Salgono a 31 i fischietti deferiti per la guerra alla Fip

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La Procura del basket ha deferito altri 12 arbitri per la protesta delle divise decisa dall’Aiap per chiedere un dialogo con la Fip e il rinnovo delle cariche anticipate 9 mesi prima dell’assemblea elettiva del dopo-Meneghin.  Nonostante la sospensione di 19 arbitri, altri 12 hanno continuato su pressione dell’Associazione l’azione la protesta nella settimana successiva, e la Procura Federale ha deferito alla Giudicante  un secondo gruppo di fischietti di A, precisamente: Aronne, Bettini, Duranti, Lo Guzzo, Quacci, Sabetta, Sardella, Taurino, Terreni, Weideman, Calbucci, Caroti.

La lista dei primi 19 comprendeva  Begnis,  Biggi, Caiazza, Capurro, Chiari, Cicoria, Facchini, Filippini, Giansanti, Mattioli, Pozzana, Provini, Ramilli, Seghetti,  Tola e gli arbitri di Legadue  Di Giambattista, Masi, Materdomini e Pecorella. Il deferimento riguarda l’obbligo di lealtà e correttezza (articolo 2) e violazione dei principi di lealtà (39)  previsto dalla Giustizia Sportiva e del Regolamento del CIA (art.71 per la divisa non regolamentare).

Ben 21 fischietti sono una vera sfida alla Fip che nel Consiglio federale vorrebbe sciogliere la belligerante Aiap che ha un presidente che dovrebbe non andare in campo ad arbitrare, ma non lo farà per non mettersi contro la Lega che controlla le designazione. E’ un caso di inaudita portata, poi si capisce perché Scariolo dice certe cose e gli organi di giustizia ne prendono atto e archiviano, e come nasce Baskettopoli che prosegue allegramente fra l’indifferenza facendo enormi danni all’immagine del basket, anche se a metà aprile inizia il dibattimento del Processo di Reggio Calabria.

Magari questi 21 fischietti potrebbero essere anche la dimostrazione di un’appartenenza a una casta che opera strettamente con i designatori, e forse fuori dal controllo del CIA come risulta da un esposto che Meneghin ha ricevuto il 22 novembre e del quale non si è saputo più nulla.

Enrico Campana

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