Lnp serra le fila per entrare nella squadra di Petrucci

IL CASO – Un’autocandidatura esterna contestata dal direttivo di rischia di rovinare il clima favorevole per il ritorno del presidente storico del basket.

Scelto nel proprio contesto  il candidato per il rappresentante della  squadra di Petrucci, nel nome del dott.Marco Tajana,  il direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro  tenta adesso  evitare una spaccatura  dell’organismo delle 220 società minori e una figuraccia al basket nel momento in cui torna Gianni Petrucci e certi raid nei pascoloi dei furbetti non sono consentiti. Per questo, come ha preannunciato  prima di un viaggio in Centro-America dal quale rientrerà a metà dicembre,  il presidente Bruttini chiederà un incontro al futuro presidente della Fip e all’attuale vicario Laguardia per trovare una soluzione ragionevole ad un fatto senza precedenti.

Sergio Scariolo lascia la panchina a Orenga, lavorerà ancora per gli spagnoli

Adesso è ufficiale, soluzione amichevole, promosso il suo vice Juan Antonio Orenga che debutterà agli europei in Slovenia.

Sergio Scariolo lascia la nazionale spagnola e il nuovo CT sarà lo spagnolo Juan Antonio Orenga, che è stato il suo vice. La Federazione chiede a Scariolo di rimanere nella struttura tecnica, ma non spiega con quale ruolo, se di DT o manager organizzativo.

L’uscita di scena di Scariolo  avviene in un clima  cordiale. Il tecnico italiano ha completato un ciclo di 4 anni, iniziato nel 2009, un periodo che non ha precedenti come risultati, con due titoli europei (un traguardo che nessun altro aveva ottenuto), l’argento olimpico nella finale molto combattuta e spettacolare con gli Stati Uniti a Londra, la seconda della nazionale iberica dopo quella di Los Angeles ’84 che però fu dominata dagli americani. Inoltre nel 2010 la partecipazione ai mondiali in Turchia, dove la Spagna non è andata in medaglia.

Rondo espulso, fallito l’attacco al record degli assist di Magic Johnson

L’uscita gli costa il primato di 38 turni con almeno 10 assist e a Boston il ko casalingo con la sorprendente Brooklyn che vince nonostante le espulsioni di Humpries e Wallace vince ancora. Bargnani fermo per un problema alla caviglia, reagisce  Belinelli (11 punti).

Andrea Bargnani non sarà un portento in difesa ma è sempre meglio averlo in campo che  vederlo in panchina con una caviglia infortunata, un problema in più specie se l’avversario è Memphis, la squadra più solida fino a questo momento. Succede invece che i Raptors non reagiscano a questo imprevisto scendendo anzi tutti al di sotto del loro livello, a cominciare dai vari DeRozan e Lowry, le pistole fumanti. Ma non c’è indulgenza anche per i giovani, vogliamo parlare di Valanciunas il quale finisce con 2 punti, 2/4 e 2 rimbalzi?

La Scavolini a sorpresa prende Markovski

Nel toto-allenatori per sotituire Ticchi sulla panchina di Pesaro sarebbe già partita un’offerta per il coach macedone che vive a Bologna.

Mi dicono  che fatto un giro dei siti specializzati, afferma la nostra attendibilissima fonte “che, se ho visto bene, nessuno fa il  nome  giusto, perché da informazioni certe, la Scavolini è sotto a Zare Markovski per sostituire Ticchi e mi risulta che hanno già inviato un’offerta.  Tutti parlano di Pancotto, Bechi, Sacco, della conferma del vice Badioli ma nessuno ha fatto ancora il nome giusto

La festa degli 80 anni della Lazio, l’aquila romana riprende il volo coi giovani

Gianni Petrucci ha “bedetto” il progetto sociale-sportivo del club di Perrella, Paratore, Asteo, Primo. Gilardi e Abdul Jeelani che con Simone Santi ha una forte penetrazione sulla Capitale

Nella gremitissima sala dell’Auditorium del CONI in Viale Tiziano 74 la Lazio Pallacanestro ha celebrato i suoi “primi” 80 anni di vita cestistica al cospetto del gotha capitolino capitanato da Gianni Petrucci, prossimo al ritorno alla Fip in veste di pluripresidente . Fra i relatori anche il Presidente della Lazio Basket, Simone Santi, il Vice-presidente della FIP Gaetano Laguardia, il presidente del C.R.FIP Lazio Francesco Martini, il Presidente della Nuova Lazio Pallacanestro Riano Eraldo Bocci, il consigliere comunale Giulio Pelonzi (presidente di Lazio in Campidoglio) e il Responsabile Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana Oliviero Forti”.

Sciolto il nodo del caso Saric, darà la scossa al Cibona

Alla fine sciolto il contratto con Bilbao e rivoltosi al giudice, può tornare in campo col club storico delle 2 coppe dei Campioni e 15 scudetti che ha licenziato il coach Mrsic.

Nuova svolta nella carriera già molto intensa se non controversa di Dario Saric, 18 anni, 2,08, il fenomeno del basket giovanile capace di giocare in 5 ruoli. Il dalmata, nato a Sebenico come Drazen Petrovic ma che si ispira a Magic Johnson,  dopo i trionfi nell’europeo U16 e nell’U18 (25,6 e 10,1 rimbalzi, 39 punti nella finale con la Lituania, indiscusso MVP) della scorsa estate,  grazie al  CT della nazionale croata Repesa ha debuttato  con successo nelle qualificazioni europee (9,8 punti, 6,3 rimbalzi, 1,7 assist, 1,2 recuperi, 72% al tiro, 35,7% da 3) e adesso si è sbrogliata la vicenda del contratto e tornerà in campo con il Cibona Zagabria che ha vinto 15 titoli nazionali e 2 Coppe dei Campioni (’85 e ’86).

Bargnani parte forte e poi sparisce, D’Antoni nelle secche

A Houston 19 punti a metà gara, poi altri 2 soli, Raptors sco nfitta n.12 su 15, George Hill segna il canestro di Indiana in entrata e ai Lakers non bastano 40 punti su 77 di Kobe Bryant.

Nella serata in cui i Lakers riconvertiti al  contro-showtime (77 punti!, 12 nel 2° quarto..)  devono bere fino in fondo l’amaro  calice, per il canestro della sconfitta a 1”  in sottomano di George Hill (felice intuizione di mercato di Indiana  nel trade con Dallas per Darren Collison), alla tripla “double face” dell’influenzato Kobe Bryant (40 punti, 10 assist , ma 10 perse  sulle 19 di squadra, e quasi 30 tiri)  Andrea Bargnani offre il filmato di sintesi della sua carriera –come dire? – di Mago  meteoropatico, capace di imprevedibili  oscillazioni brusche.

Il re dell’Euroleague è Bobby Brown, bel colpo di Siena

A 3 giornate dalla fine è il n.1  fra i marcatori (20,1) e nell’indice di valutazione (20), nelle classifiche anche i milanesi  Bouroussis, Cook e il canturino Marco Cusin.

Per trovare l’accordo mi ci sono voluti non più di tre minuti. Non abbiamo perso del tempo per firmare un contratto, per quanto mi riguarda ne riparliamo a fine stagione ”.

Aza Petrovic spiega così il suo ritorno col  Cedevita che nel 2010-2011 portò alle Final Four di Eurocup di Treviso dove venne premiato come Allenatore dell’Anno della competizione. Per  l’ex  giocatore della Scavolini si è trattato anche del ritorno a Zagabria, la capitale della Croazia dove si è formato cestisticamente e ha vinto le due Coppe dei Campioni col fratello Drazen, il Mozart del Basket, al quale è intitolato il Palasport che venne costruito dal Cibona con i proventi della cessione del golden boy di Sebenico.

Perché il basket in Tv manda solo deboli segnali?

Partite-no stop fra la domenica sul divano col cane e “scanalando” e il lunedì sera col big match Cantù-Siena di “casa Rai” con 47.500 contatti, e questo purtroppo siamo.

La rivoluzione digitale ovvero il digitale terra-terra: la domenica che mi vede come regista a riposo (vera rarità) la televisione torna al suo uso normale, davanti ad un divano insieme alla famiglia e il cane, scanalando(!!!). Alle 18 e 15 da buon tifoso, approfittando del benefit concesso alle private di trasmettere in diretta le partite fuori casa, mi sintonizzo su quella che trasmette Milano alle prese con una Montegranaro sicuramente non remissiva, al punto che, fino a quando é durato l’ossigeno, se l’é giocata. Questo più che vederlo, l’ho sentito dai due commentatori di MilanoW, uno dei quali é anche un amico oltre che uno dei coach più vincenti in assoluto, Franco Casalini.

New York festeggia coi Nets, niente lampi azzurri

Anche Richard Gere  ha tifato per Brooklyn che  nell’ot vince il  primo derby della Grande Mela e raggiunge  i Knicks al 1° posto grazie al 38enne Stackhouse. Gallinari perde a Utah, prima panchina per Belinelli.

Sulle poltroncine a bordo campo del Barclay Center, la nuova casa dei  Nets fra gli illustri tifosi  della franchigia di Brooklyn nel primo storico derby della Grande Mela, c’era anche Richard Gere. Fra le sue pellicole di successo che ancora gira fra le Tv  c’è anche “Autumn in New York” che non si ispira certamente al sorprendente “Felice Autunno” del basket che si specchia nell’Hudson River che lunedì notte ha vissuto un bellissimo spettacolo, con l’immancabile ciliegina sulla torta confezionata dalla NBA con l’investimento multimilionario (440 milioni di dollari solo per la ricostruzione del team, che ha accarezzato anche il sogno di Dwight Howard) di un magnate russo tifosi di basket e altri partner fra i quali il rapper Jaz Z e la non meno famosa Beyoncè Knowles, una delle muse di Giorgio Armani per un profumo firmato. Cartolina perfetta del famoso basket newyorkese, il pianeta dei canestri, con la presenza nei Knicks della star cresciuta proprio sui playground di Brooklyn, quel Carmelo  (nome mutuato dalla folta comunità italiana).

Cedevita Zagabria, torna Aza Petrovic come allenatore

Il fratello maggiore di Drazen Pertrovic vicino alla firma dopo le dimissioni di Maljkovic e la sconfitta di Milano. Quasi sicuro ormai il ritorno al Cedevita di Alekandar Petrovic, ex giocatore della nazionale jugoslava e della Scavolini Pesaro di Valerio Bianchini e fratello del più famoso Drazen nel Cibona vincitore dell’Euroleague protagonista di un buon lavoro in passato (1° posto della regular season e finale per il titolo). Dopo le dimissioni di Bozidar Maljkovic, il Cedevita è stata diretta dal vice Jaksa Vulic  nella gara persa a Milano (60-75), ma è ancora in corsa per il 4° post6o anche se con una debolissima speranza e lo 0-2 con la squadra di Scariolo.

In Spagna Real imbattibile, Barcellona alla quarta sconfitta e riscossa Caja Laboral

Per i madrileni nona vittoria consecutiva grazie a Rudy Fernandez e Felipe Reyes, hanno perso ancora i campioni in carica e l’Unicaja Malaga, riscossa del Caja Laboral.

Con soli 71 punti, appena il 41% in area (1/5 Llull, 1/4 Mirotic e  Begic, 0/4 Suarez, 3/9 Felipe Reyes), 15 perse, la miseria di 7 assist totali  il Real Madrid ha vinto a Siviglia con un Cajasol  in ultima posizione (8 sconfitte su 9) ma che  spronata dal suo coach Aito, ex CT della Spagna a Pechino,  ha dato del filo da torcere ai madrileni.La squadra di Laso che ha già vinto la Supercoppa  domina la scena, con 9/9 e 4 punti sulle seconde Bilbao e Herbalife Gran Canaria che hanno vinto in trasferta e il Valencia ha inflitto la sconfitta n.4 al Barcellona.  La squadra isolana di coach Pedro Martinez, 50 anni, scuola Barcellona e poi aiutante di Her Brown alla Joventud e coach di Manresa, è la rivelazione della stagione, grazie al mormone Ryan Toolson che dopo aver fatto il volontario in Guatemala giocò alla Benetton.

Bargnani è davvero un Mago, fa sparire 30 punti!

Mentre la Grande Mela ha due squadre vincenti, i Raptors perdono in casa con gli Spur la partita n.11 dopo 2 supplementari  e Bargnani passa da 34 a 4 punti, minimo stagionale. Litiga col tiro anche Galinari, ma per Denver 4° successo.

Per la prima volta nella storia della NBA due quartieri della Grande Mela sono ai primi due posti della Atlantic Division, Manhattan coi i gloriosi Knicks che quest’anno ridestano sopiti entusiasmi (9/3), e  Brooklyn che ha costruito la Barclay Arena  per accogliere i Nets  (8/4) del magnate russo Prokhorov che  fra i suoi soci vanta  la coppia musicale più famosa d’America, il rapper Jaz-Z e Beyoncè Knowles.

Con D’Antoni i Lakers vincono la prima on the road

A Dallas, contro i deludentissimi Mavericks, è show time con il 36enne Antwan Jamison e  World Peace principali protagonisti, 3° ko per i Clippers, brividi per Miami e Oklahoma.

Miami si salva ancora una volta e vince la quarta partita consecutiva rimontando 7 punti (101-108)  alla American Airlines Arena contro i sorprendenti Cavs che privi di Irving, il loro gioiellino, per una frattura a un dito (un mese di stop), regalano emozioni e spettacolo col lancio di Jeremy Pargo, alla sua seconda stagione NBA, dopo essere stato la star del Maccabi e riattivato un altro ex giocatore del Maccabi, l’israeliano Omar Casspi che ha dato forza (con 3 triple su 3)  all’offensiva caratterizzata da un continuo bombardamento (14/31) dall’arco.