Basile – Cantù, problema al piede: accordo congelato

E’ ancora in stand-by l’approdo ufficiale di Gianluca Basile con Cantù. Il 36enne, riportato in Italia dalla Bennet dopo 6 stagioni al Barcellona (maglia con la quale ha vinto tutto), non ha superato le visite mediche a cui è stato sottoposto: il problema é al piede sinistro,che ha subito due fratture da stress che hanno scritto la parola fine all’avventura col Barcellona.

Le visite mediche di Basile infatti, che con Cantù ha firmato un contratto biennale, hanno evidenziato una mancata calcificazione ossea: le sue cartelle cliniche saranno ora esaminate da uno staff di specialisti che effettueranno nuovi esami per dare poi il parere finale sulla capacità del giocatore di scendere in campo.

“Per me è stata una sorpresa – ha detto Basile -: a Barcellona ero tornato in campo, (5′ nell’ultima gara di campionato col Malaga, n.d.r.) sul piede ho giocato e sento di non avere problemi”.

Anche la società Cantù sembra tranquilla:

“Non siamo allarmati – ha detto Bruno Arrigoni, d.s. della Bennet -. E’ però emersa la necessità di approfondire con esami che richiederanno qualche giorno”.

Il grande ritorno per ora resta ancora in sospeso.

Ok dalla Fiba, in Europa arrivano le stelle della NBA

Il regime di lock out sblocca i cestisti della Nba che, fino a risoluzione positiva della vicenda che sta tenendo in pausa il campionato di basket americano, hanno la possibilità di accasarsi altrove. E’ infatti arrivato il via libera per l’arrivo in Europa dei tantissimi giocatori della Nba: questo, recita l’informativa che è stata resa nota nelle scorse ore, almeno fino a quando ci sarà il lockout. Con una nota ufficiale, la Fiba ha confermato che

approverà il trasferimento dei giocatori sotto contratto con la Nba che decidono di giocare per i club dei campionati affiliati alla Fiba durante la serrata“.

Il che equivale a garantire ancora maggiore lustro ai campionati in svolgimento all over the world. I tifosi e gli appassionati di basket, in questo modo, potranno iniziare a sognare in grande. Vedere campioni del calibro di LeBron James, Kobe Bryant, Derrick Rose e compagnia calcare i parquet dei palazzetti d’Europa – perchè no, quelli italiani – non è più situazione che rasenta l’onirico ma realtà vera e propria.

I giocatori saranno dunque liberi di firmare con i club che più preferiscono, ma nel cui accordo sia prevista la clausola che debanno tornare subito negli Stati Uniti una volta che il lockout sarà finito. Per quanto concerne le assicurazioni, toccherà ai giocatori e ai club europei che vogliono ingaggiarli trovare la giusta intesa.

Basile non passa le visite mediche, Cantù contatta il Barcellona

Gianluca Basile era un ritorno atteso da numerosi appassionati di basket: la Bennet Cantù aveva compiuto l’impresa di strapparlo al Barcellona e consentirgli di chiudere una gloriosa carriera – da protagonista – proprio in Italia.

Tranquillo come non mai e felice di un approdo che lo stesso play cercava da tempo, Basile ha confidato di essere parecchio felice di tornare ma subito dopo la conferenza stampa di saluti e ringraziamenti è emerso un problema riscontrato durante le visite mediche. Basile non passa incolume il check up di routine cui è stato sottoposto dal personale sanitario del club e  e potrebbe rischiare di assistere a un mancato trasferimento.

“Spero di no – ribadisce con prontezza la guardia –  ho avuto in passato un problema al piede che mi ha tenuto fermo, però da Barcellona i medici mi hanno sempre informato e tenuto sotto osservazione senza lasciare che nulla potesse sfuggire. Nessuno mi ha mai spinto a giocare in condizioni fisiche carenti e mi auguro di poter garantire una condizione di forma ottimale”.

La notizia dell’intoppo – che al momento ha interrotto la trattativa lasciandola in stand by – è stata confermata anche da Arrigoni:

Basket, Meneghin vede azzurro Italia. “Agli Europei da protagonisti”

Dopo il secondo posto ottenuto negli Europei Under 20, il basket italiano sembra aver ritrovato una fiducia smarrita tanti anni fa. E alla vigilia degli Europei in Lituania, il presidente della Federazione, Dino Meneghin, cavalcando l’onda di questo nuovo entusiasmo, è convinto che anche gli azzurri senior faranno bella figura, grazie anche all’apporto che daranno, per la prima volta, le tre stelle azzurre della Nba.

“I nostri giovani sono attenti a cosa fanno oltre Oceano, sono un esempio da imitare per loro e avere tre ragazzi in America è un motivo di grande soddisfazione oltre che un modo per dire ai nostri giovani di non accontentarsi. Siamo consapevoli che il nostro percorso è molto difficile – ammette il presidente federale, riferendosi al gruppo che comprende, oltre all’Italia, colossi come Serbia, Germania, Francia, Israele e Lettonia -. Purtroppo ci sarà anche Nowitzki ma dobbiamo rispettare tutti e non avere paura di nessuno, deve essere questo il nostro motto”.

Nessuna intenzione di stare a guardare:

Supercoppa italiana: Siena – Cantu a Forli il 1 ottobre

Da una parte del parquet i campioni d’Italia della Montepaschi Siena, dall’altra i finalisti della Bennet Cantù che, pur uscendo sconfitti nell’epilogo stagionale hanno mostrato doti, tenuta e qualità inattese a inizio stagione. La sfida di Supercoppa italiana si giocherà tra queste due formazioni: è stata nella fattispecie individuata anche la sede ufficiale della gara. Si gioca a Forlì.

Il match è in programma per il 1 Ottobre presso l’impianto emiliano romagnolo chiamato PalaCredito. I numeri riportano la volontà dei toscani di andare lla conquista del sesto sigillo della competizione al fine di cominciare una nuova stagione con il piede giusto e all’insegna di quella precedente: mettere in bacheca l’ennesimo trofeo dopo le grandi soddisfazioni regalate ai propri tifosi nell’annata che si è da poco conclusa. La formula generale del trofeo prevede una gara da disputare su campo neutro, ed appunto è stata scelta la sede di Forlì dove nove anni fa fu la Benetton Treviso ad alzare al cielo la Coppa.

Virtus Bologna, Sabatini offre il 10% a chi gli porta uno sponsor

Il rapporto tra tifo e club? Non solo affari di cuore nè soltanto legame indissolubile che nasce per ragioni di fede, d’amore e quant’altro. Il tentativo di stravolgere la maniera di intendere il connubio tra club e supporters è del patron della Virtus Bologna, Claudio Sabatini, che ha cercato di creare un vincolo economico.

Nel nome del detto sempiterno “gli affari sono affari”, il proprietario della squadra felsinea si è inventato il coinvolgimento dei fans al fine di trovare uno sponsor per i bianconeri. Nel caso in cui chiunque portasse alla società il contatto con un’azienda pronta a investire in pubblicità collaborando con la Virtus, colui che è stato artefice del contatto verrebbe ricompensa con una percentuale pari al 10% del primo anno di contratto.

Sabatini, intervenendo in pubblico per presentare l’iniziativa, non ha dimenticato di elogiare i tifosi e, per loro, ha speso parole significative: il problema, semmai, sta nel fatto che lo stesso patron ha intaccato la maniera con cui si era soliti giudicare il tifoso. Ora, diventa niente più e niente meno che valore aggiunto in sede di mercato e marketing:

Adidas adiZero Ghost presto nei negozi

Adidas adiZero Ghost

Adidas ha annunciato una nuova versione delle adiZero, le scarpe indossate (anche) da Derrick Rose durante l’ultima stagione NBA. Le Adidas adiZero Ghost arriveranno nei negozi nelle prossime settimane, disponibili in quattro colori.

Il design è simile a quello delle Crazy Light, i modelli iniziali saranno quattro: bianco e nero, nero e bianco, rosso e nero, grigio e verde elettrico. Personalmente mi sono innamorato del modello bianco con inserti neri.

Un pivot per Biella: ingaggiato Miralles

Angelico Pallacanestro Biella non si lascia scappare l’occasione di aggiungere un rinforzo alla rosa e, sulla scia dei movimenti di mercato che stanno contraddistingendo le altre squadre di serie A, i piemontesi vanno a rinfoltire il gruppo con l’acquisto del pivot Albert Miralles, non nuovo all’esperienza italiana e già noto a buona parte dei tifosi della penisola.

Il gigante di 29 anni, infatti, ha già messo a disposizione i suoi 208 centimetri di altezza e la potenza conseguenziale sotto canestro a club quali Virtus Bologna, Roseto e Cantù. Nella prossima stagione sarà a tutti gli effetti un punto nevralgico del gioco di Biella, società con cui ha firmato un accordo per la stagione 2011-2012 con opzione anche per l’annata successiva.

Il Besiktas vuole Kobe Briant

Chi punta davvero in alto è il Besiktas che, dopo aver acquistato Deron Williams, è deciso a sferrare l’assalto vincente per aggiudicarsi niente popodimeno che IL gigante della pallacanestro mondiale. Parliamo di lui, chi altro: Kobe Bryant è nel mirino del club turco e nei prossimi giorni è giustappunto atteso un incontro tra la stella dei Los Angeles Lakers e i dirigenti del club di Istanbul per provare a mettere in piedi una trattativa che porterebbe la stelle NBA in terra ottomana per giocare nel campionato locale nel periodo in cui il lockout terrà ferma l’Nba.

A dare conferma rispetto alle indiscrezioni iniziali è stato Seref Yalcin, direttore generale della società turca, che già si trova in California. Le parole del referente del Besiktas hanno un sapore squisitamente ottimistico e consentono al tifo locale di cominciare a sognare in pompa magna:

“Possiamo farcela – ha detto Yalcin -. Al momento c’è un buon 50% di possibilità che Bryant giochi in Turchia. Tutto sarà però più chiaro dopo l’incontro che avremo il 30 luglio”.

Diawara firma per Varese, in arrivo Vanttaja

Una partica da oltre due metri per mettere a posto le ali. La Cimberio Varese continua la campagna di rafforzamento annunciando l’acquisto di Yakhouba Diawara, gigante francese, classe 1982. Il transalpino ha accettato di firmare un annuale con il tacito accordo di sedersi intorno a un tavolo alla fine della prossima stagione e decidere in armonia assieme ai dirigenti del club lombardo che tipo di percorso intraprendere.

Diawara ha ormai alle spalle un trascorso significativo nel nostro Paese dopo essere cresciuto nelle giovanili del Dijon e nei college americani: a portarlo in Italia, nel 2006, sono stati i dirigenti della della Climamio Bologna. Poi, l’esperienza irrinunciabile nel campionato Nba tra le file di Denver Nuggets e Miami Heat.

Basile riparte da Cantù. Bentornato, tiro ignorante

Piace – e non poco – l’idea di poterlo rivedere nei nostri palazzetti mentre si incunea tra le maglie avversarie e… tu pensi sia lì per passare palla, lui è già proiettato verso il canestro con l’arancio pronto a finire a canestro. Gianluca Basile torna in Italia e, a prescindere dal club che ha la fortuna di averlo in qintetto, la notizia sarebbe già bella così. Perchè è mancato.

Parecchio, sebbene l’esperienza in Spagna – nelle file del Barcellona – ne abbia segnato in maniera assolutamente positiva la carriera nel corso degli ultimi sei anni. Ora, il play si è accasato a Cantù ed è parte integrante della rosa della Bennet che, nel corso dell’ultimo anno, ha conteso alla Montepaschi Siena il tricolore. Ha trentasei anni, dirà qualcuno.

Noi, tuttavia, scegliamo di accodarci a coloro che risponderebbero “ecchissenefrega”. Perchè Basile è Basile. Un talento fattto e compiuto che ha, dalla sua, l’esperienza in grado di consentirgli di colmare alle lacune fisiche dovute all’età.

Potrà faticare sul piano fisico, vero; magari non garantirà un contributo costante nel corso dei quaranta minuti. Il fatto è che di Basile, basta anche un minutaggio parecchio inferiore: lui, la gara è in grado di trasformarla in ogni frangente. Lui, il parquet è in grado di ribaltarlo in un istante. In pochi attimi, sa come infiammare il palazzetto. Poi, il Signor Basile è anche uno che torna a casa dopo aver conquistato un’Eurolega, due scudetti, tre Coppe di Spagna e due Supercoppe. Tanto di cappello.

Milano, l’Armani ingaggia Hairston, ex Siena

Il tempo di una pausa – quella del week end vacanziero – e subito Milano rilancia alla grande una settimana che pare essere ancora decisive in ottica mercato.  Una nota ufficiale del club ha infatti certificato che la Pallacanestro Olimpia EA7- Emporio Armani Milano si è accaparrata un altro pezzo da novanta. In Lombardia approda infatti Malik Hairston, cestista nativo di Detroit e classe 1987. Il cestista è un’ala piccola (statura pari a 197 centimetri) e sbarca nel capoluogo meneghino dopo un trascorso (era lì, lo scorso anno e si presenta da campione d’Italia) nella Montepaschi Siena.

Inutile dire che per Milano si tratta di un valido innesto in grado di rinforltire e potenziare una rosa a questo punto più che competitive. A spendere parole di elogio nei confronti del neoacquisto è il coach di Milano, Sergio Scariolo, che ha fatto in fretta a sottolinearne l’importanza:

Malik Hairston – parole del tecnico – ha già dimostrato lo scorso anno di essere un giocatore completo e in grado di fare la differenza. La mia convinzione personale è abbia ancora importanti margini di miglioramento. Può indifferentemente iniziare le partite in quintetto o uscire dalla panchina: tra le prerogative che ha mostrato nel corso del campionato passato vi è quella di saper leggere la partita, ha grande esplosività e aiuta la squadra efficacemente anche in difesa”.

Europei Under 20, Spagna – Italia 82-70

Un secondo posto che vale la medaglia d’argento: la nazionale italiana Under 20 di basket, infatti, dopo aver inanellato un torneo da incorniciare che è fruttato l’accesso alla finalissima – giocata contro la nazionale spagnola – ha dovuto cedere in maniera evidente per la migliore prestanza e tenuta di campo degli iberici, ai quali va il primo posto in virtù dell’82-70 finale.

Occorreva in simultanea giocarsi l’oro e sfatare un tabu, quello per cui gli Azzurri non erano mai riusciti a vincere contro la Spagna: su sei partite disputate, andavano annoverate altrettante sconfitte agli Europei Under 20 nel corso del periodo che va dal 1992 ad oggi. A conti fatti, la gara è stata in equilibrio per quindici minuti, durante i quali l’Italia ha provato a replicare alle iniziative spagnole rispondendo colpo su colpo.

Passato il quarto d’ora, la supremazia degli avversari si è fatta di volta in volta più marcata e la Spagna ha saputo mettere a referto una serie di iniziative in grado di segnare in maniera indelebile il match. La nazionale spagnola si è affidata a un grandissimo Mirotic (che si è rivelato miglior giocatore e top scorer tanto della gara finale quanto dell’intero torneo).

Armani Jeans, Proli dice Siena: “E’ favorita”. E su Gallinari…

Nonostante la campagna di rafforzamento importante e la scelta di affidarsi a un tecnico determinato quale è Sergio Scariolo – dal 7 giugno 2011 nuovo head coach con un accordo sino al 2014 – le parole del patron dell’Armani Jeans Milano sono ancora accompagnate dalla prudenza imposta dalla storia recente, nel corso della quale la Montepaschi Siena si è confermata squadra capace di mettere in piedi un ciclo vincente non ancora interrotto.

Qualche scricchiolio in più, rispetto a due anni fa, lo si è registrato nella passata edizione del torneo: i toscani hanno faticato di più e perso di più ma, nelle fasi che contano, hanno saputo imporsi in maniera vincente. A pronosticare ancora Siena è – stavolta – il presidente di Milano, Livio Proli, anche se pare scontato leggere, nella presa di posizione di Proli, una scaramanzia evidente:

Siena è sempre la favorita, perchè una squadra che vince da sei anni in questo modo, o fa harakiri durante l’estate, o altrimenti è ovvio che parta favorita”.

L’occasione nella quale il patron si è pronunciato è stata quella della conferenza stampa tenutasi al Salone d’Onore del Coni per presentare l’accordo del comitato olimpico con cui il gruppo Giorgio Armani fornirà le divise degli atleti italiani che parteciperanno a Londra 2012. Rispetto al mercato dell’Olimpia, Proli pare soddisfatto: