Serie A1 Scavolini Siviglia Pesaro-Vanoli Braga Cremona 86-64

Scavolini Siviglia Pesaro-Vanoli Braga Cremona 86-64
(24-16, 47-40, 73-55)

La Scavolini nel posticipo dell’11/a giornata di ritorno supera nettamente per 86-64 la Vanoli e resta così nella parte alta della classifica. Partita vera almeno per metà, cioè fin quando White, dopo una partenza al rallentatore (3 palle perse all’inizio) al 25′ non ha deciso di chiudere la contesa. L’ala americana della Scavolini ha rubato lui questa volta il pallone a Rich e se n’è andato in contropiede a depositare la sfera del 60-44 che in pratica ha spezzato ogni illusione alla Vanoli. Cremona ha retto fino all’intervallo grazie alla sua difesa a zona che ha sortito qualche effetto positivo.

Serie A1 Umana Reyer Venezia-Canadian Solar Bologna 71-66

Umana Reyer Venezia-Canadian Solar Bologna 71-66
(20-15, 25-33, 40-49)

Grande Umana Venezia, capace di proseguire la striscia che ne decreta in maniera emblematica la rivelazione di stagione e battere anche la Canadian Solar Bologna che pure era riuscita a dominare l’incontro nelle fasi centrali. I veneti si confermano al secondo posto in classifica, posizione di primo piano in vista dei playoff. Venezia comincia il match con un parziale di 8-0 e costringe coach Finelli a chiamare il primo time out della serata.

Serie A1 Angelico Biella-Cimberio Varese 82-89

Angelico Biella-Cimberio Varese 82-89
(19-14, 41-34, 63-53, 75-75) d.t.s.

Un tempo supplementare per decretare il successo di Varese su Biella dopo che – alla fine dell’ultimo quarto – il punteggio si era bloccato sul 75-75.

Non bastano ai locali i cinque in doppia cifra – Coleman 19, Pullen 15, Miralles 15, Chessa 10, Dragicevic 11 – poiché gli uomini di Charliue Recalcati replicano con Goss 19, Stipcevic 12, Diawara 22, Kangur 13.

Grazie a una grande difesa, Biella si porta avanti fino al 9-2 di metà frazione con Varese a commettere più errori in fase di tiro. È Diawara a scuotere i suoi, ma Biella controlla e va a segno con Dragicevic. A 2 minuti dal primo break il vantaggio dei padroni di casa è di 8(14-6) che diventano 2 (16-14) dopo i canestri di Reati, Stipcevic e Kangur.

Serie A1, Montegranaro-Milano 92-98

Fabi Shoes Montegranaro-EA7 Emporio Armani 92-98
(24-23;51-48;73-75)

La spunta Milano a termine di un incontro – in programma nel giorno di Pasqua ad Ancona – che ha saputo divertire ed entusiasmare: contro Fabi Shoes Montegranaro, sul parquet del Palarossini, gli uomini di Sergio Scariolo hanno alla fine vinto una partita rimasta aperta fino alle battute finali e fino a che – nello specifico – l’ultimo quarto abbia poi indirizzato il match verso i meneghini.

A corredo delle batttute conclusive, anche qualche polemica nei cvonfronti dei direttori di gara. La partita è iniziata con un minuto di silenzio in memoria di Sauro Bufalini, ex giocatore scomparso lo scorso 1 aprile, e inizia all’insegna di un equilibrio che tiene banco per tutta la prima parte: la formazione marchigiana parte forte e prova a piazzare il parziale che garantisca una fuga decisiva: il 9-4 sul tabellone destabilizza gli ospiti che vanno sotto anche di 8 punti (18-10) ma è grazie al tempestivo time out chiamato da Scariolo che Milano pare riprendersi dal momento critico.

A1 Cremona-Bologna 83-80

Vanoli Braga Cremona-Canadian Solar Bologna 83-80
(17-20, 38-42, 54-61)

Tre punti e Cremona liquida Bologna a corollario di 40′ nel corso dei quali i padroni di casa hanno costantemente inseguito e gli ospiti si sono divorati il vantaggio costruito in maniera certosina nel corso dei 30′ che hanno preceduto il ritorno dei lombardi.

Il roster di Finelli, preso per mano da Douglas Roberts (chiude con 19 a referto) pare riuscire a tenetre a bada gli avversari con lucidità: buone le prove di difesa e attacco, con prontezza sotto canestro in fase di rimbalzo e precisione in zona offensiva (Koponen chiude con 17 punti, Sanikidze ne piazza 15). La Vanoli Braga fa quel che può ma, nelle prime due frazioni, non è abbastanza.

A Cantu più investimenti e meno campionato

Vedendo le difficoltà in regia del Maccabi venute a galla col ritorno di Jordan Farmar ai Nets, un mese fa  avevo cercato di sapere quele fine avesse fatto Doron Perkins, il motorino della sorprendente passata stagione (ma ricordo anche Jeremy Pargo ingaggiato da Memphis, che però gioca poco dopo un debutto promettente) vittima nel marzo  2011 di  un grave infortunio e in seguito sparito di scena. Seppi così che si stava allenando tutto solo, rabbiosamente,  in Nevada per il rientro,  molto dispiaciuto per il trattamento ricevuto dal Maccabi che  dopo l’operazione non gli aveva fatto sapere più nulla.

Davo per scontato che il Maccabi l’avrebbe richiamato, invece ha puntato sull’americano Desmond Mallet prelevato dall’Ostenda dopo l’eliminazione dei belgi, che per ora ha scombussolato gli equilibri di una squadra con troppe guardie e senza più un play-leader. Sorpresa delle sorprese:  alla vigilia del match di ritorno col Maccabi ci ha pensato proprio Cantù a rimetterlo in campo  a Tel Aviv. Una mossa tipo raid israeliano, perché vincere giovedì in Israele significa qualificarsi per le Top 16 , mentre  perdendo con meno di 8 punti potrà passare a parità per il miglior saldo nel confronto diretto.

Basket A1 Sassari-Cremona 91-76

Sassari-Cremona 91-76
(22-16, 49-34, 74-56)

Una Sassari da play off che strappa il quarto risultato utile consecutivo. Ne fa le spese Cremona che, eccezion fatta per le primissime battute, esce di scena già dalla seconda frazione di gioco. Gara da incorniciare per Travis Diener (13 punti e 9 assist) e Plisnic (14 punti) sebbene autentico mattatore di serata sia l’altro dei parenti DienerDrake, che piazza a referto 18 punti.

Nel secondo quarto, quando il vantaggio dei padroni di casa ha assunto dimensioni più nitide, Sacchetti ha lasciato che anche il figlio Brian (13 punti in 17 minuti) prendesse parte alla gara. Jack Devecchi e Manuel Vanuzzo sono al solito impeccabili e decisivi nei momenti che contano e le mani calde di Diener, Plisnic e Sacchetti dalla lunga distanza hanno fatto in modo che il divario assumesse connotazioni ancor più significative.

Basket A1 Pesaro-Biella 78-72, Coleman tiene testa a Hickman

Scavolini Siviglia Pesaro-Angelico Biella 78-72
(23-16, 39-31, 54-57)

Prima gara del girone di ritorno o, se preferite, diciottesima giornata del campionato A1 di basket inaugurata dalla sfida tra Pesaro e Biella, capaci di battagliare fino alla sirena conclusiva e regalare – oltre a qualche errore di troppo soprattutto in fase difensiva – più di una emozione al pubblico pagante (quasi 5 mila spettatori).

La spuntano i padron idi casa in virtù di un finale di partita impeccabile, sebbene per la Scavolini non sia stata una passeggiata: tutt’altro, considerato che gli ospiti erano riusciti, nel corso del terzo quarto, a ribaltare il punteggio e portarsi in vantaggio (54-57 a 10′ dal termine). Pesaro è partita così come ha concluso: concentrata in difesa e micidiale in occasione delle ripartenze in velocità.

Basket A1 risultati 17a giornata 15 gennaio 2012

La diciassettesima giornata di basket A1 consente di poggiare sul petto del roster della Montepaschi Siena la medaglia di campione d’inverno dopo la vittoria casalinga dei toscani contro Montegranaro. tra le seconde in classifica, si fermano Bologna nello scontro diretto contro Cantù e Milano, che cade per la seconda volta consecutiva, stavolta in casa di Biella.

Vincono in casa la Benetton Treviso contro Varese, Sardegna sulla Pepsi Caserta, la Scavolini Pesaro contro Casale Monferrato e teramo contro Varese. Il fattore campo risulta decisivo anche nel corso della sfid serale tra Avellino e Venezia, con gli irpini che si impongono per 84-63.

I risultati della sedicesima giornata del campionato di serie A1 di basket

Basket A1 risultati 16a giornata 11 gennaio 2012

Il sedicesimo turno di basket A1 si è giocato mercoledì 11 gennaio 2012 e l’infrasettimanale ha decretato il nuovo passo falso dell’Armani Milano che ha ceduto in casa le armi alla Benetton Treviso, capace di espugnare il Forum di Assago per 80-81. Cade anche la Montepaschi Siena in casa di Bologna: i toscani restano primi in classifica e precedono di due lunghezze i meneghini e la Canadian Solar.

Fatale Montegranaro per la Bennet Cantù anche se la notizia purtroppo negativa è quella della caduta dalle gradinate di un tifoso canturino le cui condizioni vengono annunciate come gravi. Tutto il resto passa ovviamente in secondo piano e l’auspicio è che la notte possa riservare notizie in tal senso positive.

Venezia e Pesaro si confermano sorprese di stagione liquidando rispettivamente Sassari in casa e l’Acea a Roma. Varese travolge tra le mura amiche la Sidigas Avellino, idem vale per Caserta che non lascia scampo a Biella. Corsara teramo, vittoriosa sul parquet di Casale. Ha riposato la Vanoli Braga.

I risultati della sedicesima giornata del campionato di serie A1 di basket:

Basket A1 14a EA7 Armani Milano – Acea Roma 83-75

EA7 Emporio Armani Milano-Acea Roma 83-75
(21-19, 44-34, 69-58)

Equilibrio solo nel primo quarto, poi Milano ha gradualmente preso il largo e lasciato Roma a leccarsi le ferite di una imprecisione marcata e della disattenzione evidente con cui i capitolini hanno convissuto fino all’ultima sirena.

Nelle file locali, va messa a referto la prima grande presytazione di Alessandro Gentile che oltre a chiudere con 17 punti all’attivo ha dato la sensazione di essersi calato allla perfezione negli schemi di coach Sergio Scariolo.

Determinanti, in casa meneghina, anche gli apporti di Cook (18) e Radosevic (11). Il solito, immenso Tucker (20) per gli ospiti, tra i quali si annovera anche la buona performance di Dedovic (15).

Il tabellino della gara:

A1 tredicesima giornata, Bologna terza forza rivaluta gli italiani

La tredicesima giornata di Basket A1 rende lustro alla Virtus Bologna che espugna Caserta con 51 punti del trio Poeta-Gigli-Luca Vitali mentre Siena chiude l’anno con l’81% di successi (due anni fa il top). Milano salvata da Giachetti e Mancinelli.

Calendario folle: Natale, Capodanno, Epifania in palestra, le feste dedicate ai giovani e alla famiglia. La Spaghetti League opta per la formula no-stop, 3 turni in 10 giorni (il prossimo è il 3, poi il 7 e 8) senza  però  aver mai cercato di capire, con i suoi clob,   se è una cosa giusta e utile per scalare il cuore della gente attraverso un sondaggio o qualche esperto di comunicazione. Sarà  che forse contano poco in termini di bilancio i suoi tifosi,  considerato che la stagione passata l’incasso complessivo della A  ha fatturato poco più di 10 milioni di euro, quasi la metà del solo budget di Siena e Milano.

I soldi vengono da altre parti, del resto una delle riforme dello sport italiano sarebbe quella di capire bene fino a dove  sponsor e scommesse siano un value vero, o ci sia anche l’altra faccia della medaglia.  Magari pericolosa. La sponsorizzazione, infatti, è ancora  un reale interesse sportivo o  solo un falso mecenatismo, perché per la Legge Mammì da oltre 20 anni le sponsorizzazioni sono – signor Monti, le conosce queste cose? – uno strumento alla defiscalizzazione, e chi ha utile d’impresa può detrarre l’investimento, o nel nome dello sport si passano anche altre operazioni dentro le quale nessuno va mai a vedere. Sarà comunque che  questi dirigenti passa il convento al basket, che il basket ragiona come il calcio invece di crearsi un proprio stile.

A1 dodicesima giornata, campionato italiano sotto la bandiera Onu

Dopo la dodicesima giornata del campionato di A1, disputata martedì 27 dicembre, Siena resta sola con l’Armani che viene “tradita” da Nicholas e si trova in cerca di un leader. Avellino vince nuovamente senza mandare in campo gli italiani: siamo sulla strada giusta?

  • Non c’è stato il bis al colpo di Belgrado, per  l’Armani a Cantù  l’impietoso “Catasù”  che in dialetto lombardo ha il valore di “Guai ai vinti”, 25 punti. Il gioco di Scariolo è ancora lavori in corso, con la giustificazione della rivoluzione estiva, la partenza di Gallinari, l’arrivo di Gentile. I suoi primi 5 punti non sono bastati, mi permetto di suggerire il ruolo di titolare, è giovane ma possiede carisma, idem come Aradori sempre ripaga la fiducia. Milano è un mix  (o una Babele?) di scuole e lingue diverse. Dall’americano al greco, il croato, lo spagnolo e gli stessi italiani non avevano mai giocato assieme.  Ma il problema vero è che  la squadra milanese manca del leader che non è Cook, peraltro in crescita come regista, un  ruolo rimasto  scoperto negli ultimi anni quando Milano prese persino uno “scarto” senese (Morris Finley) e ancora rimembra la personalità di Mike D’Antoni.

Basket A1 Bennet Cantù Teramo Basket 84-76

Bennet Cantù – Teramo Basket 84-76

(20-18; 39-26;62-46)

Solito grande vecchio Gianluca Basile, ennesima prestazione corale di Cantù e nulla da fare per una Teramo in partita solo nel primo quarto, quando i due Brown (che pure chiudono alla grandissima:  D.Brown 34, B.Brown 12) hanno dato filo da torcere a una retroguardia collaudata ma rodata col passare dei minuti.

La differenza è venuta fuori piano ma è venuta fuori: in fase realizzativa, di contenimento, di proposizione e – last but not the least – in termini di esperienza.

Già, perché se Basile è Basile, allora che dire di Marconato? Denisone ne rifila 16 agli avversari e c’è sempre nei momenti criuciali della gara.

Il tabellino