Niente Mondiali per l’ItalBasket femminile

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Una sconfitta che pesa sul morale, nonché sulla classifica. Le azzurre perdono il treno per i mondiali 2014, dopo essere state battute per 72 a 68 dalla Repubblica Ceca nella semifinale del girone quinto-ottavo posto dell’Europeo. L’ultimo, ormai inutile match, sarà disputato dalle ragazze questo sabato alle ore 17 nella finale per il settimo posto. L’ItalBasket femminile conoscerà solo domani i suoi avversari.

Europei: le azzurre sbattono sul muro serbo, addio semifinali

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L’Italbasket femminile è a fine corsa. Sognava di tornare in semifinale europea dopo diciotto anni, ma non ce l’ha fatta. A infrangere i sogni, a due minuti dallo scadere della gara, è la Serbia. Le azzurre sono state avanti fino al minuto trentotto di un quarto di finale condotto con autorità sulla Serbia.

Poi, negli ultimi due giri di orologio, il crollo. Tutto ruota attorno ad un fatale 11-0 che ribalta il match (finale 79-85) e interrompe la cavalcata della squadra di coach Ricchini arrivata a sorpresa fin qui.

Non basta una super Sottana da 22 punti e 5/7 da tre. Non sono bastate nemmeno le dieci triple segnate. Nel finale Milovanovic, Milica Dabovic e Radocaj portano la Serbia +4 e puniscono nel modo più severo gli errori azzurri.

Contro la Repubblica Ceca per i Mondiali 2014

L’Italia, pertanto, fallisce l’accesso tra le prime quattro del continente ma tiene viva la speranza di accedere al Mondiale, al quale arrivano le prime cinque classificate. A questo punto sarà decisiva la sfida di oggi alle 14 contro la perdente dell’altro quarto della giornata, la Repubblica Ceca. Vincerlo significherà entrare tra le prime sei e staccare il biglietto per la kermesse iridata.

 

Italia, Pianigiani pensa agli Europei senza Gallinari

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Si ricomincerà dal 2012 e dal gruppo che ha iniziato le qualificazioni. Gruppo che sarà ampliato. Questa l’idea di Simone Pianigiani, selezionatore della Nazionale italiana di basket, che alza il velo sull’estate azzurra in prossimità degli Europei. La manifestazione è in programma in Slovenia dal 4 al 22 settembre.

Gli azzurri verso gli Europei

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L’Italia si avvicina agli Europei di settembre. Preoccupano, purtroppo, le condizioni di salute di Daniel Hackett. In compenso, Belinelli e Bargnani torneranno in azzurro a dar man forte al team e a far pesare di meno l’assenza di Danilo Gallinari. Con loro, per l’occasione, anche la new entry Travis Diener. L’Italia, dunque, può sognare. La ‘realtà’ si chiama ‘girone con Russia, Turchia e Grecia’. Abbordabile? In ballo ci sono i primi sei posti e dunque la qualificazione mondiale, nonché il buon prosieguo del torneo.

Miami e LeBron festeggiano. Anello agli Heat

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Gara 7 si conclude con la vittoria di James e compagni per 95-88 su San Antonio. LeBron segna 37 punti e Wade 23. Ma gli Spurs, attaccati al match fino al termine, escono a testa alta. Questo, in estrema sintesi, il riassunto dell’ultimo atto delle finali per il titolo NBA. Il Basket, quello con la ‘B’ maiuscola, ha vinto ancora una volta. Avrebbe vinto in ogni caso. Anche in caso di vittoria degli Spurs che hanno avuto dalla loro un eroico Tim Duncan. Ma i coriandoli sono scesi sulle teste dei Miami Heat e dei loro supporter.

Siena è campione d’Italia

siena roma

Festa. Grande festa. La Montepaschi Siena ha conquistato il suo settimo scudetto consecutivo, aumentando il suo record storico, probabilmente non nella maniera migliore che ci si potesse aspettare. Siena ha battuto Roma per 63 a 79 in gara-5 portandosi a 4-1 nella serie delle finali. Il tutto, però, è accaduto quando intorno vigeva una atmosfera a dir poco impossibile.

Bianchi elogia il Siena

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Manca una sola vittoria per conquistare l’ennesimo scudetto. Siena è padrona di Italia in fatto di pallacanestro. La Mens Sana lo sta dimostrando anche in questa serie contro una rocciosissima Acea che non si dà mai per sconfitta. Domani ci sarà gara cinque, e se i toscani dovessero vincere sarebbe ancora una volta tricolore.

Siena a un passo dallo scudetto

Bobby Brown

81 a 71. Dieci punti per sognare. La Mens Sana Siena è distante soltanto una vittoria dalla conquista del settimo scudetto consecutivo, dopo aver battuto con il suddetto punteggio Roma in casa in gara-4 di finale. Adesso, dunque, i toscani conducono 3-1 nella serie. 

Siena-Roma: gara 4 promette spettacolo

Palasport Mens Sana Siena

Mens Sana Siena e Virtus Roma sono pronte a darsi battaglia. E’ finalmente arrivato il momento di assistere con trepidazione al quarto appuntamento della finale scudetto, ancora una volta tra le mura del PalaEstra di Siena. I Campioni di Italia in carica sono in vantaggio per 2-1. Mens Sana si è rifatta sotto in gara 3, vincendo quello che sino ad oggi (giorno in cui alle 20-45 i due quintetti scenderanno nuovamente sul parquet toscano) è stato l’incontro-scontro più bello.

Jason Kidd si ritira dopo 19 anni e 1391 partite

Indiana Pacers v New York Knicks - Game Two

Dopo ben 19 anni e 1391 partite, Jason Kidd ha deciso di appendere le scarpe al chiodo e di rinunciare agli ultimi due anni di contratto che ancora lo legavano alla sua squadra.

A dare l’annuncio è stato lo stesso playmaker attraverso un messaggio pubblicato su Twitter, in cui ha spiegato a tutti i suoi fan che gli anni trascorsi nel basket professionistico sono stati per lui una straordinaria avventura, che però dopo diciannove anni deve per forza finire. Il ritiro è stato poi ufficializzato da un comunicato diffuso dai Knicks, la squadra in cui il campione ha giocato l’ultima stagione, lo stesso in cui Kidd ha ringraziato ogni compagno e ogni singolo tecnico con cui ha condiviso la sua passione durante la sua lunga e gloriosa carriera.

I Bulls bloccano LeBron e vincono a Miami, Ginobili salva gli Spurs

Nate RobinsonContinua la storia dell’incredibile resurrezione di Nate Robinson, Il luciferino piccoletto lanciato nella NBA dai Knicks 7 anni fa è stato l’eroe della strepitosa vittoria dei Bulls sul campo dei campioni di Miami in gara1 delle semifinali della East Conference. E’ lui il MVP dei playoff e  la marcatura spietata del ventenne Jimmy Butler, una delle grandi novità della stagione, ha provocato il default di  LeBron, all’indomani del quarto titolo di MVP della regular season,.

Per King James gara da dimenticare, un primo tempo orribile con  un solo un canestro nel  quarto iniziale, una schiacciata sul 10-8, poi 6 minuti in panchina a al rientro in campo un errore e fallo in attacco su Belinelli a rimbalzo, quindi a 2 tiri sbagliati, un’entrata a 1’16” e una tripla a fil di sirena per il 37 pari all’intervallo. Segnerà l’unica tripla della gara dopo 59” del ritorno in campo finendo con 24 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, unico della sua squadra sopra i 20, ma senza riuscire a dare la spinta per il  successo agli Heat  molli in difesa e che per la prima volta dall’arrivo del trio James-Wade-Bosh partono 0-1 nei playoff.

La difesa abrasiva dei Bulls paga anche nel tempio dei campioni della NBA che hanno dominato la regular season e perso solo 4 volte in casa, ma per i Bulls gli Heat non erano un tabù perché  li avevano bruscamente fermati nella corsa al record dei successi consecutivi dopo 27 vittorie, mentre stavolta arrivavano da 13 vittorie.

Gara2 mercoledì notte sempre a Miami che deve cambiare atteggiamento e difesa, è stata aggredita dal primo all’ultimo secondo da una squadra che ha dimostrato di poter battere chiunque e vincere dovunque e mancava del play titolare, Hinrich, per uno stiramento al polpaccio, il miglior cecchino, Lou Deng, per un principio di sospetta meningite e Rip Hamilton e  dell’aventiniano Derrick Rose e ha nuovamente  avuto un Belinelli all’altezza del suo ruolo, 46 minuti di grande intensità e difesa, con 7 rimbalzi e10 punti per l’azzurro che era stato il match winner di gara7 a Brooklyn con 24 punti.

Cinque Bulls in doppia cifra (27 Robinson, 21 Butler con 14 rimbalzi, 13 Noah e 11 rimbalzi, 12 Taj Gibson, 10 Belinelli, invece 6 punti soli stavolta  per il roccioso Carlos Boozer) contro i due degli Heat (24 di Lebron, 14 di Wade , tutti gli altri sotto i 10 con 3 su 10 di Chris Bosh e una magra collettiva dei suoi specialisti da 3, ¼ di Allen e Miller, 2/7 di Battier, 0/2 di Chalmers che ha segnato un solo canestro su 5). Una disfatta delle guardie contro l’apoteosi del trio di Chicago, con 27 di Robinson, 21 di Butler e 10 di Belinelli. Difesa tecnica perfetta, sempre un passo avanti, occhi di tigre,  solo 20 falli,  migliori percentuali di tiro,43% in area e 39% da 3 contro il 39%  e il 29% e la disfatta dei campioni a rimbalzo, 32 palloni contro 46, 14 palle in meno giocate perché la squadra gioca senza un centri.

Nate Robinson che l’anno scorso era con i Warriors dopo aver giocato con i Knicks, i Boston e i Thundercity,  530 gare di NBA  ma solo in una su 5  come starter, ha colpito ancora. Nei playoff è arrivato a una media di 17,1 punti contro 11,1 in carriera,non aveva mai tirato sopra il 40% da 3 e raggiunto i 358 assist (4,2 di media). La ricostruzione del piccoletto,micidiale anche nella schiacciata e un personaggio divertente, è uno dei tanti meriti di coach Thibodeau, al suo psoto nemmeno Derrick Rose   poteva fare di meglio.

Avanti di 18 punti dopo tre canestri consecutivi del Curry-show (44 punti, 11 rimbalzi, 6 triple) nel 3° tempo, i Warriors non hanno saputo  chiudere, sono calati d’intensità, hanno subito la rimonta degli Spurs ispirata da Tony Parker , 26-14 con canestri importanti di Denny Green (6 bombe), Leonard e Boris Diaw. I Warriors vanno a + 5 nel 1° overtime ma si salvano con un canestro di Jack, Ginobili sbaglia il tiro della vittoria ma si rifà con gli interessi  a 1’’06 del secondo supplementare segnando la tripla del sorpasso grazie a una rimessa capolavoro di Khawi Leonard che con calma olimpica lancia la palla a due mani dal suo lato a quello opposto, l’argentino viene lasciato completamente libero, San Antonio ha fatto la grazia.

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Risultati playoff.  Quarti. Est: Miami-Milwaukee 4-0,  Brooklyn-Chicago 3-4 ;New York-Boston 4-2, Indiana-Atlanta 4-2. Ovest: Oklahoma-Houston 4-2, San Antonio-LA Lakers 4-0, Denver-Golden State 2-4, LA Clippers-Memphis 2-4.

Semifinali. –  Est: New York-Indiana 95-102, 0-1 (27-22, 19-30, 19-29.30-21; 27 Anthony +   11 r, 10/28, ¼, 6/6, 18 Felton 8/12, 3 a, 17 JR Smith 4/15, 2/6, 7/10, 5 r; 20 D.West 8/15, 4/5 tl, 4 r, 19 George 5/14, 2/6, 7/8, 5 r, 4 a, 16 DJ Augustin 5/6, 4/5, 2/4, 14 Hibbert, 8 r, 4 a, 5 st, 11 Stephenson + 13 r, 5/9; statistica: rimbalzi 30-44, assist 15-21,p.area 32-46); Miami-Chicago 86-93, 0-1 (15-21, 22-16. 25-21, 24-35; 24 L.James 8/17, 1/3, 7/9, 8 r, 7 a,14 Wade 7/16, 0/1, 2 r, 4 a, 3 rec; 27 Robinson 8/16, 3/8, 8/10, 9 a, 21 J.Butler + 14 r 5/13, 2/4, 9/10, 13 Noah + 11 r, 5/9, 12 T.Ginson 5/9, 10 Belinelli 3/10, 2/6, 2/2, 7 r, 46’, 6 Boozer, 3/11, 7 r). OvestOklahoma-Memphis 93-91, 1-0 (14-16, 33-30, 17-27, 29-18; 35 Durant + 15 r, 13/26,0/2, 9/10, 6 a, 2 st, 25 Kev.Martin 8/14, 3/5, 6/7, 7 r, 12 R.Jackson 4/8,0/1, 4/4; 20 M.Gasol  + 10 r, 8/14, 4/7 tl, 18 Z.Randolph + 10 r, 7/16, 4/5 tl, 13 Conley 5/15, 1/5, 5 r,  13 Q.Pondexter 4/8, 3/5, 2/5, 5 r; statistica: rimbalzi 43-41, assist 13-13, tiri liberi Ok 22/25, 88%, Mp 14/24, 58,3%); San Antonio-Golden State 129-127 d2 ts, 1-0 (25-28, 24-25. 31-39, 26-14, 9-9, 14-12; 28 Parker 11/26, 6/6, 8 r, 8 a, 22 nD.Green 8/14, 6/9, 19 Duncan + 11 r, 6/15, 18 K.Leonard 7/11, 1/1, 3/5, 9 r, 16 Ginobili + 11 a, 5/20, 2/9, 4/5, 7 r; 44 Curry + 11 a, 18/35, 6/14, 2/2, 6 pe, 19 H.Barnes +12 r, 8/14, 3/6, 19 K.Thompson 8/15, 0/4, 3/3, 15 Jack 5/15, 0/2, 5/6, 10 Bogut + 15 r; statistica 45-53, panchina 35-35)

CalendarioMartedì: New York-Indiana, Oklahoma-Memphis. Mercoledì: Miami-Chicago, San Antonio-Golden State

C’era una volta il basket, c’era una volta la tv

Once-upon-a-timeDi Giancarlo Fercioni – Regista tv

C’era una volta il basket… e c’era una volta la tv: non era un matrimonio molto consumato ma neanche ai limiti del divorzio. Non vivevano felici e contenti ma come molte vecchie coppie sapevano l’uno dei difetti dell’altro e cercavano di sistemare le cose. Magari qualche volta lei (la tv) se ne usciva prima della fine della partita, magari lui (il basket) non ti metteva in condizione di lavorare e se ne andava per i fatti suoi. Ora com’è la situazione? Intanto è un caso conclamato di poligamia e le mogli (Raisport, La 7d e Sportitalia) nemmeno trattate con ugual rispetto come nella tradizione araba: una prima scelta e le altre a mo’  di concubine.

Indiana passa al Madison, per i Knicks il passato non torna, LeBron IV°

Indiana-NYSull’abbrivo degli ultimi successi, il segnale che avevano ben affilato gli artigli di squadre forti nel punch,  Indiana e Memphis  hanno dato una scossa nelle prime due semifinali  dei playoff di domenica, anche se alla fine la fortuna non ha premiato i Grizzlies che hanno condotto a lungo e avanti di all’ultimo minuto hanno perso la grande occasione  per due fantastici canestri d’istinto  di quel straordinario personaggio di  Kevin Durant , un credente convinto, il quale  sull’ultimo, un arresto e tiro dentro l’area a 11” che ha preso in controtempo la difesa avversaria, ha ringraziato  Dio dichiarando “anche stavolta lui era con me”.

Con Josefa Idem ministro, grandi manovre nello sport

Josefa IdemE’ durata lo spazio di un mattino la nomina di Micaela Biancofiore (Pdl) quale sottosegretario del ministro delle Pari Opportunità e dello Sport e Politiche giovanili, Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa, ex DDR, da anni sposata col suo allenatore italiano a cui Pallarancione.com augura buon lavoro sperando che  grazie a questo Governo lo sport entri a pieno titolo nella scuola uscendo dalla famosa ora di ginnastica settimanale.