Nba Belinelli non replica, stanotte il Gallo sfida Kevin Durant

Come Paganini, Marco Belinelli non ripete dopo l’eroico canestro di Boston,  nell’ 3° overtime consecutivo dei Bulls  riuscendo   a offrire per 30 minuti un lodevole contributo alla sua squadra orfana di Louol Deng, il match winner del supplementare di Toronto, senza tuttavia fare peggio  al tiro (3/9, 1/3 dall’arco, 8 punti) delle  altre 4 guardie. Vale a dire colleghi illustri quali  Rip Hamilton (5 punti,2/7, 1/6 in area), Rich  Hinrich (3 punti, 0/1, 1/3), Nate Robinson (11 p, ma 5/15 e 1/5 da 3) e l’ultimo arrivato Daequan Cook in campo  5 minuti senza tirare mai a canestro, un acquisto più dannoso che superfluo.

Nba Durant mister 52 e Belinelli decisivo a Boston

Nella sera del record  di Kevin Durant con 52 punti, anche gli italiani sono protagonisti nella NBA. Grazie a Belinelli i Bulls vincono nell’overtime una partita che stavano per perdere con un canestro a 1 dalla fine del suo acquisto estivo,  bravo a farsi trovare al posto giusto per il passaggio di Boozer e a capire che Rondo non gli dava credito per l’ultimo tiro.

Fuori Luol Deng, l’uomo del precedente successo,  per uno stiramento il  barbuto azzurro felsineo raccoglie, non senza patema, la palla  schiacciata a terra dal suo illustre  compagno che dimostra umiltà e senso di squadra in una serata un cui, con 20 rimbalzi e 19 punti, poteva pretendere l’ultimo tiro. E’ una palla che scotta, che gli vale il rinnovo del contratto e dopo il Madison il nostro eroe sbanca anche il Boston Garden con un tiro in ricaduta, il fade away, dentro l’area.

Nba contributo di Belinelli alla risalita dei Bulls

Torna la fiducia di coach Thibodeu per Belinelli che raccoglie più tiri liberi (6/9) fra tutti i compagni,  e si prende l’ultimo tiro del tempo regolamentare, dopo che i Bulls hanno sciupato un vantaggio di 19 punti. Entrata sulla sinistra, sospensione in ricaduta (fade away), gli arbitri abbonano il fallo a Kyle Lowry, poi nel supplementare decide con freddezza Loul Deng con  un jump da 7  metri e Calderon sbaglia il missile della vittoria.

Favolosa serata di Boozer (36 punti e 12 rimbalzi), di questi tempi un caterpillar, Noah un leone al rimbalzo, Deng puntuale, Belinelli deciso a non perdere l’occasione: queste le ragioni che permettono ai Bulls in pieno rilancio di vincere, anche se con qualche affanno che si poteva evitare la quarta gara consecutiva in trasferte e di attaccare (22/15) Indiana (24/16) che ha perso a Orlando sostenuta dal sempre più sorprendente 22enne montenegrino Vucevic, miglior centro giovane della Lega.

Nba Chicago stregata per i Bulls, fuori fase anche Belinelli

Imprevedibile scivolone dei Clippers. Avanti di 9 punti al’inizio dell’ultimo quarto, la formazione  n.1 della Lega  non riesce ad allungare la striscia vincente  in casa di 13 partite. E soprattuttto viene battuta da Orlando arrivata allo Staples Center con 10 sconfitte consecutive, la peggior striscia della Lega. Vinnie Del Negro chiede invano il pugno del ko che non arriva, tanto che   non bastano i 30 punti di Griffin, high stagionale, e i 16 assist di Paul  come nella gara precedente, e il debutto stagionale di Grant Hall guarito dal problema al ginocchio. Viene così  gettare alle ortiche una gara che doveva essere di routine.

Orlando nell’interessante  “post-Howard” ha dimostrato che  la sua classifica è bugiarda, che sa lottare, non si dà mai per vinta. E difatti le statistiche dicono che ha vinto 6 delle 13 gare rimontando più di 10 punti, mentre Redick, autore della tripla  decisiva a 42” dalla fine rivendica il diritto alla compensazione  ricordando che nella sua serie nera  la  squadra è arrivata all’ultimo minuto a giocarsela per ben 6 volte. Il marine bianco  Redick, il cambio delle guardie, ottimo tiratore  è certamente uno dei protagonisti del blitz in California, il suolo natio di Arron Afflalo, ex  studente di Ucla, che  l’aria di casa ha esaltato.

Nba Gallinari e Belinelli protagonisti, Lakers a rischio playoff

Italiani sempre protagonisti nella lunga notte di venerdì con 22 squadre su 30 in campo, Gallinari 23 punti, top scorer di Denver con  la tripla decisiva a 34” secondi (94-89), mentre Belinelli entrato a un minuto dalla fine del 1° quarto per Rip Hamilton che stava giocando bene è stato tenuto in campo dal suo allenatore e  al Madison ha nuovamente  risposto alla fiducia con 12 punti, contributo di personalità e gioco per la vittoria n.20 dei Bulls che dopo il 3/0 nei con fronti diretti con i Knicks  adesso puntano a riprendersi la leadership della Central Division  essendo a sole 2 vittorie di Indiana e con la prospettiva del ritorno della  sua star Derrick Rose.

Oklahoma ha vinto sul campo dei Lakers, svanito l’effetto-Nash rimangono i problemi di formazione per gli infortuni di Pau Gasol, Dwight Howard e Jordan Hills ed è difficile vincere con Mr.Inaffidable (al secolo Robert Sacre,  simpatico spilungone di Syracuse per ora senza arte né parte) starter al posto di Superman. Mike D’Antoni ha riattivato Jamison e scoperto Earl Clark ma gli ha voltato le spalle la fortuna che gli aveva permesso di battere sul filo un concorrente per la panchina per il grande Jackson, il più titolato coach dell’ultimo ventennio di NBA, invocato dal pubblico.

Belinelli in calo, i Bulls chiamano Daequan Cook?

Che pensare  della  posizione di Belinelli che nelle ultime 2-3 partite è rientrato nei ranghi, leggendo della voce di mercato che sostiene  prossima la firma  di Daequan Cook(1,96, guardia, 26 anni Ohio State), coi Chicago Bulls quando grazie alle 3 settimane  di assenza di Rip Hamilton che hanno dato l’opportunità all’azzurro di farsi notare fino  a due partitone contro i Knicks che facevano supporre un rinnovo del contratto? Il buffo Rip che a volte assomiglia a ET  ha ripreso il posto nel quintetto  e ai Bulls oltre le ultime due vittorie  ci sono buone notizie per quanto riguarda il ritorno  di Derrick Rose, l’indiscussa star.

L’ex MVP 2011, prima matricola a conquistare il trofeo individuale più prestigioso che LeBron ha vinto 3 volte da qualche giorno viaggia e si allena con la squadra anche se per rivederlo in campo si parla di un mese. Coach Thibodeau fa lo gnorri, sa benissimo che non è il caso di forzare il ginocchio dopo la complessa operazione  per ricostruire crociato e un’assenza di 8 mesi.

Nba Belinelli uomo-Bulls, Gallinari non basta a Denver, fermo Bargnani

Secondo ko casalingo dei campioni di Miami, il colpo è firmato dai Warriors che vincono la quinta partita consecutiva e contendono il primato della Pacific Division ai lanciatissimi Clippers.

Chicago riesce a passare a Filadelfia, la seconda squadra dell’Atlantic Division e  conferma il suo primato nella Central Division grazie all’ingresso di Belinelli in quintetto che da quando ha sostituito Rip Hamilton è la guardia più prolifica e ha chiuso una partita di carattere in doppia cifra, mentre il trio Faried-Gallinari-Lawson non ha avuto molta collaborazione da Iguodala, star offuscata che ha chiuso con 2 soli punti peccando troppo al tiro (1/9, 0/2 da 3), da Andre Miller e dai due lunghi Koufos e McGee che in due hanno segnato 15 punti e preso 10 rimbalzi contro i 22 punti e 11 rimbalzi del montenegrino Nikola Pekovic, miglior centro europeo, e Kevin  Love che ha tirato male per la polemica che ha fatto capire alla sua società che vuole andarsene, ma ha compensato con 14 rimbalzi. Faried da matricola di lusso adesso è un All Star, anche se la sua doppia-doppia non è stata bastata,  e Gallinari nel ritrovare il tiro (9/13, 4/5 dall’arco) sperava di avere miglior sorte e non voleva perdere questo match per salire sopra il 50 % di vittorie e dare strada a Minnesota che alla vigilia del ritorno di Rubio sorpassa la squadra di Karl al 3° posto della Northwest.

Nba non basta Belinelli bomber, Gallo decisivo a Detroit

I Lakers di D’Antoni rilanciano anche i Cavaliers della pulce Irving (28 punti e 11 rimbalzi), e oggi sono solo la 21ma squadra della NBA.

La squadra che avrebbe dovuto far tremare il mondo, costruita attraverso un mercato durato quasi due anni, un tempo maggiore di certe spinose  trattative diplomatiche degne di maggior causa della palla a spicchi,  ha riservato a Mike D’Antoni la settima sconfitta su 11 gare. Mike non ha trattenuto una boccaccia di disgusto, durante l’amara gara, nel vedere i suoi Lakers bombardati dall’alto dai Cavaliers, con Varejao che riceva la palla, finta e sul secondo passo d’entrata schiaccia sul capo di Howard e Artest e orchestrata dalla pulce atomica Kyrie Irving che ha scritto 28 +11 assist al rientro dopo la frattura di un dito, costata  un’assenza di 11 giornate.

Nba, Denver vince anche con un Gallinari a mezzo servizio

Danilo Gallinari non brilla, segna solo 9 punti ma Denver passa per 99-90 sul campo di Sacramento realizzando il quinto successo consecutivo e un serio passo verso i playoff. I Nuggets, con un record di 46-29, sono sempre più padroni del quinto posto nella Western Conference. Gallinari, in campo per 30’01” nel quintetto iniziale, non brilla per precisione, ma si fa sentire con 4 rimbalzi e 3 assist.  Non bastano invece i 14 punti di Marco Belinelli per evitare il k.o. casalingo dei New Orleans Hornets (43-33), battuti sul proprio campo dai Memphis Grizzlies (43-33) per 93-81. Hornets e Grizzlies hanno lo stesso bilancio, ma Belinelli & co. al momento occupano la settima piazza nella classifica della Western Conference.

Nba, Belinelli si inchina ai Lakers di Bryant

Marco Belinelli e i New Orleans Hornets non riescono nell’impresa contro i Lakers di Kobe Bryant. La star di Los Angeles  firma 30 punti nel successo casalingo dei gialloviola che superano la formazione della Lousiana per 102-84. I campioni Nba, avanti già 30-19 dopo il primo periodo, centrano la 15esima vittoria nelle ultime 16 partite grazie anche ai 23 punti e 16 rimbalzi di Pau Gasol. Con un record di 53-20, i Lakers inseguono il primo posto nella Western Conference occupato dai San Antonio Spurs (57-16), battuti 111-104 a Memphis. I playoff sono sempre nel mirino degli Hornets (43-32) che allo Staples Center finiscono al tappeto nonostante le doppie doppie di Carl Landry (24 punti e 10 rimbalzi) e Emeka Okafor (14 punti e 11 rimbalzi). Belinelli, chiude con 9 punti

Nba, volano i Nuggets di Gallinari

I Denver Nuggets non si fermano più. Momento di grande forza per la squadra di Danilo Gallinari che prosegue la sua striscia vincente battendo anche Washington in casa (114-94), con l’azzurro in grande spolvero con 17 punti. Successo anche per i New Orleans Hornets che espugnano Phoenix (106-100), solo 3 punti per Marco Belinelli. Brutto ko invece per i Toronto Raptors che in casa di Golden State Warriors subiscono un pesante passivo (138-100). In ombra anche Andrea Bargnani, per l’azzurro soltanto 7 punti.

Nba, bene Gallinari e Belinelli nonostante la doppia sconfitta

23  punti a testa e due sconfitte. Marco Belinelli e Danilo Gallinari non steccano, ma New Orleans e Denver perdono contro gli avversari di turno. La guardia bolognese firma 23 punti con un ottimo 8/13 al tiro (5/8 da 3 punti) nel match casalingo che i New Orleans Hornets (40-31) perdono per 89-85 contro i Boston Celtics. L’azzurro, titolare per 36’50”, mette a referto anche 2 rimbalzi e 2 recuperi. New Orleans, avanti anche di 11 punti, si spegne nel terzo periodo quando incassa un parziale di 27-13. Gli Hornets pagano la serata storta di Chris Paul: il play distribuisce sì 15 assist, ma incappa in un pessimo 0/9 al tiro e segna solo 4 punti dalla lunetta.

Nba, Belinelli ok e gli Hornets tornano alla vittoria

Marco Belinelli segna 12 punti e contribuisce al successo casalingo di New Orleans, che supera 115-103 i Sacramento Kings. La guardia bolognese, titolare per 23’19”, chiude con 3/7 al tiro e 1/ 3 dall’arco. Gli Hornets, che hanno un record di 39-29, si godono il ritorno di Chris Paul. Il play, al rientro dopo lo stop per una commozione cerebrale, domina la scena con 33 punti e 15 assist. Accanto a lui brilla David West (25 punti e 9 rimbalzi). I Kings (15-49), virtualmente già in vacanza, affondano nonostante i 25 punti di Marcus Thornton, ex di turno.

Nba, Belinelli trascina gli Hornets

Marco Belinelli firma 18 punti nel successo esterno che New Orleans coglie per 96-81 sul campo di Cleveland. La guardia bolognese, titolare per ben 41′, chiude con 7/14 al tiro (2/5 da 3 punti), 5 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata. Belinelli risulta decisivo nella serata in cui gli Hornets, che hanno un record di 37-28, perdono Chris Paul per una commozione cerebrale. Il play (13 punti e 11 assist) deve lasciare il campo nel corso del terzo periodo. L’assenza forzata della superstar, portata in ospedale per controlli, non impedisce a New Orleans di piazzare un parziale di 24-8 che ribalta definitivamente le sorti della partita.