A1 tredicesima giornata, Bologna terza forza rivaluta gli italiani

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La tredicesima giornata di Basket A1 rende lustro alla Virtus Bologna che espugna Caserta con 51 punti del trio Poeta-Gigli-Luca Vitali mentre Siena chiude l’anno con l’81% di successi (due anni fa il top). Milano salvata da Giachetti e Mancinelli.

Calendario folle: Natale, Capodanno, Epifania in palestra, le feste dedicate ai giovani e alla famiglia. La Spaghetti League opta per la formula no-stop, 3 turni in 10 giorni (il prossimo è il 3, poi il 7 e 8) senza  però  aver mai cercato di capire, con i suoi clob,   se è una cosa giusta e utile per scalare il cuore della gente attraverso un sondaggio o qualche esperto di comunicazione. Sarà  che forse contano poco in termini di bilancio i suoi tifosi,  considerato che la stagione passata l’incasso complessivo della A  ha fatturato poco più di 10 milioni di euro, quasi la metà del solo budget di Siena e Milano.

I soldi vengono da altre parti, del resto una delle riforme dello sport italiano sarebbe quella di capire bene fino a dove  sponsor e scommesse siano un value vero, o ci sia anche l’altra faccia della medaglia.  Magari pericolosa. La sponsorizzazione, infatti, è ancora  un reale interesse sportivo o  solo un falso mecenatismo, perché per la Legge Mammì da oltre 20 anni le sponsorizzazioni sono – signor Monti, le conosce queste cose? – uno strumento alla defiscalizzazione, e chi ha utile d’impresa può detrarre l’investimento, o nel nome dello sport si passano anche altre operazioni dentro le quale nessuno va mai a vedere. Sarà comunque che  questi dirigenti passa il convento al basket, che il basket ragiona come il calcio invece di crearsi un proprio stile.

E sarà che le feste  non piacciono  proprio agli sportivi italiani quando la NBA ragiona in modo opposto, tanto che  dopo aver puntato sul Natale per farsi perdonare il lock-out dai suoi tifosi  – con tanto di letterina del Commissioner in persona -,  la NBA versione Santa Klaus ha riparato a 6 mesi di errori riguadagnando terreno,  per la felicità anche dei telespettatori italiani che grazie a Sky hanno goduto di un San Silvestro sotto canestro (e dopo New Orleans-Phoenix  c’è Lakers-Denver) e  fra la vigilia e  Capodanno ha offerto ben  18 gare entrando nelle case di milioni di persone con quel moltiplicatore che è la Tv. In ogni caso,  Siena vince alla maniera di Siena, cioè paradossalmente, contro la logica cartesiana di questo sport dimostrando  a Treviso che si può portare a casa un successo di 9 punti con  17 rimbalzi in meno, con meno assist, la cifra del gioco.

Da qui la rabbia di Treviso per l’arbitraggio, una costante delle ultime 5-6 giornate fin troppo noiosa, e non si riesce a capire perché non cambi nulla, e si creino alternative alla presidenza degli arbitri per lasciare le designazioni in mano alla Lega.  E per il quinto anno il bilancio è una  passerella di Siena con 56 partite vinte  su 69 (81.2%) fra campionato, coppe italiane e coppe europee. Avevano peraltro fatto meglio loro stessi nel 2007 (87,9%, 58/66) e soprattutto nel 2009 (88,9%, 56-63), sotto lo storico 96,3% di Milano, con 26 su 27 del ‘62, altri tempi in tutti i sensi perché quello era un punto di partenza e questo di sedimentazione su un blocco di potere che dubito abbia portato grandi vantaggi (anche alla stessa Siena, cui si deve rispetto) e quella popolarità che viene cercata a tutta Tv, due partite live in chiaro, più lo spiegamento di forze delle 17 Tv territoriali e le coppe.

Senza però che il volume di tutti questi palinsesti  raggiunga i 3,5 milioni degli europei romani del ’91, quando il basket era un’altra cosa e una società del sud (Caserta) vinceva per la prima volta il tricolore con sette giocatori e un tecnico fatto in casa. Spaghetti-League è diventata  oggi un assurdo trita-italiani con logiche in cui lo sport forse è solo un tramite, non un fine, più territoriale ma meno significativo come riferimento nazionale, e nell’ultimo turno dell’anno si è  sfiorata l’ennesima beffa assurda. E cioè  di assistere alla sconfitta casalinga della squadra che quest’anno ha fatto i maggiori investimenti sugli italiani, con Gallinari e Gentile, contro quella che è riuscita a costruire un mosaico di soli stranieri, perché questo i regolamenti le permettono e perché gioca anche bene, ha uomini veri, ha scelto giocatori forti di certi valori e vanta un buon allenatore.

Destino vuole che la squadra del giorno, quella che vincendo a Caserta è  arrivata al 3° posto grazie a 51 punti, un 58% del punteggio record stagionale in materia,  optando  in tempi di austerità e reiterati propositi di vendita, grazie a 3 italiani  scaduti come interesse di mercato: Poeta, Gigli e Vitali. Parliamo della Virtus  Bologna, quella del “famoso” presidente imprenditore di spettacoli  che non è riuscito a convincere Bryant a vestire la maglia del suo club,  va a caccia di giovani stranieri fin nel territorio dei Lapponi e  poi prende il miglior play italiano e lo fa scendere di categoria, e soprattutto anni fa dichiarò che in questo campionato fanno solo tappezzeria, e che la differenza la fanno gli stranieri.

La cosa, più che strana, sa di contrappasso. Voglio sottolineare che il modello-Casale, fra i più interessanti di questa stagione, un mix di sport, divertimento e sociale, ha ottenuto il 4° successo nelle ultime 6 gare, con due sconfitte al supplementare (e l’una delle due in quel di Siena), che Milano ha fatto per ora il minimo  (64,1% di vittorie nell’anno, al 3° posto dopo Cantù col 65%, 29/44 ma anche con 3 finali) ma  ha però battuto Siena e  lanciato intanto Gentile nel 5° certamente investimento più utile di un Nicholas senza arte ne parte. E a sua volta, sotto di 17 punti contro  Avellino versione Onu, a partita quasi persa è stata salvata da Giachetti e Mancinelli.

Intanto gli italiani nella NBA stanno facendo bene, segnano progressi tecnici, come Bargnani a rimbalzo e Belinelli per gli assist e i rimbalzi, mentre  Roma che mancava di Datome  ha dovuto prendere un greco di 35 anni scartato da Cremona per tornare a vincere. E  che, infine, è bagarre vera nella caccia  degli 8 posti per Le Final Eight di Coppa Italia di Torino, sono alla meta Siena (10/2), Milano (10/3), Bologna (8/4) forse anche Cantù (8/5), per gli altri 4 posti  Biella (7/5)  e ben 5 squadre con 6/6 Avellino, Sassari, Varese, Pesaro, Venezia e Caserta  e Roma con 6 vittorie e 7 sconfitte.

  • MVP La grande novità di Roma, il greco Kakiouzis, ha 35 anni: non è vero che a volte tornano, in Italia tornano tutti.
  • QUINTETTO IDEALE  McCalebb (Siena), M.Green (Avellino), G.Poeta (Bologna),  Righetti (Caserta), Shakur (Casale).
  • DIETRO LA LAVAGNA La programmazione troppo ballerina dell’anticippo TV La7, dalle 17.30 si torna alle 16.10 il 7 gennaio per Teramo-Armani, colpa solo del basket che non tira?
  • AGENDA SETTIMANALE  Giornata n.14 martedì  3 gennaio (riposa Cantù)  ore 20.30 con Armani-Roma su Rai Sport1, giornata n.15 con Teramo-Armani sabato 7 gennaio in Tv e domenica 8 alle 20.30 il posticipo Pesaro-Bologna.

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