AAA, gigante NBA offresi in Europa, perchè Troy Murphy non convince

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Questo “Editoriale” prende lo spunto da una notizia di attualità, si tratta di  un’offerta di mercato molto pesante proposta in questi giorni  ai maggiori club europei. Qualcuno, alla fine, magari abboccherà, ma per ora prevale la ragione.

Il protagonista della storia è Troy Mpurphy al centro in queste ore del mercato del  Real. Questo perché nelle prime uscite ufficiali nella squadra di Pepe Laso sta facendo sfracelli il naturalizzato Nikola Mirotic il quale – ricordo – ha confessato a Marca la sua delusione per il trattamento riservatogli dalla Federazione spagnola  che,  promessogli  il posto in nazionale,  non gli ha fatto sapere più nulla. Suscita invece perplessità Marcus Slaughter che doveva giustificare la cessione di  Ante Tomic, l’ultimo dei messiniani, pericoloso boomerang avendo firmato per i “nemici” del Barcellona.

Ecco quindi la ragione per cui nel roster c’è ancora una x per il ruolo di centro e ala (oltre a Tomic è stato ceduto anche Velickovic, preso di mira da Messina e in seguito vittima di un serio infortunio che gli ha fatto perdere il posto nella nazionale serba) e al Real Madrid viene offerto Muprhy.

Il Real Madrid, come scritto nei giorni scorsi,  è ancora sul mercato. Ma non può sbagliare, le incertezze di Slaughter nel frattempo  hanno fatto tornare d’attualità Felipe Reyes  e giustificato una  trattativa per la verità molto blanda con Troy Brandon Murphy, il centro scaricato dai Lakers. Il Real Madrid si è subito ritirato dall’affare.

Ragioni economiche, ma anche tecniche perché  sappiamo tutti che l’ex giocatore di Notre Dame, n.14 del draft 2001, non ama molto le aree affollate, preferisce fare un passo indietro e sfruttare il  suo tiro mancino da 3 punti.

Murphy viene dunque offerto in questi giorni in Europa, anche il Maccabi sarebbe stato interpellato ma è già in una botte di ferro con Lior Elyhau cresciuto in attacco e come personalità, il georgiano Shermandini (ex Cantù) e l’americano Shawn James come terzo centro. E’ probabile abbiano bussato anche alla porta di Milano che però ha già Bourousis,  un po’ la sua copia europea come gioco e storia.

Siena invece si è appena liberata del contrattissimo (2 milioni di euro) di David Andersen che a sua volta come gioco assomiglia a questo gigante bianco che per 11 anni ha girovagato per la NBA senza  mai convincere veramente, tranne che a Indiana, nel ruolo di centro.

Nato il 5 maggio (data storica per la morte di Napoleone che evidentemente non gli è giovata, considerata la tempra) 1980  a Morristown (New Jersey), ha giocato oltre 700 partite (10,9 punti, 7,9 rimbalzi)  e vestito le maglie di Golden State, Pacers, Nets (18 gare), Boston Celtics (17 gare) finendo ai Lakers come panchinaro illustre: 16,2 minuti, 3,2 punti, 3,3 rimbalzi nella regular season e 3,8 minuti,3 punti in tutto nei playoff.

Figuriamoci se il Real può spacciare per un grande acquisto il vice di un certo Pau Gasol.

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