Milano Armani enigma a 5 facce

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I tifosi contestano Scariolo per la scelte dei giocatori e il gioco, ma sono solo sue le responsabilità degli errori? Viaggio all’interno di questo caso che in un mese ha fatto scivolare dal 1° al 5° posto l’Emporio Armani Milano dopo la partenza di Gallinari. Intanto nasce sul web la candidatura di Valerio Bianchini per il dopo-Meneghin. Il basket dell’ultimo decennio è stato acritico, cloroformizzato, schiacciato dal peso della pubblicità e il marketing che valgono più della notizia e dell’articolo documentato e ben scritto. Ovvero la piccola arte del buon giornalismo.

Lo sport è una grande cassa di risonanza, e anche –come vedremo – un utile strumenti fiscale, e torniamo a chiedere al Governo Monti di avviare una riforma, perché i tempi cambiano e sono finite le vacche grasse, e le ipocrisie. Lo sport è lo strumento si comunicazione che garantisce un ritorno a costi bassissimi. Prendiamo gli ultimi casi spiccioli. Fortuna che la Tv abbia trovato due jolly veri in Gianni Rivera e Bobo Vieri i quali mediaticamente hanno rilanciato lo show Tv più seguito, quello del ballo del sabato sera dove abbiamo visto anche, quali guest star, Pistorius e Fisichella e fa del suo anche fra i giurati un giornalista del pallone, mentre Federica Pellegrini sarà fra gli ospiti più attesi del festival di Sanremo. Speriamo si ricordino anche di Carlton Myers, in perfetta forma da quando gioca a tennis, pronto per debuttare fra i non classificati. Ultimo vero personaggio della pallacanestro italiana che appunto paga un processo di appiattimento che sembra una storia di sistema. E sai le novità che volgono al flop silenziosamente, senza prendere atto di quel che succede e individuare dei correttivi.

La doppia telecronaca, per esempio. E’ riuscita solo a confermare che il gradimento del basket è ai minimi, un boomerang lanciato da un basket delocalizzato, atrofico e pericoloso anche nel concetto di spettacolo da questa figura del “passaportato” che ancor prima della Bosnam in Italia era un vecchio vizio del calcio, e si chiamava oriundo, con nefasti risultati. Abbiamo infatti portato agli europei un oriundo che non ha segnato un solo canestro, solo per questo siamo entrati nel Guinness di una spedizione finita amaramente nonostante 3 giocatori in ascesa nella NBA.

Per fortuna c’è il web, col suo respiro di libertà globale se non fosse che lo spirito anglosassone dalla libertà d’espressione in Italia è più declinato in “stile cinese”, mentre la comunità europea comincia a mettere i suoi paletti burocratici. Da qui nei giorni scorsi è partito il candidato web per il dopo-Meneghin che nel frattempo grazie al Milleproroghe della Finanziaria di Monti riuscirà a mantenere il suo cachet giornaliero, come è giusto peraltro perché lui faceva un altro lavoro “e – ha confessato – ho 62 anni e devo lavorare”.

Fortuna vuole che con tutte le antipatiche pastoie il basket che candida sui social Forum Valerio Bianchini per il prossimo quadriennio olimpico, mentre la Lombardia vorrebbe mettere in campo un altro Ct, Recalcati, trovi sulla rete il punto di raccolta della cosiddetta “massa critica”. E quando la critica non è volgare, documentata, come nel nostro sport, riesce a essere utile, perché nel pollaio del nostro basket pretendono di cantare solo certi galli colle code di paglia. Attenti bene, ho detto galli e non il Gallo che ha firmato invece sabato notte una pagina storica nella storia del basket italiano realizzando 37 punti, con 11 rimbalzi, in 51 minuti al Madison Squadre Garden. Il luogo dove se non erro fino ad oggi le star italiane erano dei pugili che prendevano e davano cazzotti “nobili” o star della musica.

La prova di Gallinari fa capire quanto sia stata felice l’operazione del Gallo, ben coordinata anche dalla Rcs, per il rilancio di Milano, e quanto sia stato importante il contributo del giocatore che in termini di carisma è anche uno dei “grandi capi bianchi” del basket, tipo Navarro, Gasol, Diamantidis, Kirilenko, Krstic. Se non ci fosse la provvidenziale rete la quinta sconfitta consecutiva di Milano che in poco più di un mese ha fatto precipitare l’Armani dal 1° al 5° posto, una retromarcia che non ha uguali nella storia della Spaghetti League sempre immobile, non avrebbe provocato una slavina sulle chat creando argomenti di dibattito collaterali. Ad esempio? Chiedere conto del perché Dan Peterson non sia stato confermato quale direttore delle operazioni e abbia avuto un peso nel nuovo assetto tecnico-dirigenziale, e chi abbia condotto queste “brillantissime”operazioni di mercato. Se sono state decise da Scariolo, dall’ampio pensatoio o direttamente dall’amministratore delegato e general manager Gianluca Pascucci.

Un marchigiano intraprendente che ha svolto solo in passato attività di scout rivendicando recentemente sul Corriere della Sera come il colpo più importante della sua carriera quello (sic!) di Antonis Fotsis. Insomma la stampa specializzata se la sarebbe cavata con un’analisi pro e contro, più pro che contro, e questa è la differenza fra calcio e basket, la stampa è il cane da guardia, mentre nel basket sta a cuccia quando non scodinzola.

Conquistato il primo posto con Gallinari con la vittoria bel successo diretto, nell’ultimo mese e mezzo sono arrivate ben 6 sconfitte (più quelle di Euroleague, di cui l’ultima pesantissima anche nel caso di un arrivo a pari punti di 3 squadre) che obbliga l’Armani a vincere a Istanbul, a dare una prima risposta. Intanto sulla rete i tifosi picchiano duro, e non è giusto colpire Scariolo e i giocatori. “In qualsiasi altra società uno che non si chiamasse Scariolo sarebbe già stato cacciato, specie con un roster fra i Top in Europa”, sbotta sulla rosea on line un tifoso il quale non si ferma:

“Magari a fine stagione gli chiederò scusa, ma è da esonero”. “Mi chiedo davvero – ribadisce – cosa debba fare di più (e di meno) un coach per essere mandato via”.

Ed ecco l’elenco delle “colpe”: “Scelte sbagliate, gioco inesistente, 5 umilianti sconfitte: ma cosa deve fare per essere mandato a casa? Indifendibile!” Altra voce critica salutare perché sulla rete al 99 per cento nel basket significa competenza e passione quando è espressa senza volgarità come nel caso dei problemi dell’Armani evidenziati nella colonna dei lettori di lunedì 23 gennaio di Gazzetta.it è questa:

“La squadra per rispetto del presidente deve giocare degnamente. Scelte sbagliate di Cook e Nicholas, non segnano mai e gli schemi di Scariolo non funzionano. Radosevic e Melli perché non entrano mai? E l’interstardimento di Gentile anche quando non segna mai…E mettiamo sul banco degli imputati anche Mr.Brillantina che proprio Pat Riley non è”.

Passato il tempo del Panettone e ancora lontano quello dell’uovo di Pasqua,

“Scariolo mangerà le chiacchiere di Carnevale?”,

si chiede un altro tifoso. E via con una serie di domande puntute che chiaramente sono dirette alla gestione del club, all’uomo scelto dalla proprietà che, si legge su Google, sarebbe stato scelto dall’Armani perché come scout segnalava i giocatori europei alla NBA. Però vorremmo sapere quali e soprattutto se sono suoi i colpi di questi ultimi anni (tacciamo i nomi dei giocatori per carità di patria). Chi gli ha messo una responsabilità così forte di rappresentare “la Maison Armani”? “Quanto aspettano ancora a dare il benservito a Nicholas?

Quanti soldi buttati nella spazzatura? Che dice Armani?”, incalza un tifoso. Meno male non viene tirato in ballo nella costruzione del club il nome di Ettore Messina. Dicono che fosse stato lui la prima scelta fin dai tempi del divorzio col Real Madrid e avrebbe perso la corsa in modo strano, tanto che per la delusione si sarebbe anche raffreddato il suo rapporto con Sergio Scariolo. Si tratta di due allenatori di valore, l’uno vale l’altro, ma se questi risultati si susseguono nel corso degli anni, con vari tecnici, forse il problema sta nelle scelte dei vertici, la consistenza della società senza togliere meriti a chi ha investito in controtendenza nella pallacanestro.

Ma non si tratta di beneficenza o mecenatismo in quanto “da 20 anni la legge Mammì -studio del mensile “Le Formiche a cura Fabio Severino, pag.86-87, marzo 2010 – è uno dei migliori strumenti di interazione fra pubblico e privato, tra sociale e commerciale, infatti una risoluzione del Ministero delle Finanze del 1992 le rende interamente deducibili come previsto dal Tuir (art.100)”. E se io non posso scaricare parte del mio reddito scrivendo di basket, mentre un’azienda lo può fare, è chiaro che ne deriva un preciso vantaggio e come tanti altri cittadini posso dire la mia. MVP Peteri Koponen scelto dalla NBA deve la sua valorizzazione come altri nordici, vedi Jerebko (Detroit, 2 stagioni a Biella) alla Spaghetti League: siamo buonisti, altruisti, esterofili e un po’ fessi facciamo crescere i foraggiamo i nostri concorrenti.

  • QUINTETTO IDEALE M.Green (Avellino), A.Collins (Caserta), D.Dienes (Sassari) R.Slay (Pesaro), G.Brunner (Cantù).
  • DIETRO LA LAVAGNA Replichiamo, per dovere di cronaca, la domanda proposta dalla nostra rubrica una settimana fa in una situazione che si è aggravata dal crollo in Euroleague con un Panathinaikos meno forte di quello del titolo europeo e la sconfitta n.4, stavolta a Varese. E dunque: 1) e questa sarebbe l’Armani di Sergio Scariolo (coach due volte campione d’Europa) che vorrebbe chiudere l’era di Siena? 2) Perché dopo aver perso due mesi sul mercato Usa (un nome fra i tanto Jeremy Pargo che ha perso fiducia dopo un buon inizio con Memphis…) o non dare una salutare pausa al sopravvalutato Drew Nicholas (2/8 da 3)?. Avremmo anche una terza domanda: 3) la campagna acquisti è frutto di Gianluca Pascucci? Parlo dell’amministratore delegato e general manager che ho conosciuto assistant-coach a Pesaro, allenatore delle giovanili (mai ha diretto una squadra di A!) e faceva lo scout per la NBA (Houston). Quest’ultima domanda è particolarmente importante per capire la responsabilità oggettiva di questo mercato, fare un’analisi delle responsabilità onde evitare il facile bersaglio di Scariolo e capire se dobbiamo sperare che qualcosa cambi.
  • AGENDA SETTIMANALE Euroleague, 2° turno delle Top 16, così le 3 italiane: mercoledì 25 gennaio Bennet-Zalgiris (Desio ore 20.15), giovedì 26 Fenerbahce-Armani (Istanbul 19.30), Real Madrid-Mps (Madrid, Palaio de Los Deportes ore 22). Questi gli appuntamenti Tv per la 2.a di ritorno: anticipo La7 sabato 28 gennaio (16.10,Sassari) Dinamo Ss-Cantù, domenica 29 (20.30, Rai Sport1, Venezia) Umana-Mps.

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