Niente rinvio, Baskettopoli parte con l’ascolto dei testi

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Dopo 3 anni entra nel vivo a Reggio Calabria il processo ai vertici dell’ex CIA che riguardavano l’opera dei commissari e le carriere degli arbitri.

Fugate le voci di un ulteriore rinvio  che parlavano di impegni da parte dei testi e problemi di notifica, sembra  proprio che dopo 3 anni e alcuni patteggiamenti e  infine la ricomposizione del collegio dei giudici in seguito al trasferimento di uno componente, domani 18 luglio il processo di Baskettopoli,  che si tiene presso il tribunale di Reggio Calabria,  possa entrare nel vivo con il dibattimento. Saranno ascoltati i due testi  dell’accusa, il dottor Di Mauro all’epoca dirigente della Sezione operativa della Polizia Postale di Reggio Calabria responsabile delle intercettazioni e il dottor Alabiso procuratore della Fip.

L’accusa è stata sostenuta dal PM dottoressa Maria Luisa Miranda che ha disposto ben 41 avvisi di garanzia, alcuni stralciati o oggetto di patteggiamento, per i commissari e i vertici arbitrali  che fra il 2007 e il 2009 avrebbero  creato un sistema di valutazione che falsava le carriere. Ma nei verbali compaiono nel de relato frasi tratte dalle intercettazioni telefoniche disposte dal tribunale che coinvolgono anche arbitri, designatori e dirigenti.  I reati ascritti sono associazione per delinquere per l’ex presidente del CIA, abuso d’ufficio e truffa amministrativa.  Le difese sono convinte di poter smontare in aula le tesi, e contrastare  anche l’assunto dell’accusa secondo la quale l’arbitro è un pubblico ufficiale in pubblico servizio

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