Basket, Meneghin vede azzurro Italia. “Agli Europei da protagonisti”

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Dopo il secondo posto ottenuto negli Europei Under 20, il basket italiano sembra aver ritrovato una fiducia smarrita tanti anni fa. E alla vigilia degli Europei in Lituania, il presidente della Federazione, Dino Meneghin, cavalcando l’onda di questo nuovo entusiasmo, è convinto che anche gli azzurri senior faranno bella figura, grazie anche all’apporto che daranno, per la prima volta, le tre stelle azzurre della Nba.

“I nostri giovani sono attenti a cosa fanno oltre Oceano, sono un esempio da imitare per loro e avere tre ragazzi in America è un motivo di grande soddisfazione oltre che un modo per dire ai nostri giovani di non accontentarsi. Siamo consapevoli che il nostro percorso è molto difficile – ammette il presidente federale, riferendosi al gruppo che comprende, oltre all’Italia, colossi come Serbia, Germania, Francia, Israele e Lettonia -. Purtroppo ci sarà anche Nowitzki ma dobbiamo rispettare tutti e non avere paura di nessuno, deve essere questo il nostro motto”.

Nessuna intenzione di stare a guardare:

“Siamo forti, non siamo la cenerentola del girone e vogliamo essere protagonisti – continua Meneghin -. L’obiettivo primario è la qualificazione alle Olimpiadi di Londra, per cui dobbiamo arrivare tra le prime tre del girone e sperare di conquistare uno dei 5 posti disponibili per l’Europa”.

E Pianigiani come ct è comunque una garanzia di serietà ed affidabilità.

“Ha portato grande professionalità e un’ulteriore spinta emotiva, si è creata una grande forza e una grande fame di risultati – aggiunge ancora il presidente della Fip -. Sono soddisfatto del lavoro di Pianigiani, agli Europei sarà dura ma siamo fiduciosi”.

Mettendo da parte il tema nazionale, Meneghin torna a parlare del basket italiano più in generale, che vive un momento di sofferenza.

“Il nostro movimento sta attraversando un momento difficile che è legato al momento economico. Noi viviamo grazie alle sponsorizzazioni e le aziende sono attente a come spendere i soldi. Non possiamo nemmeno contare su grandissimi incassi come fa il calcio, non ci sono più sovvenzioni da Regioni e Comuni ma nonostante questo il pubblico presente è in aumento, la passione c’è sempre. Occorre dunque programmare bene il futuro, sviluppare il settore giovanile e costruirsi i campioni in casa, che farebbero la fortuna dei bilanci e anche della Nazionale. La Nazionale è la squadra più importante d’Italia, è la locomotiva di tutto il movimento e se la Nazionale vince significa che il movimento ha lavorato bene”.

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