Con Sassari-Varese ecco che la Tv riporta il sorriso

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Ho scoperto perché si chiama Tesi la fine del ciclo accademico di una persona… Hai mai visto qualcuno rilassato prima della fine? (….) Citazione dovuta alla mia bambina che si è laureata magna cum laude. E poi mi serve per sottolineare lo stato di stress di chi vive questi ultimi mesi di contratto tv con il terrore che possa cambiare ancora e non si sa ancora in che modo.

Da che cosa si deduce che sono tesi? Da piccoli escamotages dialettici usati nel descrivere gli ascolti, in questo caso di Banco di Sardegna Sassari vs Cimberio Varese.

Era stato notato il tono semi trionfalistico per lo 0,57% di Milano vs Siena scorso ed era stato sottolineato come leggermente fuori luogo. E quindi? Quindi ci diamo ai numeri, enucleandoli dal contesto percentuale, che è quello più significativo

“….Con 151.176 spettatori la sfida al vertice Banco di Sardegna Sassari-Cimberio Varese ha fatto registrare, considerando solo le gare di campionato, il terzo miglior risultato in termini di audience media…” (Legabasket news)

Bene comunque perché sono due realtà, ognuna nel proprio contesto molto importanti. Da una parte una regione che ha un solido passato cestistico ed una attualità invidiabilissima e dall’altra una squadra storica risorta, alla faccia del budget, grazie ad una società attenta a tutti gli aspetti e a tutte le spese.  E’ vero anche, che questi ascolti, sono generati pure dalla lontananza della città ospitante, quindi se vuoi vedertela, o così … o così lo stesso.

Non che ci sia qualcosa di sbagliato in questo, io contesto ( e continuerò a farlo finchè il sistema di rilevamento non tornerà ad essere più affidabile) i numeri  e percentuali ricavati  dai suddetti rilievi. E se all’interno di tanti numeri di poca consistenza ce n’è qualcuno appena superiore, ok, ma non va sbandierato, va al limite analizzato per cercare di creare un metodo per cercare di far diventare il singolo miglioramento una tendenza.

In ogni caso io avrei battuto di più sulla situazione Sacchetti-Varese, con tutte le sue implicazioni e soprattutto con le immagini che poteva generare. Ma non riesco ad essere critico oggi, sono veramente in pace col mondo, come può esserlo un papà felice per la laurea della sua bambina. Quindi, citando un mio collega che se n’è andato troppo presto “… Bravi tutti…”. Ne riparliamo tra un po’.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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