Mercoledì a Bologna Legabasket spaccata, divorzio o raddoppio con La7?

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Mercoledì di fuoco dentro Legabasket al massimo dello scontento per la gestione del consorzio, con diversi club sul piede di guerra per i risultati non certo in linea con le aspettative sbandierate in estate, specie per quanto riguarda le telecronache Tv che avrebbero dovuto essere il jolly del rilancio e hanno avuto riscontri insufficienti, e fatti anche traumatici, come il declassamento brusco da una settimana all’altro dal palinsesto generalista di La7 al digitale, considerati gli ascolti deludenti per fare da traino al telegiornale di Enrico Mentana nell’edizione del sabato.

E’ in discussione il secondo anno di contratto, il rapporto si è rotto sul nascere e andare avanti un altro anno impone un sacrificio da entrambe le parti. Le ipotesi, sul’argomento, sono quella di una vertenza legale e la disdetta delle telecronache per la prossima stagione, o la proposta da parte dell’attuale vertice di Lega che però viene largamente contestato,  di chiedere il  raddoppio, con ‘anticipo alla domenica a mezzogiorno in chiaro e il posticipo del lunedì sera, anche per la ragione che dalla prossima Euroleague si giocherà anche in alcune settimane il venerdì, e quindi il sabato le due squadre italiane non potrebbero ovviamente scendere in campo. Ma la Lega in caso di no di La7, quasi scontato perchè l’investimento basket non è stato ripagato in un contesto di avanzata della Tv alternativa di Enrico Mentana che crede molto sulla politica, i dossier, le inchieste e un pò meno nello sport perchè il grande sport è monopolio Rai e Sky.

Ma l’asso nella manica nella politica porebbe essere l’esperimento fatto con le territoriali, e già a settembre avevo detto che si stava preparando i  cavallo di Troia, e cioè quello di fare un prodotto Legabasket Tv, idea che parte da Siena il cui presidente è un partner della Tv locale e ha una web Tv, e da anni esplora il mercato delle nuove tecnologie. Insomma, dai 12 miliardi di lire dei tempi della presidenza di Gianni de Michelis e il salotto del sabato pomeriggio ai 3-4 milioni di Sky si passerebbe a un investimento, per un prodotto comunque territoriale, anche se si prende come esempio la Tv del tennis che però ha un potenziale notevolissimo che manca al basket, e cioè l’Open di Italia al Foro Italico.

C’è anche un’aria di sfiducia nei confronti dell’attuale presidente, Valentino Renzi, che dopo un triennale da 350 mila euro all’anno sarebbe disposto a rinegoziare per 150 mila euro lorde, ma il suo grande sponsor non lo sosterrebbe più, magari per avere in cambio via libera su altri progetti. E poi c’è, infine, lo scottante problema che contro le retrocessione di un club virtuoso (Casale) rimangono in A società che sono partiti con situazioni di bilancio pteoccupanti e non hanno onorato gli impegni con i giocatori, e mantenuti in organico. Una politica delle tre scimmiette che ricade, anche in questo caso, su questa gestione.

Enrico Campana

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