NBA, proseguono le trattative tra prorpietari franchigie e vertici Lega Professionisti

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C’è stato un nuovo incontro tra proprietari e giocatori per provare a interrompere il lock-out che sta mettendo in serio pericolo l’intera stagione della Nba. La riunione e’ durata ben 5 ore, al termine della quale non e’ stato detto nulla, men che meno se ci siano stati dei progressi fra le parti o meno. Questo perché sia da parte dei proprietari che dei giocatori e’ stato deciso di non rilasciare dichiarazioni, dando inizio ad una sorta di silenzio stampa, per non rischiare di compromettere un eventuale prossimo buon esito delle negoziazioni. Quello andato in scena ieri, é stato il terzo tentativo di riconciliazione fra le parti. Ma mentre proseguono le trattative “segrete” tra i proprietari delle franchigie NBA e i vertici della lega professionistica, emergono indiscrezioni su particolari abbastanza clamorosi sulle richieste che i patron avrebbero avanzato nell’ambito di queste trattative. Si parla di draft, nello specifico della possibilità di aggiungere un terzo giro. E’ il sito internet Sheridanhoops.com, gestito dall’ex commentatore per ESPN e AP Chris Sheridan, a svelare la novità che contribuirebbe ad innalzare notevolmente il livello competitivo del campionato, concedendo così maggiori possiblità di scelta alle squadre meno quotate e in generale l’opportunità di gestire bilanci più equlibrati. Che è del resto poi il vero motivo del contendere tra proprietari e lega.

Il draft in tre round è scomparso dal 1988 e nella sua nuova versione andrebbe a strutturarsi in questa maniera:

1) Prima proposta: le quindici peggiori classificate del precedente campionato continuerebbero ad avere la prelazione dalla prima alla quindicesima chiamata, ma col nuovo regolamento potrebbero avere anche dalla sedicesima alla trentesima scelta. Di conseguenza, le 15 franchige col miglior record stagionale avrebbero diritto a scegliere i primi 15 nuovi prospetti del secondo turno, quindi dal numero 44 al 60.

2) Seconda proposta: e ultime 8 dell’annata uscente godrebbero di ulteriore “pick” nel primo turno, con la chiamata numero 22, mentre le migliori 8 verrebbero escluse dalle prime scelte e andrebbero ad esercitare le proprie pereferenze per i primi giocatori del secondo giro (dal 31 al 38) e per gli ultimi otto.

Nel frattempo, preoseguiranno a New York i colloqui per scongiurare il lock-out e tentare di far partire la stagione entro la fine di ottobre.

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