Europei 2011: Russia – Serbia 77-67

Dopo Spagna, Macedonia e Francia a chi tocca completare il quadro d’insieme?  L’ultimo dei quarti di finale degli Europei in svolgimento in Lituania è forse stato, al pari del primo tra Spagna-Slovenia, quello che ha riservato meno emozioni. Il che non significa che non ci sia divertiti ad assistere allo scontro diretto tra i due giganti in grado di mostrare le cose più belle ammirate in serata: Khyriapa per la Russia (11 punti già a referto al suono della seconda sirena) e il serbo Teodosic, che a metà parziale ne aveva piazzati 9.

Eppure, a metà tempo il risultato pareva bello che definito: 34-27 per i russi che hanno saputo gestire il gioco e dominare sotto cxanestro gli avversari. Ad attendere la quarta semifinalista, una Francia non brillantissima ma in ogni caso incisiva e decisiva negli istanti cruciali: risolutore, per i transalpini, il solito Tony Parker che si esalta quando la competizione entra nel vivo. Contro i russi, tuttavia, non sarà per niente facile: Mozgov e compagni lo hanno ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, proprio fronteggiando i serbi.

La sensazione netta è che fossero in grado di giostrare il match a piacimento: capaci di allunghi e break micidiali come pure di momenti di black out evidenti i quali giungevano – tuttavia – sempree e solo quando in precedenza l’allungo era stato notevole. Motivo per cui anche nei momenti di maggiore brillantezza, come accaduto a inizio del terzo quarto (quando la Serbia era riuscita a portarsi sul -1 a 39-38), erano in realtà i russi a tessere gli sviluppi del match.

Europei 2011: Francia – Grecia 64-56

Tony Parker vuole le semifinali, la Francia asseconda con entusiasmo i voleri del propro fenomeno e la Grecia prova a fare da incomodo inatteso sperando che le favole siano facilmente replicabili piuttosto che più uniche che rare, altrimenti tutto lo spazio garantito dal sogno a occhi aperti è già stato abbondantemente occupato.

Sono le premesse con cui ci si accinge a godersi il terzo quarto di finale, il primo in programma nel pomeriggio odierno, che somiglia molto – almeno idealmente – a quello che ha contrapposto ieri la Spagna alla Slovenia.

Perchè se in Lituania-Macedonia le due formazioni sembravano quantomeno più livellate, nella sfida tra iberici e sloveni il divario tecnico già si annunciava maggiore (tant’è, la Spagna ha lasciato gli avversari 18 punti indietro).

Lituania, Jasaitis e una notte che non passa mai

Bastava che quel tiro, a una manciata di secondi dallo scadere, fosse stato un po’ più preciso. Invece, col pallone che scotta da morire e nel bel mezzo di un quarto di finale davanti a persone che forse, nel quaotidiano, ti capita anche di vedere, di averci a che fare, accade che.

Che quel tiro – maledizione – non lo dimenticherai più. Per la rabbia, il dolore, il dramma sportivo di averlo sbagliato. A Simas Jasaitis bastavano quei due punti per portare la vittoria a casa. Avrebbero cambiato l’esito di un Europeo a cui i padroni di casa tenevano in manietra enorme e forse, a leggerele in chiave strettamente personale, avrebbero dato corso nuovo anche alla vita dello stesso Jasaitis. Da eroe a malcapitato, certe volte. Basta un attimo.

Questione di centimetri, inezie, virgole apparentemente insignificanti che diventano, in realtà, la mancanza più evidente. Va anche così, lo sport perchè purtroppo e per fortuna, va anche così la vita. Classe 1982, il lituano ha messo in cascina una buona competizione. Nulla da dire. Ma è anche – sicuramente – l’altro volto di un risveglio che – il giorno dopo, accidenti – non c’è mai stato.

Macedonia in festa, ora la Spagna – FOTO

L’inaspettata vittoria della Macedonia contro la Lituania nel corso dei quarti di finale degli Europei 2011 e il conseguente approdo in semifinale dove i giallorossi affronteranno la più quotata Spagna ha determinato una festa grande. Non solo sul parquet ma anche in patria, dove ci si è accalcati nelle piazze per celebrare un’impresa entrata nella storia: mai prima d’ora, infatti, la piccola nazione era riuscita ad arrivare così lontano nel corso di una competizione internazionale di pallacanestro.

I volti delle donne e degli uomini macedoni sono tinti, gioiosi ed entusiasti sulle ali di un entusiasmo che ha tutte le ragioni di essere tale, ora ci si appresta a stringersi intorno alla squadra per far si che il sogno non abbia fine.

Essersi assicurati la finalina per il terzo e quarto posto significa, in qualche modo, aver già vinto ma – sebbene di fronte vi sia la corazzata trainata dai fratelli Gasol, gente da Nba – la sensazione è che non ci si intenda fermare qui. Con le doti messe in risalto contro i lituani – un cuore grande così e la freddezza necessaria per non sbagliare il canestro decisivo a una manciata di secondi dal suono della sitrena – i macedoni procedono spediti verso l’ennesimo capolavoro. A questo punto, i pronostici che danno gli iberici quali sicuri candidati per un posto nella finale contano poco e lasciano il tempo che trovano.

Piccola Macedonia, grande semifinale

Macedonia in semifinale, Lituania sconfitta: è il verdetto dell secondo quarto di finale degli Europei di Lituania. Stavolta il destino ha voluto premiare gli avversari, che pure – al pari dei lituani – non vengono certo da un contesto di storia recente. semplice da raccontare e tinta di colori che riportano alla guerra del Kosovo nel 1999, quando 360.000 albanesi si rifugiarono nella nazione.

Tornati in patria alla fine della guerra, i più radicali tra loro rivendicarono l’autonomia per le aree a maggioranza albanese della Repubblica. Venne combattuta una piccola guerra civile: nel giugno 2001 si arrivò a una conclusione del conflitto con l’intervento di un piccolo contingente di monitoraggio della NATO e con l’impegno del governo a riconoscere culturalmente la minoranza albanese. Prima ancora di questi avvenimenti, il riconoscimento dell’autonomia e dell’indipendenza dalla Jugoslavia (1991). Sono attimi e istanti che sanno al contempo segnare la vita di un popolo e forgiare caratteri di intere etnie: non è nulla come prima, se si parla di conflitti civili. Armati. Ci si abitua a lottare ma si comincia anche a percepire un senso di appartenenza e di compartecipazione della propra identità  con i conterranei che altrimenti non sarebbe tale.

Europei 2011: Macedonia – Lituania 67-65

Colpo di scena. Appena prima delle 22 del 14 settembre gli Europei 2011 mostrano, come accaduto in numerose circostanze di cui lo sport fa dono con costanza, che i miracoli – forse, in questo caso, sarebbe meglio dire i mezzi miracoli – arrivano eccome. Dicevamo, mezzo miracolo. Perchè non ci sentiamo di negare che la bella Macedonia ammirata nel corso delle prime due parti della competizione lituana qualche chance di vittoria l’ha conquistata.

Successo dopo successo, traguardo dopo traguardo. Non stupisce del tutto, di rimando, l’eliminazione della nazionale di casa nel corso dei quarti di finale alla quale, tuttavia, avremmo dato maggiore credito. Per doti e caratteristiche tecniche, certo, ma anche perchè si sa quanto conti – uno stimolo grande così – la possibilità di poter essere sostenuti dal proprio pubblico.

Europei 2011: Spagna – Slovenia 86-64

Finalmente si entra nel vivo sebbene il rammarico di non poter raccontare le gesta della nazionale italiana sia enorme. Fatto sta, c’è chi ha meritato più di noi di godersi il proprio quintetto nelle fasi finali dell’Europeo 2011 e resta un piacere lasciarsi deliziare dalla classe di squadre il cui cammino è stato lodevole.

E’ il caso della Spagna, approdata secondo pronostico ai quarti di finale senza eccessivi patemi ma è ancora di più il caso della Slovenia, in grado di mettere a referto, fin qui, un corso da applausi. Nel primo dei due quarti di finale in programma oggi in Lituania, il pronostico pare scontato: stando alla non sempre scientifica legge dei nomi altisonanti, infatti, gli iberici non dovrebbero avere difficoltà nel passare l’ennesimo turno.

Una sconfitta slovena non sarebbe un dramma poichè preventivata eppure la storia sportiva insegna da sempre che a furia di dare per scontato dettagli ed elementi, spesso ci si scotta.

Europei 2011, il tabellone della fase finale

Cominciano nel pomeriggio di oggi i quarti di finale degli Europei 2011 in svolgimento a Vilnius, in Lituania.

Le prime quattro squadre a scendere sul parquet sono Spagna-Slovenia (alle 17) e Lituania-Macedonia (alle 20).

Grande attesa per la gara dei padroni di casa che possono beneficiare della spinta propulsive garantita dal pubblico amico, raccolto in maniera evidente intorno alla propria nazionale di pallacanestro.

Basket in carrozzina, Italia protagonista agli Europei in Israele

L’Italia é pronta a difendere il titolo di Campione d’Europa di basket in carrozzina e a cercare di conquistare un posto per le ParaOlimpiadi di Londra 2012, all’Europeo di basket in carrozzina che é iniziato a Nazareth (Isr) con 12 Nazioni lo scorso venerdì 8 e si chiuderà venerdì 16 settembre. Rispetto alla Nazionale “in piedi” che ha appena concluso l’avventura europea eliminata nella fase a gironi, gli azzurri del basket in carrozzina sono fra i favoriti della rassegna continentale, in un’edizione che ha anche un significato molto particolare, in quanto è qualificante per la Paralimpiade di Londra del prossimo anno (la Gran Bretagna é qualificata di diritto in quanto paese ospitante).

Ct doppio — L’Italia è stata inserita nel gruppo B con Israele, Turchia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna. Il gruppo A è invece composto da Francia, Spagna, Germania, Svezia, Polonia. L’accesso paralimpico sarà per le prime cinque. L’Italia, che non si è qualificata per le ultime due Paralimpiadi, ma ha vinto tre edizioni delle ultime quattro: nel 2003 a Porto Torres e Sassari in Sardegna, nel 2005 a Parigi e nel 2009 ad Adana in Turchia. La Francia è vicecampione mondiale ed è la nazionale che può vantare il numero maggiore di successi, ben sette, da quando nel 1970 si è svolto il primo Europeo. Gli Europei di Nazareth vedranno in campo 19 nazionali (12 maschili, 7 femminili). “E’ un Europeo con molte buonissime squadre, sarà molto dura, non ci sono favoriti particolari: Germania, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Turchia, Spagna, solo per citarne alcune in ordine sparso. E naturalmente Italia, Francia e i padroni di casa di Israele, ovvio”, spiega il ct Malik Albes. Malik Albes, coach degli azzurri, allena la Nazionale part-time. E’ infatti diventato il nuovo allenatore della Aurora Ass. Briantea Cantù: “Stiamo bene, abbiamo svolto una buona preparazione e siamo un bel gruppo. Partiamo da campioni in carica e abbiamo un buon potenziale. E’ molto importante la qualificazione per Londra. La Federazione (è il primo Europeo con una Federazione, la Fipic, presieduta da Fernando Zappile, che segue espressamente la pallacanestro in carrozzina, ndr) ha veramente fatto il massimo per portare la squadra nelle migliori condizioni possibili e il gruppo e veramente coeso”.

Europei 2011, FOTO di Grecia – Georgia 73-60

Vita facile, nell’ultima sfida che ha chiuso il girone F dell‘Europeo 2011 in svolgimento a Vilnius, per la nazionale greca che non ha faticato per avere la meglio sul fanalino di coda del gruppo: quella Georgia che abbandona la Lituania con zero vittorie nella seconda fase.

Niente quarti di finale per i georgiani che, al contrario di quanto capita agli ellenici, non hanno più nulla da scrivere nel grande libro della competizione. L’ultima prestazione è stata dignitosa ma non sono bastate, rabbia e motivazioni, a reggere il ritmo e la classe degli avversari, evidentemente più forti.

Europei 2011, i quarti di finale

Tutto è pronto per entrare nella fase più calda dell’Europeo che si sta disputando in Lituania: definite le formazioni che prenderanno parte ai quarti di finale e decisi gli accoppiamenti, non resta che attendere domani, quando andranno in scena due delle quattro gare in programma.

Si disputano, nello specifico, due partite mercoledì e due giovedì: delle due, la prima va in scena alle 17 e la seconda alle ore 20.

Europei 2011, Slovenia ai quarti di finale

Mancavano i verdetti del girone F per decretare in manietra definitiva il via alla fase dei quarti di finale dell’Europeo 2011 di casa in Lituania. Le tre gare del girone sono state giocate nella serata di ieri e hanno definito le quattro formazioni che hanno passato il turno: nessun problema per la Russia, che aveva già staccato il ticket con anticipo e che ha chiuso la seconda fase con l’ennesima vittoria ai danni della Macedonia.

Sfida tirata, giocata punto a punto e nella mquale le difese hanno forse fatto meglio dei rispettivi attacchi: nonostante il ko contro i russi, anche la Macedonia – in virtù del secondo posto ottenuto nel girone – si prepara a vivere l’emozione dei quarti di finale.

Europei 2011, le gare più belle: Serbia – Francia – VIDEO

Continua la carrellata delle gare che più hanno appassionato in questo Europeo 2011 di casa in Lituania.

Per la seconda volta, proponiamo un match che ha tra i protagonisti i cestisti della nazionale serba, nella circostanza impegnati contro la Francia.

Quello che vale la pena gustarsi è l’epilogo dell’incontro che ha tenuto incollati a sedie, poltroincine e divani (a seconda di dove e se si ha avuto la fortuna di gustarlo).

Il punto a punto della gara nel momento della sua conclusione è uno di quei lunghi fotogrammi da portare nel bagaglio dei ricordi.

Europei 2011, FOTO di Francia – Spagna 69-96

Nessuno si lasci ingannare dal punteggio con cui la Spagna ha liquidato la Francia nel corso dell’ultima sfida del girone E nella seconda fase degli Europei 2011 di Lituania. I 27 punti di scarto in favore degli iberici, infatti, sono – non solo ma anche – il frutto di una scelta precisa da parte della nazionale transalpina: quella di tenere fuori i due fenomeni Tony Parker e Joakim Noah.

Perchè? Presto detto: la gara era per i francesi, già qualificati ai quarti con un bottino di sole vittorie, pressochè ininfluente: allora, tanto vale che i migliori riposino. E’ successo così: una serie di break micidiali degli spagnoli, che hanno controllato la gara dall’inizio alla fine, ha consentito – alla sirena finale – che le due nazionali potessero festeggiare assieme il passaggio del turno e l’approdo ai quarti di finale.