Europei 2011: Francia – Grecia 64-56

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Tony Parker vuole le semifinali, la Francia asseconda con entusiasmo i voleri del propro fenomeno e la Grecia prova a fare da incomodo inatteso sperando che le favole siano facilmente replicabili piuttosto che più uniche che rare, altrimenti tutto lo spazio garantito dal sogno a occhi aperti è già stato abbondantemente occupato.

Sono le premesse con cui ci si accinge a godersi il terzo quarto di finale, il primo in programma nel pomeriggio odierno, che somiglia molto – almeno idealmente – a quello che ha contrapposto ieri la Spagna alla Slovenia.

Perchè se in Lituania-Macedonia le due formazioni sembravano quantomeno più livellate, nella sfida tra iberici e sloveni il divario tecnico già si annunciava maggiore (tant’è, la Spagna ha lasciato gli avversari 18 punti indietro).

Infatti, per i francesi non è stato affatto semplice agguantare un posto in semifinale: la gara è stata tirata fin dalle prime battute e i greci hanno iniziato con percentuali al tiro migliori degli avversari, parsi più imballati e “strateghi” anche a causa di una maggiore esperienza in campo internazionale. La stessa, per dirla in maniera lineare, che ha consentito ai transalpini di gestire al meglio i quattro parziali e controllare un match cha hanno saputo far proprio nelle fasi finali. In quei frangenti lì – dove si decide ogni cosa – agli ellenici non è neppure bastato uno startosferico Bourousis (17 punti e 11 rimbalzi) perchè in quegli istanti lì – quando si decide ogni cosa – accade che i campioni prendono per mano un’intera compagine. Leggi alla voce campioni, tal Tony Parker che, con Batum, ha gettato acqua per spegnere il fuoco greco. A tal punto efficace, quell’acqua, che dopo un po’ gli avversari si sono disinfiammati. Sgonfi per il finale, i greci non ne avevano più: fiato finito, lucidità addio, mano imprecisa. Nel 64-56 finale, in ogni caso, si coglie appieno il merito dei francesi. In attesa a questo punto della sfidante: uscirà dal confronto tra Russia-Serbia.

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