Bryant-Bologna, si decide adesso

Istanti cruciali per l’approdo – stavolta ufficiale – di Kobe Bryant alla Virtus Bologna. Si deciderà nel corso di queste ore e Claudio Sabatini continua a prodigarsi per far crescere l’ottimismo. Giunti in una fase di non ritorno, i cavilli a questo punto sono sempre gli stessi: sul versante americano, si guarda con estrema attenzione agli sviluppi delle riunioni in corso di svolgimento per il raggiungimento di un accordo conrattuale che spazzi definitivamente il lockout e dia il via alla stagione Nba; in casa nostra, continua a tenere banco la frattura tra la società felsinea e alcuni club della A1 (di Cremona e Varese, e della loro verità, abbiamo raccontato in precedenza) che non avrebbero accettato, in una fase iniziale, alcuna modifica al calendario.

Complice la riammissione in serie A di Venezia per decisione della giustizia sportiva, tuttavia, i calendari sono stati prontamente rivisti e nel corso della presentazione degli stessi sic sono potute constatare almeno due verità incontrovertibili. La prima: Sabatini ha strappato un applauso scrosciante da parte dei presenti nella sala dell’hotel Carlton (a Bologna, giocava in casa); il secondo è che pare siano stati smussati gli angoli che impedivano un’armonico accordo tra le parti.

Nella circostanza, Sabatini – che nella tarda mattinata di ieri aveva scritto a quattro mani con il management di Bryant un comunicato chiarificatore – si è lasciato andare nell’ennesima dichiarazione incline all’entusiasmo:

Comunicato Bologna Bryant: “Trattativa complessa”. Non è che a furia di annusare…

Comunicato stampa congiunto tra Virtus Bologna e il management di Kobe Bryant in relazione alla trattativa con cui Claudio Sabatini punta a portare sotto le Due Torri il campione dei La Lakers. Ora vi riportiamo il testo, prima una constatazione. Legittima, doverosa e ottimistica. Diciamo noi: se le due parti hanno pensato di esprimersi in maniera univoca è perché davvero esiste una intesa di massima e la volontà comune di rispettarla.

Che i felsinei volessero Bryant, è cosa risaputa e arcinota; che Bryant abbia tutta la voglia di accasarsi in Emilia Romagna, fa sempre bene riscontrarlo attraverso i piccoli dettagli. Perché quello che pareva l’ostacolo più difficile da superare, è stato prontamente abbattuto. Fanno sapere la società Virtus Bologna e il management del campione dei Los Angeles Lakers:

“Stiamo lavorando molto intensamente per cercare di definire questa importante trattativa. Il raggiungimento di un accordo così complesso impone alle parti la massima attenzione su ogni minimo dettaglio. Esiste da parte di tutti la piena volontà di giungere ad un epilogo positivo della trattativa che ha come obiettivo la presenza di Kobe Bryant in Italia, l’interesse economico dei 17 club di serie A e un ritorno d’immagine per tutta la pallacanestro italiana”.

Bryant-Bologna, Montegranaro in soccorso della Virtus

Essere tanto piccoli – 13 mila abitanti e la necessità di disputare le gare di casa al PalaRossini di Ancona, vi basta? – eppure così saggi. Lungimiranti. Grandi.

Basti la cortesia della gente di Fermo, vi si aggiunga l’incredibile capacità gestionale che ha consentito alla Sutor di disputare le ultime sei stagioni di basket nella massima serie, si includa poi il gesto di cavalleria – fatto così, senza pensarci su due piedi – che (forse forse) potrebbe garantire alla Virtus Bologna di fiondarsi in quello spiraglio spalancatosi in direzione di Kobe Bryant. Che resta in attesa.

Arriva dalla Fabi Shoes la disponibilità a scambiare il turno di riposo previsto dal calendario della A1, invertendolo con Bologna: la Virtus, che dovrebbe fare pausa alla seconda giornata ha infatti avanzato la richiesta di modificare il proprio turno di stop per incastrare in maniera certosina le dieci gare utili affinchè l’affare Bryant possa garantire a Claudio Sabatini un rientro economico che legittimi l’operazione.

Bologna, su Bryant veto di Varese e Cremona. E’ proprio così?

Fuori i nomi: Cremona e Varese. Le due società lombarde sarebbero le due alle quail fa riferimento Claudio Sabatini nell’imputare al veto di due club la mancata firma del contratto di Kobe Bryant. Eppure, Sabatini lo aveva annunciato come accordo già raggiunto. “Mancano solo le firme”, ripetevva anora nel primo pomeriggio ai microfoni di La7.

Black Mamba “non è ancora un giocatore della Virtus per via della indisponibilità – riferisce Sabatini – di entrambe le lombarde ad accogliere eventuali modifiche al calendario”.

Eppure, non appena si sono accavallate le indiscrezioni sui nomi dei due club, Flavio Portaluppi, direttore generale della Vanoli Braga Cremona è stato pronto nel controbattere:

“Se fossimo noi l’unico ostacolo all’arrivo di Kobe Bryant, ci penseremmo bene. Il problema? Semplice: dalla Virtus non è arrivata nessuna richiesta relativa al calendario per l’affare Bryant”.

Per fare chiarezza: la Virtus chiede, per giustificare l’investimento e poter rientrare nei costi, un calendario più flessibile rispetto a quanto stabilito dalla norma. Il fatto che contesta Portaluppi è che tale richiesta non è mai stata formulata ai club. Le parole del dg: