Nba il 18 buon numero per Gallinari e Belinelli

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Esce il 18 sulla ruota di Chicago e di Denver, ma il più felice è il Gallo il premiato collante italiano dei  Nuggets che con 18 punti sigilla il successo n.30 che fa della formazione di George Karl una delle sole cinque  ad aver raggiunto questo traguardo fallito invece venerdì notte da Miami che ha perso nettamente a Indiana segnando 89 punti.

I 18 di Belinelli, miglior marcatore della sua squadra assieme a Luog Deng ma primo per rapporto minuti-punti e un assist da favola per Gibson  sono serviti ai Bulls solamente per uscire dall’United Center a testa alta nella serata in cui Thom Thibodeau, evidentemente un coach bravo ma non fortunato, si è trovato  a non poter mandare in campo per acciacchi vari i suoi pilastri Boozer (stiramento) e Noah (caviglia) e anche il play Rick Hinrich per un problema al gomito.

Gallinari ha giocato contro New Orleans 36 minuti, le sue percentuali non sono state per colpa del tiro da 3 (2 su 7) , meglio dentro l’arco (6/11) perché sa giocare anche in 1 contro 1 quando vede un buco nella difesa, ha reso il gioco fluido muovendo la palla sul lato debole e con rovesciamenti di lato e portato 7 rimbalzi a una squadra completa, battagliera, che vale più della classifica, con Anthony Davis, n.1 del draft, che sta sbocciando dopo vari infortuni e l’assist-machine venezuelano Greivis Vasquez che non è riusciuto a superare il muro dei 10 passaggi al bacio, come fa quasi tutte le gare. Iguolata è stato continuo, Lawson ha tirato molto e non sempre con successo, con 30’ vittorie cambiano le prospettive.

Belinelli è entrato come primo cambio, ma poi è stato un riferimento per la sua squadra giocando più vicino a canestro e tirando bene (5/9) e conquistosi 8 tiri liberi tutti trasformati, ma meno da lontano (0/3). Importanti anche 4 assist, a conferma della maggior sicurezza acquisita come spalla del regista. Il quintetto delle riserve non poteva proprio sperare di battere una squadra che recentemente ha fatto ottimi risultati col nuovo coach d’origine italiana PJ Carlesimo e che ha vinto con i punti di Lopez, il centro con più punti nelle mani della NBA, e i sorprendenti 13 rimbalzi di Gerald Wallace che ha superato un momento difficile.

Memphis è tornata alla vittoria grazie al debutto dei nuovi arrivati Ed Davis, Prince e Daye, Boston ha battuto Orlando ma la giornata ha riservata l’ennesima brutta notizia: dopo Rondo, re dell’assist e delle triple, stagione finita anche per la matricola Jared Sullinger, che aveva dimostrato ottime qualità,  operato alla schiena.

Per la ezione ricchi premi & cotillons, il Premio KIA per le matricole del mese è andato a Bradley beal (Wizards) e Damian Lillard (Trail Blazers) e per il miglior giocatore a LeBron James (Miami) e il francese Tony Parker.

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Risultati Turno venerdì 1° febbraio – New York-Milwaukee 96-86; Chicago-Brooklyn 89-93 (18 Belinelli, 5/9, 0/3, Tl (/9, 2 r, 4 a, 2 rec, 18 Deng; 20 Lopez, 13 A.Brooks, 6 Wallace + 13 r); Toronto-LA Clippers 98-73; Indiana-Miami 102-89; Boston-Orlando 97-84; Filadelfia-Sacramento 89-80, Detroit-Cleveland 117-99, Memphis-Washington 85-76, Denver-New Orleans 113-98 (24 Iguodala, 10/14, 21 Lawson 6/14, 18 Gallinari, 8/18, 2/7 T3, 7 r, 5 a, 36 minuti; 21 R.Anderson, 13 A.Davis + 10 r, 13 G.Vasquez, 9 r). Utah-Portland 86-77

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