Assolto Raffaele Ascheri, per il blogger ora la partita con Minucci

Il blogger  che si occupa spesso di basket nel suo media “Eretico di Siena”, ha fatto il radiocronista della partite della Mens Sana e allena la squadra dell’istituto  scolastico senese nel quale insegna come professore di Lettere, autore di diversi libri sulla casta locale è stato assolto dal Tribunale di Siena.

Lo scrive l’Ansa del 1° febbraio:

“Il fatto non sussiste Raffaele Ascheri, il blogger senese  era stato chiamato a giudizio per violazione in segreto di ufficio dopo un esposto dell’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari. L’esposto riguardava la diffusione di una informativa dei carabinieri e della Gdf sull’inchiesta dell’aeroporto di Ampugnano”.

Eurolega le novità della stagione arrivano dall’Est

La Spagna dai due volti. Il Real Madrid che batte il Cska nel supplementare e rimane imbattuto e lo stop del  Barcellona alla Montepaschi dopo 5 vittorie, le 2 sconfitte casalinghe di Caja Laboral e Malaga che danno credit  a Khimki e Efes per i playoff. Si chiude con questo quadro il 6° turno, ancora 8 da giocare con 3 sentenze scontate, perché Alba Berlino, Brose Bamberg, Besiktas Istanbul sono ancora al palo. Le tedesche hanno perso 11 partite su 12, fallimento del tentativo di lanciare Bundesliga anche se all’orizzonte potrebbe profilarsi nei prossimi anni una crescita del Bayern Monaco con l’arrivo di coach Pesic.

Solo una debole speranza tiene invece ancora  in vita il Fenerbahce (1/5, unica vittoria casalinga col Khimki) di Pianigiani che ha perso la fiducia dei giocatori e ha puntato tutto sugli illustri suoi ex senesi.

Anche quest’anno la vincitrice dell’Eurocup si sta ritagliando un ruolo importante e il Khimki che ha battuto Real Madrid, Panathinaikos 2 volte, Fenerbahce e Cantù e Caja Laboral  ha vinto 2 volte su  in trasferta e in casa è l’unica a non aver mai perso, come il Real Madrid, e ha pari classifica della corazzata Cska.

Dido Guerrieri, quell’eredità di gioco lasciata a Meo Sacchetti

Così Dante Gurioli ricorda il professor Dido Guerrieri del quale è stato allievo in una della squadre più divertenti della pallacanestro italiana, la Mobilquattro-Xerox:

Ho conosciuto Dido da giovane allenatore al corso allenatori a Milano  nei primi anni ’70. Era un tecnico federale che “girava” su e giù per  l’italia tenendo corsi, conferenze etc Sono rimasto folgorato: uomo di grandissima cultura, un po’ burbero nei modi , schivo , assolutamente non presenzialista e mai auto celebrativo, ma di carattere dolce e nello stesso tempo deciso!

Da lì , poi mi ha voluto con lui, in serie A a Milano  come assistente, sono sempre rimasto in contatto e specialmente ho “abbracciato” totalmente  la sua filosofia cestistica , fatta di “contropiede/transizione” e sfruttando al massimo  il talento dei suoi giocatori più importanti.

Gay ai Raptors, quale sorte per Bargnani?

Due sole partite, nella cerchia dell’Ovest per l’ultimo giorno di gennaio ma con tre prestazioni stellari al rimbalzo. Sono stati ben 20, sfiorando la tripla (15 punti e 9 assist)  per David Lee, il roccioso power forward  mancino, una delle principali  ragioni della scalata sorprendente di Golden State che battendo Dallas è arrivata alla 29esima vittoria (29/17). Ne ha catturati  19  Zach Raldolp che non hanno però evitato la sconfitta  nel big match di Memphis (29/16) a Oklahoma. Per finire, a Oakland ecco i  17 (più 18 punti) Shawn Marion che grazie all’infortunio di Dirk Nowitzky  anche se ha passato i 30 è la vera novità dell’anno.

Fra 48 ore verranno annunciati i nomi dei due allenatori per l’All Star Game del 17 febbraio a Houston, ma il primo è già sicuro e si tratta di Gregg Popovich. La scelta del coach avviene infatti automaticamente da quest’anno grazie al ranking del 3 febbraio, e non sono più eleggibili i due allenatori della passata  stagione, Scott Broks (Ovest) e Tom Thibodeau (Est) e quindi col 1° posto e il 77,1% (37/11) Gregg Popovich deve ringraziare il bel regalo dei suoi giocatori dai quali è molto amato, se rappresenterà l’Ovest. Mentre per la panchina dell’Est duello ancora aperto e arrivo sul filo fra Erik Spoelstra di Miami (69%, 29/13) e Mike Woodson dei Knicks (65,1%, 28/15).

La scomparsa di Dido Guerrieri Eternauta del basket

E’ morto a Sesto San Giovanni, dove abitava, uno degli allenatori più caratterizzanti del basket italiano, il professor Giuseppe “Dido” Guerrieri. Era nato a  Civitavecchia il 21 maggio 1931, aveva preso la maturità classica al Giulio Cesare di Roma, e questi buoni studi ha tradotto in cultura spicciola molto utile nel momento della crescita di un basket che assumeva un’identità diversa, non solo più Razza Piave, cioè una struttura morfologica, il gigante , ma il gigante di talento sì, ma  pensante….Lui avrebbe voluto tutti laureati, ma non per snobismo, per alzare il livello generale.

Dopo qualche anno di medicina, attratto dal basket passò all’Isef  diplomandosi nel 1955, quando il titolo  di Maestro dello Sport valeva una laurea perché si esplorava anche la scienza, l’anatomia, la macchina umana sportiva.

Si  considerava forlivese di adozione perché  in Romagna, un tempo romana papalina,  cominciò la sua carriera lasciando l’insegnamento scolastico per diventare uno dei primi  professionistai della palla a spicchi.

Eurolega Montepaschi brusco stop, cercasi disperatamente pivot

Senza il guizzo magico della settimana scorsa sul campo dell’Olympiacos campione d’Europa, Siena sarebbe una squadra in ginocchio avendo perso di 30 a Sassari,crollando  di brutto nel finale a Brindisi e  subendo giovedì notte  a Barcellona la peggior sconfitta  fra le 6 della stagione di Euroleague, -19 contro quelle di 10 e 6 a domicilio con Alba Berlino e Prokom, il -5 di Chalon e il -2 di Tel Aviv e Malaga.   Il buon  calendario, Bobby Brown, il gioco di contropiede, le difese miste  sono state la principali ragioni delle prime 5 vittorie delle Top 16, tante come quelle della regular Season però con 5 sconfitte, ma la rinuncia a non voler rimpiazzare Kasun, quando si è chiuso il rapporto col croato, è diventata una sfida sul filo del rasoio.

Mercato Nba, tre colpi importanti: Gay a Toronto, Calderon a Detroit, Ed Davis a Memphis

Martedì notte i Raptors hanno giocato  in nove e perso di un punto perché Al Horford  ha dato ad Atlanta  il successo con due stoppate  e una schiacciata, e perché i canadesi hanno annunciato il passaggio di Calderon a Detroit. Il  maggior colpo del mercato di metà stagione che chiude il 21 febbraio, dove non è escluso anche la clamorosa cessione di Dwight Howard dopo essere stato corteggiato per due anni dai Lakers, perché si toglierebbero un grosso peso economico considerato che il contratto scade a giugno. Per Superman si sono fatti avanti i Clippers offrendo un centro e il play Bledsoe.

Questo il trade che ruota attorno a Josè, un giocatore stile “Bad boy” Pistons anni gloriosi, tanto cuore, cervello col talento per le geometrie, una cattiveria sportiva che comprende nel suo bagaglio il piagnisteo, le sceneggiate, l’uso della mano mancina come rostro per farsi largo nelle difese. Il  trasferimento del play spagnolo dal cavallo basso  coinvolge 6 giocatorie 3 club (oltre a Pistons e Raptors anche i Grizzlies che già per ragioni economiche hanno mandato nei giorni scorsi ai Cavs Speights, Ellington e Josh Shelby.  Un affare simile a  quello del passaggio ai Knicks di  Melo Anthony di due anni fa che portò Gallinari a Denver,  inferiore come numero di pedine” ai  9 del  trasferimento di “Superman” dai Magic ai Lakers.

Nel Petrucci3 Meneghin diventa Agente Diplomatico

Attesa per il primo consiglio federale del Petrucci3 domani a Roma, con alcune ufficializzazioni, la più importante riguarda Dino Meneghin che cambia per la quarta volta ruolo nell’ambito della struttura ma non avrà più incarichi con la nazionale, come sembrava: da team manager della nazionale divenne commissario della Fip nel 2008 dopo l’empeachment di Fausto Maifredi ed quindi nel 2009 presidente fino a dicembre 2012.

Il suo ruolo sarà quello di attachè  o Agente Diplomatico) per i rapporti con l’estero, ed è stato firmato nei giorni scorsi. Si parla di un compenso di 50 mila euro per partecipare a eventi, meeting, riunioni organizzative  e ogni altra attività in grado di portare utilità e prestigio alla Fip  nell’ambito internazionale dove gode di prestigio indiscusso e conosce bene le lingue e tutta la nomenclatura Fiba.

Nba Gallo si ripete, 27 punti spazzano via Houston

Ancora  in versione  superstar il Gallo che ripete i 27 punti  della gara precedente, 54 punti  in 96 minuti sono lo specchio della sua crescita esponenziale  e l’impatto sulla squadra e nella NBA e potrei fare un taglia e incolla del commento post-Sacramento di 48 ore fa  per ribadire senza impeti sciovinisti che il lodigiano è oggi fra le prime 3 ali bianche della Lega professionistica col suo gioco del tutto simile, come interpretazione di leader  della gara totale, difesa e attacco, a quella di Lebron.

Danilo sveglia  nuovamente la squadra, succube ai rimbalzi tutti catturati dalla piovra turca  Asik  dall’omerico nome ma dal’incarnato latteo, i riccioli ramati, quando capisce che bisogna intervenire in prima persona. E riesce a  rovesciare una situazion che poteva precipitare   fra la fine del 3° quarto  e i primi 5 minuti di quello finale, da 77-85 al 24-3  con una serie di triple pesanti e tiri spettacolari, 12 punti nell’ultima frazione per incassare la vittoria n.29 con una settimana ricca di prospettive perché  dopo le 5 vittorie consecutive che fanno della squadra di Karl la vera novità con i Warriors , anche se Javale McGee, la torre della squadra, è fuori ci sono ottime prospettive grazie al calendario con altre 3 gare casalinghe davanti, venerdì con New Orleans, mercoledì con Milwaukee e il 7 febbraio con i Bulls di Belinelli.

Questione arbitrale, i designatori non hanno fatto un buon lavoro

Riceviamo a pubblichiamo questa lettera con allegato di Francesco Grotti:

Ho letto con attenzione l’ articolo  di Enrico Campana dal titolo Arriva la Coppa Italia, banco di prova della macchina arbitrale”.

Al riguardo, trovo singolare quanto afferma, e cioè che la cosa che sta più a cuore al Presidente dei club sia pensare agli arbitri. Purtroppo per gli arbitri e per la Federazione debbo convenire  che i fatti danno ragione doppiamente a questa tesi. E il  Presidente dei club ha perso una buona occasione per smentirla qualora avesse condiviso la proposta  del dott. Laguardia tesa ad ampliare il numero degli arbitri delle rispettive fasce di competenza.

Le motivazioni che sostenevano la proposta, a mio avviso nobili,  andavano tutte nell’interesse dei club;  in un più articolato sorteggio che avrebbe annullato e/o diminuito al massimo allo stesso   arbitro  il dover  ripetere, a breve,  la stessa squadra. E anche  nella direzione di dare più serenità  alla categoria arbitrale che avrebbe visto  uno “sviluppo” –  se pur minimo da 10 a 11 arbitri di punta –  della composizione delle fasce.

Eurolega al top, Siena a Barcellona e Messina torna a Madrid

Sesta e penultima giornata delle Top16,  c’è chi è già fuori come le tedesche, chi si gioca tutto ( Maccabi e Zalgiris  abbandonato da Jabeer e forse Fenerbahce) chi è in mezzo al guado  e non può perdere in casa, e due partite al top da primato che sono di pari valore di classifica, fra prima e seconda dei due gironi, Real Madrid-Cska e Barcellona-Montepaschi. Real e Siena sono imbattute, Cska e Barcellona hanno una sconfitta.

Fuori anche Tomas Ress, la panchina è diventata  cortissima, il grande pivot non c’è , c’era il pivot grande  (Mario kasun)ma è stata una delusione,  il nigeriano Eze  è l’unico centro al mondo che non si procura un libero e più va in là con gli anni e più  i compagni  non ne fanno conto,  figuriamoci con questa squadra di contropiedisti e tiratori bella ma rischiosa che comunque ha vinto 5 gare su 5 di Top16  e ha già il playoff in tasca.

A Siena di questi tempi c’è un’aria testa ma la squadra è impermeabile al delicato momento che vive la città e la sua banca dalla quale fin dal ’95 la Mens Sana è legata a filo doppio . Sul sito Mens Sana Bobby Brown ha parlato da capo,  ascoltiamolo: “ I nostri obiettivi stanno diventando sempre più importanti. Vogliamo provare ad andare alle Final Four e vincere, ma dobbiamo prendere una partita alla volta. Abbiamo altre 9 partite nelle Top 16 e vogliamo fare il massimo e vincerle tutte, giocando duro fino alla fine. Tutto può succedere, ma dobbiamo giocare al massimo per centrare i nostri obiettivi.”

Nba Lakers, il vero affare di mercato si chiama Earl Clark

Tanto di cappello a Golden State che ha vinto di 15  a  Cleveland senza 3 titolari (Curry, Barnes e Bogut) e Landry col lettone Biedrins centro starter, grazie allo scatenato trio  Klay Thompson-David Lee-Jarryd Jack e merita la palma di grande rivelazione dell’anno, grazie anche alle 14 vittorie on the road.

Il che significa essere dietro solo a San Antonio (16) e Oklahoma (15), le prime due del ranking. Tanto di cappello all’allenatore Mark Jackson, non era facile vincere a Cleveland  che aveva preso a vincere, ma Irving era influenzato  scusandosi per  la  gara modesta, al posto di Stephen Curry, fermo per un nuovo problema a una caviglia,  Jack ha eguagliato il suo primato negli assist e corre per il Miglior Sesto Uomo della stagione.

Siamo rimasti ancora al tempo della carta stampata

Minimalia. Parlare sempre di massimi sistemi fa apparire spesso i primi sintomi di trombonismo, e se la persona in questione ha qualche capello bianco non precoce, la malattia si aggrava di pedanteria. Perció una sana retromarcia é cosa onesta. Parliamo di spiccioli, di cose di tutti i giorni, di tutte quelle piccole cose che comunque sono utili per migliorare il basket in tv.

Per esempio di “postazioni di commento”, visto che le due partite televisive di questa settimana sono buoni esempi di come non dovrebbero essere allestite e posizionate. Nel mio mondo perfetto di regista dovrebbero essere dallo stesso lato delle due telecamere principali, quelle che seguono il gioco perché i commentatori alzando gli occhi dai monitor, vedano giocatori, arbitri e palla che vanno nella stessa direzione.

Nba Denver successo thrilling, Gallinari è il Lebron bianco

Meritavo forse pernacchie quando scrivevo che il Gallo era un degno aspirante per l’All Star Game di Houston?  E che, fermo Kevin Love, è oggi fra le prime 3 ali bianche della NBA,  una corta incollatura dietro David Lee, il mancino che con 28 doppie-doppie è parte della sorpresa dei Warriors?

Non voglio dire eresie, ma oggi, sotto i 25 anni, è arrivato a essere l’uomo-chiave della sua squadra e è un pò, con le dovute proporzioni, il LeBron bianco, lo vedi dappertutto, il tiro più importante è suo, interviene per mettere una pezza e per quando c’è bisogno di un gesto di coraggio. Senza un grandissimo Gallinari, miglior marcatore (27 punti) del turno di lunedì notte,  Denver non avrebbe potuto battere Indiana, salire al 6° posto nelle vittorie (28). E da parte sua  Iguodala non avrebbe festeggiato il suo 29esimo compleanno col tiro libero della vittoria nel rocambolesco finale di una partita da rivivere in flash back.