Gallinari sbaglia troppo, stop di Denver

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Memphis dopo 5 sconfitte vince con affanno nel supplementare grazie a Marc Gasol e alle 25 palle perse della squadra di George Karl che aveva il tiro per vincere allo scadere dei 4 tempi. Il tiro convulso dell’esperto Andre Miller per la vittoria arriva da molto lontano, raggiunge solo il ferro, e nel supplementare lo sforzo  di Denver viene vanificato dalla tripla  del sorpasso di Memphis firmata da Oj Mayo a 35” dal termine, anche se in realtà è Conley dalla lunetta a 8” a  mettere al sicuro evitando la sesta sconfitta consecutiva, la seconda in casa dopo San Antonio e il fugace 1° posto nella Southwest Division. Vittoria sofferta costruita dalla ditta “Marc Gasol & Rudy Gay”, 20 punti e 13 rimbalzi per entrambi e rifinita da Majo il jolly pescato dalla panchina.

Serata di tiro da dimenticare per Danilo Gallinari, con 17,9 top scorer della squadra, 1/10 e 0/4 dall’arco compensati con 6/6 dalla lunetta e 7 rimbalzi, alla fine 8 punti soli, anche se  differenza alla fine sta nelle 25 palle perse dove peraltro la squadra di Georgle Karl aveva fatto…meglio con 27 contro Sacramento. Denver aveva vinto 2 volte ai supplementari, stavolta però ha fallito il  tiro del possibile pareggio con Rudy Fernandez che ha danzato sul ferro, non sono bastati i soliti Harrington (23 e 10 rimbalzi) e Andre Miller (20 e 6 assist) il quale  ha lasciato il posto in quintetto al più giovane  Ty Lawon al rientro  in seguito a  una distorsione alla caviglia.

Era una vittoria cruciale, adesso le Pepite vanno sotto il 70%  e con 14/4 e vengono superate  dai Falchi di Atlanta (16/6)  che hanno vinto di 23 a Toronto.Continua lo stop di Andrea Bargnani (stiramento al polpaccio sinistro), la formazione di coach Larry Drew ha difeso bene, ha trovato nella guardia Joe Johnson (30 punti) il riferimento mentre i due Johnson dei Raptors hanno combinato poco: 2 punti soli per Amir, il centro, e  9 per James, ex ala forte di Wake Forest, con 4/13 al tiro. Ma in secca (20 punti in 3, 10 meno di Joe Johnson…) anche il trio di cecchini ufficiale, 9 punti per DeRozan, 7 per Kleiza (1/4 da 3), 4 per il brasiliano Barbosa (0/4 da 3). Si sono salvati Bayless (14 punti, Forbes (10) e con 11 rimbalzi il promettente Ed Davis. Adesso la squadra di Casey va a Boston che dopo aver messo ko Orlando ha vinto a Cleveland  (nonostante 20 rimbalzi del brasiliano Varejao) e sta facendo progressi (10 vinte, 10 perse) nonostante l’infortunio di Rajon Rondo vada per le lunghe mentre Ray Allen e il centro O’Neil sono tornati a Cleveland.

Il top scorer della Lega, Kobe Bryant, si è fermato a 21 punti avendo fallito 9 tiri dall’arco su 11, i Lakers hanno vinto di 33 in casa loro e vanno 13/9 con la doppia-doppia di Bynym (20 punti,11 rimbalzi) il contributo di Gasol mentre si è visto qualche segnale interessante dalla panchina, con 12 punti di Goudelock e Murphy e 10 di Barnes.

Ma Charlotte che ha rimesso in quintetto il francese Boris Diaw è davvero impresentabile, 3 vittorie contro 19 sconfitte, un futuro da reinventare per il suo proprietario Michael Jordan che perde ogni anno 20 milioni di dollari dei 60 che guadagna ancora ai suoi sponsor, Nike in testa. Nella Pacific Golden State ha battuto nel derby Sacramento che rimane sul fondo e probabilmente leverà le tende perché il basket non ha una fortissima presa ed è un prodotto in perdita. Top scorer della giornata Deron Williams, ma i suoi 34 punti non sono serviti ai Nets per vincere a Indiana.

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