Mike D’Antoni primo allenamento Lakers con le stampelle

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Ha concluso il discorsino di presentazione dicendo: “E adesso fuori, o vi prendo a calci in  culo”. Per Kobe è un genio dell’attacco. Chiede 110 punti per partita e l’anello. Phil Jackson attacca i dirigenti: “Comportamento poco limpido”.

Nella storia della NBA si doveva vedere anche questa. Un allenatore che si presenta al primo allenamento in stampelle. Mike D’Antoni saltellando  ha raggiunto lo spogliatoio dei Lakers, la nuova squadra per la quale ha firmato il 12 novembre un contratto da  12 milioni di dollari, e ha riservato ai giocatori una battuta da caserma: “E adesso cominciamo a giocare, altrimenti calci in culo…”.

Mike ha dialogato in italiano con Kobe Bryant col quale aveva già lavorato col Dream Team. Sembrava che Kobe fosse il primo a volere il ritorno di Phil Jackson, invece ha elogiato il nuovo allenatore descrivendolo come “un genio dell’attacco”. “Possiede una capacità unica di non complicare troppo le cose, questa è la sua essenza di vita e di gioco”.

D’Antoni ha guidato la squadra con  le stampelle, ha detto con chiarezza e senza aver l’aria di fare proclami, con il solito candore, che vuole una squadra da 110 punti che sappia far rivivere i tempi dello Show-Time e vinca l’anello. Kobe ha annuito. “Mi spiace per Mike Brown, ma era meglio cambiare subito che aspettare a metà stagione”.

Dwight Howard ha dichiarato che D’Antoni ha spiegato alla squadra alcune linee guida, e che gli è piaciuto ascoltare che vuole vincere. “Vincere è divertente, aiuta a lavorare meglio e con entusiasmo”

Phil Jackson non ha gradito il trattamento riservatogli dai Lakers. “Sono venuti a casa mia Kupchak e Jim Buss, ho detto che mi sentivo in forma, mi hanno richiamato domenica notte quando già dormivo per comunicarmi che avevano firmato con D’Antoni, non è vero che chiedevo la luna e non volevo viaggiare nelle lunghe trasferte, il  loro comportamento è stato poco limpido”

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