Playoff A1 2012, è un basket da televendita

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Dopo 11 giorni di sosta è cominciato il torneo scudetto. Intelligente. Questa è la prima considerazione che viene per la capacità di organizzare, mantenere alto il già latitante interesse, pianificare prevedendo le possibili variabili di calendario . Si é parlato, scritto, chattato, twittato, commentato su tutti i mezzi di comunicazione conosciuti, che questo basket ha bisogno di essere rilanciato in modo organico e ben organizzato, partendo dalle basi e da lì ricostruendo e …. Qualcuno decide di fare una pausa di 11 giorni tra la fine della stagione regolare e l’ inizio della post season!

Dal famoso punto di osservazione degli omini verdi che ci guardano dall’astronave avranno detto: chissà cosa staranno architettando questi furbi terrestri, quali  magate, quali campagne di promozione straordinarie ed efficacissime, vedrai che avranno sicuramente mobilitato tutte le loro forze ed energie per far cominciare i playoff sotto i riflettori. Anche perché è una stagione straordinaria: due grandi sorprese, Venezia e Sassari, tre grandi ritorni Bologna, Varese e Pesaro, una favorita stavolta un pò meno e due pretendenti stavolta un pó di più, Siena, Milano e Cantù.

Questo gli omini verdi marziani.. Ma gli omini verdi italiani ( verdi per la situazione economica delle proprie tasche vista la crisi) cos’hanno detto? Poco o nulla, perché la maggioranza non ne è a conoscenza. Ieri (17/5 per la cronaca) é stata giocata la prima coppia di partite dei quarti di finale dei playoff con stravittoria senese contro Varese e la televisiva Sassari vs Bologna con i sardi a portare a casa il primo punto.

A parte la partita in tv vista in diretta ( e mi spiace dirlo, di qualità video da televendita ), per sapere il risultato dell’altra é stata necessario cercarla. Attenzione, non che mi crei problemi farlo: io appartengo a quel gruppo di persone che vogliono saperlo…. Ma quelli che dovrebbero esserne genericamente informati, quelli che dovrebbero essere invogliati a saperlo? Finiamola con il giochino dei 0,1 punti in più di share o le 5.000 utenze in più ( con la sottolineatura che l’Auditel così com’è non é il massimo dell’attendibilità come campione e come metodo).

Non spostano di certo questi numeri. La promozione e l’informazione adesso devono andare di pari passo e se non lavori su tutti i media, in parallelo, non combinerai mai molto. Le campagne ben orchestrate si fanno pianificando passaggi, orari, esposizione e quant’altro. Non certo facendo passare 11 giorni e raffreddando la carbonara: diventa collosa e immangiabile.
A me la pasta piace al dente.
A voi?

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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