Cosa s’inventerà stavolta Sabatini per non mollare la Virtus?

Torna la rubrica settimanale “Punto e Virgola”, giusto per mettere un po’ di pepe  a questo basket

1) A fine anno la Presidentessa Cremascoli farà piazza pulita a Cantù: dopo anni di successi Bruno Arrigoni a casa, paga colpe non sue (vedi pasticcio di Avellino) e il cattivo rapporto con Andrea Trinchieri che ha alzato la cresta. Il milanese, due volte coach of The Year al quale scade il contratto sulla porta d’uscita, sarà il CT della Grecia. Arrivo quasi certo di Pino Sacripanti, in realtà ha allenato Pesaro e  Caserta per tornare alla fine nel club che l’ha lanciato.

2) Come dice il Vate (Valerio Bianchini) su Repubblica “Basket city è morta” . Sia Virtus che Fortitudo in grande difficoltà; pare che la Bologna che conta non aspetti altro che Sabatini si faccia da parte , ma lui non ci pensa e sta facendo uno spezzatino delle attività bianconere. Solo Marchesini può costringerlo ad abbandonare. Romagnoli cerca soci ma tutti sono preoccupati dalla Fossa

Il messaggio di Valerio Bianchini agli allenatori

2 – IL BASKET AL VOTO – La scelta dei candidati per entrare nella squadra di Petrucci fra procedure superate, e la longa manus dei Comitati Regionali come successo con gli arbitri

Curiose anche le modalità che hanno caratterizzato le votazioni dei delegati per l’elezione nel Consiglio Federale dei rappresentanti di allenatori e giocatori. E cioè: assenza di commissione verifica poteri, impossibilità per i candidati di poter far presenziare i seggi da propri rappresentanti, insomma il tutto lasciato alla buona volontà delle strutture periferiche che hanno organizzato e gestito sul territorio le votazioni.

“Sottocanestro” di La7 non è un programma per soli adulti!

Petizione degli appassionati di basket ai vertici di La7 per chiedere la messa in onda in un accettabile orario serale del venerdì del rotocalco in chiaro  “Sottocanestro”. Attenzione, non è quello condotto dalla  nascente star tv Dan Peterson e Mabel Bocchi ed edito da Marco Bogarelli  nel pomeriggio del sabato sulle reti Mediaset e col quale collaboravo…

Questo “Sottocanestro”  che ha ripreso il titolo di quella trasmissione pionieristica dovrebbe essere lo spot ufficiale dell’emittente per la sua telecronaca dell’ anticipo del sabato pomeriggio alle 16.10 sul digitale.

Bassi gli ascolti Tv di La7 rispetto alla Supercoppa 2011

Per quanto riguarda gli ascolti ufficiali della Supercoppa di Rimini fra Pall.Cantù e Mps Sienan (sabato 25 settembre) , i dati dela diretta su  La7D non sono ancora disponibili ma per  la differita delle 22.30 l’audience è stata di 85.000 spettatori con uno share dello 0,64%. Siamoben  lontani dai traguardi sperati, e dal risultato dell’atteso debutto dell’emittente di Telecom nel basket che il 2 ottobre 2011, con le stesse squadre, raggiunse sul chiaro 220.000 di audience  e 1,71% di share.

“Pur tra una diretta ed una differita, il confronto – questa l’analisi di un esperto di tematiche televisive e nuove tecnologie –  offre già l’idea del passo indietro perché comunque confronta il valore amplificatore dello stesso canale. La7D ha una programmazione atipica, guarda molto alle trasmissioni che possono soprattutto  interessare un pubblico femminile, non sarà mai canale dello sport”.

Milano Armani enigma a 5 facce

I tifosi contestano Scariolo per la scelte dei giocatori e il gioco, ma sono solo sue le responsabilità degli errori? Viaggio all’interno di questo caso che in un mese ha fatto scivolare dal 1° al 5° posto l’Emporio Armani Milano dopo la partenza di Gallinari. Intanto nasce sul web la candidatura di Valerio Bianchini per il dopo-Meneghin. Il basket dell’ultimo decennio è stato acritico, cloroformizzato, schiacciato dal peso della pubblicità e il marketing che valgono più della notizia e dell’articolo documentato e ben scritto. Ovvero la piccola arte del buon giornalismo.

Lo sport è una grande cassa di risonanza, e anche –come vedremo – un utile strumenti fiscale, e torniamo a chiedere al Governo Monti di avviare una riforma, perché i tempi cambiano e sono finite le vacche grasse, e le ipocrisie. Lo sport è lo strumento si comunicazione che garantisce un ritorno a costi bassissimi. Prendiamo gli ultimi casi spiccioli. Fortuna che la Tv abbia trovato due jolly veri in Gianni Rivera e Bobo Vieri i quali mediaticamente hanno rilanciato lo show Tv più seguito, quello del ballo del sabato sera dove abbiamo visto anche, quali guest star, Pistorius e Fisichella e fa del suo anche fra i giurati un giornalista del pallone, mentre Federica Pellegrini sarà fra gli ospiti più attesi del festival di Sanremo. Speriamo si ricordino anche di Carlton Myers, in perfetta forma da quando gioca a tennis, pronto per debuttare fra i non classificati. Ultimo vero personaggio della pallacanestro italiana che appunto paga un processo di appiattimento che sembra una storia di sistema. E sai le novità che volgono al flop silenziosamente, senza prendere atto di quel che succede e individuare dei correttivi.

Il “lato debole” del basket

La rubrica del venerdì notte su La7 sembra una riedizione di “Target”, è tutto un “faccione”

  • Salvi  avrebbe detto : “Faccionismo  senza  limitismo”, questa è la prima impressione delle  tante  ricavate dalla  visione di “Sottocanestro”, la rubrica del basket su  La 7 alle 23 di venerdì notte. Parentesi : finalmente, l’orario  era  giusto anche nell’EPG  e MySky me l’ha registrata  tutta  stavolta.  Sono un vecchio estimatore  di tutto quello che è rubrica, approfondimento e arricchimento del prodotto,   e di essere arricchito da qualcosa il basket di questa stagione ne ha proprio bisogno data la povertà del prodotto in onda.
  • Poi se hai un bravo editor  e  qualche buona idea riesci a rendere piacevoli anche immagini  in partenza poco efficaci e devo dire che complessivamente l’effetto è stato questo. L’unica cosa che mi ha  infastidito è stato questa esasperazione di “faccioni in onda.
  • Lessico  televisivo : dicesi “faccione” un primo o primissimo piano di qualcuno… Se sentite dire in una comunicazione tra regista e cameraman  fagli il faccione” non è apologia di violenza  (anche se ogni tanto…) ma un altro modo di chiedere alla telecamera di stringere” sul volto del soggetto.

Dino Meneghin al convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” all’Università di Siena

  • In occasione dei Novant’anni dalla nascita della Federazione Italiana Pallacanestro, l’Università degli Studi di Siena ha organizzato per venerdì 28 ottobre il convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” a cui parteciperà anche il presidente della FIP Dino Meneghin. Il Convegno, a cura della Facoltà di Scienze Politiche, si terrà dalle 9.00 presso l’Aula Magna del Rettorato (via Banchi di Sotto 55) e dalle 15.00 presso la Facoltà di Scienze Politiche (via Mattioli 10).
  • Il Convegno sarà concluso dalla Tavola rotonda “Il basket nel nuovo millennio” (inizio ore 16.30). Parteciperanno anche il presidente di Lega Nazionale Basket Fabio Bruttini, il CT della nazionale Pianigiani, gli ex CT della nazionale Sandro Gamba e Valerio Bianchini che cura l’angolo tecnico di “Sottocanestro”, rotocalco settimanale del venerdì di La7 (ore 24, nel prossimo numero illustrerà il gioco del pick and roll).  Per quanto riguarda il Comune di Siena, Massino Bianchi terrà una relazione sulla storia di questo sport a Siena che data dal 1907. I lavori saranno introdotti dal rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni e dal preside della Facoltà di Scienze Politiche Luca Verzichelli.

Raisforz porta in terra i marziani di Siena

Eccomi, o lettore dei miei sproloqui:

questo giro di commenti è stato più teso a capire come la pensa la gente di questa “nouvelle vague “ televisiva più che delle partite in onda questa settimana, però due righe vanno scritte.

  • La7. Questa volta a scontrarsi con le luci (ed ombre …) del PalaDelMauro (Avellino, n.d.R) è stata la regia de La 7, maggiore attenzione evidenziata dal fatto che chi era in campo non sembrava più sceso da marte o uscito dall’area 51. La partita si è vista, ma poco rivista , nel senso che la gestione dei replay è stata comunque “casual” e poco mirata. Non ci sono clip dedicate, i replay spesso sono tagliati “corti” lasciando fuori parti significative dell’azione. Attenzione: questo non è colpa del regista ma dal fatto che non c’è nessuno che collabora con lui e seleziona le azioni da rimandare  e come rimandarle. Questo è il passo successivo. Il live, bene o male,  viene fatto vedere (poi su cosa e come è questione di gusti e conoscenza): il vero problema è superare la schizofrenia tra video e audio. Ancora vediamo le gare tra video e commento a chi si insegue di più, non si riesce ad andare insieme e questa cosa  fa molta  differenza …

Basket, serie A su La7: tutto quello che c’è da sapere

Diramato e reso noto il calendario della stagione 2011/2012 di basket serie A1, la bella notizia sta non solo nel fatto che manca meno di una settimana all’inizio della competizione ma pure nella grossa novità rappresentata dall’acquisizione di La7 dei diritti delle partite.

Tradotto, significa che la rete di proprietà Telecom Italia Media manderà in onda una gara della regular season in diretta tutte le settimane con esclusiva estesa anche alle gare di Supercoppa Italiana, Coppa Italia e All Star Game.

Nel dettaglio, l’accordo in essere per i prossimi due anni prevede il live dell’anticipo in programma il sabato alle 18: come accaduto lo scorso primo ottobre nel corso della sfida tra Montepaschi Siena e Benet Cantù, la telecronaca è affidata al duo formato da Ugo Francica Nava e Gianmarco Pozzecco, con il mitico Poz nel ruolo di commentatore tecnico dell’evento.

Bianchini racconta le guerre con Peterson

Il basket che non c’è più, quello che ha fatto innamorare la sottoscritta di quel pallone a spicchi che rimbalza sul parquet, quello delle canotte aderenti e dei calzoncini cortissimi, quello fatto di passione, sudore e pochi soldi a disposizione.

Il basket che non c’è più lo racconta Valerio Bianchini sulle pagine del quotidiano online La provincia di Varese, rimpiangendo soprattutto le “guerre” con Dan Peterson, ma più in generale il clima che si respirava in quei tempi:

Tempi meravigliosi, duelli mediatici nei quali due come noi sguazzavano alla grande e davano lavoro ai giornalisti dell’epoca. Oggi Peterson parla poco, meno di quanto la gente si aspetta: questo perché non ha un contraltare. La polemica è bella se la si fa in due, altrimenti uno da solo si smoscia e oggi Peterson è da solo.

Carlton Myers raccontato da Bianchini

Quaranta anni suonati, più della metà dei quali trascorsi a prendere a schiaffi un pallone e spicchi, a fare a sportellate con gli avversari, a segnare punti decisivi per i propri colori. Ma anche i miti tramontano prima o poi. Miti come Carlton Myers, uomo simbolo della pallacanestro italiana o “artista del canestro” come lo ha definito su Repubblica Valerio Bianchini, che fu suo coach ai tempi di Pesaro e Bologna:

Carlton è uno di quelli che ogni tanto il cielo manda sulla terra e diventa l’immagine del suo sport. Uno diverso dagli altri. Come è l’artista e lui è stato un artista. Figlio di un musicista, è cresciuto in un ambiente di artisti. Il padre mi raccontò che un giorno al telefono un collega gli chiese quale disco stava ascoltando in sottofondo. Ma era Carlton bambino che suonava il sax.

Poteva diventare un musicista, ma il basket lo rubò alla musica (e meno male!) trasformandolo in uno dei più grandi campioni che abbiano mai calcato i parquet nostrani.