Grande spettacolo in Spagna: il Barcellona mette fuori il Real Madrid

“Partida para la historia”, “Thrilling historico”.

Nella partita inaugurale dei quarti della Coppa del re, manifestazione che affonda le radici nel 1930, match che valeva la finale il  Barcellona ha battuto dopo 2 tempi supplementari il Real Madrid che l’anno scorso aveva tolto il titolo ai catalani tornando al successo dopo 15 anni grazie alla gestione di Pablo Laso.

Era in campo il meglio del basket spagnolo, a parte i due Gasol, Calderon, Rubio e Claver che giocano nella NBA, il Barcellona ha recuperato il suo capitano Navarro, ma ha vinto grazie ai giocatori stranieri e Ante Tomic che  il Real Madrid aveva scaricato con l’etichetta di centro senza grande carattere si è preso la rivincita.

Mercato NBA: Raptors e Bulls allo scambio Bargnani-Boozer?

A meno di  due settimane alla chiusura del mercato NBA  i Bulls stanno trattando coi Raptors uno scambio da fantascienza pura per le caratteristiche dei soggetti coinvolti, la cessione di Carlos Boozer, il suo pilastro, per  Andrea Bargnani.

Da alcuni giorni al destino del centro italiano dedica grande attenzione Marc Stein, senior writer di ESPN che ha diffuso giovedì questa voce commentata alla Tv da  Kurt Rambis come un pessimo affare per la formazione di Thibodeau.  E questo è anche il nostro parere, ve l’immaginate Bargnani  basso sulle gambe che lancia fiammate all’avversario  pronto ad avventarsi sulla palla?. Lui al centro della squadra NBA più graffiante in difesa?

Infortunatosi al gomito e al polso in una goffa schiacciata con Sacramento ai primi di dicembre, il Mago è  oggetto  da due mesi di una trattativa”sotto traccia” da parte dei Raptors e solo 48 ore fa Stein  aveva raccontato che stava preparando le valigie per lasciare il posto  a Pau Gasol avendo bisogno di un centro-ala che sa  tirare bene da fuori e sotto  e gioca e difende  duro.

Coppa Italia, se ne son viste di tutti i colori

Si dovrebbe scrivere “a colori” e invece… Oppure di tutti i colori, sia televisivamente che per quello che si è visto in campo. La prima giornata, due semifinali, due sorprese: Roma batte, con qualche affanno, Cantù in rimonta e Varese gioca e vince contro una Milano mai entrata veramente in campo… Ma queste sono cose da giornalisti, io sono un regista prestato a commentare quello che vedo in tv. Così da tifoso non mi faccio venire il mal di fegato…

E di tutti i colori, nel vero senso della parola , è stato il prodotto andato in symulcast su La7d e Sportitalia2. Una parentesi, il basket sembra non meriti la ribalta principale: La7d e non l’ammiraglia della rete e anche in casa Sportitalia la seconda rete… Il prodotto infatti è perfettamente allineato alla “secondità”  della messa in onda.

Ho zappato continuamente tra le due reti, soprattutto sul prepartita dove telecamere inquadravano i due stand-up : a tre (Bianchini, Francicanava e Pittis) quello de La7d e a due quello di Sportitalia con Dan Peterson come eterno talent. Di particolare a parte la maggior ricchezza di servizi e contributi poca cosa. Mi sembra che la regia ( a carico di La7) abbia avuto a disposizione, invece che una sola telecamera centrale a bordocampo, due sulle rispettive tre quarti campo.

Final Eight, a Milano vincerà chi non vende fumo….

Per vox populi stavolta non è favorita la Montepaschi-Mens Sana ma ci andrei piano a dire che dopo essere stata presente in 14 edizioni e vinto le ultime due lo è l’Armani. E perché questo successo milanese piace o è dato per scontato dai supporter sanbabilini con i mocassini di gucci e il maglioncino di cashmere o in virtù del teorema di Monsieur Delapalisse. Per il quale  2 + 2 fa  sempre quattro, concetto lapalissiano  espresso dal  personaggio storico “che 15 minuti prima di morire era ancora vivo”. Il 2 + 2 della situazione è il fattore-campo, l’ambiente, il carisma di re Giorgio, l’ultimo mese di risultati, il giocattolo riaggiustato alla bell’e meglio… Sicuri che il sicuro sia sicuro, e che non si finisca con le solite polemiche che dal 2009 hanno tenuto banco?

Andiamo controcorrente, non si può  rimanere preda di una suggestione collettiva. La stessa sindrome da migliore o da “ n. 1 “alla quale il nostro movimento è incline, come si è visto nella gestione personalizzata – fortemente personalizzata, come nemmeno ai tempi di Simmenthal o Ignis per un presunto diritto di primogenitura, un’intollerabile jus primae noctis – dell’ultimo decennio e la cui controprova  è nel risultato complessivo, quello delle nazionali e della rappresentanza internazionale.

Final Eight, la Tv sfrutterà il crescendo di tensione?

Per i tifosi coinvolti in queste Final Eight  da venerdì a domenica al Mediolanum Forum di Assago è stato come il semaforo della formula uno: un crescendo di tensione con le ultime notizie (e gli ultimi risultati, soprattutto) ad aumentare la tensione sino alla partenza.

Anche la televisione sente questa  tensione: quando la facevo  io , la kermesse di Coppa italia era appena un gradino sotto la finale di scudetto e la configurazione di  telecamere,  replay, spiegamento giornalistico e quant’altro era di quelle interessanti.

Nba Harden meglio di LeBron ma Miami allunga su New York

Nella maratona di mercoledì con 13 gare, 5 vittorie esterne che confermano il momento di grazia di San Antonio che con 31 punti e 9 assist di Tony Parker ha vinto a Minnesota e con 39/11 è sempre al 1° posto e va verso l’80% e con 17 vittorie esterne  è la formazione che in trasferta fa bottino e in casa ha perso solo 2 volte.

Top stagionale per Denny Green con 8 su 10 nelle triple , mentre Gregg Popovich per i problemi al ginocchio di Ducan ha richiamato dagli Austin Toros il centro australiano Aron Baynes che in due gare ha segnato 18 punti e preso 9 rimbalzi. 

Boston senza Rondo e Sullinger ha vinto a Toronto la quinta partita consecutiva, 27 punti e stop stagionale di Kevin Garnett che smentisce  la voce (definita idiota da coach Rivers) di una possibile partenza assieme a Pierce. Solito crollo finale di Toronto che con Gay rimpiange la regia di Calderon che invece ha iniziato la sua nuova avventura a Detroit con due sconfitte casalinghe.

Arbitri di Coppa Italia, perché manca Cerebuch?

Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. Sig. Campana,leggo con stupore il Suo articolo di giorno 2 febbraio inerente le designazioni di Coppa Italia.
Guardando le designazioni non vedo alcuni “nomi eccellenti”…. il primo che mi salta all’occhio è quello di Guerrino Cerebuch.
Mi domando, come mai un arbitro che l’estate scorsa sia stato convocato alle Olimpiadi, che continua ad arbitrare a livello internazionale (riscuotendo consensi più che lusinghieri oltre che rappresentarci in maniera lodevole) non sia stato convocato alla Final Eigth???

Sabato a Milano gli amici del basket ricordano Dido Guerrieri

Dido Guerrieri è sempre stato un laico originale, non un iconoclasta,e le sue volontà in merito al significato di un funerale sono espresse da una singolare comunicazione che il figlio ha inviato a coloro che hanno partecipato al ricordo del padre, uno dei grandi coaches col pallino dell’innovazione per lo spettacolo del gioco:

Carissimi,grazie a tutti per le testimonianze di affetto nei confronti di mio padre, è stato molto bello vedere quanto fosse amato ed apprezzato dalla sua “famiglia” allargata.Visto la sua scarsa confidenza con la religione abbiamo pensato di organizzare un incontro tra amici, con lo scopo di ricordarlo, sabato prossimo 9 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso lo NH Touring Hotel, Via U.I. Tarchetti 2, Milano (zona Piazza Repubblica/Stazione Centrale).

Canestro pazzo, “Gallinari make the impossibile”

Se non il più spettacolare  del turno di martedì 5 febbraio il canestro del Gallo alla fine è stato il più pazzo, un gancio campanile concluso con la mano mancina ma quella destra per evitare lo sfondamento  dell’avversario  che ha già preso posizione. Un gamncio che parte dalla cintola  ed entra carambolando di tabellone, e lui che casca a terra.

Siamo nel finale di Denver-Milwaukee, match tradizionalmente sfavorevole  per i Bucks che hanno vinto solo 8 volte su 34 in Colorado. Samuel Dalembert si regala una serata da Guinness, lui alto e  grosso e non molto veloce ma coordinato che da 5,7 punti di media finisce  a 35. Si trasveste da Chamberlain, il gigante caraibico di Haiti firma  il record  nella carriera del 32 e  anche della stagione fra tutti i colleghi del suo ruolo.

Nba Gallinari e la gran scalata da record

Anno nuovo, Gallinari migliore. Chiuso con 7 punti contro Memphis il  bel 2012 che l’ha visto in veste di trascinatore  nell’imbattuta qualificazione europea  della  nazionale azzurra e spuntare un rinnovo di contratto da 8 milioni per stagione, riconoscimento per il buon affare fatto dal club quando arrivò dai Knicks nel giro di Anthony,  il 2013 non poteva iniziare nel migliore di modi perché  nelle 17 gare dall’1 dell’anno ad oggi   ha sempre chiuso in doppia cifra  partendo dai 15,8 di gennaio per  raggiungere  il tetto da quando nel 2008 sbarcò nella NBA con  17,1  punti di media grazie ai  22  di martedì notte contro Milwaukee, una  delle squadre in  forma in cui si è fatto notare come l’emulo di un certo LeBron.

In questo mese  incredibile per Denver che con 17 vittorie e 3 sole sconfitte, in serie vincente da 7 partite, è oggi  la sesta formazione della Lega col 63,3  avendo superato Golden State e messo il fiato sul collo a Memphis (63, 8) il Gallo ha toccato una media-record di  23 punti nel trittico fra il 13 e 16 gennaio (23 Cavs, 21 Warriors, 25 portland)  salando a 24 nelle ultime 3 gare (27 Indiana, 27 Houston, 22 Bucks) e oggi oltre a essere con questa continuità il miglior cecchino della sua formazione è arrivato  al 28° posto guadagnando ben 9 posizioni. In questa scalata palmo a palmo,  si è lasciato alle spalle grandi giocatori, come Howard, e staccato Nicolas Batum per essere il n.2 europeo dietro l’inarrivabile Tony Parker, e il sogno di arrivare all’All Star Game non è lontano.

Cremona: Jackson è italiano, Fip ti faccio causa!

Di Antonio Trevigiano

Punti e virgole”, con la selezione dei fatti della settimana che mette al centro Gianni Petrucci.

1) Primo Consiglio Federale del Petrucci3 presieduto dal medesimo che ha dimostrato di essere più democristiano di Rumor: un contentino a tutti i “fedelissimi”; l’ordinaria amministrazione a La Guardia oggi il Presidente è impegnato nella campagna elettorale di Pagnozzi al Coni
2) Petrucci troverà la prima grana:  la Vanoli Cremona ha dato mandato all’avv. Storelli (agente del CT Pianigiani) di far causa far causa alla FIP in quanto il suo giocatore Jackson, da poco diventato italiano, è considerato comunitario e non italiano. Cremona ha torto perchè il regolamento è chiarissimo

Niente playoff a 12 squadre per Legadue, F4 a Trento

Era una proposta per dare una fiammata d’interesse al campionato di Legadue, ma raccolti diversi no l’assemblea si è allineata. Non si sa quale principio abbia vinto, quello che che le formule non si possono cambiare a bocce in volo e che le ragioni della promozione valgono  meno di principi che dovrebbero essere più elastici al giorno dopo.

Queste le decisioni dell’Assemblea svoltasi  martedì pomeriggio nella sede di Bologna:

– mantenere inalterata  la formula attuale del campionato, con play off a 8 squadre, senza apportare modifiche in corso d’opera dopo l’esclusione dal campionato della Pallacanestro Sant’Antimo

Anche il basket nel Governo dello sport di Toscana

Due uomini del basket figurano nei quadri dello sport toscano dell’ex campione Salvatore Sanzo,  neo presidente del Coni regionale. Si tratta di Simone Cardullo presidente della Federbasket regionale che siede in Giunta e Roberto Montermini ex giocatore Mens Sana Basket.

“Non sono un rottamatore ma un innovatore – ha detto Sanzo –, lavorerò con grande serietà, serenità, passione e impegno in questa nuova avventura. Credo che la Regione Toscana sia la principale Istituzione di riferimento con cui collaborare su programmi importanti quali la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti, ma anche su temi di grande attualità quali l’occupazione giovanile nello sport e il legame sempre più stretto con il settore del turismo che rappresenta una vera opportunità per lo sport”.

Maccabi nei guai: Thomas torna in America, stop per Eliyahu

Le disgrazie non vengono mai sole e nel giro di 48 ore il Maccabi è stata colpita da due fatti che possano compromettere una stagione iniziata in maniera brillante  ma che si è fatta delicata nelle Top16Malcom Thomas e il Maccabi hanno trovato a fine settimana un accordo per chiudere il rapporto determinato da un calo delle prestazioni, e 24 ore dopo nei quiarti di finale della Coppa di Israele con l’Hapoel Holon si è infortunato al ginocchio Lior Eliyahu, il capitano, che proprio nel turno settimanale in Turchia contro il Besitkas era stato decisivo (17 punti, 23 di valutazione e 5 rimbalzi) per una vittoria importante per entrare nelle prime 4.

Si tratta di una distorsione ai legamenti che richiede due settimane di cura e di stop per il miglior centro nella storia del basket italiano che viaggia in Euroleague con una media di 10,1 punti e 3,6 rimbalzi e 2,6 assist. Non sarà disponibile per il match casalingo col Barcellona del 14 febbraio e anche per la fase finale della coppa d’Israele.