Altri tre arbitri riammessi nelle liste

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Dopo Giovanrosa, l’Alta Corte di Giustizia ha accolto i ricorsi di Crescenti (Serie A), Gadda e Erriu riguardanti l’ultima gestione del CIA.

L’Alta Corte di Giustizia  del CONI ha accolto i ricorsi proposti rispettivamente dal sig.Crescenti (arbitro escluso dalle lista arbitri Serie A), dal sig. Gadda (arbitro escluso dalla lista arbitri Serie A dilettanti maschile e A1 femminile) e dal sig. Erriu (arbitro escluso dalla lista arbitri DNM maschile e Serie A2 femminile) contro la Federazione Italiana Pallacanestro.

Ecco che dietro il nuovo positivo assetto del CIA incardinato sul sorteggio arbitrale e i due valutatori e un designatore per i campionati di A la  giustizia sportiva (per ora, non è detto infatti che i casi finiscano in Procura)  fa emergere i  pericolosi rigurgiti  provocati dall’infelice gestione-Zancanella.  La prima avvisaglia era stato il reintegro dell’arbitro Giovanrosa in Legadue da parte della Giudicante.

Per chiarire: quella frutto di un pool di quattro comitati regionali, lo zampino della politica sportiva low-profile,  per controllare di fatto la gestione degli arbitri e dei commissari, e le carriere come peraltro aveva  ben illustrato nella sua consulenza per l’accusa   di Baskettopoli il Procuratore della Fip il quale però successivamente ha via via archiviato una serie di esposti di Francesco Grotti e Umberto Porcari, due figure di alto profilo e preparazione, che hanno dimostrato coi fatti che quanto meno c’era incompetenza. Se questa azione di vigilanza su quanto stesse succedendo, e che aveva visto anche Grotti andare dal presidente Meneghin per mettergli fra le mani un rapporto di quanto stava accadendo nel mondo arbitrale, fosse stata infondata o tendenziosa infatti il Direttivo del CIA non avrebbe sfiduciato il suo presidente, e la Fip non avrebbe rifondato tutto il sistema  mancante adesso solo el  tocco finale, la nomina di Petrosino presidente con la terna tecnica del designatore Grossi e dei due valutatori Facchini e Teofili.

La Fip deve cospargersi il capo di cenere per certe difese d’ufficio, perché mai Meneghin  non è mai entrato nel merito prendendo anzi  posizione a favore di Zancanella e permettendo al capo degli arbitri di spiccare una querela nei confronti  di un arbitro benemerito nelle sue funzioni (il dottor Umberto Porcari) nel segnalare errori e irregolarità che via via sono state ritenute valide dalla giustizia sportiva?

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