Nba Lakers, il vero affare di mercato si chiama Earl Clark

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Tanto di cappello a Golden State che ha vinto di 15  a  Cleveland senza 3 titolari (Curry, Barnes e Bogut) e Landry col lettone Biedrins centro starter, grazie allo scatenato trio  Klay Thompson-David Lee-Jarryd Jack e merita la palma di grande rivelazione dell’anno, grazie anche alle 14 vittorie on the road.

Il che significa essere dietro solo a San Antonio (16) e Oklahoma (15), le prime due del ranking. Tanto di cappello all’allenatore Mark Jackson, non era facile vincere a Cleveland  che aveva preso a vincere, ma Irving era influenzato  scusandosi per  la  gara modesta, al posto di Stephen Curry, fermo per un nuovo problema a una caviglia,  Jack ha eguagliato il suo primato negli assist e corre per il Miglior Sesto Uomo della stagione.

Tanto di cappello anche a coach  Jim Boylan subentrato a Skyles e capace di trasformare i Bucks che in pieno rilancio si sono avvicinati pericolosamente  ai Bulls e ai Pacers nella Central Division e hanno vinto 12 volte in trasferta, quante quelle casalinghe. E tanto di cappello al suo braccio d’oro, l’emergente Brandon Jennings che ha segnato 20 punti, 16 consecutivi per il 16-0 che nel 3° quarto ha tagliato le gambe  a Detroit che ha avuto una doppia-doppia spettacolare della matricola Andre Drummond.

Tanto di cappello a Earl Clark  il ragazzo del New Jersey  acquistato questa stagione grazie ai buoni uffici di Nash che conosceva le sue potenzialità inespresse dai tempi in cui il kid di Painfield che voleva diventare come Iverson fu scelto dai Suns nel draft (n.14)  per poi finire a Orlando . “E5”, questo il nomignolo, ha sempre giocato col 5 o il 55 di maglia, ma anche il  n.6   dei Laker sembra portargli fortuna. E dopo 150 partite di NBA in penombra, e  segnato solo 11 punti fra il 4 novembre, il giorno del debutto coi Lakers, e l’8 gennaio presentatosi da un giorno all’altro con una doppia-doppia sorprendente a San Antonio (22 punti, 13 rimbalzi), è diventato titolare, coronando la sua esplosione martedì notte allo Staples Center come  principale protagonista della risicata  vittoria con New Orleans.

La prima doppia-doppia che vale anche il successo della squadra, segnando i canestri del break che hanno dato 18 punti di vantaggio ai Lakers. E dilapidato il vantaggio, sul 102-101 con gli Hornets  trascinati da Eric Gordon e Greivis Vasquez, assist-machine venezuelana, i Lakers nel momento critico hanno avuto la tripla del rilancio da questa ala dotata atleticamente  capace di giocare più fuori che dentro e con un buon tiro da 3, che sta oscurando Wolrd Peace. Tanto di cappello anche a Mike D’Antoni che ha deciso di dargli fiducia in piena tempesta, mentre sembra aver avuto ragione anche con la richiesta a Kobe di tirare di meno.

Per la terza serata consecutiva Kobe è andato in doppia cifra negli assist, 39 totali nelle ultime tre gare della sorprendente metamorfosi, è stato solo il 4° marcatore della sua squadra (il top scorer Howard si è esibito con una clamorosa schiacciata…sul ferro…) e da 3 gare non segna una tripla. Nelle due precedenti gare vittoriose non aveva mai un solo tiro, con New Orleans ci ha riprovato con 4 padelle. Black Mamba sta  cercando con molta umiltà  di cambiare mestiere (pardon…ruolo)   pur essendo stato il più votato dell’All Star Game con 1 milione e mezzo di preferenze.

Infine tanto di cappello ai grandi nasoni, il sempre sorridente Lamarcus Aldridge che fa parte del club dei bigs   nel ruolo di ala, con LeBron, Durant, Anthony e Griffin  (e più sotto non dimentichiamo il Gallo) ha segnato sulla sirena il canestro  del sorpasso e della vittoria dei rail Blazers e il sempre triste Klay Thompson che con 32 punti  ha migliorato il suo primato personale ed è una fra le più importanti ragioni del boom dei Warriors.

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Risultati martedì 19 gennaio: Cleveland-Golden State 95-100 (18 T.Thompson + 11 r, 18 Waiters, 7 a; 32 K.Thompson, 6/8 da 3, 7 r, 26 Jack + 12 a,  20 D.Lee + 13 r); Detroit-Milwaukee 90-117 (18 A.Drummond + 18 r, 14 G.Monroe, 8 r, 4 a; 30 B.Jennings, 5/8 da 3, 17 Dunleavy, 14 M.Ellis, 6 rec, 12 Dalembert + 10 as, 7 B.Udrih + 11 as); Portland-Dallas 106-104 (29 Aldridge + 13 r, 26 JJ Hickson  + 15 r, 8/8 tl; 26 Nowitzki, 17 Collison 3/3 da 3, 15Mayo, 9 a); LA Lakers-New Orleans 111-106 (24 Howard, 6/11 tl, 4 r, 20 E.Clark + 12 r, 14 K.Bryant + 11 assist, 5/12, 0/4 da 3, 8 r; 25 E.Gordon, 6/8 da 3, 18 A.Davis, 15 Vasquez + 15 a).

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