Nba Gallinari e Belinelli protagonisti, Lakers a rischio playoff

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Italiani sempre protagonisti nella lunga notte di venerdì con 22 squadre su 30 in campo, Gallinari 23 punti, top scorer di Denver con  la tripla decisiva a 34” secondi (94-89), mentre Belinelli entrato a un minuto dalla fine del 1° quarto per Rip Hamilton che stava giocando bene è stato tenuto in campo dal suo allenatore e  al Madison ha nuovamente  risposto alla fiducia con 12 punti, contributo di personalità e gioco per la vittoria n.20 dei Bulls che dopo il 3/0 nei con fronti diretti con i Knicks  adesso puntano a riprendersi la leadership della Central Division  essendo a sole 2 vittorie di Indiana e con la prospettiva del ritorno della  sua star Derrick Rose.

Oklahoma ha vinto sul campo dei Lakers, svanito l’effetto-Nash rimangono i problemi di formazione per gli infortuni di Pau Gasol, Dwight Howard e Jordan Hills ed è difficile vincere con Mr.Inaffidable (al secolo Robert Sacre,  simpatico spilungone di Syracuse per ora senza arte né parte) starter al posto di Superman. Mike D’Antoni ha riattivato Jamison e scoperto Earl Clark ma gli ha voltato le spalle la fortuna che gli aveva permesso di battere sul filo un concorrente per la panchina per il grande Jackson, il più titolato coach dell’ultimo ventennio di NBA, invocato dal pubblico.

E oggi, dopo la sesta sconfitta consecutiva che taglia le gambe, anche se non definitivamente alla squadra strafavorita della vigilia, il coach italo-americano è contestato dai tifosi che chiedono la sua testa per evitare di compromettere anche la prossima stagione, la squadra è a pezzi e con 15 vittorie e 21 sconfitte è arduo , a metà cammino,  pensare ai playoff. E pensare ai playoff senza squadra al  completo, senza un gioco definito, anche se paradossalmente gli infortuni sono un alibi che ancora fa da fragile collante a una voglia di cambiamento totale.

Ricapitolando, Gallinari ha giocato 38,18 minuti, con 8/13, 3/6 da 3, 4/4 liberi, 7 rimbalzi, 2 assist, 4 palle perse, Denver ha dominato ai rimbalzi con Faried e Iguodala mentre Koufos in  sorprendente versione attaccante dimostra che il suo coach aveva visto giusto nel greco-americano, scoperto anni fa come MVGP degli europei giovanili in maglia ellenica. Kuffy  il nasone  ha stabilito il suo primato personale (21 punti),   e a proposito di primati c’è da dire che Denver è davvero una squadra prodigiosa perché è riuscita a vincere contro i Cavs di Irving  che mancheranno ancora per un mese di Varejao, il miglior rimbalzista della Lega, con 22 palle perse, ed è la nova volta consecutiva che riesce a fare risultato anche perdendo almeno 20 palloni.

Belinelli ha giocato 28 minuti come ottavo giocatore, parte quindi dalla pa nchina con minutaggio da starter e si è ripetuto al Madison, anche se l’ultima volta aveva segnato di più grazie al’assenza di Rip Hamilton. Il suo scout è stato 12 punti, 3/6, ½ da 3, 3 rimbalzi e 5 assist pedina importante nei Bulls da trasferta che,si sa, giocano meglio in casa, trascinati da Luol Deng che ha segnatoi 33 punti, primato stagionale, in una gara condotta dall’inizio alla fine, con Anthony, salutato  dai suoi tifosi tutti in piedi per polemica nei confronti del giudice che gli ha inflitto un turno di squalifica per la reazione post-gara con Boston. Non hanno voluto perdersi l’occasione   Woody Allen, Turturro, Eddie Falco, Drew Barrymore, McEnroe e altri volti del set,  Anthony ha iniziato alla grande, poi ha avuto un momento di flessione e segnato 29 punti nel secondo tempo, ma non sono bastati nemmeno i 41 dell’ultimo quarto  per salvare i Knicks dalla terza sconfitta consecutiva perché l’assenza del regista Felton pesa anche se il passaportato italiano Pablo Prigioni ha fatto la sua parte (12 punti, 8 assist). Kidd (0/6, nessun punto) non ha retto lo sforzo di due partite nel giro di 24 ore e JR Smith ha sparacchiato senza ritegno (3/14). Un Knicks che continua a perdere in casa è un pessimo segnale per Mike Woods, coach-gestore, e questo incoraggia Brooklyn che viene da 5 vittorie consecutive come Boston che ha fermato Houston e fatto intravedere una trasformazione, con i giovani al centro dell’attenzione (Jarret Sullinger, la potente matricola, ha chiuso con una doppia decisiva, alla fine del primo tempo ha svegliato assieme a Courtney Lee la squadra con 14 punti e 8 rimbalzi). Vittoria ai supplementari di Memphis con San Antonio nonostante i 30 di Tony Parker e la doppia-doppia di Tin Duncan, Tiago Splitter si batte bene come secondo lungo ma in texas arriverà Aaron Baynes, centro australiano miglior rimbalzista della Regular season di Euroleague con l’Oljmpia Lubiana.

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Risultati venerdì 11 gennaio: Toronto-Charlotte 99-78 (16 A.Anderson, 15 Calderon; 12 Kidd-Gilchrist, K.Walker, B.Gordon); Boston-Houston 103-91 (23 Pierce, 17 Garnett, 14 J.Sullinger, 6/7 + 11 r, 6 f; 24 Harden, 18 Parsons, 7 Asik + 11 r); Brooklyn-Phoenix 99-79 (19 Joe Johnson, 17 C.Watson, 7 R.Evans + 15 r; 18, 15 S.Brown); Atlanta-Utah 103-95 (24 D.Harris, 15 Josh Smith + 10 r; 25 Foye, 23 A.Jefferson + 10 r, 20 Millsap + 10 r); New York-Chicago 101-108 (39 C.Anthony, 14/32, 8 r, 9 T.Chandler + 18 r, 12 Prigioni + 8 a; 33 Deng, 17 Boozer, 12 Belinelli); Memphis-San Antonio 101-98 OT (23 Gay, 21 M.Conley, 18 Z.Randolph + 10 r; 30 T.Parker, 13 Duncan + 15 r); New Orleans-Minnesota  104-92 (18 Vasquez + 13 a, 16 E.Gordon, 12 A.Aminu + 13 r, 9 A.Davis, 0 r; 20 Ridnour, 18 Pekovic, 17 Kirilenko, assenti Love e Barea); Milwaukee-Detroit 87-103 (15 B.Jennings, 15 B.Udrih; 26 G.Monroe + 11 r, 20 B.Knight, 8 A.Drummond + 11 r); Denver-Cleveland 98-91 (23 Gallinari, 21 Koufos, 17 Faried + 11 r, 13 Iguodala + 11 r; 28 Irving + 7 r, 5 rec); LA Lakers-Oklahoma 101-106, 28 K.Bryant, 19 A.Jamison + 10 r, 10 E.Clark + 10 r; 42 Durant, 8 r, 5 a, 27 Westbrook + 10 a); Golden State-Portland 103-97 (24 D.Lee + 10 r, 22 S.Curry + 12 a; 37 Lillard, 7/12 da 3, 7 JJ Hickson + 12 r,, 4, 3/14 Aldridge)

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