Sabato a Milano gli amici del basket ricordano Dido Guerrieri

Dido Guerrieri è sempre stato un laico originale, non un iconoclasta,e le sue volontà in merito al significato di un funerale sono espresse da una singolare comunicazione che il figlio ha inviato a coloro che hanno partecipato al ricordo del padre, uno dei grandi coaches col pallino dell’innovazione per lo spettacolo del gioco:

Carissimi,grazie a tutti per le testimonianze di affetto nei confronti di mio padre, è stato molto bello vedere quanto fosse amato ed apprezzato dalla sua “famiglia” allargata.Visto la sua scarsa confidenza con la religione abbiamo pensato di organizzare un incontro tra amici, con lo scopo di ricordarlo, sabato prossimo 9 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso lo NH Touring Hotel, Via U.I. Tarchetti 2, Milano (zona Piazza Repubblica/Stazione Centrale).

Canestro pazzo, “Gallinari make the impossibile”

Se non il più spettacolare  del turno di martedì 5 febbraio il canestro del Gallo alla fine è stato il più pazzo, un gancio campanile concluso con la mano mancina ma quella destra per evitare lo sfondamento  dell’avversario  che ha già preso posizione. Un gamncio che parte dalla cintola  ed entra carambolando di tabellone, e lui che casca a terra.

Siamo nel finale di Denver-Milwaukee, match tradizionalmente sfavorevole  per i Bucks che hanno vinto solo 8 volte su 34 in Colorado. Samuel Dalembert si regala una serata da Guinness, lui alto e  grosso e non molto veloce ma coordinato che da 5,7 punti di media finisce  a 35. Si trasveste da Chamberlain, il gigante caraibico di Haiti firma  il record  nella carriera del 32 e  anche della stagione fra tutti i colleghi del suo ruolo.

Nba Gallinari e la gran scalata da record

Anno nuovo, Gallinari migliore. Chiuso con 7 punti contro Memphis il  bel 2012 che l’ha visto in veste di trascinatore  nell’imbattuta qualificazione europea  della  nazionale azzurra e spuntare un rinnovo di contratto da 8 milioni per stagione, riconoscimento per il buon affare fatto dal club quando arrivò dai Knicks nel giro di Anthony,  il 2013 non poteva iniziare nel migliore di modi perché  nelle 17 gare dall’1 dell’anno ad oggi   ha sempre chiuso in doppia cifra  partendo dai 15,8 di gennaio per  raggiungere  il tetto da quando nel 2008 sbarcò nella NBA con  17,1  punti di media grazie ai  22  di martedì notte contro Milwaukee, una  delle squadre in  forma in cui si è fatto notare come l’emulo di un certo LeBron.

In questo mese  incredibile per Denver che con 17 vittorie e 3 sole sconfitte, in serie vincente da 7 partite, è oggi  la sesta formazione della Lega col 63,3  avendo superato Golden State e messo il fiato sul collo a Memphis (63, 8) il Gallo ha toccato una media-record di  23 punti nel trittico fra il 13 e 16 gennaio (23 Cavs, 21 Warriors, 25 portland)  salando a 24 nelle ultime 3 gare (27 Indiana, 27 Houston, 22 Bucks) e oggi oltre a essere con questa continuità il miglior cecchino della sua formazione è arrivato  al 28° posto guadagnando ben 9 posizioni. In questa scalata palmo a palmo,  si è lasciato alle spalle grandi giocatori, come Howard, e staccato Nicolas Batum per essere il n.2 europeo dietro l’inarrivabile Tony Parker, e il sogno di arrivare all’All Star Game non è lontano.

Cremona: Jackson è italiano, Fip ti faccio causa!

Di Antonio Trevigiano

Punti e virgole”, con la selezione dei fatti della settimana che mette al centro Gianni Petrucci.

1) Primo Consiglio Federale del Petrucci3 presieduto dal medesimo che ha dimostrato di essere più democristiano di Rumor: un contentino a tutti i “fedelissimi”; l’ordinaria amministrazione a La Guardia oggi il Presidente è impegnato nella campagna elettorale di Pagnozzi al Coni
2) Petrucci troverà la prima grana:  la Vanoli Cremona ha dato mandato all’avv. Storelli (agente del CT Pianigiani) di far causa far causa alla FIP in quanto il suo giocatore Jackson, da poco diventato italiano, è considerato comunitario e non italiano. Cremona ha torto perchè il regolamento è chiarissimo

Niente playoff a 12 squadre per Legadue, F4 a Trento

Era una proposta per dare una fiammata d’interesse al campionato di Legadue, ma raccolti diversi no l’assemblea si è allineata. Non si sa quale principio abbia vinto, quello che che le formule non si possono cambiare a bocce in volo e che le ragioni della promozione valgono  meno di principi che dovrebbero essere più elastici al giorno dopo.

Queste le decisioni dell’Assemblea svoltasi  martedì pomeriggio nella sede di Bologna:

– mantenere inalterata  la formula attuale del campionato, con play off a 8 squadre, senza apportare modifiche in corso d’opera dopo l’esclusione dal campionato della Pallacanestro Sant’Antimo

Anche il basket nel Governo dello sport di Toscana

Due uomini del basket figurano nei quadri dello sport toscano dell’ex campione Salvatore Sanzo,  neo presidente del Coni regionale. Si tratta di Simone Cardullo presidente della Federbasket regionale che siede in Giunta e Roberto Montermini ex giocatore Mens Sana Basket.

“Non sono un rottamatore ma un innovatore – ha detto Sanzo –, lavorerò con grande serietà, serenità, passione e impegno in questa nuova avventura. Credo che la Regione Toscana sia la principale Istituzione di riferimento con cui collaborare su programmi importanti quali la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti, ma anche su temi di grande attualità quali l’occupazione giovanile nello sport e il legame sempre più stretto con il settore del turismo che rappresenta una vera opportunità per lo sport”.

Maccabi nei guai: Thomas torna in America, stop per Eliyahu

Le disgrazie non vengono mai sole e nel giro di 48 ore il Maccabi è stata colpita da due fatti che possano compromettere una stagione iniziata in maniera brillante  ma che si è fatta delicata nelle Top16Malcom Thomas e il Maccabi hanno trovato a fine settimana un accordo per chiudere il rapporto determinato da un calo delle prestazioni, e 24 ore dopo nei quiarti di finale della Coppa di Israele con l’Hapoel Holon si è infortunato al ginocchio Lior Eliyahu, il capitano, che proprio nel turno settimanale in Turchia contro il Besitkas era stato decisivo (17 punti, 23 di valutazione e 5 rimbalzi) per una vittoria importante per entrare nelle prime 4.

Si tratta di una distorsione ai legamenti che richiede due settimane di cura e di stop per il miglior centro nella storia del basket italiano che viaggia in Euroleague con una media di 10,1 punti e 3,6 rimbalzi e 2,6 assist. Non sarà disponibile per il match casalingo col Barcellona del 14 febbraio e anche per la fase finale della coppa d’Israele.

Nba Bulls a Indiana ma non basta il record di Belinelli (24 punti)

Record personale (24 punti) di Marco Belinelli molto importante che consolida  la fiducia che la squadra ripone in lui e  la possibilità di un rinnovo di contratto coi Bull ma  effimero ai fini del risultato perché a Indiana  nel big match per il 1° posto della Central Division  fra due rivali tignose, con molte risorse, che non guardano in faccia a nessuno, in una partita divertente e due azioni da cineteca, un passaggio fra le gambe schiacciato a terra di Paul George per finire in contropiede e uno slam dunk terrificante dello stesso, coach Thibodeau  non può fare miracoli mancando di Noah e Hinrich e Carlo Boozer al rientro.

Il “Beli” venuto dalla panchina segna la bellezza di un punto al minuto, impresa possibile solo alle star, ed è l’autore  del canestro del 92-96 a 4’ dalla fine che tiena in vita le speranze di vincere a Indianapolis in una gara che ha visto i Tori di Chicago finire avanti di 1 punti nel 1° e ultimo quarto e accusare i 10 punti nei due parziali centrali. Indiana con George  ormai laureato all-star, il solido regista Hill l’emergente Lance Stephenson in crescita e Hibbert a spostare il duello ai rimbalzi (47/35) e maggior qualità e potenza negli esterni ha vinto meritatamente, Nate Robinson e Belinelli si sono superati, la difesa non poteva fare miracoli perché i Pacer hanno gioco e elementi creativi,  e pur perdendo a Indiana rimangono la squadra che ha perso meno partite in trasferta (8). Nei confronti diretti i Pacers sono 2-0 avendo vinto già 80-76 a Chicago e con 29/19 raggiungono i Bulls e vanno in testa, successo che vale doppio.

La Coppa Italia torna al Forum, sarà la prima vittoria Armani?

Per parlare di Coppa Italia, un viaggio su Italo mi sembra di buon auspicio… E con questo mi sono giocato il 90% dei lettori… Ci avviciniamo a passi lunghi verso la kermesse che si terrà al Forum di Assago dal 7 al febbraio 10, grande palasport che comincia ad avere qualche annetto (nato nel ’90) e che aveva corso il rischio di essere costruito sulle macerie del Palasport di via Tesio, di fronte allo stadio di S.Siro.

É di quei tempi il tentativo di Berlusconi di creare la famosa polisportiva che avrebbe dovuto comprendere oltre al calcio, volley, rugby ed hockey anche la piú rappresentativa delle compagini milanesi , l’Olimpia Milano. Poi per motivi sconosciuti ma neanche tanto, non se ne fece nulla e la famiglia Gabetti rimase ancora per un pó, tempo di costruire insieme a Cabassi la nuova casa del basket milanese.

Nba LeBron e il supertrio di Miami fanno un regalo al loro “filippino”

Il  celebrato supertrio (Big Three) offre il meglio di sé (81 punti su 100, solo 19 gli altri 7, un punticino solo per Ray Allen, Chris Andersen è stato solo uno spot al superfluo) e Miami dopo un primo tempo difficile, sotto il fuoco di Rudy Gay, il  nuovo arrivato dei Raptors, e DeRoizan, l’altro cecchino, approfittando delle palle perse dei rivali nel 3° tempo schiaccia sull’acceleratore e conquista una vittoria importante  in  trasferta.

Il crollo dei Raptors nella seconda parte della gara, 35 punti contro 56, 17-27, 18-29, con uno “spadellamento” indicibile (a parte i due cecchini, l’1/5 nelle triple dell’ex Grizzlies, il 6/17 di de Rozan, l’1/7 di Alan Anderson e l’1/6 di Lucas, fa capire che l’uscita di scena di Josè Calderon, la mente e il cuore e anche il sarto del gioco della squadra che adesso è legata alla leggerezza di due play volatili come Lowry e Lucas ( cambio del titolare) e la trasformazione dovuta alle operazioni di mercato costata anche la perdita di Ed Davis, giocatore in crescita e prezioso in difesa e attacco, lascia perplessi.

Nba i resti dei Bulls sorprendono ad Atlanta, Belinelli c’è

Con gli uomini contati, ancora fuori i titolari Noah (fascite), Boozer (stiramento gli addominali) e il play Hinrich e Hamilton sotto tono, dopo l’amara notte con  Brooklyn e  un primo tempo giocato alla pari una  sospensione di Belinelli ha segnato l’allungo decisivo nella ripresa (72-62) e adesso i Bulls vanno al big match di lunedì contro Indiana per l primato della Central Division. La difesa ha asfissiato Atlanta anch’essa con problemi di infortuni (il georgiano Pachulia) concedendo 16 punti nel 3° e 4° quarto, questa la prima ragione del successo dei  Bullsdozer che sono la squadra che ha perso di meno  in trasferta (7 volte).

Deng ha confermato di essere tornato in fretta ai suoi livelli e pronto per l’All Star Game, ormai una realtà Taj Gibson (19 punti e 19 rimbalzi) che ha giocato da centro e ala alta e Jimmy Butler con un’altra doppia-doppia. Idue hanno garantito il dominio ai rimbalzi (45/23) alla Philips Arena, Belinelli per la seconda sera ha mancato 3 triple su 3 ma il suo coach che gli dato fiducia perché Marco è ormai, come s’è detto, a pieno titolo un uomo-Bulls, difende, legge le difese, aspetta il suo momento.

Petrucci investe 700 mila euro sui giovani, non si poteva rinunciare al passaportato?

Si è tenuto a Roma, presso l’Hotel River Chateau, il Consiglio Federale Fip presieduto da Giovanni Petrucci.

Tra i principali argomenti trattati:

Responsabili Settori Fip. Sono stati nominati i responsabili dei Settori della Fip.

Coordinatore delegato Settore Squadre Nazionali Femminili: Sandra Palombarini

Presidente Settore Organizzazione Territoriale: Giancarlo Galimberti

Presidente Settore Agonistico: Gianni Del Franco

Coppa Italia, ecco la scelta dei 12 per Milano: sembra un insaccato

Sahin sì a fuoror di popolo, Paternicò no a furor di popolo. Non passa la lista dei Top Ten chiesta dal presidente di Legabasket  per le Final Eight al Mediolanum Forum dal 7 al 10 febbraio, fa bene la Fip a rispondergli coi fatti  se non fosse che – ahi ahi – ci troviamo ancora i nomi di due arbitri  di cui si parla molto in Baskettopoli.

Uno dei quali è stato oggetto di un esposto di Roma  alla magistratura con l’accusa  tecnica documentata  sulla sua direzione nella partita forse più discussa nella storia del campionato, a parte il famoso spareggio Livorno-Milano  e l’altro chiacchierato e che  raccomandava, papale papale, una collega e veniva citato dei capi del fischietto in relazione a un certo sistema come i due capi lo definivano. Chi ha commesso  peccatucci come questi, evidenziato nei verbali  di un Processo che si tiene  in un’aula di tribunale e non al bar,   dovrebbe certamente dare  maggiore significato e portare rispetto all’art.2 del  regolamento, che  si configura in “mancanza di lealtà e correttezza”.

Nba il 18 buon numero per Gallinari e Belinelli

Esce il 18 sulla ruota di Chicago e di Denver, ma il più felice è il Gallo il premiato collante italiano dei  Nuggets che con 18 punti sigilla il successo n.30 che fa della formazione di George Karl una delle sole cinque  ad aver raggiunto questo traguardo fallito invece venerdì notte da Miami che ha perso nettamente a Indiana segnando 89 punti.

I 18 di Belinelli, miglior marcatore della sua squadra assieme a Luog Deng ma primo per rapporto minuti-punti e un assist da favola per Gibson  sono serviti ai Bulls solamente per uscire dall’United Center a testa alta nella serata in cui Thom Thibodeau, evidentemente un coach bravo ma non fortunato, si è trovato  a non poter mandare in campo per acciacchi vari i suoi pilastri Boozer (stiramento) e Noah (caviglia) e anche il play Rick Hinrich per un problema al gomito.

Gallinari ha giocato contro New Orleans 36 minuti, le sue percentuali non sono state per colpa del tiro da 3 (2 su 7) , meglio dentro l’arco (6/11) perché sa giocare anche in 1 contro 1 quando vede un buco nella difesa, ha reso il gioco fluido muovendo la palla sul lato debole e con rovesciamenti di lato e portato 7 rimbalzi a una squadra completa, battagliera, che vale più della classifica, con Anthony Davis, n.1 del draft, che sta sbocciando dopo vari infortuni e l’assist-machine venezuelano Greivis Vasquez che non è riusciuto a superare il muro dei 10 passaggi al bacio, come fa quasi tutte le gare. Iguolata è stato continuo, Lawson ha tirato molto e non sempre con successo, con 30’ vittorie cambiano le prospettive.