Nba nella sfida azzurra di Chicago il replay beffa i Bulls di Belinelli

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Nella  bolgia infernale dell’United Center, Denver, la squadra di Gallinari, sgraffigna  nell’overtime  con una tripla di Iguodala a 16 secondi  un successo rocambolesco ai  Bulls  che  riescono a mettere in campo 6 soli giocatori  contro una formazione la cui panchina in punti vale il doppio degli starter, basta pensare solo ai 35 punti di Winston Chandler, e raddrizzare una partita quasi  compromessa  con la  bomba micidiale del 103 pari di Belinelli che sembrava l’annuncio di una sentenza e un giusto premio per aver creduto nel risultato  anche con gli avversari sempre avanti e qualche errore di troppo.

Pur morta di fatica, con Boozer sotto tono per 32 minuti (2 soli punti)  la squadra che sa esaltare il concetto di sacrificio, flagellarsi le carni,  impaziente per il promesso imminente  ritorno di Derrick Rose che però avanti a un mese e mezzo, una vicenda un po’ surreale e snervante come quella teatrale di “Aspettando Godot”, è risorta dalle  sue ceneri e  ha fatto di tutto per riprendersi il quinto posto dell’Easy Conferece.

Fino quasi alla liquefazione essendo in una situazione di  manifesta inferiorità d’organico per le assenze dei titolari Hinrich e Hamilton e di Tai Gibson, l’alter ego perfetto di Boozer. E nonostante tutto questo avrebbe vinto meritatamente questa partita di grandissima intensità  se non fosse stato per l’eccesso di zelo degli arbitri che convalidata la correzione in volo di Noah sull’ultimo tiro di Belinelli approfittando del time out hanno voluto rivedere il replay dell’azione annullando  il canestro del 120-119 del francese ritenendo che la palla fuori dall’immaginario cilindro del cerchio.

Così finisce sotto accusa anche il replay, perché in casi come questo  bisogna tenere conto delle diverse prospettive delle immagini  e loro hanno ritenuto valida la ripresa della telecamera faccia al canestro mentre quella  piazzata sul lato corto della linea di fondo sgretola questa sicurezza e mostra la mano di Noah sul cilindro e Koufos che non protesta.

Tom Thibodeu voleva sbranare gli arbitri, è stato trattenuto a stento da Luol Deng ma in conferenza stampa ha più volte di non aver capito il senso di quella decisione, e di aver voluto decidere su un’immagine contraddetta  da un’altra telecamera e dalla dinamica stessa dell’azione.

Se volevano essere sicuri di aver fatto la cosa giusta, dovevano rivedere lo stesso filmato da un’altra posizione, l’intervento è stato perfetto, non ci sentiamo sconfitti”.

Kendall Gill, l’analista per il dopo-partita Tv  ha osservato giustamente che uno degli arbitri aveva convalidato l’azione, che il replay  sul quale hanno deciso non tiene conto della posizione, la visuale delle telecamere è differente, il tiro poteva essere sopra il cilindro per la diversa prospettiva.

Denver ha preso il sopravvento quando i cambi hanno dato quel qualcosa in più che mancava agli starter, ha dato la regia a Miller perché Lawson galoppava coi paraocchi andando a sbattere sul pericoloso scoglio difensivo dei Bulls, inoltre Gallinari, autore della prima tripla, Kaoufos e Faried erano  sotto il loro standard mentre Iguodala, pur ammirevole, non ha avuto un millimetro di spazio da parte di Belinelli per tutta la gara, e il canestro della vittoria (118-119) da 3 è arrivato da un geniale passaggio fuori di Miller che raddoppiato sotto canestro ha cercato Iguodala contro il quale Noah è arrivato leggermente in ritardo nel recupero.

Gli italiani non hanno avuto una parte minore, Gallinari ha lasciato la scena a  Winston Chandler ala atletica e talentuosa di de Paul che sta crescendo in maniera esponenziale tanto che credo che Karlk e la società dovranno fare delle scelte, e magari potrebbero mettere sul mercato Gallinari  col suo contratto pesante perchè chiaramente l’uno esclude l’altro e c’è anche Iguodala affine a quel ruolo di ala piccola. Belinelli a un certo punto è stato il miglior rimbalzista, non aveva mai tirato in questa stagione 20 tiri, le percentuali non sono state buone, ma erano tiri consentiti e non forzati. E’ colui che ha giocato più minuti, l’ottima difesa che ha cancellato Iguodala (3/14), l’ex star dei Sixers tanto rimpianta,  e anche la possibilità di giocare play grazie a un miglioramento della tecnica di passaggio e soprattutto del timing, più incisivo e sicuro, per trovare il compagno meglio piazzato hanno dato la misura dei suoi progressi. Se gli verrà permesso di andare in nazionale, sarà un grande acquisto e potremo contare su 3 registi.

Ha sviluppato una visione e una sicurezza tali da poter credere che arriverà anche a una continuità di rendimento a livello delle grandi guardie, è solo questione di tempo e fiducia. Da segnalare che oltre a 4 recuperi, in 51 minuti non ha perso nemmeno una palla,m e questa è la ragione dell’enorme fiducia che sta riscuotendo presso il suo coach e i compagni. Non si sono marcati a vicenda, Belinelli si è occupato di Iguodala e di Corey Brewer, il migliore dei due è stato Belinelli per la continuità mentre Gallinari ha vinto la gara e la sua personalità a questi livelli ormai non si discute.

Denver ha vinto per la transition eccezionale, quando la squadra si muove per attaccare muove l’aria,  sui 20 metri i Lawson, Brever e Iguodala sono degli sprinter. McGee è stato prezioso, fra le azioni più belle una schiacciata di un metro sopra il canestro. Ormai ha 8-9 titolari, questo un altro segreto, e Chandler ha solo 26 anni e con mezzi fisici notevolissimi, un altro errore di New York come il Robinson dei Bull che non è play ma riesce a segnare 34 punti.

Serata felice per le squadre on the road…  Denver  ha vinto la 12esima gara consecutiva nell’overtime e  quello di Chicago è stato il 4° su 5 tiebreak.. 43 punti di Jeff Green non hanno fermato la corsa di Miami che a Boston ha allungato la striscia record a 23 successi…Il recupero di Wall ha trasformato Washington vincitore a Charlotte, Indiana ha rafforzato il 2° posto all’Est vincendo a Cleveland, arrivata al 5° posto vincendo a Brooklyn Atlanta ha subito 127 punti da Dallas, Deron Williams ha firmato la vittoria di Brooklyn a Detroit che fa classifica, Golden State sta riprendendo quota e Stephen Curry è stato il suo profeta a New Orleans.

New York ha vinto a Utah, campo difficile, senza Anthony , Tyson Chandler e Stoudemire e Prigioni nei primi 5, quindi bisogna rivedere i giudizi sulla sua dipendenza da “Melo”  che ha un guaio serio al ginocchio. Niente da fare invece per i Lakers  a Phoenix, Nash ha fatto una buona partita contro l’ex squadra, ma senza Bryant (distorsione alla caviglia) e Gasol vincere è dura.

La Tv americana non si è filata la delegazione italiana arrivata all’United Center con Petrucci e il CT Pianigiani per parlare con Gallinari e Belinelli e  il g.m dei Bulls delle garanzie sulla partecipazione agli europei di settembre in Slovenia, mentre scriviamo questo servizio dalla Fip non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale, si saprà qualcosa al ritorno a Roma.

Vedendo scorrere durante la gara le immagini sui volti del pubblico, davo per scontato che la presenza dell’ex capo dello sport italiano fosse stata segnalata al regista, quando le telecamere hanno inquadrato un ragazzino di colore con un cartello che augurava buon compleanno a se stesso (Happy Birthday To me” ho pensato che si poteva rimediare al momento con un po’ di intraprendenza, bastava un pennarello e un foglio di carta bianco per scriverci  sopra una frase tipo “Italians do it betters” o “Italians troops”  o magari “Happy Birthday To Us” copiando il ragazzino o un attualissimo “Pope Francesco We Love You”. Petrucci non è ancora riuscito a ricostruire  il settore della comunicazione che gli sta molto a cuore, e a giugno si chiude, dopo 4 anni, il rapporto con Tolomei portato alla Fip da Dino Meneghin.

Risultati lunedì 18 marzo: Chicago-Denver dts 118-119 (34 Robinson, 13/22. T3 6/8, 7 a, 21 Deng, 18 Belinelli 7/20, T3 0/4, tl 4/4, 8 r, 2 a, 4 rec, 0 perse, 51,13 minuti, 13 Noah+ 12 r; 35 W.Chandler. 13/21, tl 8/9,  9 r,16 C,Brewer, 12 Iguodala, 3/14, 10 r, 11 Gallinari, 2/7, T3 1/3, tl 6/9, 7 r, 31 minuti); Filadelfia-Portland 101-100 (27 Holiday, 32 Aldridge + 14 r); Charlotte-Washington 119-114 (27 G.Henderson, 25 Wall); Cleveland-Indiana 90-111 (21 C.Miles, 20 G.Green); Atlanta-Dallas 113-127 (19 J.teague, 24 D.Collison); Detroit-Brooklyn 82-109 (31 Der.Williams, 18 W.Bynum); Boston-Miami 103-105 (43 J.Green; 37 James + 12 as); Memphis-Minnesota 92-77 (20 M.Conley; 12 Shved); New Orleans-Golden State 72-92 (30 S.Curry; 21 R.Anderson, 9 r); Phoenix-La Lakers 99-76 (14 W.Johnson, 14 Scola, 12 G.Dragic + 10 a; 19 Noah, 16 Howard + 11 r); Utah-New York  83-90 (17 Hayward, 10 Jefferson  + 10 r; 20 JR Smith, 19 Felton)

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