Nba Bulls a Indiana ma non basta il record di Belinelli (24 punti)

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Record personale (24 punti) di Marco Belinelli molto importante che consolida  la fiducia che la squadra ripone in lui e  la possibilità di un rinnovo di contratto coi Bull ma  effimero ai fini del risultato perché a Indiana  nel big match per il 1° posto della Central Division  fra due rivali tignose, con molte risorse, che non guardano in faccia a nessuno, in una partita divertente e due azioni da cineteca, un passaggio fra le gambe schiacciato a terra di Paul George per finire in contropiede e uno slam dunk terrificante dello stesso, coach Thibodeau  non può fare miracoli mancando di Noah e Hinrich e Carlo Boozer al rientro.

Il “Beli” venuto dalla panchina segna la bellezza di un punto al minuto, impresa possibile solo alle star, ed è l’autore  del canestro del 92-96 a 4’ dalla fine che tiena in vita le speranze di vincere a Indianapolis in una gara che ha visto i Tori di Chicago finire avanti di 1 punti nel 1° e ultimo quarto e accusare i 10 punti nei due parziali centrali. Indiana con George  ormai laureato all-star, il solido regista Hill l’emergente Lance Stephenson in crescita e Hibbert a spostare il duello ai rimbalzi (47/35) e maggior qualità e potenza negli esterni ha vinto meritatamente, Nate Robinson e Belinelli si sono superati, la difesa non poteva fare miracoli perché i Pacer hanno gioco e elementi creativi,  e pur perdendo a Indiana rimangono la squadra che ha perso meno partite in trasferta (8). Nei confronti diretti i Pacers sono 2-0 avendo vinto già 80-76 a Chicago e con 29/19 raggiungono i Bulls e vanno in testa, successo che vale doppio.

Marco Belinelli ha superato per la quarta volta in stagione i 20 punti, il suo capolavoro rimangono le due gare coi Knicks segnando sia a Chicago che al Madison 22 punti. Il suo inizio di febbraio è significativo, anche se nelle prime due partite ha segnato 18 e 24 punti ma la squadra ha perso.

A  Novembre, come debuttante, ha segnato in doppia cifra solo 3 volte su 12 (top 13 punti), a dicembre 11 volte (3 volte sopra i 20, di cui ben 9 consecutive fra il 5 dicembre e il 11 gennaio quando è stato chiamato a sostituire l’infortunato Rip Hamilton e potendo giocare come guardia guardia titolare. A gennaio altre 5 volte , a febbraio 2 volte su 3 gare e il record stagionale con 24 punti in 24’21”, 9/13 in area, 1/3 oltre l’arco, 5/6 liberi, 3 assist, 1 persa. In totale

Solo per un soffio il voluminoso Mike Woodson  non ce l’ha fatta ad assicurarsi la panchina dell’Est per l’All Star Game, ma persa la battaglia è fiducioso di vincere la guerra. I Knicks hanno battuto nettamente Detroit, è stato quasi il remake del match giocato a Londra e il debutto di Josè Calderon che deve aver scosso Brandon Knight, vista la pessima   prestazione della talentuosa guardia (2/10, 1/6 da 3, 1 rimbalzo, 2 assist)  non ha spronato i Pistons, e la quinta vittoria consecutiva (e l’ottava nelle ultime 10 gare) hanno acceso l’inedita sfida New York-Miami per il primo posto dell’Est, anche se non è escluso qualche colpo di scena magari col rientro di Derrick Rose. New York ha risposto a Miami che ha vinto col suo famoso trio a pieno regime di giri e il suo  Santo Lavoratore (gara perfetta di LeBron) giocando da playoff pur davanti alla modesta Charlotte, e Woodson non nasconde di voler fare adesso un pensierino alla vittoria nella Conference per avere il vantaggio del campo, e le due prossime partite sono a portata di mano, mercoledì a Washington e fenerdì a Minnesota:

L’atmosfera è elettrica, non tutto ha funzionato nel lunedì notte per le famiglie al Madison come i tre playmaker Felton, Kidd e Prigioni che hanno segnato complessivamente 10 contro io 15 del solo Calderon, ma si respira l’atmosfera dei leggendari Knicks che dominarono la scena inizio Anni Settanta, e a proposito di quegli anni mitici Tyson Chandler che lasciata Dallas col titolo sta ottenendo riconoscimenti  importanti nella Grande Mela e per la terza volta consecutiva ha catturato 20 rimbalzi, anche se il record della giornata sono stati i 22 di DeAndre Jordan stizzito di leggere che i Clippers vorrebbero scambiarlo la prossima stagione col brasiliano Varejao.

Tyson, miglior difensore della scorsa stagione e  uno dei 12 del Dream Team di Londra, ha eguagliato il record di Willis Reed e il suo contributo è particolarmente importanti essendo i compagni Marcus Camby e Rasheed Wallace in infermeria. “E’ incredibile – dice il centro col diamantino nell’orecchio – leggere il tuo nome nel libro dei record dei Knicks, e non posso che ringraziare per questo onore”. Si morde ancora le mani Mark Cuban, il proprietario di Dallas che ama i colpi di scena, per aver perso,  dopo il titolo, Chandler ma anche  Jason Kidd e anche Josè Barea la trottola portoricana che  sta giocando bene nella sfortunatissima Minnesota dove ha trovato il suo spazio fra gli europei Rubio (ieri notte nel ko casalingo contro Portland della matricola Lillard 14 assist e 15 punti, prima doppia stagionale per lo spagnolo) e Shved (in giornata no, 3/10 al tiro). Dallas l’anno scorso si era tutto sommato salvata, in questa stagione fra altri errori di mercato (Oj Mayo?) , problemi di spogliatoio (DelonteWest) e infortuni (Nowitzki e da ultimo Kaman), è una squadra di secondo piano, forse senza futuro e la riedizione del playoff dell’Ovest dell’anno passato non ha avuto storia con 21 punti di differenza per Oklahoma con Kevin Durant meno attento al tabellino e sulla via di  diventare un giocatore da 5 ruoli come LeBron, e leggere le difese.

Uno suo passaggio “no look” da fuori area a Martin sottocanestro non ha fatto rimpiangere il prezzo del biglietto nella serata divertente  dei Thunder (36/12)   che grazie alla  jella nera che ha colpito i Clippers (oltre al’infortunio di Chris Paul, fuori da 8 turni, pagata a Washington anche l’assenza di Blake Griffin) nell’ultima parte della regular season si giocano il primo posto  con San Antonio di Tony Parker  arrivato alle 10 vittorie consecutive e al 1° posto assoluto (38/11).

Risultati lunedì 4 febbraio: Indiana-Chicago 111-101 (29 D.West,7/10 tl, 9 r, 22 Geo.Hill, 7/10, T3 3/5,6 a, 21 P.George, Tl 7/8 + 11 r; 24 Belinelli, 9/13, T3 1/3, Tl 5/6, 3 a, 19 N.Robinson, T3 3/7, 5 r, 9 a, 10 T.Gibson + 11 r);Filadelfia-Orlando 78-61 (21 S.Hawes + 14 r, 13 Holiday, 6/15+ 14 a; 18 E.Moore, T3 0/4, 9 Vucevic, 3/10 + 14 r); Washington-LA Clippers 98-90 ( 21 M.Webster, T3 5/6, 15 Nenè, 15 G.Templw, 9 Okafor + 14 r; 28 Jam.Crawford, Tl 5/6 , 17 Bledsoe, 9 a, 7 D.Jordan + 22 r); New York-Detroit 99-85 (27 C.Anthony, 10/17, T3 3/5, 20 Stoudemire, 16 JR Smith, T3 5/13, 8 T.Chandler + 20 r; 15 Calderon, 7/12, T3 ¼, 13 G.Monroe +  10 r); Miami-Charlotte 99-94 (31 L.James, 13/14, Tl 5/6, 8 r, 8 a, 23 C.Bosh 11/18, 20 D.Wade 7/19, Tl 6/10 + 12 r; 18 Sessions, Tl 10/10); Oklahoma-Dallas 112-91 (24 Westbrook, Tl 8/9, 7 a, 19 Durant, Tl 5/6 + 10 r, 17 K.Martin, T3 3/5; 23 Marion, 10/14, 1 r, 0 as, 15 D.Jones); Minnesota-Portland 98-100 (23 D.Cunningham, 11/17, 15 Barea, 15 Rubio, Tl 3/8 + 14 a, 13 Pekovic + 11 r; 25 Andridge + 13 r, W.Matthews, T3 4/8, 21 Lillard, 7 Batun, 7 pe); Utah-Sacramento 98-91 (20 R.Foye Tl 5/6, 15 A.Jefferson + 12 r; 23 J.Thompson, 20 T.Evans, T3 0/3, Tl 6/10, 17 Thomas).

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