L’arbitro Giovanrosa riammesso in A, crisi nel CIA

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La Corte federale ha respinto il ricorso di  Zancanella, dopo un anno di purgatorio viene reintegrato il fischietto romano e il direttivo degli arbitri ha richiesto un confronto col presidente dei fischietti.

Come scritto nei giorni scorsi, l’aver respinto le dimissioni dell’arbitro Gori, ultimo della lista dei fischietti di A, era un segnale che il Consiglio Federale della Fip sfiduciava  l’attuale gestione del CIA, e che Dino Meneghin avrebbe ritirato  l’appoggio al presidente Zancanella nel ricorso congiunto alla Corte Federale avverso un altro caso scottante, quello di impugnare la decisione  della Giudicante di reintegrare nella sue funzioni il fischietto romano Renato Giovanrosa vittima di giudizi punitivi da parte degli osservatori.

Era comprensibile che Meneghin fosse solidale, fino a prova contraria, con le decisioni del suo presidente degli arbitri, salvo  arrendersi ai fatti e alle dinamiche delle sospette “dimissioni pilotate” di Giovanrosa ed evitare una spinosa vertenza fra i due massimi organismi della Giustizia Sportiva. Per cui, alla fine a strettissimo giro di posta,  è arrivata la sentenza – scontata – di respingere il ricorso del CIA. Questo significa che dopo un anno di immeritato purgatorio nei campionati regionali, e un danno economico  notevole per  spese legali e un minor gettone di presenza, Giovanrosa è riuscito ad avere giustizia e potrà tornare l’anno prossimo in Lega Due.

Chiaramente sarà interessante leggere il dispositivo della sentenza della Corte, è chiaro che questo “casus belli” rappresenta  il capolinea finale di una gestione che invece di riportare il sorriso ha creato troppe turbolenze e scontenti. E la prossima è scontata perché poche ore dopo la decisione della Corte Federale  sarebbe subito partita una richiesta di un consiglio straordinario  del CIA da tenersi nei prossimi giorni, richiesto da almeno 3 dei 5 componenti del direttivo.  Sembra si tratti di Baldi, Grandini e Nardecchia.  Quindi si ripete, con alcune delle stesse facce,  la crisi del CIA che due anni fa sfiduciò Luciano Tola  e “produrre” il commissariamento dell’organismo, e in seguito a nuove elezioni con la vittoria fra contrasti e polemiche di Tiziano Zancanella su Umberto Porcari.

La gestione di quel momento, però, fu infelice, e produsse un non sufficiente controllo da parte della Fip alimentando la spirale della stagione dei veleni.  Dove si è visto di tutto. La Fip ha capito che non conviene scherzare, Baskettopoli entra nel vivo il 18 luglio col dibattimento, non si escludono colpi di scena da parte delle difese, ed è scontato ormai un Commissario forte, nella persona che meglio conosce la Fip e i meccanismi arbitrali, Gaetano Laguardia il quale avrà 60 giorni per rimettere ordine al settore, cambiare tutta la squadra e utilizzare gli esperti che hanno combattuto questa battaglia per la trasparenza ed evitare che il Procuratore debba occuparsi interamente di una “questione arbitrale” che ha avuto punte di squallore unico.

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