Basket e futuro: star “americana” per la Rcs, Fiat a Siena?

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Grazie ai fratelli Toti un giovane Ad, Pietro Scott Jovane, per la svolta tecnologica del grande gruppo editoriale che sostiene il basket. Siena, le voci del dopo-Montepaschi: la squadra a Griccioli? Biella acquistata dal “Beato Angelico”, gli utenti del gas salvano Avellino, Roma e Scavolini sul filo del rasoio, la Benetton crea manager di sport.

Tiene banco, certo, la lotta per lo scudetto che con l’epilogo di Cantù-Pesaro completerà il quadro delle semifinali che cominciano  il 28 con Siena-Sassari, al meglio delle 7,   ma il basket scruta giornalmente con avidità quello che accade nel  panorama dell’economia e della finanza. E’ lì, negli intrichi del Risiko, che notizie, fatti, indiscrezioni  possono determinare  ricadute sul movimento, per cui bisogna essere attenti alle news riguardanti non solo potenziali investitori – con una domanda nettamente in calo-  ma anche  direttamente o indirettamente soprattutto i nostri imprenditori e gli sponsor della Serie A.

Ad esempio girando  ieri per Siena da cronista,  i soliti “bene informati” mi  hanno chiesto se davvero il marchio Fiat prenderà il posto del Monte dei Paschi. Francamente non lo so, e registro anche la voce che darebbe sulla panchina la prossima stagione Giulio Griccioli, 40 anni il 9 febbraio. Sarebbe un’operazione di up-grade  simile a quella di Pianigiani del 2006  perché questo figlio di una famiglia dell’alta borghesia senese, nel cui feudo ha albergato anche l’Alfieri e si trova una dellepiù atiche limonaie d’Italia, , dopo aver lavorato per 11 anni nel vivaio mensanino vincendo molti titoli, grazie a un tutor quale  Valerio Bianchini, ha fatto bene l’anno scorso a Scafati. Premiato come Coach of The Year in Legadue,  quest’anno nei playoff ha eliminato Prima Veroli e vinto a Pistoia gara1 di semifinale. Se va avanti così, in A ci arriva comunque.

Già avvenuta a Treviso  in punta di piedi l’uscita dei Benetton, con l’abituale “understatement”, quando gli anni gloriosi (e onerosi…) della saga dei fratelli di Ponzano Veneto potrebbe ispirare almeno tre tomi sugli oltre 20 anni di impegno,  rimane la grande quercia di  Verdesport  che oltre a gestire gli impianti, fra cui la Ghirada e Asolo Golf, prosegue sviluppando un “progetto pilota” a carattere sociale”  di vasto raggio:  l’attività del vivaio del basket, “Primo Sport 0-2-4-6” la cui presidentessa è la portabandiera dell’Olimpiade, Valentina Vezzali, per realizzare  Parchi Giochi per i bambini sul territorio nazionale, prossima apertura alle Cascine di  Firenze e Roma, mentre il 7  giugno a Milano verranno premiati i laureati del Masters SBS, l’Università dello Sport che si sviluppa  in collaborazione con l’Università di  Ca Foscari e che una  classifica mondiale ha messo al 12° posto. Grandissimo risultato, perché il Masters  garantisce una carriera di manager dello sport laddove  questa professione premiava i laureati…della strada. Su 200 allievi l’80 per cento hanno trovato lavoro.

Come hanno fatto le grandi famiglie del basket, Bogoncelli, Borghi, Bulgheroni, i Milanaccio, Caselli, Allievi, Maggiò, Gardini e Sama, Snaidero, Stefanel e tante altre che dimentico a torto, magari considerate minori, come quella di Barbara Bandiera, l’unica presidentessa della serie A fino all’avvento dalla dottoressa Cremascoli di Cantù, Gilberto Benetton ha  garantito  la continuità favorendo il passaggio indolore del consorzio trevigiano, sul  modello  di quello varesino .

Questo farà vivere grazie a Giorgio Buzzavo, l’unico manger a 360 gradi arrivato dal parquet (anche se cresce un altro trevigiano, Vazzoler, direttore di Stefanel), il  Palaverde, un impianto architettonicamente importante. Purtroppo  altri scenari sono “nebbiosi”, ma senza voler dare un significato negativo all’aggettivo.

La permanenza di Valter Scavolini, ad esempio, rimane incerta  con l’uscita del co-sponsor Siviglia anche se le belle prove della squadra contro Cantù  e i picchi alti  della stagione (2° posto) contribuiscono a sperare che il basket sia sempre  il City Game  della tradizione dei Riminucci, Bertini e più tardi Magnifico e Costa. Inoltre l’azienda della più famosa cucina d’Italia va in controtendenza alla crisi del settore. Valter, il fondatore assieme a Elvino, è una persona schiva, per questo credo non sia andato a Milano per la cerimonia della Hall of Fame. Qualcuno ha storto il naso. Il lunedì gli imprenditori lavorano, specie di questi tempi, meglio il fine settimana,  non è certo nel suo stile  di generoso fare uno sgarbo. Purtroppo  il basket dei parvenu, quelli che i soldi non li tirano fuori direttamente dalle loro tasche,   crede che la vita sia tutta una pacchia che non finisce mai, e paccjia fa rima con spocchia… Per questo la  forbice delle distanze fra i club  di A è saltata.

A Bologna Claudio Sabatini non passerà l’estate a inseguire Koby Bryant,  semmai lo vedrà dalla…finestra avendo deciso un rientro in grande stile nelle attività fieristiche. Eredita  Saie3, salone internazionale del serramento e finiture per esterni e interni, con l’ambizione di farne il centro mondiale di affari, novità, brevetti e promuovere il rilancio dell’edilizia. L’appuntamento è dal 28 febbraio al 2 marzo. L’operazione è partita a Casalecchio con la messa a punto e la presentazione, questo significa che il  basket verrà gestito da una Fondazione ovviamente di cui avrà il controllo, e con un organigramma da definire. Il basket resta strategico, fino a quando non deciderà di cedere l’Arena di Casalecchio o passare a un acquirente il relativo  mutuo. Scenario  comunque indecifrabile per quel che resta della Dotta, un’altra puntata dal titolo “Tanto rumor per nulla?”.

Il basket di Roma è nelle mani del sindaco Alemanno. Il suo interesse deriva dalla“par condicio”, il predecessore Walter Veltroni si è lasciato coinvolgere nelle vicende dello scudetto, e anche dall’enigmatico aventinismo di Claudio Toti. Il quale sfoglia il …carciofo. E chiede alla capitale  un partner da 2,5 milioni per tornare sui suoi passi, perché non prova con Bargnani che ne guadagna 9-10 all’anno? Comunque il  40 per cento della cifra da solo servirebbe a coprire i contratti-pesanti in essere con Crosariol (per un altro anno) e Datome (triennale).  Sta aiutando nei contatti il più sportivo dei due fratelli della Lamaro,  Giovanni Malagò. Il presidente dell’Aniene  ama il basket molto più di  Alemanno, ma come il sindaco è atteso da una tornata elettorale importante. Correrà infatti  per sedersi sulla poltrona di Gianni Petrucci al CONI sembra, notizia imprevedibile, con l’appoggio di Gianni Letta  da sempre stato il king-maker negli anni del berlusconismo e credo  ancora oggi.

Darei per scontato che la Virtus Roma si iscriverà entro il 31 maggio, mentre abbiamo dato conto ieri che Teramo saluta il grande basket e ripartirà da dalle divisioni minori “minimo la C, una soluzione si troverà, se ci sono gironi a 15 aiuteremo Teramo perché il presidente Pellecchia vuole rimanere, onorare le pendenze, purtroppo non sapeva tutto quello che stava dietro e nessuno l’ha aiutato”, questa la campana della Fip.

La rinuncia purtroppo  non consente a Casale, club modello, di rientrare, Legabasket è  sfortunata ancora una volta, puntualmente fuori tempo. Quest’anno poteva negoziare con la Fip la wild card, con la crisi economica nessuno avrebbe eccepito, invece le “grandi decisioni” sono state queste….: riconfermare il presidente Renzi dimezzandogli lo stipendio, capolavoro di bizantinismo e di non-rinnovamento, e annunciare le 7 partite dei playoff (ma per il prossimo anno…). Adesso, ma guarda un po’, la  preoccupazione riguarda la possibile adozione delle fasce arbitrali e del sorteggio, perché si risparmieranno 70-80 mila euro per il consulente Colucci il quale  magari rientrerà dalla finestra con un incarico Fip, o farà il consulente per l’Euroleague.

Siena riporterà a casa i suoi talentini, sta prendendo Achille Polonara, il nuovo golden boy da Teramo che ha bisogno di coprire i debiti, 5-6 sono i partenti della vecchia guardia o giù di lì.Non certo McCalebb. Difficile però piazzare giocatori di mezza età,: Anderson potrebbe forse tornare nella NBA dove ha combinato poco ma è difficile regga 80 partite, e non potrà mai prendere il 1,5 milione di euro senesi. Altrettanto costa Lavrinovic, ci  sono contratti in scadenza e altri da rinegoziare, come sembra di capire sarà anche Pianigiani ma se il club vuole tentare l’operazione Olympiacos, se è vero che i risultati sono tutti merito del presidente – cosa opinabile,  per una logica cartesiana esiste forse  la controprova? –  è lo stesso  presidente senese che deve pretendere dal suo allenatore di seguire Dusan Ivkovic che ha messo in quintetto fra i primi 6-7 tre ventenni e alla fine, mia vecchia teoria, il club che lancia i giovani  vince la Coppa dei Campioni ,e non l’italica Coppa dei marpioni .

Lo sponsor di Biella è stato soprannominato “Beato Angelico” per aver acquistato la proprietà, se non cambia la gestione del basket (equità e sviluppo, come in economia…) anche lui capirà presto di “come sa di sale questo gioco ove si scende e sale”, per dirla come Dante.Una  municipalizzata,se non sbaglio, salva Avellino e speriamo che questo addolcisca il piacere di pagare la bolletta del gas per la passione cestistica e non crei altri contraccolpi o situazioni illusorie. Rimane Caserta col punto interrogativo e speriamo che chi sale dalla A-2 porti una ventata di novità, ma non mi sembra, anche in fatto di impianti e di…pianti.

Infine, desidero complimentarmi con i fratelli Toti perché potrebbero essere artefici del grande rilancio della mia amata Rcs, per la quale ho lavorato felicemente per un quarto di secolo. Arrivare alla Gazzetta è stato come vincere alla lotteria. E anche di più.

Grazie al 5,4% per cento (che avrebbe fruttato 54 milioni, grosso modo la cifra compensativa dei 10 anni di impegno apprezzabile nella Virtus Roma), i fratelli Toti della “Lamaro Costruzioni”  hanno permesso al lombardo Giuseppe Rotelli di possedere il maggior peso fra i soci  col 16,5%. Il re delle cliniche private ha subito determinato una svolta ai vertici operativi, e per rilanciare il colosso italiano  (“ci apriamo alle tecnologie del terzo millennio”) ha “ingaggiato” per via Solferino  un giovane amministratore delegato.  Pietro Scott Jovane ha solo 43 anni,  ha lavorato per la Microsoft di Bill Gates.  E’nato a Cambridge (Usa), sposato, padre di due figli,  presidente e Ad di Microsoft Italia e responsabile dell’Advertising e della divisione on line, e direttore commerciale per il mercato delle Telecomunicazioni. Per capirci è come se una squadra di basket della Spaghetti League acquistasse un giocatore come Derrick Rose o Chris Paul, questo paragone è calzante  perché il basket è fra gli sport gestiti da Rcs Sport Developement che organizza i principali eventi promozionali di Lega e Fip e cura l’immagine di Danilo Gallinari. Al nuovo ad un cordiale benvenuto e buon lavoro, dobbiamo fare tutti uno scatto di qualità. Specie adesso.

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