Siena-Milano sarà anche un must per la Tv?

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Parte il 9 giugno Mps-Armani al meglio delle 7 partite, c’è voglia di novità anche nelle riprese e nella promozione dell’attesissima sfida tricolore. Siamo alle battute finali di questo primo campionato ed io sono al primo campionato, negli ultimi 20 anni, non dietro alle telecamere ma, fa più scena, dietro i tasti di una macchina da scrivere ( in verità è un PC ma fa meno writer…).

É stato un anno strano, molto fuori dai miei schemi abituali di lavoro. Un anno dove anch’io ho dovuto reimparare a prendere confidenza e le misure di questo “nuovo”strumento, la scrittura. Adesso, come le squadre, i tifosi, i miei colleghi della tv,  mi preparo per il finale di questa stagione, che visti i precedenti sarà sicuramente intrigante e coinvolgente.

Milano contro Siena é ormai un must e visto quello che accade nel mondo, potrebbe anche essere l’ultima occasione per vedere l’Invincibile Armada senese che potrebbe questa volta andare incontro alla sua battaglia di Gravelinga contro la flotta milanese. Sembro quasi uno storico dilettante… In realtà a scuola avevo qualche difficoltà in storia sopratutto  per ricordarmi  le date e  per l’occasione mi sono documentato.

Il ciclo senese al termine, le voci di abbandono del suo enfant prodige, la crisi degli istituti bancari che coinvolge anche il suo main sponsor, la squadra da rifondare, tutto fa pensare al termine di un epoca gloriosa con relativi fuochi d’artificio nella serie finale.

E la televisione? Mi piace pensare di avere aiutato, pungolando un pò gli addetti ai lavori, a migliorare le cose. Intanto su Rai sport sembrano aver digerito il fatto che meno si ruotano persone e personaggi e più si limano i margini d’errore. La serie “Milano vs Pesaro” è stata seguita da un unico regista (Barone) ed una sola coppia di commentatori (Dembinski e Caja) e, per quanto perfettibile, ha fatto vivere, compatibilmente con i mezzi tecnici, quello che accadeva in campo. L’ unica cosa che sembra non essere presa in considerazione è l’affiancare al regista e ai tecnici in regia un giornalista/assistente per coordinare quello che va in onda con quello che viene detto.

Finché questo non verrà fatto sarà sempre una gara a chi si insegue: il regista a visualizzare ció che viene detto dai commentatori e viceversa, i cronisti a dire il fatidico “ora vediamo….”.

Quando mi occupavo delle regie del basket, man mano che ci si avvicinava alle finali era un crescendo di budget, apparecchiature, complicazione della scaletta e relativi contenuti. Speriamo che anche in Rai facciano qualcosa di simile e sopratutto non cambino piloti all’ultimo momento, togliendo le poche certezze costruite sinora…. E nel frattempo, in attesa di Mps-Armani del 9 giugno (la settima, se ci sarà, il 21 giugno, saremmo già in estate…) un poco di promozione per il secondo sport di squadra italiano, no?!

A presto

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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