Toti lascia Roma e il basket

Claudio Toti annuncia a sorpresa l’addio all’Acea Roma in particolare e al  basket in generale: a determinare la decisione del patron della squadra capitolina sarebbe stato il contingente momento economico visssuto dall’Italia nel contesto sociale e sportivo. Le parole di Toti sono allarmistiche ma chiare: ne chiariscono il pensiero e gli obittivi del prossimo futuro:

“Dopo una lunga riflessione ho maturato la decisione di uscire, alla fine della stagione in corso, dal basket professionistico, sia come proprietà che come sponsor. Dopo tanti anni di impegno, e non solo economico, è stata una decisione sicuramente sofferta, ma coerente e conseguente ad un’attenta analisi del particolare momento storico ed economico che sta attraversando il nostro paese anche nello sport”.

La nota resa nota dal presidente di Roma illustra quel che Toti intende fare nei prossimi mesi:

Miller-show, vola la Gallinari-band

La 36enne guardia Andre Miller sfiora la clamorosa tripla-doppia firmando da ex la vittoria di Filaldelfia che rilancia Denver mentre a Orlando prima vittoria in trasferta di San Antonio e la cenerentola Washington chiude la serie di Oklahoma prima della classe.  La striscia di 7 vittorie della  prima della classe (Oklahoma, 12/2) finisce  contro l’ultima (Washington 11/1), pazienza se Russell Westbrook è il top scorer (38 punti) del turno di mercoledì notte e Kevin Durant ne segna 33.

Il miracolo è frutto della “banda bassotti” della capitale, 67 punti fra John Wall (25 punti oltre a rimbalzi e assist, sicuramente poteva ambire ai  20 del Dream Team), Nick Young (24) e Crawford (18)  anche  se con percentuali di tiro proporzionali alla statura (12 su 44), ma l’importante è muovere l’aria, alla fine qualcosa resta, mentre i  Wizard  che stanno inserendo il gigante ceko Jan Vesely restano ancora il  fanalino di coda, anche se molto vispo, con 2 sole vittorie su 12 gare. Trascinata da Tony Parker e senza Manu Ginobili  San Antonio vince a Orlando ai supplementari la sua prima gara esterna (dopo 5 sconfitte).

Nba risultati 18 gennaio 2012

Undici partite nel corso della regular season Nba del 18 gennaio: ancora parole al miele per Danilo Gallinari e i Denver Nuggets mentre vanno segnalate le due sconfitte delle altre squadre dei due italiani. Non bastano a New Orleans i dieci punti di Marco Belinelli mentre i Toronto Raptors continuano a sentire come un peso determinante in senso negativo l’assenza di Andrea Bargnani.

Partiamo dal Gallo: occorrono i supplementari ma Denver sbanca il parquet dei Philadelphia 76ers – che mettono in conto la prima sconfitta stagionale tra le mura amiche – con una prova appena sufficiente dell’italiano, titolare per oltre 33 minuti e autore di tre soli punti con 1/3 dal campo, 0/2 da 3, 5 rimbalzi, 2 recuperi e un assist. Tra le file dei Nuggets, la miglior prrstazione della stagione per Andre Miller (28 punti e 10 assist); bene anche Nenè (20 punti e 14 rimbalzi). Ai Sixers non bastano i 22 punti di Thaddeus Young e i 20 di Evan Turner anche perché non è stata una gran serata per Andre Iguodala (11 punti, 4/12 al tiro). Versante Hornets: Marco Belinelli piazza a referto 10 punti e sei rimbalzi in quasi 40 minuti di gioco con percentuali non buone (2/7 al tiro, 1/5 da 3) e New Orleans perde in casa per mano dei Memphis Grizzlies.

Euroleague: torna Kirilenko, i russi imbattuti

Partite le Top 16 di EuroleagueSiena fatica all’inizio ma finisce +14 contro Bilbao, oggi Armani-Panathinaikos e Barcellona-Bennet col debutto di Brunner. Col ritorno in campo di Andrei Kirilenko a due mesi dal brutto infortunio alla spalla e la frattura del naso nel campionato russo, l’ex star degli Utah Jazz che ha lasciato la NBA dopo 10 anni è stato decisivo ad Atene contro l’Olimpiakos, con 11 punti, 3/6, 0/1, 5/6 ai liberi, 4 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate. Top scorer  del Cska che mantiene l’imbattibilità, con una striscia di 11 vittorie, un altro ex NBA, lo slavo Krstic, con 18 punti.

L’Unics che ha ingaggiato lo sloveno Bostian Nachbar, ex NBA, non l‘ha schierato contro il Fenerbahce che con Bogdanovic (24 punti)  e l’ingaggio di Lafayette  ha guidato due tempi cedendo alla distanza contro i russi vincitori dell’Eurocup che hanno vinto con i canestri del centro Veremeenko e Harry Domercant.

Nba risultati 17 gennaio 2012

Sette gare nel corso della regular season Nba del 17 gennaio 2012 con la vittoria in trasferta dei Denver Nuggets che espugnano il parquet di Milwaukee rifilando ai Bucks dieci punti di differenza.

Il Gallo firma 14 punti in poco più di 27 minuti di gioco (5/12 al tiro con 2/6 da 3 punti oltre a 5 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi). Tra i Nuggets, sei in doppia cifra con Corey Brewer (22 punti) top scorer, meglio di lui l’avversario Brandon Jennings (30 a referto).

Bene Miami Heat contro San Antonio: LeBron James sigla 33 punti e 10 rimbalzi e neppure Chris Bosh (30 punti e 10 rimbalzi) fa sentire l’assenza di Dwyane Wade. Bene anche Chicago contro i Phoenix Suns: i Bulls giocano senza Derrick Rose ma trovano in Carlos Boozer (31 punti, 26 all’intervallo) e Joakim Noah (13 punti e 12 rimbalzi) i trascinatori di giornata.si toglie lo sfizio di firmare una doppia doppia.

I risultati delle partite della regular season Nba del 17 gennaio 2012:

Nba, per Gallinari e Denver inizia bene il viaggio all’Est

Sette partite nel corso della regular season Nba del 17 gennaio 2012: inizia bene il viaggio all’Est di Danilo Gallinari con i Nuggets che, dopo il ko casalingo con Utah, si impongono contro Milwaukee. Stanotte Denver a Filadelfia e poi New York e Nets. Riscossa anche di Chicago (tredicesimo successo) e Miami che vincono senza i bigs Rose e Wade. Pesante ko dei Clippers orfani di Paul.

L’assenza degli infortunati Rose e Wade non impedisce stavolta a Chicago e Miami di ruggire. Dopo aver perso male a Memphis, i Bulls senza Derrick Rose raggiungono le 13 vittorie grazie a Carlos Boozer (31 punti) e alla sorprendente serata del bassotto (1.88) Charles Akeem Watson jr.  “Cj” schierato in quintetto non fa rimpiangere Rose con 23 punti, 3-3 dall’arco, 8/12, 5 assist, 4 rimbalzi, 2 recuperi in 33 minuti. Arrivato da Golden State due anni fa, si è sempre dimostrato un giocatore prezioso, anche a Memphis si era salvato dal naufragio (17 punti, 20 di media in due gare) confermandosi giocatore utilissimo per lo spirito dei Bulls messi alla frusta da coach Thibodeau e che hanno avuto stavolta rimbalzi da Joaquin Noah ottenendo una conferma rassicurante (+21) contro i Phoenix di Steve Nash in grande serata (25 punti e 9 assist) e troppo solo.

Eurocup Benetton Treviso-Alba Berlino 72-64

Primo turno di Last 16 di Eurocup per la Benetton Treviso che esordisce con vittoria al Palaverde dove il roster di Sasha Djordjevic si impone sull’Alba Berlino per 72-64.

Il cammino di Treviso nel gruppo L, quindi inizia nel migliore dei modi, idem dicasi per la sfida con i veneti capaci di piazzare un break iniziale di 16-0 che è tutt’altro che dettaglio: prima frazione con i primi due punti ospiti firmati da Francis.

Buon supporto di Schaffartzyk e Wood che infilano due triple a distanza ravvicinata. Poi, si scuote Treviso: prima Cuccarolo e Viggiano, poi la precisione di De Nicolao e Ortner: la sirena suona sul 22-17.

Il vantaggio persiste fino alla fine del secondo parziale, con le formazioni che vanno negli spogliatoi con il +13 dei padroni di casa: Bulleri e Becirovic spendono tutta l’esperienza necessara per tenere a bada un’Alba tenuta a galla da un Wood impeccabiile in fase di finalizzazione.

Nato l’imbattibile Dream Team per Londra 2012

Scelti i 20 della formazione Usa di basket che fa riferimento a coach Krzyzewski in vista delle Olimpiadi 2012 di Londra. Due sole novità tra cui l’ingresso dell’emergente Blake Griffin dei Clippers, con i suoi 22 anni la nuova star. Mike D’Antoni vice allenatore. Mentre la vecchia conservativa Europa riparte mercoledì 18 gennaio con 3 italiane  (Siena apre con Bilbao, giovedì Armani-Panathinaikos e Barcellona-Bennet) nelle Top 16 che dal prossimo anno cambieranno formula e alcune formazioni hanno grattato nelle ultime ore  il barile  del modesto mercato (lo sloveno Nachbar all’Unics Kazan, l’american-svizzero Brunner a Cantù, l’americano Mallet al Maccabia, l’americano supertatuato Acie Law dal Partizan all’Olympiacos)  la notizia più importante arriva dagli Stati Uniti, e riguarda la nascita del Dream Team  ultima versione, perché non è il caso di parlare di nuovismo con 18 giocatori sperimentati e diversi over 30.

La grande selezione per le Olimpiadi di Londra (27 luglio 12 agosto)  comprende 20 giocatori, e precisamente:

Nba risultati 16 gennaio 2012

Undici gare nel corso della regular season Nba del 16 gennaio nel corso della quale si evidenzia l’ennesima sconfitta dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli, battuti in casa dai Portland Trail Blazers. L’italiano non brilla e mette a referto due soli punti con una percentuale altissima di errore al tiro (1/8). Tra i Blazers, buone prestazioni di LaMarcus Aldridge (22 punti e 9 rimbalzi) e Nicolas Batum (19 punti e 6 rimbalzi) mentre nelle file degli Hornets può poco il solo Jarrett Jack (21 a referto). Per New Orleans si tratta della decima sconfitta in undici partite.

Non va meglio – ma l’attenuante dell’assenza di Andrea Bargnani è tutt’altro che secondaria – ai Toronto Raptors, sconfitti dagli Atlanta Hawks di Josh Smith (28 punti) e Joe Johnson (27). Crisi nera anche per i Celtics che a Boston depongono le armi e lasciano campo libero agli Oklahoma City Thunder: 26 punti a testa per Kevin Durant e Russell Westbrook e per i Thunder in cantiere il miglior record della lega in virtù del ko di Chicago.

Nba, supercontratto per Danilo Gallinari

Undici gare nel corso della regular season Nba del 16 gennaio: sconfitte per Chicago, Boston, New York e Toronto. Il big match tra Lakers-Dallas va a Kobe Bryant. Entro il 25 operazione rinnovo per la classe 2008: Danilo Gallinari è fra i big con Kevin Love (Minnesota) e Russel Westbrook (Oklahoma). Per il Gallo si parla di 50 milioni per 5 stagioni.

Dopo i colloqui di fine settimana fra il suo agente Arn Tellem e i NuggetsDanilo Gallinari metterà nei prossimi giorni la sua firma sotto un contrattone, probabilmente poco sotto i 50 milioni di dollari, il tetto raggiunto da Andrea  Bargnani perché i centri strappano cifre maggiori, come dimostrano i  60 milioni che i Bulls danno a Joaquin Noah nonostante i 6,7 punti per gara e i 6 soli nelle ultime due uscite. Il 25 gennaio scade infatti il termine per i rinnovi  (extensions) della classe 2008 (l’anno del draft), quella di Derrick Rose fino ad oggi l’unico ad aver depositato in banca il contratto da 94,5 milioni legittimato con il titolo di MVP della stagione passata e il ruggente inizio di quest’anno.

La7 manda il Basket sul digitale per scarso auditel?

Il match di cartello Cantù-Bologna seguito dallo 0,67%, solo 30 mila utenze per la domenica sera sul Rai Sport1, ammirevole contributo delle “sorelle minori”. Questa volta per aumentare le difficoltà ho aggiunto anche , oltre al netcasting , alla partita Rai e la registrazione di quella de La 7, anche una diretta di una privata dove andava in onda Biella – Milano. Così per gradire.

Qual è il succo della storia, dove voglio arrivare? Voglio mettere in evidenza una tendenza alla quale si dà importanza, ma neanche tanto: ormai non c’è più solo la televisione e la radio, ci sono altri media a distribuirsi la torta dell’interesse del pubblico. Soprattutto sono tantissimi canali video, tantissimi audio e un infinità sulla rete. Come si fa a concentrare l’interesse del pubblico? Con sistemi tradizionali, nessun artificio strano: la promozione a tappeto, partendo dalle famiglie, le scuole, i social network, il tam-tam su web e sui mezzi tradizionali d’informazione.

Se l’offerta è capillare altrettanto dev’essere l’informazione e la promozione.  I “numeri” sui quali si ostinano a leggere interesse o disinteresse non sono più solo televisivi o radiofonici e poi,  soprattutto,  si deve tornare a considerare una cosa tralasciata da tempo: il gradimento. Perché è vero che il tifoso guarda una partita anche in un videocitofono se il condominio la trasmette ma non è detto che gli piaccia.

Eurocup Benetton, al Palaverde l’Alba Berlino

Stasera al Palaverde scattano le Last 16 di Eurocup. Il primo match vedrà la Benetton Basket impegnata in casa (palla a due alle ore 20.45) contro l’Alba Berlino, tradizionale rivale europea di Treviso. Dopo la vittoriosa partita di campionato contro la Vanoli Braga Cremona, i biancoverdi si rituffano nella competizione continentale affrontando i tedeschi dell’Alba, fin qui reduci da 5 vittorie e una sola sconfitta in Coppa (primi nel loro girone).

La Benetton deve fare i conti con le notizie che arrivano dall’infermeria: con Mekel e Sandri out, si conta di recuperare Massimo Bulleri per il match. Il capitano,  colpito duro ad una coscia nella partita della settimana scorsa contro l’EA7 Milano, ha saltato precauzionalmente la sfida contro Cremona, ma solo in giornata si deciderà il suo utilizzo.

Esordio in Europa con la casacca biancoverde per tutti i nuovi acquisti trevigiani: Viggiano, Ortner e Goree. In Beko Bundesliga i berlinesi di coach Gordon Herbert, storico allenatore di un’altra gloriosa formazione tedesca, gli Skyliners di Francoforte, sono momentaneamente classificati al quarto posto (12 vittorie e 6 sconfitte dopo 18 gare disputate).

La Junior Casale riapre la campagna abbonamenti

Terminato a Pesaro il girone d’andata, alle porte di una seconda metà di stagione da affrontare al massimo della concentrazione e della passione. Junior Casale ha deciso di riaprire la campagna abbonamenti, con una tessera valida per i rimanenti otto incontri casalinghi di regular season (Sassari, Varese, Caserta, Avellino, Venezia, Siena, Bologna, Pesaro) per dare così ai propri sostenitori un’ulteriore possibilità di legarsi alla Junior per questo decisivo rush finale di campionato.

Spiega il presidente della Junior Casale, Giancarlo Cerutti:

“Ora che è terminato il girone d’andata, desidero anzitutto ringraziare i nostri tifosi che con passione e calore hanno sostenuto la nostra squadra in questo primo anno di Serie A, in una stagione che si è dimostrata difficile come avevamo e abbiamo sempre pensato.

Olimpiadi 2012, i 20 preconvocati del Dream Team

L’appetito vien mangiando e la nazionale di basket a stelle e strisce non è ancora sazia di successi. E’ con questa logica che la Usa Basketball ha stilato una lista di venti giocatori tra i quali verranno scelti tra qualche mese i 12 che rappresenteranno gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Londra.

Gli americani vogliono evitare brutte figure in terra inglese e – soprattutto – contano di conquistare il terzo oro nella kermesse dei cinque cerchi. Di qui la decisione di puntare sulla “crema” della NBA, su quei giocatori che possono fare la differenza qualunque sia l’avversario da affrontare.