Proposta LNP, colpire duro chi non paga: penalizzazioni e poi esclusione

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Pubblichiamo le due recenti delibere con cui  i rappresentanti dei dilettanti chiedono la massima severità per chi non è in regola, e la riduzione dei NAS che di questi tempi pesa troppo sui bilanci.

I  casi di Avellino, l’indagine su Sacrati e tante anche vicende oggetto di  attenzione dei tribunali, chiacchiere  e polemiche, oltre all’eutanasia di oltre 50 società dei campionati dilettanti portano al centro della questione, per chi ha ancora il coraggio di ripartire e fare imprenditoria cestistica nel contesto di un’Italia in fortissima depressione economica, due problemi.  E’finito il tempo delle pazzie, ma anche quello di una economia gonfiata artificiosamente che ha sempre meno sponsor, è sotto la lente d’ingrandimento della Finanza e diventa una forma  di doping che falsa i campionati. Da tempo è sempre più frequente ascoltare i lamenti presidenti virtuosi che fanno miracoli per reggere la sfida con la politica della lesina. Dapprima hanno chiuso un occhio, adesso vogliono la “tolleranza zero” ritenendo violato il principio di lealtà competitiva gonfiare i costi, per poi non onorarli. Ci sono società che hanno contenziosi aperti coi loro dipendenti, che non adempiono agli obblighi amministrativi, vengono squalificati e pretendono di rientrare dalla porta principale. E fioccano i lodo, si allungano i tempi, entra in gioco (a che titolo?) la giustizia sportiva per atti, invece, tecnici di carattere amministrativo che dovrebbero essere, con l’analisi della documentazione,  inappellabili.

Questo tema è stato dibattuto vivacemente nell’ultima assemblea di LNP, alla fine è stata decisa di intraprendere un’azione concreta per fermare questo far west, e siamo riusciti a procurarci  i due verbali che pubblichiamo. E che  segnano l’inizio di un’azione concreta e immediata da attuarsi nel corso di questa stagione, allo scopo di arrivare alla riforma dei campionati (fusione fra legadue e A dilettanti in un unico campionato, con ulteriore riduzione dei club) con un’omogeneità strutturale nei vari campionati, con provvedimenti automatici e inappellabili.

Questo il testo delle delibere del 7 luglio:

“Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro riunitosi in data 7 settembre  presso la sede sociale

Valutato

il sempre più elevato numero di lodi arbitrali tra atleti, tecnici e società che con tempi di esecuzione molto lunghi  di fatto influiscono sulla regolarità dei campionati

rilevato

che numerose società hanno evidenziato il problema chiedendo interventi che sanzionino le società  che senza rispettare i propri impegni economici se ne avvantaggiano grazie ai tempi lunghi dei lodi arbitrali

preso atto

che il problema necessita di un intervento che regolarizzi lo svolgimento dei campionati limitando la sottoscrizione di onerosi accordi economici che rimangano successivamente disattesi

delibera  all’unanimità dei consiglieri presenti

di proporre alla FIP di attivare una procedura per cui alle società venga richiesto di presentare una liberatoria dei propri atleti e tecnici tesserati relativa al pagamento degli impegni economici sottoscritti alle seguenti scadenze:

1)      al  10 gennaio liberatoria delle spettanze  dovute ai tesserati al 30 di novembre

2)      al 31 marzo liberatoria delle spettanze dovute ai tesserati al 28 di febbraio

3)      al 30 GIUGNO liberatoria dell’ 80% delle spettanze dovute ai tesserati in riferimento alla stagione sportiva trascorsa

La mancata o ridotta presentazione di una delle prime due scadenze verrà sanzionata con 6 punti di penalizzazione  con esclusione dal campionato in caso di mancata presentazione  in entrambe le scadenze

La presentazione della  liberatoria al 30 giugno, sarà condizione essenziale per la successiva iscrizione al campionato di competenza

Per quanto invece riguarda i NAS, Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro riunitosi in data 7 settembre  presso la sede sociale..

Premesso

Che il CF in modo inaspettato ha deliberato la riduzione del 15% solo per gli importi NAS regionali

Che dopo aver richiesto in varie occasioni, l’ultima  in data 26 luglio, è stata richiesta  analoga riduzione anche dei Nas nazionali ad oggi senza risposta

Valutato

Che  la crisi economica pesa sempre di più sulle società sportive  e che in virtù dell’attuale normativa federale le società devono sostenere anticipatamente più del 50% dei propri impegni economici nei primi 4 mesi di attività di cui solo uno di reale attività agonistica

Ritenuto

che il pagamento dei Nas in un’unica soluzione costituisce un pesante onere gestionale

delibera  all’unanimità dei consiglieri presenti

di  richiedere alla FIP la rateizzazione del pagamento dei Nas in tre rate ( 5 nov-5 gen- 5 feb)  per le società che ne facciano richiesta acconsentendo ad un onere di segreteria e rimandando ogni provvedimento per le società morose al 5 febbraio 

Sull’argomento abbiamo chiesto un parere a Francesco Grotti che ha richiesto al segretario della Fip lumi sui tempi della pubblicazioni del bilancio che sembrano lenti. Grotti sta esaminando i capitoli di spesa, e potrebbe emergere la possibilità di un notevole risparmio di spese, per giustificare ad esempio una riduzione dei NAS (il premio annuale che va alla società che produce il giocatore)

Se in LNP  hanno il coraggio di andare avanti e mettere in piedi un tavolo con la Federazione per concertare tempi e modalità di attuazione delle proposte sono convinto che potranno normalizzare le richieste…….soprattutto quella riferita alla “PROCEDURA” che mi sembra molto importante dove i “FARAONI” mangiano a 4 ganasce, lodi e via discorrendo……) Ho ragione di ritenere che la bozza della così detta  richiesta “PROCEDURA” debba essere predisposta dal direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro, ovvero dal segretario,  praticando se del caso il silenzio assenso. Per cui in assenza di risposta e di  provvedimenti della FIP avrebbe valenza il contenuto della bozza (o proposta)  inviata. Sono sicuro che in Federazione si svegliano”

Le società temono una forte resistenza, e soprattutto individuano il nodo dei provvedimenti di penalizzazioni. “Il deterrente di tutto – dice un dirigente che tratta professionalmente la materia – sarebbero  le penalizzazioni, ma è necessario passare dalla Fip e quindi dalla Giustizia Sportiva perché ahimè i campionasti li gestisce comunque il settore agonistico della Fip:

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