Derby Bologna, la Virtus non lascia scampo alla Fortitudo

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Non c’è stata partita: doveva essere il derby di Natale più bello e avvincente degli ultimi anni, eppure la Virtus ha dominato in lungo e in largo una Effe che è sembrata sempre in balia dei propri avversari e cugini, incapace di rispondere al predomino atletico e a bloccare il pick’n’roll della Virtus.

Derby Bologna

Derby Bologna: Weems, Teodosic e Markovic grandi protagonisti

Sono stati Markovic e Teodosic i due pilastri della vittoria della Virtus Bologna, che si trova al primo posto in classifica, anche se poi è stato Weems l’MVP, dal momento che ha segnato la bellezza di 32 punti. Il derby, che si è giocato nella giornata di Natale ha lasciato solamente dei responsi positivi per quanto riguarda la Segafredo e si era capito fin dalla palla a due, con Djordjevic che lancia per la prima volta in quintetto Milos Teodosic da quando è sbarcato in quel di Bologna.

L’obiettivo di Djordjevic era evitare, questa volta, che la sua Virtus potesse avere l’ennesima partenza al rallentatore e lanciare in quintetto il suo play titolare è stato il segnale di una mossa estremamente battagliera. La Fortitudo, invece, fin da subito si è mostrata impaurita, con poche idee, ma soprattutto sofferente su ogni situazione difensiva e con poca verve per pungere in attacco.

E il derby, in men che non si dica, ha preso la via della Virtus, trasformandosi già a metà partita in un monologo piuttosto noioso, visto il divario nel punteggio tra le due squadre. Insomma, le emozioni sono durate ben poco. E i mille tifosi della Effe che sognavano lo scalpo nel palazzo dei rivali, l’incubo è diventato realtà già nel solo primo quarto.

Weems è stato indubbiamente il più continuo nell’arco di tutto il match dal punto di vista realizzativo. In effetti, le statistiche a fine partita la raccontano lunga su quanto abbia dominato la scena, con 32 punti, ma non solo. È stata importante anche la sua notevole difesa su Aradori, considerato il pericolo numero uno dal punto di vista offensivo. Sims, invece, su cui la Fortitudo contava per poter avere un vantaggio sotto canestro, ha deluso le aspettative, sovrastato dall’atletismo e dall’energia di Hunter e Gamble. Per la Fortitudo c’è stato davvero poco altro: Fantinelli è stato l’unico che ha provato quantomeno a lottare e a metterci la grinta. Non pervenuti tutti gli altri, che sono affondati inesorabilmente nella serata più importante per chi tifa Bologna, sia da una sponda che dall’altra.

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