Nba Gallinari superstar, è lui l’italiano dell’anno

Con 28 punti dell’azzurro, Denver batte gli Spurs di Parker-Duncan-Ginobili e sale al 2° posto della sua Divisione.Per Pallarancione.com è lui il n.1 azzurro. Vince ancora Belinelli, senza Bargnani Toronto vince la terza gara consecutiva.

Superstar night, lo definisce l’intervistatore Tv, passandogli il microfono  che tocca  sempre di diritto al MVP della serata. E’ un’altra  serata  importante per il Gallo da combattimento che fa pendere la bilancia  per Denver. Formazione che dimostra di poter battere chiunque e dovunque, vedi i successi in trasferta con le  rivelazioni della stagione, Memphis e Golden State, e contro gli Spurs  ai quali non basta un Duncan senza età  (31 punti, 18 rimbalzi) per  vincere in Colorado  con  Danilo Gallinari in veste di trascinatore, autore delle due bombe consecutive che tagliano le gambe alla rimonta di  una delle quattro  bigs della Lega.

Kemp lascia Siena, a Milano torna Bremer

Arrivi e partenze nel campionato italiano, Siena chiude il rapporto con Marcelus Kemp (28, 1,85, Univ.of Nevada) che ha giocato una sola gara  di campionato (2nounti, 1 rimbalzo) 3 di  Euroleague (13 punti, 2,7 rimbalzim 1,3 assist) e dopo varie maglie italiane (Livorno, Banco di Sardegna e Virtus Bologna) è approdato a Siena attraverso un’ottima stagione col Besiktas che ha dominato in Turchia. Siena aveva già sciolto il contratto con il centro croato Mario Kasun.

All Star Game Tv, se i mezzi non giustificano il fine

Vivere sperando…con quel che segue. Mi sono messo davanti a due televisori, non uno, per vedere come veniva affrontato in simulcast da La7d e Sportitalia2 quello che dovrebbe essere il clou del basket divertissment italico e non: l’All Star Game.  Il tutto con la speranza di vedere qualche cosa di diverso dalla routine settimanale.

Parentesi: questa é un’occasione per la quali una rete televisiva cerca d’inventarsi qualcosa, un pò di sale sul pane sciapo, tipo microfoni sugli arbitri o gli allenatori, delle telecamere posizionate differentemente o altri gadgets. Purtroppo il collega che ne ha diretto le riprese, a occhio, ha dovuto fare uso delle “tradizionali” cinque più una: cinque manovrate da operatori ed una fissa sul totale. Si integrava con un’altra telecamera  a spalla per mettere i faccioni (in gergo inquadrare i telecronisti o degli ospiti) sul segnale di La7d. Il resto ce lo ha messo l’organizzazione con i soliti momenti di contorno dell’ ASG: gara del tiro da tre punti, la gara delle schiacciate più qualche numero a riempire.

Primarie Lnp, verdetto chiaro: Marco Tajana 76 voti, Petrini 12

Questo il comunicato pubblicato sul sito di Lnp alla chiusura delle primarie alle ore 22 di lunedì 17 dicembre, per il voto richiesto a tutti i presidenti  dei club di A, B e C dilettanti (si è votato dalle 10 di  sabato mattina alle 22 di lunedì, in via telematica“).

La consultazione  on line, promosso dal Consiglio Direttivo di LNP per fornire un orientamento ai delegati per l’elezione del Consigliere Federale in rappresentanza delle società nazionali, ha avuto il seguente esito: 76 voti Marco Tajana, 12 voti Marco Petrini “.

Impropriamente Lnp definisce il voto una “consultazione” e l’esito dello stesso un “orientamento”. Si tratta  forse  di un errore di forma  di chi ha redatto il comunicato o del vertice dell’organismo  che magari non l’ha controllato e soppesato e non ha demandato il proprio  legale  una verifica e la  più appropriata  stesura ,  per  soppesare  bene i fatti e usare  le “locuzioni” per il loro esatto valore e significato,  ma è stato chiarissimo l’esito del voto delle primarie-lampo volute dal direttivo di Lnp ricompattatosi alla fine di fronte a un’autocandidatura esterna  del tutto anomala. Con la stima che si deve a ciascun individuo che desideri portare il suo contributo,  deve però presentarsi prima all’istituzione  prima di fare certi passi.

MVP Europeo 2012, fra i 10 candidati Gallinari unico italiano

Danilo Gallinari (Denver  Nuggets) è il solo e unico italiano candidato per i migliori giocatori europei del 2012. Fra i 10 l’unico che non gioca nella NBA è il greco Vassilli Spanoulis (Olympiacos), gli altri sono  gli spagnoli Marc Gasol (Memphis) e  Pau Gasol (LA Lakers), il russo Andrei Kirilenko (Minnesota), lo sloveno Goran Dragic (Phoenix), il polacco Marcin Gortat (Phoenix), il montenegrino Nikola Pekovic (Minnesota), il turco Omer Asik (Houston) e il francese Tony Parker. Trascurati gli spagnoli Josè Calderon (Raptors) questa stagione unico a firmare ben due “triple-doppie”e Ricky Rubio (Minnesota), il francese Nicolas Batum (Portland) e il turco Yliasova (Bucks) che nell’ultima stagione era fra i candidati al titolo di Miglior Sesto Uomo.

Nba primo stop casalingo dei Knicks, fermati i Bulls di Belinelli

Il lunedì, il giorno della famiglia nella NBA, è triste per le squadre dell’Est, perché New York paga l’assenza di Anthony con la prima sconfitta casalinga contro Houston di James Harden e  Jeremy Lin, l’ex meteora che l’anno passato fu l’emblema della riscossa dei Knicks di Mike D’Antoni e fece deflagrare la “febbre gialla”, quando si apprestava a toccare l’80 % di vittorie, Chicago perde a Memphis e non c’è nulla da fare per Detroit coi lanciatissimi Clippers che con 10 successi consecutivi migliorano il primato dal club da quando si spostò da Buffalo a Los Angeles.

Per l’Est vince solo Orlando (11/13)  che perso Dwight Howard non si è stracciata le vesti e non manca di afferrare le occasioni propizie con i collaudati Glenn Davis e Jameer Nelson e la bella sorpresa di Nikola Vucevic, il giovane  svizzero-montenegrino che nel giro dei pivot che ruotava attorno a Howard a Los Angeles sembrava il pezzo meno importante, sacrificato dai Sixers assieme a Iguodala per avere Andrew Bynum che non ha ancora messo piede in campo  mentre il 2,13 di sangue slavo, figlio di un ex giocatore-globetrotter e poi coach, è un secondo anno che corre per il titolo del Giocatore Più Progredito (Most Improved Player).

Mezzo dietrofront Armani: Frates rimane solo nel ruolo di capo-scout?

Adesso il caso Frates verrà in qualche modo ricomposto, è tutto talmente grossolano per la sostanza e la forma di un club che sbandierato novità nella comunicazione che magari  daranno la colpa ai giornalisti inficiando il senso del provvedimento. Come ha già tentato di fare qualcuno nel pomeriggio di lunedì  – mi raccontano – non sapendo che la notizia è giornalisticamente documentata, la norme sulla stampa proteggono le fonti d’informazione, ma si può sempre andare davanti a  un giudice e cercare un reato di diffamazione che va provato e qui non c’è.

La notizia che a Frates  hanno detto  al telefono che doveva rimanere a casa è più che confermata,  lo hanno convocato   per le  14.30 di trovarsi in sede  per spiegargli le ragioni del provvedimento da Guinnes, perché mai un assistente ha pagato le colpe del capo, ha peccato di infedeltà. Difatti all’assistente di Scariolo, che non ha parlato di questo problema e se esiste non esiterà a farlo, gli è stata fatta arrivare anche la motivazione ufficiosa e fumosa, che sarebbe questa: “una mancata comunicazione alla società delle problematiche riguardanti la squadra”.

Il racconto dell’All Star game che non avete visto…

La vittoria della B azzurra sugli stranieri, la sorpresa di Gentile su MVP, la paura di una collisione fra Meneghin e Boni, le trame politiche, Petrucci che non vede la partita e Dominic James che in ginocchio nella gara delle schiacciate consegna l’anello alla fidanzata…

Di Antonio Trevigiano

Ecco alcune considerazioni dell’All Stars Game vinto dalla B azzurra senza Pianigiani rimasto in Turchia per salvare la ghirba, se è vero che i giocatori turchi gli fanno la fronda…:
Capitolo A

In Spagna Real imbattibile, quinta sconfitta per il Barcellona

Valencia ha stabilito il primato del punteggio (107 punti) e annunciato la firma di Michel Gelabale, francese della Guadalupa (29 anni, 2,01, guardia-ala) che ha iniziato la stagione al Cedevita Zagabria (13,5 punti e 5 rimbalzi) eliminata dall’Euroleague. Nel Valencia hanno giocato ben 9 giocatori, fra i quali i più famosi sono stati Rigaudeau, Occansey, DeColo e da ultimo Lauvergne (dall’Elan Chalon firmato anche lui dopo l’uscita dall’Euroleague) e appunto Gelebale, un prodotto dello Cholet,  che scelto da Seattle (n.48)  preferì la chiamata del Real Madrid di Maljkovic e poi giocò 100 partite fra NBA e DLegue e starter della nazionale francese.

L’Unicaja, primo assieme al Maccabi nel girone di qualificazione di euroleague, e davanti alla Mps  rischia di stare fuori dalla Coppa del Re avendo perso pesantemente di 18 punti a Saragozza che sta disputando una bella stagione grazie alla crescita dell’olandese  Hank Norel (21 punti, 10/14 e 8 rimbalzi, 26 di valutazione). Sono tornati Jasmin Repesa e Kruno Simon, i due croati che avevano saltato la gara settimanale di coppa per misteriosi motivi burocratici. Deludenti al tiro Marcus Williams (1/5 e 1/4) e Calloway (0/da 3) , l’Unicaja ha padellato nelle triple, 18% con 4/21.

Senza Bargnani, Raptors sulla strada giusta: fine della storia?

Andrea Bargnani ha lavorato per tutta la gara con le mascelle masticando chewing-gum, che in fisiognomica significa nervosismo, e con il Mago fermo per una contusione al gomito destro, c’era anche Kyle Lowry per una contusione alla spalla. Senza due titolari da 32-33 punti per gara,  i Raptors hanno fatto meglio nelle ultime due uscite vittoriose, cosa che non capitava da otto mesi, e soprattutto si sono comprese realtà che per amor di patria e interessi economici non si dicono, perché i due contusi e delusi sono un capitale da 50 milioni di dollari  e credo che i Raptors cerchino di salvare l’investimento e la faccia e stiano cercando di piazzare almeno uno dei due,  e il primo sarebbe certamente l’azzurro che ha ancora 3 anni di contratto, che significa 30-35 milioni, il quale avrebbe dovuto fare faville dopo la sua prima estate dedicata al recupero fisico per il problema al polpaccio e presentatosi con l’atteggiamento di colui che non crede in questa squadra, che capisce forse che in questa squadra ha fatto il suo tempo, come ha manifestato nell’intervista che ha sorpreso Dwight Casey e i suoi dirigenti nella quale ha manifestato palesemente i suoi dubbi affermano “che la situazione è critica, più  o meno siamo l’ultima squadra della NBA”.

Colpo di scena, dopo l’eliminazione in Euroleague l’Armani licenzia Frates!

Milano a fuori dall’Eurolega e il management che fa? Rivoluziona la squadra?

Può darsi, Hendrix sembra un pesce fuor d’acqua, è stato portato in Europa da David Blatt ,il coach usa del Maccabi che sa il fatto suo e quindi certamente lo staff tecnico ha delle colpe. Si pensa di far tornare Bremer che Milano l’anno scorso non aveva certo rimpianto e a Istanbul (Fenerbahce) peggio che andar di notte. E tutto per surrogare Cook che nei finali decisivi sparisce.

Fotsis vuole andare via, si pensa a “ricomperare” il prestito di Leon Radosevic.

Insomma quando ti aspetti un mercato-bis, la società (ma già,dopo l’uscita di Pascucci adesso chi comanda?) ecco che arriva la bomba: viene licenziato il vice-Scariolo, e cioè quel Fabrizio Frates  con una lunga militanza sulle panchine italiche, di club e della nazionale come primo allenatore o assistente.

Primarie lampo, si rivota per il candidato di Lnp

Fino a lunedì le 180 società sono chiamate a scegliere il rappresentante per il Consiglio Federale, Marco Tajana in una lettera ha proposto che il perdente in caso di sconfitta rinunci, il concorrente Petrini (Toscana) ha risposto picche .

All’inizio avevamo suggerito le primarie per scegliere il rappresentante di Lnp, l’universo delle minors (A, B e C dilettanti), per la squadra di Gianni Petrucci, c’è stata un’Opa ostile scatenata dalla Toscana in cerca disperatamente uno strapuntino e fra colpi di scena e favorita dagli errori e  i tentennamenti dell’organismo che gestisce 180 società.

Scavalcata a destra e manca Lnp, si è arrivati dunque alle primarie in corso d’opera o a giochi ormai fatti. Eppure esisteva  una delibera  che prevedeva la scelta di  un candidato di Lnp al proprio interno, poi la scelta demandata dal consiglio al presidente e indirizzatasi sul dott.Marco Tajana  si è rivelata solo un atto formale. Così si è  arrivati al  voto per posta elettronica che potrebbe rivelarsi la classica beffa,  dopo un danno già manifesto.  Perché il candidato esterno a Lnp, Marco Petrini, ha già fatto sapere in varie occasioni di avere il controllo dei delegati che voteranno a Roma, e quindi solo un ripensamento  dei presidenti chiamati a questa consultazione “extra-moenia” potrebbe ribaltare la situazione.

Il messaggio di Valerio Bianchini agli allenatori

2 – IL BASKET AL VOTO – La scelta dei candidati per entrare nella squadra di Petrucci fra procedure superate, e la longa manus dei Comitati Regionali come successo con gli arbitri

Curiose anche le modalità che hanno caratterizzato le votazioni dei delegati per l’elezione nel Consiglio Federale dei rappresentanti di allenatori e giocatori. E cioè: assenza di commissione verifica poteri, impossibilità per i candidati di poter far presenziare i seggi da propri rappresentanti, insomma il tutto lasciato alla buona volontà delle strutture periferiche che hanno organizzato e gestito sul territorio le votazioni.

Belinelli per una sera fa dimenticare Rose, da riserva a match winner dei Bulls

La maglia n.8 dei Bulls porta fortuna a Marco Belinelli. Da Persiceto, periferia di Bologna, a match-winner del leggendario club di Micheal Jordan coi suoi  6 titoli, orgoglio e vanto di Chicago con 23 mila spettatori a partita all’United Center . Solo 3 settimane fa stava attraversando un momento difficile, la stampa lo dava per declassato, Butler gli era passato davanti come cambio delle guardie, 6 minuti e nessun punto il 21 novembre a Houston, 4 minuti e 2 punti il 28 a Milwaukee, 16 minuti e 1 punto a Dallas, 2 punti e 11 con Filadelfia con 3 vittorie della squadra e il terrore di non farne più parte. Il 4 dicembre i Bulls perdono in casa con Indiana, gioca 24 minuti con 6 punti, forse è un piccolo segnale, la sera dopo, 5 dicembre, con l’infortunio di Rip Hamilton, il giocatore più nevigato della sua squadra, afferra al volo l’opportunità,  segna 23 punti  a Cleveland, da quel momento diventa titolare, è fisso in doppia cifra, fa 22 punti e contribuisce a stoppare New York che fila come un treno, arrivano 5 vittorie nelle ultime 6 gare.,  è un viaggio nel sogno che vale una vita, 19  punti di media in una squadra con due tiratori come Boozer e Deng significa essere un big.