Petrucci conferma il ritorno alla Fip, si vota il 14 dicembre

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Prima di volare a Kiev per seguire gli azzurri del calcio ha incontrato i presidenti regionali  che lo hanno stuzzicato sul problema degli arbitri, lui ha invitato la Fip a riprendere il controllo diretto del settore.

Rientro cauto  e con stile di Gianni Petrucci nel basket, senza cioè voler precostituire scenari o contorni della sua squadra, compreso il CT perché il part-time di Simone Pianigiani scade il 15 settembre dopo le qualificazioni europee.  Ovviamente i nuovi scenari saranno determinati dal voto del 14 dicembre. Questa è infatti la data definitiva scelta per l’assemblea elettiva che si terrà a Roma, e quindi si recuperano 3 mesi rispetto all’appuntamento iniziale del 14 marzo 2013. Si tratta di non perdere altro tempo, le posizioni sono ormai chiare, Petrucci corre da solo, magari sarebbe bello ci fosse un candidato utile alla dialettica. Una corsa lunga sarebbe inutile più che snervante in quanto lo scenario è chiaro: Dino Meneghin ha annunciato ufficialmente da mesi che non si ricandiderà, da parte sua Gianni Petrucci chiude a Londra il suo mandato come presidente del CONI, purtroppo l’evoluzione della crisi economica non tende a un miglioramento, e si profila necessaria  una riorganizzazione della massima istituzione sportiva e di ripartire subito con una programmazione olimpica per i Giochi del 2016 che si prevedono complessi come tutti quelli che significano un cambio di emisfero e  di stagione.

Mentre in Brasile sarà estate, noi saremo in inverno. L’attuale segretario generale  Raffaele Pagnozzi, favorito per la successione nei confronti di Giovanni Malagò (un derby romano dopo quello laziale  Petrucci-Chimenti del maggio 2009 o chi per lui  ha un compito difficilissimo, non si può perdere un solo giorno per rinnovare la struttura e cercare col Governo di individuare una politica sportiva comune.

Prima di volare a Kiev per seguire l’Italia del calcio  nella bella serata europea della vittoria con gli inglesi,  Gianni Petrucci ha acconsentito a fare una visita-lampo ai presidenti dei comitati regionali, senza voler dettare l’agenda. Si è trattato di un saluto di cortesia, per confermare ufficialmente la sua candidatura che gli era stata proposta mesi fa a Pesaro dalla consulta regionale, con l’invito rivolto ai delegati di affrontare in via informale  l’ argomento che stava loro a cuore. Naturalmente gli hanno proposto la scottante questione arbitrale, da parte sua Petrucci non ha voluto dispensare consigli o critiche o indicare una sua ipotetica squadra, ha solo raccomandato alla Fip di riprendere con decisione il controllo della situazione e ammesso che l’autogestione, e cioè l’elezione interna del presidente del CIA,  ha creato problemi a cascata, troppe una chiacchiere, contrasti, polemiche  e invitato la Fip ad agire.

Se Zancanella non si dimette, scatterà inevitabile il commissariamento. Meneghin sembra abbia rifiutato di intervenire in prima persona, l’onere toccherà al vicepresidente Laguardia il quale conosce benissimo i difetti del meccanismo,  ma potrebbe anche nominare due sub-commissari perché si tratta di fare un repulisti, onde evitare continui trasformismi e il sospetto che siano state perpetrate certe consuetudini venute alla luce con Baskettopoli che dopo 3 anni dovrebbe entrare nel vivo il 18 luglio col dibattimento.

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