Nba, l’infortunio di Randle e la disperazione dei Knicks

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Un colpo durissimo, per una squadra che, dopo tanti anni, ambiva davvero a un ruolo da protagonista nella post-season. Sono già passati due mesi da quando Julius Randle ha iniziato la riabilitazione, ma ora deve correre ai ripari, dal momento che la situazione non è per nulla migliorata, anzi.

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Julius Randle, infatti, si dovrà operare alla spalla destra, quella su cui purtroppo ha subito l’infortunio e, di conseguenza, termina qui la sua stagione. Una sorta di mini-dramma per i Knicks, che avevano serie ambizioni da titolo in questa stagione e lasciano per strada uno dei loro giocatori cardine. Tra l’altro, anche in virtù dei vari problemi occorsi a OG Anunoby, New York chiaramente difficilmente potrà lottare per il titolo di campione Nba.

Il mercato Nba era stato particolarmente florido per i Knicks: l’acquisto di Anunoby, sommato alle trade che avevano portato Bogdanovic e Burks a NY, senza dimenticare la crescita e affermazione ormai ad altissimi livelli di Brunson e Randle, senza dimenticare l’annata straripante di DiVincenzo e Hart, avevano in sostanza fatto sognare i tifosi newyorkesi.

Purtroppo per NY, tutti questi infortuni difficilmente permetteranno ai Knicks di essere competitivi nella post-season. I playoff a Est avranno due grandi protagonisti di sicuro, ovvero Celtics e Bucks. New York poteva essere la classica outsider in grado di infastidire davvero le principali contender nella corsa verso il titolo.

Purtroppo, è l’infermeria il vero tallone d’Achille per i Knicks: l’infortunio occorso a Randle alla spalla destra è una vera e propria mazzata. Il bollettino medico parla chiaro: sono 5 i mesi in cui il buon Julius dovrà rimanere ai box e non potrà dare una mano ai suoi compagni. L’infortunio era avvenuto il 27 gennaio scorso in uno scontro di gioco nel match con gli Heat. La lussazione alla spalla destra è ben peggiore del previsto: troppo alto il rischio perché l’arto è eccessivamente instabile e rischierebbe di farsi ancora più male tornando a giocare. Da qui l’unica soluzione, ovvero quella di andare sotto i ferri per risolvere definitivamente la situazione. Randle chiude, in modo particolarmente sfortunato, una stagione da All Star, in cui ha collezionato di media 24 punti, 9 rimbalzi e 5 assist, con una percentuale altissima dal campo, pari al 47%. Tra le statistiche che più impressionano troviamo il fatto di aver fatto registrare 19 partite consecutive in cui ha messo a segno almeno 20 punti. Dati che lo inseriscono di diritto tra gli All-star di tutta la Nba.

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