Squadre storiche: la Virtus Bologna 1998-2001

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A guardare la classifica degli ultimi anni non si direbbe che la Virtus Bologna sia stata una delle più grandi realtà del basket italiano, ma basta tornare indietro di una decina di anni per ritrovare uno squadrone imbattibile che conquistava trofei nazionali ed internazionali ad ogni rimbalzo di palla.

Siamo alla fine degli anni ’90, quando l’allora Kinder Bologna richiamava sulla panchina Ettore Messina, mentre Sasha Danilovic rientrava dalla poco fortunata esperienza nell’NBA.

Anno di grazia 1998, il mito stava per entrare nella pallacanestro italiana. Due i flashback di quella stagione: la finale di Eurolega vinta contro l’AEK Atene a Barcellona e la memorabile finale scudetto contro i nemici giurati della Fortitudo Bologna. Nel derby fratricida contro la Fortitudo le V nere erano destinate ad avere la peggio, almeno fino a venti secondi dalla fine, quando i cugini conducevano di quattro punti.

Ma quell’anno il destino era parte della Virtus e volle che Wilkins commettesse fallo su Danilovic lanciato in tiro da tre: canestro valido e tiro supplementare che Sasha realizzava alla perfezione, mandando in delirio il pubblico bianconero. I supplementari regalarono il successo alla squadra di Messina, che così realizzava una magica accoppiata (scudetto ed Eurolega), completata in autunno con la conquista della Coppa Italia. Seguirono due anni di magra per le V nere, che pur avvicinandosi alla conquista dei vari trofei, non riuscirono a salire sul tetto più alto.

Ma l’apoteosi stava per scoppiare e di materializzò nella stagione 2000-’01. Il mito Danilovic aveva detto addio al basket giocato, ma erano arrivate forze fresche (Jaric, Smodis, Ginobili) a rinverdire gli antichi fasti. Una squadra sulla quale in pochi avrebbero scommesso e che invece riuscì a vincere 33 partite consecutive tra campionato ed Eurolega. Il primo titolo a finire in bacheca fu la Coppa Italia, vinta in finale contro Varese.

Poi fu la volta dell’Eurolega, dove a soccombere fu il Tau Vittoria. Mancava la ciliegina sulla torta, l’atto finale in campionato ancora una volta contro la Fortitudo. E ancora una volta fu la Fortitudo ad inchinarsi allo strapotere delle V nere, che si imposero con un secco 3-0 nella serie finale, conquistando il loro 15esimo scudetto ed un Grande Slam che rimane nella storia del basket nostrano.

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