NBA, il lockout rischia di cancellare la stagione. E l’economia di 29 città USA

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E’ stato l’ultimatum imposto al sindacato dei giocatori a far saltare definitivamente il banco. E’ stato lo stesso Maurice Evans, vicepresidente del sindacato giocatori Nba a spiegarlo chiaramente (lui che é stato anche in Italia nel recente passato con la maglia del Benetton Treviso): anche i giocatori sanno molto bene che con questa decisione le possibilità che la stagione sia cancellata definitivamente sono altissime ma sostengono che sia stato un passo necessario: Sappiamo che facendo così rischiamo seriamente di non cominciare nemmeno la stagione, capiamo le conseguenze che tutti I giocatori possono avere se le cose andranno come speriamo, ma è un rischio che bisogna correre”. Nel frattempo il malumore cresce a dismisura non solo fra i tifosi ma anche nelle categorie che lavorano grazie alla Nba (parcheggiatori, camerieri, ristoratori, venditori ambulanti ecc…) che in questo momento di crisi ha grandi difficoltà a portare a casa uno stipendio e con la possibilità di una stagione intera cancellata si vedrebbe ancor più in difficoltà: Giocatori e proprietari non si rendono conto del danno reale che stanno facendo continuando questa pantomima sul contratto – ha scritto su Twitter un addetto alla vendita dei biglietti dei Denver Nuggetsi parcheggiatori e tutto il personale impegnato ogni sera nelle arene. Persone disoccupate che ora hanno uno stipendio a zero. Questa, più ancora che l’assenza delle partite, è la cosa più triste di questa vicenda”. Bisogna tenere conto del fatto che la Nba ogni anno produce 4 miliardi di dollari di indotto: soldi che servono a far girare l’economia anche e soprattutto di quelle città più piccole che vivono grazie alla Nba. Lo dimostra anche il fatto che dopo l’appello del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, giorni addietro 22 sindaci delle 29 città che hanno una squadra Nba avevano inviato una accorata lettera a David Stern nella quale pregavamo il commissioner di trovare al più presto un accordo per far ripartire la stagione. Per questo sono ancora in molti a sperare che un accordo si possa trovare, anche se dopo la giornata di ieri tutto è maledettamente più complicato.

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