aver cambiato allenatore (Keith Smart per Paul WestphalSacramento si è presa la prima vittoria esterna a Toronto grazie ai 19 rimbalzi (e 21 punti) di DeMarcus Cousins in disaccordo con l’ex coach e sfruttando la libertà concessa dalla difesa canadese  ai tiratori avversari: Tyreke Evans (29 punti, 14/14 liberi e 7 rimbalzi) in continua crescita e i 12 punti nel finale del rookie  Isiah Thomas scelto all’ultimo giro del draft dai King. Fra i Raptors non  è stato sufficiente il positivo ritorno, dopo l’operazione al ginocchio, del cecchino lituano Linas Kleiza e i 24 punti del brasiliano Leandro Barbosa.

NBA, Bargnani e Belinelli al top

Nel turno di Nba della regular season di lunedì 9 gennaio, Andrea Bargnani  riporta  al successo Toronto (31 punti per il romano in casa con Minnesota) mentre Marco Belinelli contribuisce in maniera decisiva per la vittoria degli Hornets (19 per il bolognese a Denver).  Debutto di Da Juan Summers, dopo la fuga da Siena,   con 4 punti, 3 rimbalzi, 2 assist in 20 minuti.

Italians do ti better? Proprio così, grande giornata per i giocatori della Spaghetti League, quelli stoltamente sbertucciati agli europei anche dal Sistema, perché Andrea Bargnani è stato il top scorer del primo turno settimanale con 31 punti firmando il successo “scaccia crisi” di Toronto con Minnesota mentre nel derby fratricida  (offerto da Sky Sport e in replica oggi) Marco Belinelli,  riconfermato starter, ha segnato a Denver  canestri decisivi (19 in totale, 3/4 dall’arco) prendendosi la rivincita sui Nuggets che hanno avuto ancora in Gallinari il miglior realizzatore (15 punti). Atlanta col massimo score (106 punti sul campo dei Nets trascinati da Deron Williams, 14 assist) è la prima squadra a raggiungere le 7 vittorie (7/3) e si propone  con LaMarcus Aldridge in grande crescita come squadra guastafeste.

Nba, Gallinari 31 punti e Bargnani doppia-doppia

Nel corso delle gare Nba del 7 gennaio, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani protagonisti col sogno dell’All Star Game anche se le rispettive squadre – Denver e Toronto – hanno perso. Stop di Chicago ad Atlanta, ottavo successo per Miami. Passata la grande paura di Mike D’Antoni, i Knicks vincono anche a Detroit.

La grande giornata di Gallinari e Bargnani nel turno post-Befana purtroppo non è stata una giornata felice per Denver e Toronto che hanno perso in trasferta a Filadelfia  e a San Antonio, peraltro formazioni più quotate. Gallinari ha scritto 31 punti, suo high stagionale, contro gli Spurs privi di Ginobili (frattura alla mano, 8 settimane di stop) e con 7 giocatori in doppia cifra.

Nba, parla Gallinari dopo New Orleans – Denver

C’era da vincere un derby tutto italiano – quello con l’amico Marco Belinelli – ma non solo: occorreva dare continuità ai risultati di Denver e piazzare una prestazione indivisuale a tal punto buona da riscattare in totto quell’erroraccio che lo aveva visto protagonista a Los Angeles quando – ultima palla in mano – Danilo Gallinari aveva sbagliato il canestro dell’aggancio ai Lakers.

E il Gallo, a questo putno, non solo ha consentito ai Nuggets di vincere contro gli Hornets ma ha pure convinto mettendo a referto una prestazione che, al pari di Andrea Bargnani, gli lascia quantomeno sperare di partecipare alla All Star Game. Denver sbanca New Orleans per 96-88, il Gallo mette a referto 23 punti (mvp di serata) in 39’22” di gioco.

Le percentuali dell’ex Armani Milano sono nel complesso discrete: 9/17 al tiro, 3/9 da 3 punti, 4 rimbalzi e 6 assist. E’ lo stesso Gallinari, a fine gara, a tracciare un’analisi dettagliata della sfida e raccontare come – dopo essere stata sotto nei primi due quarti – Denver abbia cambiato marcia nella ripresa:

Nba, Gallinari mette ko gli Hornets di Belinelli

Nel corso delle gare Nba del 6 gennaio, Danilo Gallinari è il migliore di Denver che va 6/2 vincendo a New Orleans nel derby azzurro tra il milanese e Marco Belinelli. Intanto, i deboli Nets interrompono la breve scalata dei Raptors vincendo a Toronto. Grazie a Rose, Chicago vola passando anche a Orlando. Continua la striscia di Chicago (7/1) che frena la corsa di Orlando (3/4) nel turno dell’Epifania con 12 gare e 5 vittorie esterne fra le quali quelle di Mike D’Antoni che salva la sua panchina dei Knicks e del Gallo che dà slancio alle nuove ambizioni dei Nugget (6/2)  nel derby con Belinelli.

Brusco stop,invece, per l’interessante primavera di Toronto di Andrea Bargnani (3/4) che dopo le due vittorie, fra le quali quella sorprendente al Madison, perde in casa contro i Nets che hanno vinto la loro seconda partita. Danilo Gallinari in odore di All Star Game dopo la prova da leader di Denver a New Orleans, col maggior punteggio (23 punti. 9/17, 3/9 da 3, 4 rimbalzi, 6 assist), il maggior minutaggio della sua squadra (39 minuti): grinta, attacco, difesa, organizzazione, carisma. New Orleans che aveva iniziato bene la stagione ha perso terreno (2/5), e fra i pochi da salvare in una squadra dallo scarso potenziale offensivo c’è Marco Belinelli tornato nel quintetto con i nuovi guai al ginocchio di Eric Gordon e la cui risposta è stata senz’altro positiva, con 3 bombe importanti per tenere su la squadra, 13 punti, 5/13, 4 assist, 2 recuperi, 3 rimbalzi.

Nba, New York e il Madison applaudono Bargnani

Nel corso delle gare di regular season Nba del 2 gennaio, vanno annotati il ko di Miami, Oklahoma e Orlando, mentre Andrea Bargnani replica a Carmelo Athony e i Raptors vincono sul campo dei Knicks, senza Stoudemire e Shumpert. Danilo Gallinari  meglio di Brandon Jenning (ex Roma) rilancia Denver. Giornata ricchissima di colpi di scena. E’  il “lunedì nero” della vecchia e nuova nobiltà quella del 2 gennaio: il Madison Square Garden applaude Andrea Bargnani che firma la prima sconfitta interna dei Knicks di Mike D’Antoni, Danilo Gallinari  MVP di Denver-Milwauke e ultimo ma non ultimo il volo di Oklahoma e Miami, le squadre più brillanti con 5 successi, spezzato  da Dallas  e Atlanta.

Perde pure Orlando a Detroit, la NBA del dopo lock-out è più livellata, c’è gloria per gli italiani, nessuna è imbattuta e solo Washington  è ancora ferma al palo. Per la cronaca, Minnesota rompe il ghiaccio con 25 punti e 14 rimbalzi di Kevin Love  e Ricky Rubio  diventa il 6° uomo, Atlanta e Indiana vincono in trasferta e si inseriscono nella lotta al vertice all’Est mentre Boston cancella le 3 sconfitte iniziali e assieme a Chicago vanta adesso la miglior striscia (3 su 3).

La grande partita di Andrea Bargnani contro i Knicks privo di due pedine fondamentali (Stoudemire e Shumpert, ma i Raptors sono senza il lituano Linas Kleiza e Gray) neutralizza un Carmelo Anthony devastante, 35 punti, 11 rimbalzi, 13/31, 4/9 da 3 e 4 assist. Il Mago gioca 34 minuti di grande intensità, apre il match alla grande con un’entrata a difesa schierata e schiacciata sul terzo passo e lo chiude  alla grande col canestro dell’86-83 e i due liberi dell’88-85 su fallo di Fields a 17” dal termine. I Knicks feriti tentano due conclusioni forzate da 3, i liberi finali  di Toronto li mette dentro l’esperto Carter subentrato in  regia a Calderon, il play spagnolo che impreziosisce la festa della franchigia canadese con 12 assist.