Coppa Italia 2020: vince Venezia, Brindisi sconfitta ancora sul più bello

Una qualificazione che è giunta praticamente all’ultimo secondo e una Coppa Italia 2020 che si aggiunge all’albo d’oro. Le vittorie più belle, probabilmente, sono anche quelle più inaspettate. Ed è abbastanza facile notare come, fino a qualche tempo fa, nessuno si sarebbe mai aspettato un simile exploit da parte di Venezia.

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Coppa Italia, Virtus Bologna e Cremona le prime due semifinaliste!

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Una grandissima partita da parte della Virtus Bologna, quella perfetta che chiedeva prima della gara Pino Sacripanti. Ed è così che Milano finisce ancora una volta fuori dalla Coppa Italia: stessa sorte dello scorso anno, quando era stata estromessa sotto la pioggia di canestri di Cantù. Questa volta è la prova difensiva di grande spessore dei bolognesi, guidati da un super Taylor in attacco, a fare la differenza.

Coppa Italia A2: notte magica per Tortona, asfaltata Ravenna 89-57

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Una gioia che non ha eguali: è quella di Tortona che porta a casa un trofeo su cui mai aveva messo le mani in tutta la sua storia. Un trionfo anche per coach Pansa, al primo anno da capo allenatore, che guida i suoi ragazzi alla vittoria della Coppia Italia A2. Un vero e proprio dominio in finale per Tortona, che annienta letteralmente Ravenna 89-57.

Coppa Italia, la prima volta per Torino: battuta Brescia in finale!

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In una partita che per entrambi poteva essere storica, lo spettacolo della Coppa Italia e del basket è stato unico. Una Final Eight, quella svoltasi a Firenze, che lascia tutto sommato un senso di soddisfazione per un basket italiano più volte definito in caduta libera. Eppure, nonostante la qualità in campo non sia ai livelli di qualche anno fa, non è mai mancato l’agonismo. E le partite punto a punto, decise nel finale. È Torino ad alzare la Coppa Italia, battendo 69-67 la Germani Brescia.

Coppa Italia, basket: Milano vince per la seconda volta di fila!

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Per la sesta volta nella sua storia l’Emporio EA7 Milano porta a casa la Coppa Italia. Si tratta della seconda affermazione di fila per i meneghini, che riescono in finale a battere 84-74 una Sassari mai doma. Il trofeo di MVP finisce nelle mani di Ricky Hickman che, con i suoi canestri, ha aiutato l’EA7 nell’allungo decisivo nell’ultima frazione. È il ventesimo titolo in carriera per Jasmin Repesa, il quarto da quando è alla guida dell’Olimpia.

Final Eight 2017, Reggio Emilia, Milano e Sassari ok, sorpresa Brescia!

Final Eight 2017

La Coppa Italia di basket è partita davvero in modo emozionante e le Final Eight 2017 hanno già riservato una grande sorpresa. Infatti, se Milano e Reggio Emilia sono riuscite a battere rispettivamente Brindisi e Capo d’Orlando, ieri sono arrivate anche le altre due semifinaliste. E una non era quella che ci si aspettava. Infatti, Brescia è riuscita nella fantastica impresa di battere Venezia, mentre Sassari ha la meglio su un avversario molto ostico come Avellino.

La Tv come Varese, Coppa Italia “premiata” da La7 col 0,35%

La regia come Varese: e qui i maligni diranno “ecco, Fercioni spara a zero sulla regia..”. In realtà è esattamente il contrario: Varese ha cominciato la finale contratta, beccandosi un 16-0 tramortente da Siena e le Final 8 sono televisivamente cominciate con telecamere di tutti i colori che andavano come andavano. Poi Varese, da vera squadra qual è quest’anno, impara dai propri errori e si rimette in carreggiata e così le riprese televisive si danno una raddrizzata e poco alla volta vanno a regime. Infine Varese quasi ce la fa lasciando solo per un incollatura la coppa a Siena … E la televisione? Molto meglio, con un uso più costante nei primi piani  con le telecamere basse, maggiore attenzione ai protagonisti e alle reazioni…

La Coppa Italia e il caso umoristico dei dirigenti in panchina

Lunga riunione alla vigilia della  mattina della finale di Coppa Italia tra gli arbitri e l’organo tecnico. Hanno diretto la partita Lamonica, Cicoria, Lanzarini, riserva Martolini. Si è affrontato il caso della presenza sulla panchina di Siena dell’ex presidente che in seguito alle dimissioni da questa carica non avrebbe dovuto avere titolo, argomento che doveva essere discusso prima e non in quella circostanza creando una inutile turbativa.

Il caso era stato segnalato dopo i primi due giorni all’organo tecnico vedendo che il  dirigente senese s’era alzato in piedi durante la semifinale  ridendo  ironicamente – sembra – un paio di volte alle decisioni di Lamonica.

Dai dilettanti un no deciso alla grande riforma

La fase finale della Coppa Italia di Legnano caratterizzata da una votazione all’unanimità delle 224 società dilettantistiche. Alla vigilia dell’incontro di mercoledì prossimo tra Meneghin e Bonamico, rispettivamente Presidente Federale e di Legadue, sul tema della grande riforma proposta a metà febbraio, cade il fragile castello del nuovo assetto previsto dalla F.I.P. avente per scopo la cancellazione del secondo campionato professionistico e l’organizzazione di una maxi A semiprofessionistica.

Questo in seguito all’azione decisa della Lega Nazionale Pallacanestro in difesa della regionalizzazione della serie C (che comprende ben 140 squadre!), che perderebbe valore e di una votazione all’unanimità nell’Assemblea che ha preceduto le finali di Coppa Italia a Legnano riguardante complessivamente, come numeri, la larga maggioranza della pallacanestro nazionale che si estende su tutto il territorio con ben 222 squadre.

Si tratta dunque di un blocco duro per respingere un’operazione accelerata, anzi una vera e propria fuga in avanti, che per altro contrasta con i modi e i tempi , le intervenute manomissioni (ben tre nelle ultime tre stagioni per la A Dilettanti) oltre il preoccupante momento economico e considerata anche la stabilità   non più ferrea di una federazione che presenta un presidente in uscita, arbitri in fermento, e una A di vertice che presenta diversi club con problemi economici.

Coppa Italia dilettanti 2012, il laboratorio del basket

Interessante tre giorni  da  oggi a domenica a Legnano: si assegnano i trofei per la A, B e C, la LNP prepara la sua azione  per la riforma dei campionati, workshop sulla comunicazione. La Coppa Italia non è proprio la risposta italiana della March Madness, ma una competizione multiforme che serve non solo come vetrina delle oltre 200 squadre dilettanti, ma potenzialmente potrebbe diventare fra qualche tempo il vero campionato italiano perché la sostenibilità dei costi (contro i ricavi, leggi gli incassi che si aggirano fra i 10-12 milioni totali, poco più della metà del budget dalla squadra campione d’Italia) della Spaghetti-League dove diversi club hanno problemi finanziari mentre langue l’economia nazionale e quindi anche l’investimento pubblicitario su questo sport.

La manifestazione  è al suo 15° anno, dopo Montecatini torna in Lombardia e si svolge nel cuore industriale a nord di Milano, nelle cittadine di Legnano e Castellanza, e si tratta di tre giorni intensissimi con work-shop, clinic e un’adunata generale di tutti i club  particolarmente delicata, perché il presidente Bruttini riferirà nel corso dell’assemblea ai club del suo colloquio al CONI nei giorni scorsi con Gianni Petrucci, per fermare i propositi di una regionalizzazione della Serie C e dare alla A dilettanti una formula stabile in previsione della riforma determinata con la cancellazione di Legadue, per  cui bisognerà stare molto attenti a una fusione a freddo, valutare l’impatto, le formule, e chiarire bene i dettagli del passaggio al professionismo, con i due stranieri, che comportano oneri fiscali ingenti. Per questo, dopo l’assemblea si terrà la riunione dei club di A per ascoltare gli orientamenti e portare una proposta in grado di dare stabilità a un campionato sul quale la Fip ha messo mano per ben 3 volte nelle ultime tre stagioni.

Coppa Italia Final Eight, Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71

Prosegue il dominio inconstrato nell’Italia del basket della Monetpaschi Siena. La squadra toscana vince la sua quarta coppa Italia consecutiva (un vero e proprio record) dominando la finale di Torino con Cantù (88-71). Per Siena si tratta dell’undicesimo trofeo consecutivo in manifestazioni nazionali, per Pianigiani il 13° successo in 13 finali disputate da quando nell’estate del 2006 è diventato allenatore della Mens Sana. Numeri che parlano da soli. Come quelli dell’odierna finale: rispetto ad un anno fa, quando la Bennet (quarta sconfitta in altrettanti finali di coppa Italia) si arrese solo in volata, stavolta non c’è stata storia. Siena gioca meglio su ogni lato del campo (chiude con il 68% da due e il 47% da tre), e non lascia mai modo a Cantù la possibilità di tornare in partita. Il crescendo della Montepaschi è nei numeri: 17-9 al 7′, 35-23 al 16′, 44-33 a metà corsa, 62-42 al 26′ fino al massimo vantaggio arrivato sul 77-51. A trascinare la squadra di Pianigiani è uno strepitoso Andersen, mvp delle Final Eight con 23 punti, insieme a Lavrinovic (16) e Moss (14). La squadra di Trinchieri bene solo nel primo quarto, non é riuscita ad arginare l’onda d’urto della Montepaschi alzando bandiera bianca già nel terzo periodo quando Siena affonda i colpi decisivi.

Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71
(21-16, 44-33; 73-51)
Siena: Mc Calebb 9 (3/6), Moss 14 (4/8, 2/3), Stonerook 3 (1/2 da tre), Andersen 23 (7/9, 2/5), Lavrinovic 16 (5/5), Zisis 10 (2/2, 2/2), Carraretto 6 (3/4, 0/2), Thornton 7 (2/4, 1/3), Ress, Aradori, Michelori ne, Lechthaler. All. Pianigiani
Cantù: Micov 6 (1/3, 0/1), Leunen 12 (3/3, 2/3), Mazzarino 2, Basile 15 (5/9 da tre), Marconato 6 (3/4), Shermadini 8 (3/4), Markoishvili 2 (1/3, 0/3), Cinciarini 6 (3/5), Perkins 6 (3/5), Brunner 8 (1/3), Diviach ne, Bolzonella ne. All. Trinchieri
Arbitri: Cicoria, Chiari, Taurino
Note – Tiri liberi: Siena 12/16 Cantù 11/16. Rimbalzi: Siena 23 (Stonerook 6). Cantù 21 (Perkins 4). Assist: Siena 16 (Mc Calebb e Moss 4) Cantù 20 (Basile 5)
Spettatori 7450

 

Coppa Italia Final Eight, Scavolini Siviglia Pesaro-Bennet Cantù 64-71

Cantù conquista la finale di Coppa Italia (la seconda consecutiva, quarta della sua storia) sperando Pesaro 71-64 e domani (alle 17) si troverà di fronte nuovamente la Montepaschi Siena per quella che sarà la riedizione della sfida di un anno fa. La Bennet ovviamente spera in un finale diverso rispetto al 2011, cosa che gli permetterebbe di conquistare l’unica coppa che ancora manca alla sua collezione di trofei. Cantù mette subito in chiaro le cose (+10 nel primo quarto), argina bene la reazione di Pesaro (42-31 alla pausa lunga), gestendo con lucidità il finale quando la Scavolini Pesaro riapre completamente i giochi arrivando fino al -2. Poi una tripla di Basile, dopo quattro errori consecutivi, e due antisportivi, fischiati prima a White e poi ad Hackett, spianano la strada della finale ad una Bennet che vince nonostante le 24 palle perse e il 29% da tre, bilanciato dal 61% da due.

Scavolini Siviglia Pesaro-Bennet Cantù 64-71
(15-25, 31-42; 44-55)
Pesaro: White 7 (3/6, 0/1), Hackett 14 (5/10, 0/3), Hickman 9 (3/11, 0/3), Lydeka 5 (0/2)), Jones 20 (0/2, 5/7), Cavaliero 2 (0/1, 0/1), Cusin 7 (3/4), Flamini, Urbutis ne, Cercolani ne, Tortù ne, Alibegovic ne. All. Dalmonte
Cantù: Micov 9 (2/6, 0/2), Leunen 3 (0/1, 3/5), Mazzarino 6 (2/4), Basile 3 (1/6 da tre), Marconato 6 (3/4), Shermadini 18 (7/8), Markoishvili 15 (3/6, 2/4), Cinciarini 5 (1/2, 1/2), Perkins 4 (2/2, 0/1), Brunner 2 (1/2), Diviach ne, Bolzonella ne. All. Trinchieri
Arbitri: Lamonica, Sahin, Tola
Note – Tiri liberi: Pesaro 21/29 Cantù 12/13. Rimbalzi: Pesaro 27 (Jones 10), Cantù 37 (Micov 7). Assist: Pesaro 8 (Hackett 3), Cantù 20 (Micov 6)
Spettatori 6750

Coppa Italia Final Eight, Montepaschi Siena-EA7 Milano 67-65

Niente da fare: Milano non riesce a riscrivere la storia e Siena vola in finale di Coppa Italia per la quarta volta consecutiva: domani i biancoverdi andranno a caccia del quarto successo di fila nella Final Eight. Sarebbe un nuovo record per la creatura di coach Simone Pianigiani. In una semifinale combattuta dall’inizio alla fine, la Montepaschi supera Milano 67-65, spegnendo il sogno dell’Olimpia di tornare a vivere le emozioni di giocare una finale del trofeo tricolore. Vince Siena dopo 40′ intensi, con l’ultimo quarto vissuto tra sorpassi e controsorpassi. La parola fine la scrive Zisis, che a 1” dalla fine, dopo una partita condita da diversi errori (0/4), mette dentro il libero della sicurezza per poi sbagliare volontariamente il secondo facendo suonare la sirena finale. Pianigiani è soddisfatto: ”Vittoria meritata, quando Milano è andata avanti potevamo mollare e invece siamo rimasti lucidi difendendo con attenzione nelle ultime azioni”. Milano (con Mancinelli non al meglio) esce a testa alta ma ancora una volta deve arrendersi a Siena e ricacciare indietro il sogno di vincere un trofeo che manca da 16 anni. Scariolo ha un rammarico: ”Abbiamo regalato il primo quarto, poi abbiamo giocato con coraggio e intelligenza dimostrando di non essere quelli delle 21 sconfitte consecutive con Siena ma quelli che quest’anno sono uno a uno. Possiamo solo crescere”.

Montepaschi Siena-EA7 Milano 67-65
(21-12, 34-32; 47-45)
Siena: Mc Calebb 16 (5/6, 1/3), Moss 8 (0/2, 2/5), Stonerook 2 (1/2, 0/2), Andersen 25 (11/17, 1/1), Lavrinovic 9 (2/2, 1/2), Zisis 1 (0/2, 0/2), Carraretto (0/2 da tre), Thornton 4 (2/3), Ress (0/1 da tre), Aradori 2 (0/2 da tre), Michelori ne, Lechthaler ne. All. Pianigiani
Milano: Cook 6 (0/3, 2/5), Bremer 3 (0/1, 1/5), Gentile 9 (3/6, 1/6), Fotsis 15 (6/7, 1/3), Bourousis (0/2, 0/1), Giachetti ne, Mancinelli (0/1, 0/1), Hairston 13 (4/8, 1/3), Nicholas 3 (0/1, 1/2), Rocca 11 (4/9), Melli 5 (1/1, 1/4), Filloy ne. All. Scariolo
Arbitri: Facchini, Paternicò, Sabetta
Note – Tiri liberi: Siena 10/15 Milano 5/5. Rimbalzi: Siena 31 (Stonerook 9) Milano 43 (Hairston e Rocca 7). Assist: Siena 9 (quattro con 2) Milano 18 (Bremer 7)