Belinelli sulla strada di Dallas, mistero Parker

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Colpi di mercato in Euroleague e NBA alla vigilia dell’Olimpiade col Dream Team che si ritiene più forte di Pechino e un messaggio di solidarietà della Federazione spagnola che ha invitato 500 disoccupati al test-match con la Francia.

Ultimora dall’America con Marco Belinelli in uscita dagli Hornets e una possibile trattativa con Dallas che svecchia la squadra per il grande rilancio, anche Deron Wimmials ha preso altre strade.Dopo il ritiro di due leggende Berni Rodriguez e di Jorge Garbaiosa, il compito di Jasmin Repesa (ex Fortitudo, Roma e Benetton) è quello di ricostruire l’Unicaja Malaga che vanta un gran pubblico e una solida tradizione, e il primo acquisto importante è stato il cecchino della “sua” nazionale croata Krunslav “Kruno” Simon (27 anni, 1,97) che ha conquistato 3 titoli nazionali col KK Zagabria (2008, 2010 e ’11) e brillato l’anno scorso in Euroleague: 13,4 punti, 4,6 rimbalzi e 2,5 assist. Il suo record  personale in carriera è  25 di  valutazione, 22 punti, 12 rimbalzi, 5 assist. Essendo nella prossima Euroleague il Cedevita la rappresentante corata,  Simon non si è quindi fatto sfuggire questa opportunità di rimanere nel giro.

Da parte sua Oktay Mahmuti (ex Benetton) si è portato all’Efes uno dei giocatori più importanti della sua bella stagione col Galatasaray, dalle qualificazione alle Top 16. Si tratta della guardia-tuttofare (in gergo definita combo..) Jamon Lucas, 27 anni, 1,91, di Virginia Tech. Il debutto in Europa in Turchia e poi diversi cambi di maglia:  Colonia, Spalato, Grecia (debutto in Euroleague col Maroussi e nel 2010-2011 Olympiacos) per trovare la sua dimensione l’anno passato al Galatasaray, con una media crescente per raggiungere nelle Top16 i 12 punti, 4,5 rimbalzi, 3,5 assist e 2,5 recuperi (1° nella specialità). In Euroleague il suo top è:  24 di valutazione e 24 punti col Barcellona, 9 rimbalzi, 8 assist, 5 recuperi contro Siena.

Nel tourbillon estivo delle guardie  c’è dell’altro. I tedeschi del Brose  hanno confermato per due anni lo slovacco Anton Gavel (1,89, 27 anni, 8,5 punti, 2,1 rimbalzi), giocatore fondamentale  per punti e creatività e coraggio per la tripletta (bundesliga-coppa nazionale) che ha segnato il recente dominio del club di Bamberg. Lanciato a 17 anni da Karlsruhe, dopo 3 stagioni è passato a Giessen (altre 2 stagioni) e quindi a Murcia (2 stagioni) giocando nel  patrio campionato  2 gare strepitose all’inizio della stagione 2009-2010 : coi 22 punti di media, coach Chris Fleming non se l’è fatto sfuggire. I suoi top nelle due edizioni di Euroleague sono: 19 di valutazione e 16 punti (contro KK Zagabria), 4 rimbalzi (Roma) e 5 assist (Zalgiris).

Georgios Bartzokas che 3 stagioni fa ebbe un momento di notorietà  come coach quando Maroussi fece tremare nelle Top 16 Panathinaikos e Maccabi  raccolta  la pesante eredità di  Dusan Ivkovic e per la difesa – impossibile? – del titolo europeo di club ha deciso di confermare per due anni Acie Law (1,90, 27, giocatore importante di Texas A&M, 3° per punti e assist). Un globetrotter  NBA (180 partite, 2 stagioni ad Atlanta, poi nella successiva Warriors,Charlotte e Chicago, per finire nel 2010 a Memphis e Warriors) fino alla chiamata del  Partizan nel 2011-12, quando sembrava che la NBA saltasse per lo sciopero. Sfumata la qualificazione, ceduto per motivi di bilancio dal Partizan  all’Olympiacos è diventato  pedina fondamentale nel playoff contro Siena. Ha migliorato soprattutto la selezione nel tiro, e con 12,7 punti, 3,4 assist, 1,2 recuperi è stato il giocatore-chiave per arrivare alle Final Four. Con i suoi tatuaggi, la grinta e magari  qualche …tiro di troppo è arrivato a vincere un titolo importante nel suo debutto europeo, con questi top stagionali: 32 di valutazione , 26 punti e 7 assist contro lo Spirou (in maglia Partizan) e 4 rimbalzi  e 3 recuperi (contro Mps in maglia Olympiacos).

Per finire,  il Cez Nymburk che ha monopolizzato il titolo ceko  per conquistare l’unico posto per l’Euroleague (tabellone a 8, favorite Unics Kazan e Cantù) ha firmato Mike Taylor (1,88, 26 anni), giocatore di talento uscito da Iowa University e poi nella NBA (Clippers) e già  visto in Italia (Tezenis Verona). Si è fatto notare nell’Eurocup con la Stella Rossa Belgrado (13,9 punti, 3,8 rimbalzi, 2 assist).

Intanto la Spagna di Sergio Scariolo ha aperto la serie delle amichevoli di lusso a Valladolid, con grande attesa per San Emeterio, gloria dello sport basco, vincendo di misura (78-74) contro la Gran Bretagna che promette di essere una guastafeste del torneo olimpico con gli anglo-africani Luol Deng, sudanese, un giocatore di primo piano della NBA (Bulls) e il centro Pop Mensah-Bonsu e altre pedine di valore quali Freeland, Lenzly e  Reinking.

La Spagna ha nei fratelli Gasol la miglior coppia di pivot dei Giochi (16 punti ciascuno contro gli inglesi) e come non bastasse il cambio è un certo Sergi Ibaka, il congolese volante. La Spagna ha giocato senza Navarro (fascite) e Rudy Fernandez, quest’ultimo ha però giocato a Madridmartedì notte contro la Francia. La Spagna è un prodotto di marketing e sociale di grande impatto, per questo il suo presidentissimo Josè Luis Saenz ha deciso di offrire 500 biglietti omaggio ad altrettanti disoccupati per il test-match “allo scopo – ha spiegato –  di sensibilizzare, attraverso i nostri campioni,  l’opinione pubblica circa l’importanza di gesti di solidarietà”.

Cornice di pubblico, anche per questa ragione, fantastica, con 14 mila spettatori, spagnoli vincitori 81-65, Ibaka starter al posto di Pau Gasol, Sergio Llull top scorer con 15 punti, Francia orfana anche di Batum, Parker ha giocato solo 6 minuti rientrando negli spogliatoi prima della fine.Mistero.

Strana rivincita dunque degli europei, la squadra di  Vincent Collet non avrà a Londra il suo centro titolare Joaquin Noah,  molto progredito, mentre Tony Parker ha avuto l’ok dai medici e ha ringraziato pubblicamente il suo allenatore Gregg Popovich per l’opportunità di coronare il sogno olimpico, anche se è molto  forte il rischio di tornare a giocare a sole tre settimane dalla terribile avventura in una discoteca di New York. Intervenuto per sedare una rissa fra due cantanti di colore che si contendevano i favori della pop-star Rihanna si è trovato una scheggia nell’occhio. Il pezzetto di vetro era arrivato, hanno spiegato i medici, al 99% della profondità del bulbo. Solo un miracolo non gli ha impedito di perdere l’occhio, per questo ha chiesto intanto 20 milioni di dollari di risarcimento dal locale per negligenza nel servizio di controllo. Giocherà con un paio di occhiali speciali, ma è chiaro che dovremo scordarci il vero Parker con le sue serpentine nelle aree affollatissime.

Contro la Francia Scariolo ha dato qualche giorno di permesso a Victor Claver, il gioiello del Valencia, per chiudere la trattativa con Portland che l’ha scelto 3 anni fa come n.22. Valencia riceverà un indennizzo di 600 dollari, come previsto dalla NBA, cifra che Houston ha pagato alla Benetton nei giorni scorsi per Donatas Motiejunas scelto l’anno scorso come n.20, e punto fermo con Jeremy Lin della campagna di rinnovamento del club texano che libererà il cecchino argentino Luis Scola. Domanda: non sarebbe una possibile opzione di prestigio per l’Armani avere 20 punti sicuri sotto canestro e liberare Buoruosis o Fotsis?.

Portland ha fatto una grossa offerta a Roy Hibbert, ma Indiana non vuole perdere il suo centro di origine giamaicana. A proposito di centri, stupisce il biennale dei Knicks sottoscritto con lo stagionatissimo centro Marcus Camby.

Se Claver ha un ingaggio sicuro, altri spagnoli come Victor Sada, Carlo Cabeza e Xavi Rey  provano a strappare un contratto nella Summer League. Sada tenta con i Knicks che potrebbero perdere il cecchino JR  Smith e hanno rinnovato con Steve Novak, Cabeza e il centro di Gran Canaria tentano invece di trovare posto nel roster dei Grizzlies dove uno dei pilastri è Marc Gasol.

Nella NBA si aspetta l’annuncio da un momento all’altro del trasferimento di Dwight Howard, con i Magic, i Nets, i Cavs,i Lakers,  i Clippers e i Bobcats decisi ad assicurarsi “Superman”. Sarà  il trasferimento dell’anno.

Chi nella NBA non tornerà più è certamente Nenad Krstic (28 anni, 2,12) che ha giocato ben 7 anni. Lanciato dal Partizan dove si è conquistato un posto di titolare come centro, ha giocato 4 stagioni con i Nets mettendosi in luce come tiratore 13,5 e 16,4 di media, poi è passato a Oklahoma e dopo una stagione e mezzo ha chiuso la sua esperienza a Boston con 31 gare.

Senza l’harakiri nella finale con l’Olympiacos, Nenad, il perno e capitano della nazionale serba, avrebbe archiviato l’ultima stagione come una delle migliori, per ben due volte MVP della settimana, decisivo quanto Kirilenko e capace di sostenere la squadra al momento dell’infortunio alla spalla del compagno. Per 18 volte su 22 gare è andato in doppia cifra, con due doppie-doppie, 14,2 punti di media, 5,5 rimbalzi, il 69% dentro l’area. Un’ottica tecnica, un carattere e un fisico d’acciaio. Con il biennale, Ettore Messina ha messo un’ipoteca sul centro più forte d’Europa. Intanto il Barcellona ha firmato il centro croato Tomic (Real) liberando  il centro serbo Costa Perovic e tenta con 3 milioni di euro (pareggiando il top price del Real per  Rudy Fernandez) di convincere Erazem Lorbek, Mvp della gara scudetto, a non farsi tentare dall offerte degli Spurs (che difatti ripiega su Nando De Colo) e del Cska. Chiuso anche il rapporto con la torre senegalese Boniface NDong, sta per firmare con il colosso Nathan Jawai. Detto lo Shaquille australiano, 2,08, 138 chili, scelto  n.41 dai Pacers nessuno si è accorto del passaggio di Jawai nella NBA (Raptors e Minnesota, 2,8 punti di media…) ma si è meritato le attenzioni del Barca per un paio di ottime gare che l’Unics ha giocato nei playoff con gli spagnoli, e i 14 punti e 7,3 rimbalzi di media.

Il Maccabi dopo il doppio blitz italiano per strappare Hickman a Pesaro e Shermandini a Cantù, ha preso dalla Spagna con un biennale uno dei migliori power  forward, Nick Caner-Medley, 2,03, 28 anni, punto di forza del Valencia (che perde anche Claver e De Colo) con 13,5 punti, 6,4 rimbalzi in Eurocup e una strepitosa partita di finale per il trofeo contro il Khimki. Uscito dall’Università del Maryland si è fatto conoscere giocando in Germania (Artland Dragons) affermandosi in Spagna (Siviglia, Gran Canaria, Estudiantes) fino all’ingresso nel Quintetto Ideale con Valencia che gli ha dato anche un credit internazionale.

Chi non ha problemi, invece, è il Dream Team di Londra  che ha presentato a meno di 20 giorni dai Giochi l’ultima versione con 5 conferme rispetto a Pechino: Chris Paul, Deron Williams, Kobe Bryant, Carmelo Anthony e LeBron James.

Sarà la formazione-icona degli sport di squadra, a Pechino ha vinto con 106,2 punti di media e solo 78,4 subiti. “Siamo migliori, e più profondi rispetto a Pechino”, si è sbilanciato Chris Paul.  LeBron, forte della sua nuova leadership col titolo di Miami e tutti i trofei speciali, ha sottoscritto: “Sinceramente  lo credo anch’io”.

I molti infortuni tutto sommato hanno tolto coach Kryszewski  l’imbarazzo di scelte spinose, ci sono tre nuove star emergenti ( Kevin Durant, Kevin Love e Blake Griffin) e più spirito competitivo, oltre a una giusta mescola di gioventù ed esperienza. Inoltre LeBron è diventato il catalizzatore come il Jordan di Barcelona.

Completano la squadra Russel Westbrook, James Harden, Andre Iguodala, e Tyson Chandler. E’ un Dream Team che non si fa mancare nulla, anche se la Spagna stuzzica i padroni del basket. Ma deve stare attenta a non dare scontato nulla, specie con Navarro e Rudy Fernandez da ricostruire, Ricky Rubio assente, e una forte pressione, soprattutto  per quanto riguarda Sergio Scariolo e il passaggio di consegne  dopo Londra a Xavi Pascual.

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