Nba Belinelli non replica, stanotte il Gallo sfida Kevin Durant

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Come Paganini, Marco Belinelli non ripete dopo l’eroico canestro di Boston,  nell’ 3° overtime consecutivo dei Bulls  riuscendo   a offrire per 30 minuti un lodevole contributo alla sua squadra orfana di Louol Deng, il match winner del supplementare di Toronto, senza tuttavia fare peggio  al tiro (3/9, 1/3 dall’arco, 8 punti) delle  altre 4 guardie. Vale a dire colleghi illustri quali  Rip Hamilton (5 punti,2/7, 1/6 in area), Rich  Hinrich (3 punti, 0/1, 1/3), Nate Robinson (11 p, ma 5/15 e 1/5 da 3) e l’ultimo arrivato Daequan Cook in campo  5 minuti senza tirare mai a canestro, un acquisto più dannoso che superfluo.

Per riuscire e rompere il solido guscio difensivo, il trademark dei Memphis, la quinta squadra del ranking dietro Oklahoma, Clippers, San Antonio e Miami, ci voleva  un percussore come  Derrick Rose ormai pronto al rientro e un coach meno irascibile  del “Tibs”, il soprannome di Thibodeau, anche lui sotto..tiro. Il guru stile college  delle due vittorie dei Bulls nelle ultime regular seasons ha infatti   preteso di vincere tenendo in panchina per ben 22 minuti  Noah, il centro titolare, il suo fighter straordinario, per giocare col quintetto bassotto  e Boozer centro. Se all’inizio è stata una buona mossa tattica per recuperare 17 punti, nel  supplementare  questo paradosso del basket è tornato sul capo dei padroni di casa avendo i Grizzlies una delle migliori coppie di centri quali Marc Gasol e Zach Randolph che hanno spadroneggiato permettendo di vincere anche senza segnare un solo tiro da 3 punti (0/3). Le cifre della supremaziona nel gioco aereo dei Grizzlies  dicono 19 punti per lo spagnolone e 19 rimbalzi per il peso massimo.

L’United Center, il tempio dei mitici Bulls di Jordan, si conferma  quindi più che mai  un campo stregato per  la squadra nell’ultima versione che ci ha perso per 11 volte su 22,  fa collezione di sold-out, questo significa che non ha perso la pazienza e rimane vicino alla squadra. Che in trasferta è una delle migliori, 5 sconfitte e 10 vittorie, consentendola  di rimanere in corsa per il 1° posto della Central Division. Però  Indiana non molla e  dopo il divorzio con Scott Skiles  sta rinvenendo forte Milwaukee, che sabato notte ha vinto a Portland, campo difficile,  grazie al cambio di allenatore. Con coach Jim Boylan la formazione del Wisconsin  ha cambiato marcia grazie al rilancio di due campioni lunatici quali Brandon Jenning, il kid che decise di giocare a Roma aspettando di compiere 19 anni per poter entrare nella NBA , e il turco Ersan Ilyasova, miglior ala forte europea. I due hanno segnato 57 punti riuscendo a neutralizzare la  task force dei Blazers col suo quintetto da 70-80 punti  indebolito dalla sera così così di Batum, il suo galvanizzatore.

Resta da dire che questi Bulls capaci di tenersi a galla vincendo  sui campi delle bigs  sono però solamente  al 25° posto nelle sconfitte casalinghe (pari merito con Detroit e Phoenix)  e dietro hanno  Cleveland  con 12, Orlando e Washington con 13, New Orleans con 14 e Charlotte – la formazione di un certo Michael Jordan – con 16.  I Bulls compensano col 4° posto per le vittorie in trasferta (12 su 23), dietro San Antonio (14) e Oklahoma e Clippers (13), e sono davanti (11) ai sorprendenti Bucks  e i Knicks coi Grizzlies e i campioni di Miami (10).

Per finire in gloria la settimana, Oklahma  stanotte va a Denver dopo i 52 punti di Kevin Durant, record personale e stagionale assoluto (quello dei 23 liberi su 23 era già stato ottenuto da Deron Williams e si tratta del 2° di sempre) e  le grandi prove di Ibaka e Westbrook che, vero Iron Man,  giocherà la sua 353esima  partita consecutiva. Un’occasione favolosa per l’Iron Man italiano, Danilo Gallinari, di  fermare al Pepsi Center, un campo che sa farsi rispettare, K- D , la superstar dell’ultima generazione,  e lottare per  una delle 7 maglie ancora a disposizione per l’All Star Game nella squadra dell’Ovest.

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Risultati sabato 19 gennaio: Atlanta-San Antonio 93-98 (21 Jos Smityh, 19 Korver, 9 Hrford + 15 r; 23 T.Parker + 12 a, 14 Splitter, 7 r); Charlotte-Sacramento 93-97 (16 Sessions, 14 K.Walker + 10 a; 18 M.Thompson, 4/7 da 3, 17 Cousins + 10 r); New Orleans-Golden State 112-116 (23 E.Gordon, 20 A.Davis + 12 r, 14 A.Aminu + 10 r, 8 Vasquez + 15 a: 29 K.Thompson, 5/7 da 3, 25 Jack, 10/11 tl + 12  a, 20 S.Curry, 11 Laundry + 11 r ); Chicago-Memphis  82-85 OT (18 J.Butler, 8/8 tl, 8 r, 3 rec, 17 Boozer + 14 r, 10 T.Gibson + 12 r, 8 Belinelli, 3/9, 1/3, 3 r, 3 a, 5 f; 19 M.Gasol, 13 ZRandolph + 19 r, 16 Gay); Minnesota-Houston 92-79 (21 Kirilenko, 5/8 tl + 11 r, 16 Ridnour, 11 Gelabale, 5/7 tl; 18 J.Harden, 8/10 tl, 0/7 da 3, 15 Delfino, 2 Asik, 5 r); Utah-Cleveland 109-98 (20 R.Foye, 19 Favors,14 A.Jefferson + 11 r; 23 Waiters, 10/12 tl, 18 Irving, 13 Z.Teller + 14 r, 12 T.Thompson + 11 r); Portland-Milwaukee 104-110 ( 26 Lillard + 10 as, 21 Matthews, 20 Aldridge n+ 14 r, 15 JJ Hickson + 12 r; 30 B,Jennings, 12/15 tl, 8 a, 27 Ilyasova + 14 r,) ; LA Clippers-Washington 94-87 (22 C.Paul, 8/9 tl + 11 as, 17 B.Griffin,7/10 tl, 11 r, 4 L.Odom + 10 r; 24 Wall, 10/14 tl, 6 Okaforr + 12 r).,

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