Qualche mese fa vi avevamo parlato delle ciabatte di LeBron James, adesso Nike ha messo in vendita lo stesso modello in una nuova colorazione che richiama i colori dei Miami Heat. La ciabatta è infatti rossa con inserti neri, proprio come le maglie della squadra della florida.
Europei 2011: Russia – Serbia 77-67
Dopo Spagna, Macedonia e Francia a chi tocca completare il quadro d’insieme? L’ultimo dei quarti di finale degli Europei in svolgimento in Lituania è forse stato, al pari del primo tra Spagna-Slovenia, quello che ha riservato meno emozioni. Il che non significa che non ci sia divertiti ad assistere allo scontro diretto tra i due giganti in grado di mostrare le cose più belle ammirate in serata: Khyriapa per la Russia (11 punti già a referto al suono della seconda sirena) e il serbo Teodosic, che a metà parziale ne aveva piazzati 9.
Eppure, a metà tempo il risultato pareva bello che definito: 34-27 per i russi che hanno saputo gestire il gioco e dominare sotto cxanestro gli avversari. Ad attendere la quarta semifinalista, una Francia non brillantissima ma in ogni caso incisiva e decisiva negli istanti cruciali: risolutore, per i transalpini, il solito Tony Parker che si esalta quando la competizione entra nel vivo. Contro i russi, tuttavia, non sarà per niente facile: Mozgov e compagni lo hanno ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, proprio fronteggiando i serbi.
La sensazione netta è che fossero in grado di giostrare il match a piacimento: capaci di allunghi e break micidiali come pure di momenti di black out evidenti i quali giungevano – tuttavia – sempree e solo quando in precedenza l’allungo era stato notevole. Motivo per cui anche nei momenti di maggiore brillantezza, come accaduto a inizio del terzo quarto (quando la Serbia era riuscita a portarsi sul -1 a 39-38), erano in realtà i russi a tessere gli sviluppi del match.
Europei 2011: Francia – Grecia 64-56
Tony Parker vuole le semifinali, la Francia asseconda con entusiasmo i voleri del propro fenomeno e la Grecia prova a fare da incomodo inatteso sperando che le favole siano facilmente replicabili piuttosto che più uniche che rare, altrimenti tutto lo spazio garantito dal sogno a occhi aperti è già stato abbondantemente occupato.
Sono le premesse con cui ci si accinge a godersi il terzo quarto di finale, il primo in programma nel pomeriggio odierno, che somiglia molto – almeno idealmente – a quello che ha contrapposto ieri la Spagna alla Slovenia.
Perchè se in Lituania-Macedonia le due formazioni sembravano quantomeno più livellate, nella sfida tra iberici e sloveni il divario tecnico già si annunciava maggiore (tant’è, la Spagna ha lasciato gli avversari 18 punti indietro).
NBA, Jordan multato per un’intervista al “The Herald Sun”
All’inizio del lock-out, la NBA era stata chiara: tutti gli addetti ai lavori che avessero fatto commenti in pubblico sulla serrata o sui giocatori coinvolti, sarebbero stati multati fino anche ad un milione dollari. E siccome in America le regola valgono per tutti, compreso chi della NBA è stato ed è ancora una stella di livello assoluto, non si fanno sconti. In una intervista rilasciata lo scorso 19 agosto al quotidiano australiano “The Herald Sun”, Michael Jordan, proprietario dei Charlotte Bobcats, aveva proprosto un nuovo sistema di suddivisione dei guadagni e menzionato anche Andrew Bogut, il giocatore australiano più rappresentativo nel panorama cestistico mondiale: Jordan e Herb Kohl, il proprietario dei Milwaukee Bucks, squadra in cui gioca lo stesso Bogut, si sono infatti staccati dalla linea degli altri proprietari sostenendo un nuovo sistema di suddivisione degli utili che possa essere d’aiuto anche per le squadre più piccole. “Abbiamo bisogno di supporto finanziario interno alla Lega, così come una diversa ridistribuzione dei guadagni per tenere la barca a galla – ha dichiarato Jordan al “The Herald Sun” -. Ci sono star come Bogut che devono rispondere a un certo tipo di domanda. Ma noi, per fare profitti in mercati relativamente piccoli, dobbiamo riuscire a costruire squadre migliori e vincenti”. Per Jordan é in arrivo una multa da 100.000 $.
Serie A, alla Sidigas Avellino torna il sereno. E per il precampionato si aggrega l’ala svedese Gaddefors
Dopo l’avvenuto incontro tra la squadra e la proprietà, la Scandone Avellino ha comunicato attraverso un comunicato stampa, che tutti i componenti della prima squadra si sono allenati regolarmente agli ordini di coach Vitucci. All’appello mancavano solo Szymon Szewczyk che rientrerà nei prossimi giorni e Chevon Troutman che ha avvertito un leggero fastidio al ginocchio operato e da due giorni si sta sottoponendo a terapie per la riabilitazione. Il centro americano dovrebbe riprendere ad allenarsi regolamente col gruppo nella giornata di oggi. L’incontro é stato necessario per chiarire alcune situazioni di carattere extra cestistico che sono state manifestate da tutta la squadra: questioni che la proprietà, pare, abbia risolto. Infine, si aggregherà al gruppo, per il precampionato, anche l’ala svedese del ’92 Viktor Gaddefors proveniente dalla Virtus Bologna.
PILLOLE DO GADDEFORS – Viktor Gaddefors (Östersund, 8 ottobre 1992) è un cestista svedese. Viktor Gaddefors gioca le sue prime due stagioni da cestista professionista (2008-2009 e 2009-2010) con l’Uppsala in Svezia. Nell’estate 2010 firma per la Virtus Bologna nella Serie A italiana.
La Virtus Roma presenta Maestranzi: “Felicissimo di essere qui”
A distanza di una settimana dall’eliminazione al primo turno degli Europei, Anthony Maestranzi è giunto a Roma, nella sua nuova realtà. Il 27enne playmaker italo-americano – ma ora diventato italiano al 100% per le norme federali – è stato infatti presentato oggi dalla Virtus Roma, che ha prelevato Maestranzi con la formula del prestito da Siena. “Sono molto contento di poter giocare qui a Roma, per me è una grande occasione. Non vedo l’ora di poter dare il mio apporto alla squadra di coach Lino Lardo, che sarà giovane, aggressiva, energica proprio come chiede il coach“. Maestranzi, sa come si fa a vincere. E indica la strada ai suoi nuovi compagni: “Dobbiamo giocare insieme, come fanno tutte le migliori squadre, dobbiamo essere energici e mettere in campo quanta più voglia possibile“. Poi, l’analisi del roster della Virtus Roma ed un augurio personale sul suo stato di forma: “Penso si possa fare bene, abbiamo un roster ben coperto in tutte le posizioni, sta a noi impegnarci, votarci al gioco di squadra e sicuramente faremo bene. La passata stagione ho avuto dei problemi fisici che ora sono abbondantemente superati, sto bene, ho una buona forma e ottime sensazioni“. In merito alla nuova realtà romana, l’ex Reggio Calabria, Jesi e Montegranaro ha dichiarato che “io e la mia famiglia siamo davvero felici di poter vivere qui, una città ricca di storia e con gente piena di passione. Il prestito? Ora sono concentrato al 100% su questa stagione romana e sul portare più in alto possibile la Virtus insieme ai miei compagni“.
PILLOLE DI MAESTRANZI – Antonio Giovanni “Anthony” Maestranzi (Chicago, 1º luglio 1984) è un cestista statunitense naturalizzato italiano, professionista in Italia. La sua famiglia è originaria di Giustino, da dove il nonno emigrò verso Chicago[1]. Giunto nell’Illinois venne subito notato dal greco-romano Lazaro Borrell: “talent” scount dell’Area 51. Dopo aver terminato il periodo universitario, nel 2006 approda nella Legadue italiana con la chiamata della Viola Reggio Calabria, società che scompare a fine anno nonostante la salvezza ottenuta sul campo. Si trasferisce quindi all’Aurora Jesi, disputando due stagioni sempre in Legadue: al suo secondo anno con la formazione marchigiana mette a referto quasi 15 punti e oltre 3 assist a partita, tirando col 95,5% dalla lunetta. Nell’estate del 2009 compie il salto verso la Serie A, categoria in cui esordisce con la canotta della Sutor Montegranaro. Chiude la stagione 2009-10 totalizzando 31 presenze con 10,4 punti di media e tirando con il 45,6% dalla linea dei tre punti. Rimane a Montegranaro anche l’anno seguente. Durante l’estate 2011 partecipa con la nazionale italiana di pallacanestro a Eurobasket 2011 in Lituania. Il 13 settembre viene girato in prestito alla Virtus Roma. Nel giugno del 2010 il coach della Nazionale italiana, Simone Pianigiani, lo convoca per la prima volta in vista delle qualificazioni ai Campionati Europei del 2011, mentre ad agosto 2011 ha partecipato alla fase finale dei Campionati Europei che si disputeranno in Lituania, con il compito di playmaker di riserva per la nazionale alla conquista del lasciapassare per le Olimpiadi di Londra. La spedizione in Lituania è fallimentare, e Maestranzi gioca minuti considerevoli solo la prima partita, contro la Serbia.
Fabi Shoes Montegranaro, car pooling per i tifosi
Quanto ci piace il car pooling e che bello che a divulgarne il senso e il principio sia una società di basket – nemmeno una delle più conosciute, per giunta – in vista dell’inizio della stagione.
La Fabi Shoes Montegranaro – voto 10, perchè le tematiche sociali nessuno può pensare debbano prescindere da quelle sportive e viceversa: l’iniziativa farà proseliti nella maniera in cui ha raccolto consensi unanimi – ha infatti annunciato il nuovo servizio per i propri sostenitori: poichè lo zoccolo duro del tifo risiede nel fermano mentre le partite casalinghe si giocano al PalaRossini di Ancona, Montegranaro ha ritenuto doveroso che quella distanza di diverse decine di chilometri non dovesse rappresentare un ostacolo per nessuno. Tanto più se al dilettevole si unisce l’utile e si fa un piacere all’ambiente.
Gli appassionati gialloblù hanno la possibilità, tramite il club, di venire in contatto tra loro e dividere le spese di trasporto verso la stessa destinazione. A rendere nota l’iniziativa è un comunicato della società che rendiconta della gratuità del servizio promosso grazie ai gestori del sito www.viaggiainsieme.it che già opera con varie amministrazioni pubbliche e private locali e nazionali. Per capire come e quando aderire al car pooling basta un click al sito dove è già caricato il calendario delle partite al Palarossini e di quelle in trasferta.
Lituania, Jasaitis e una notte che non passa mai
Bastava che quel tiro, a una manciata di secondi dallo scadere, fosse stato un po’ più preciso. Invece, col pallone che scotta da morire e nel bel mezzo di un quarto di finale davanti a persone che forse, nel quaotidiano, ti capita anche di vedere, di averci a che fare, accade che.
Che quel tiro – maledizione – non lo dimenticherai più. Per la rabbia, il dolore, il dramma sportivo di averlo sbagliato. A Simas Jasaitis bastavano quei due punti per portare la vittoria a casa. Avrebbero cambiato l’esito di un Europeo a cui i padroni di casa tenevano in manietra enorme e forse, a leggerele in chiave strettamente personale, avrebbero dato corso nuovo anche alla vita dello stesso Jasaitis. Da eroe a malcapitato, certe volte. Basta un attimo.
Questione di centimetri, inezie, virgole apparentemente insignificanti che diventano, in realtà, la mancanza più evidente. Va anche così, lo sport perchè purtroppo e per fortuna, va anche così la vita. Classe 1982, il lituano ha messo in cascina una buona competizione. Nulla da dire. Ma è anche – sicuramente – l’altro volto di un risveglio che – il giorno dopo, accidenti – non c’è mai stato.
Macedonia in festa, ora la Spagna – FOTO
L’inaspettata vittoria della Macedonia contro la Lituania nel corso dei quarti di finale degli Europei 2011 e il conseguente approdo in semifinale dove i giallorossi affronteranno la più quotata Spagna ha determinato una festa grande. Non solo sul parquet ma anche in patria, dove ci si è accalcati nelle piazze per celebrare un’impresa entrata nella storia: mai prima d’ora, infatti, la piccola nazione era riuscita ad arrivare così lontano nel corso di una competizione internazionale di pallacanestro.
I volti delle donne e degli uomini macedoni sono tinti, gioiosi ed entusiasti sulle ali di un entusiasmo che ha tutte le ragioni di essere tale, ora ci si appresta a stringersi intorno alla squadra per far si che il sogno non abbia fine.
Essersi assicurati la finalina per il terzo e quarto posto significa, in qualche modo, aver già vinto ma – sebbene di fronte vi sia la corazzata trainata dai fratelli Gasol, gente da Nba – la sensazione è che non ci si intenda fermare qui. Con le doti messe in risalto contro i lituani – un cuore grande così e la freddezza necessaria per non sbagliare il canestro decisivo a una manciata di secondi dal suono della sitrena – i macedoni procedono spediti verso l’ennesimo capolavoro. A questo punto, i pronostici che danno gli iberici quali sicuri candidati per un posto nella finale contano poco e lasciano il tempo che trovano.
Maestranzi, accordo con Roma
Chissà se l’esperienza dell’Europeo insieme a coach Simone Pianigiani – che vive il doppio ruolo di commissario tecnico della nazionale italiana e tecnico della Montepaschi Siena – sia stata a conti fatti positiva per Anthony Maestranzi che, archiviata con amarezza la competizione, è tornato a Siena con l’obiettivo di conquistarsi dello spazio utile.
Invece, il connubio tra l’italo americano e la squadra senese è durato poco: il cestista ha raggiunto un accordo con la Virtus Roma per giocare nella squadra della capitale – in prestito dalla Mens Sana Siena – fino al termine della stagione 2011/2012.
Nato Chicago il 1 luglio 1984 e naturalizzato italiano, il paly 27enne dopo aver frequentato il college a Northern Illinois ha giocato in Italia a Reggio Calabria e Jesi in Legadue. Le ultime due stagioni le ha disputate con Montegranaro in serie A.
Cimberio Varese: il roster 2011/2012
Carlo Recalcati e la Cimberio Varese hanno voglia di ricominciare a fare sul serio. Dopo un’estate all’insegna di innesti mirati e voluti – giocatori di quantità e qualità – l’obiettivo esplicitamente seguito è quello di vincere e divertire, puntando a fare meglio dello scorso anno, quando la classifica i lombardi misero a referto 30 punti complessivi.
A inaugurare l’annata ai nastri di partenza, alcune belle conferme: in primo luogo, va annoverata la permanenza di Kristian Kangur, ala di oltre due metri che nei due anni precedenti all’approdo a Varese aveva militato prima in Francia (nell’estate 2009 approda al Villeurbanne dove vince Supercoppa e Semain des As Cup) e poi in Italia (ingaggiato dalla Virtus Bologna).
Nomi altisonanti per creare un amalgama completo: giovani ed esperti, tecnica e tattica. Recalcati attende molto da Justin Hurtt, statunitense classe 1988 che ha deciso di cimentarsi con l’avventura europea accettando l’offerta della Cimberio tra le tante ricevute. Fondamentale sarà anche il contributo di Yakhouba Diawara ala titolare del quintetto base che si è presentato a Varese con la garanzia dello score personale fatto registrare nelle file dell’Enel Brindisi (13,6 punti; 34,8 minuti; 49,5% da 2; 30% da 3; 4,5 rimbalzi). Particolarmente significative le sue parole al momento della presentazione:
I palazzetti del basket: Palasport Mens Sana Siena
Il Palasport Mens Sana è l’impianto sportivo della cittadina toscana che ospita le gare interne della Montepaschi Siena Basket: negli ultimi anni, va da sè, è il luogo nel quale la pallacanestro italiana ha celebrato i maggiori trofei visto che la società senese ha inanellato fino a ora cinque vittorie consecutive del campionato di Lega A e le ultime tre edizioni della Coppa Italia.
Piccola Macedonia, grande semifinale
Macedonia in semifinale, Lituania sconfitta: è il verdetto dell secondo quarto di finale degli Europei di Lituania. Stavolta il destino ha voluto premiare gli avversari, che pure – al pari dei lituani – non vengono certo da un contesto di storia recente. semplice da raccontare e tinta di colori che riportano alla guerra del Kosovo nel 1999, quando 360.000 albanesi si rifugiarono nella nazione.
Tornati in patria alla fine della guerra, i più radicali tra loro rivendicarono l’autonomia per le aree a maggioranza albanese della Repubblica. Venne combattuta una piccola guerra civile: nel giugno 2001 si arrivò a una conclusione del conflitto con l’intervento di un piccolo contingente di monitoraggio della NATO e con l’impegno del governo a riconoscere culturalmente la minoranza albanese. Prima ancora di questi avvenimenti, il riconoscimento dell’autonomia e dell’indipendenza dalla Jugoslavia (1991). Sono attimi e istanti che sanno al contempo segnare la vita di un popolo e forgiare caratteri di intere etnie: non è nulla come prima, se si parla di conflitti civili. Armati. Ci si abitua a lottare ma si comincia anche a percepire un senso di appartenenza e di compartecipazione della propra identità con i conterranei che altrimenti non sarebbe tale.
Europei 2011: Macedonia – Lituania 67-65
Colpo di scena. Appena prima delle 22 del 14 settembre gli Europei 2011 mostrano, come accaduto in numerose circostanze di cui lo sport fa dono con costanza, che i miracoli – forse, in questo caso, sarebbe meglio dire i mezzi miracoli – arrivano eccome. Dicevamo, mezzo miracolo. Perchè non ci sentiamo di negare che la bella Macedonia ammirata nel corso delle prime due parti della competizione lituana qualche chance di vittoria l’ha conquistata.
Successo dopo successo, traguardo dopo traguardo. Non stupisce del tutto, di rimando, l’eliminazione della nazionale di casa nel corso dei quarti di finale alla quale, tuttavia, avremmo dato maggiore credito. Per doti e caratteristiche tecniche, certo, ma anche perchè si sa quanto conti – uno stimolo grande così – la possibilità di poter essere sostenuti dal proprio pubblico.