Bella notte italiana NBA: torna Bargnani, Belinelli regista

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Tutti i commentatori sconsigliano ai Bulls  lo scambio-suicida Boozer-Bargnani , i Raptors  per acquistare una star come Rudy Gay hanno sforato il budget e dovranno pagare la tassa del lusso (luxury tax) e a sorpresa Dwane Casey rimette in campo a Indiana  dopo quasi 2 mesi Bargnani per la botta al gomito e al polso nel cadere a sasso su una schiacciata malfatta. A meno di sorprese di mercato, i Raptors dovranno tenersi Bargnani anche per le prossime 2 stagioni e versargli le ultime due rate deei 22  milioni alla scadenza del contratto.

Non tutto il male vien per nuocere, perché il Mago parte dalla panchina e mostra la sua miglior virtù, il tiro. E con 7 canestri su 10, nessuno da 3, nessun tiro libero, contribuisce al successo, anche se più importanti ai fini del secondo successo dell’anno a Indiana  sono i 14 punti e 13 rimbalzi di Valanciunas e come nella vittoria a Indianapolis del 13 novembre Paul George manca  il canestro della vittoria sul tiro finale.

Il match si decide nel supplementare, dopo che con Indiana avanti di 4 punti a 10”  il roccioso Amir Johson pareggia con 2 canestri da sotto approfittando dell’attacco di indolenza di Roy Hibbert (3 canestri su 9, 3 rimbalzi)  che l’anno scorso era più continuo e incisivo e dello scarso contributo della panchina (16/37) .  Questo è lo scontro più pazzo della stagione, perché 3 volte su 3 ha vinto la squadra in trasferta, e difficilmente una formazione potrà questa stagione vincere due volte consecutivamente a Indianapolis contro la prima della Central Division come hanno fatto gli ultimi della Atlantic Division  che hanno vinto il secondo tie-break sui 5 perduti senza dimenticare le troppe cadute a sasso nel finale. Bisogna andarci piano a dire che nei Raptors le cose sono cambiate, la stagione ormai è compromessa, lasciando da parte la sfortuna e i numerosi successi sfuggiti di un soffio,non si sa se le colpe siano più dei giocatori o del campo o più dei dirigenti pensando alle operazioni di mercato di Bryan Colangelo che non ha certo le paterne qualità del padre di origini italiche, Jerry, il vero boss della pallacanestro americana che nella sua veste di presidente della federazione stars-and-stripes  sta cercando in questo momento di convincere Stern a rivedere la decisione di  ritirare il marchio Dream Team dalle prossime Olimpiadi.

Avere un simile padre che ti raccomanda e ti protegge le spalle è una vera fortuna, il colpo di Bargnani n.1 al quale lavorò anche Rudy D’Amico, un altro paisà oggi fiorentino d’adozione, in veste di talent scout per l’Europa,non ha dato i frutti sperati, e si è dovuto ripiegare su una star statunitense  a metà fra il primo e secondo livello come Rudy Gay col quale comunque i canadesi hanno vinto 2 gare su 4. Il primo errore è stato quello di fidarsi troppo del lavoro estivo di Bargnani in quel di Fregene, di permettergli otto mesi senza giocare una partita, il secondo di prendere Lowry (2 punti a Indiana) tecnicamente giocatore di qualità, con molta più classe di Calderon ma con scarsa capacità di comando e regia, come si era già visto a Houston dove lo sloveno Dragic gli venne preferito. Con tutti i giovani di belle speranze, i Raptors avrebbero potuto quest’anno arrivare davanti a Filadelfia e anche a Boston nell’Atlantic Division  se solo Colangelo avesse sistemato meglio le tessere del puzzle , anche per la fortuna di avere un coach come Dwane Casey che ritengo pari a Gregg Popovich, Doc Rivers, George Karl, Frank Vogel e Tom Thibodeau. E mettiamoci anche Scott Brooks.

La positivissima  giornata azzurra va in archivio con la vittoria dei Bulls a Salt Like che raggiunti i Jazz agli ultimi 3 minuti hanno gestito con grande maestria la partita, e questo grazie a Marco Belinelli che preso dai Tori come specialista delle triple si è trasformato in un vero lettore di gioco, ottima notizia per Pianigiani che potrà agli europei contare sul bolognese in questo ruolo nel caso non funzionassero i due registi Hackett e Cinciarini. Dalle mani di Belinelli sono partiti i 5 assist per Carlos Boozer in un gioco a due elementare del pick&roll  che il coach di Utah ha subito per 5 volte consecutive, fino a quando andata al comando la sua squadra  Thibodeau ha tolto i due protagonisti del successo negli ultimi 50 secondi per timore di cadere nell’errore della ripetitività.

Tocca a Belinelli portare su la palla nella rimonta, manca il tiro dell’83 pari, e sale sempre sulla destra, fingendo di farsi chiudere, palleggiando con la schiena al canestro per avere la miglior visuale del centro-campo,  a un metro dalla linea dell’out laterale. Quando però i due avversari  raddoppiano, scatta immediatamente  il passaggio a Boozer che libero scende dal centro e mette dentro in area in sospensione e da sotto. A 2’15 dalla fine  i Bulls vanno avanti con Boozer, Belinel.li manca anche un  tiro da 3 che potrebbe tagliare le gambe ai rivali che sbagliano a non giocare per i lunghi, Boozer è un leone al rimbalzo e a “59 segna altri 2 liberi per l’83-86, e poi altri 2 a -27” dopo che Belinelli riesce con molto sangue freddo a recuperare una palla in attacco che sembrava persa per cambio di lato. Thibodeau leva il braccio e la mente della rimonta, Utah non ragiona e i Bulls portano a casa  il successo con altri 5  liberi su 6, 2 di Noah e 3 di Deng. Per la precisione ha vinto dalla lunetta, con un 10-12 finale, è chiaro che dopo questa partita se Chicago molla Boozer per Bargnani vien giù la volta dell’United Center.

 I Lakers hanno avuto da Bryant rimbalzi e assist per vincere con  la scassatissima Charlotte, Oklahona ha fatto faville  a Phoenix, New York ha approfittato dei guai fisici dei Lupi vincendo a Minnesota, LeBron ha giocata l’ennesima gara perfetta tirando bene anche da 3 e superando per la quarta volta i 30 punti, non né stato da meno James Harden, 35 punti, 13/16 dalla lunetta, 11 assist mentre il venezuelano Greivis Vasquez, il Rondo ispanico, ha firmato una tripla  decisiva per sbancare Atlanta che sta perdendo colpi dopo l’infortunio di Lou Williams e la poca voglia di Josh Smith di rimanere in  Georgia.

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Risultati turno venerdì 8 febbraio: Minnesota-New York  94-100 (20 Ridnour, 19 Derr.Williams, 18 Rubio, 6/14, 5/9 tl + 11 as,  16 Pekovic + 11 r; 36 Anthony, 8/9 tl, 9 as, 15 JR Smith, 5/14); Utah-Chicago 89-93 (32 Jefferson + 12 r, 21 Millsap; 19 Boozer, 6/15, 7/8 tl, 18 N.Robinson, T3 4/7, 9 a, 15 Deng + 10 r, 12 Noah, 6/6 tl + 11 r, 9 Belinelli, 4/8, T3 1/3, 6 as);  Detroit-San Antonio 119-109 (26 G.Monroe + 16 r, 5 a, 24 B.Knight, 21 Villanueva, T3 5/9, 7 Calderon, 8 a; 31 Parker, tl 11/12, 8 a, 5 Blair + 10 r);  Washington-Brooklyn 89-74 (20 Nenè + 11 r; 20 Der.Williams, 13 B.Lopez, 3/11 tl 7/9, 8 r, 9 R.Evans + 13 r); Charlotte-LA Lakers 93-100 (20 G.Henderson + 10 r, 20 Mullens + 10 r; 20 K.Bryant, 6/15, 0/2, 8/8 tl, 7 r, 8 a, 17 Clark + 10 r, 12 Howard + 11 r, 11 Artes, 5/14, T3 0/4); Indiana-Toronto 98-100 (30 D.West, 8/10 tl, 8 r, 26 P.George, T3 5/10 + 14 r, 5 a, 6 Hibbert 3/9, 3 r; 23 R.Gay, 22 De Rozan, 7/9 tl, 14 An.Johnson + 14 r, 14 Valanciunas + 13 r, 14 Bargnani , 7/10, 0/1, 2 r, 1 as, 5 f, 2 rc, 4 pe, 29’); Atlanta-New Orleans 100-111 (23 Josh Smith, T3 3/5, 21 J.Teague, T3 4/6, 9 a; 27 E.Gordon, 6/9 tl; 21 G.Vasquez + 11 r + 12 a, 19 R.Anderson);  Cleveland-Orlando 119-108 (24 Irving, 6 r, 8 a, 18 Speights, 12/12 tl, 14 Ellington, T3 3/5; 25 Vucevic, 12/19  + 13 r; 23 Afflalo, 15 Jam.Nelson + 13 a); Miami-LA Clippers 111-89 (30 L.James, T3 4/5, 8/11 tl, 5 r, 6 a, 20 Wade, 6 r, 7 a; 18, 18 Chalmers, T3 5/8; 17 D.Jordan, 13 B.Griffin, 5/7, 5 r, 13 Jam.Crawford, 6/15, T3 1/5, 3 Paul, 1/5, 2 a, 2 r, 3 pe, 19’); Memphis-Golden State 99-93 (20 M.Gasol + 11 r, 16 Z.Randolph + 10 r, 8/8 tl, 7 Conley + 10 a; 32 S.Curry, T3 4/9, 8 a, 26 D.Lee, 10/16, 6 r); Houston-Portland 118-103 (35 J.Harden, 13/16, T3 4/8, 7 r, + 11 a, 20 Parsons, T3 4/8, 9 Asik + 13 r; 31 Aldridge + 11 r, 24 Batum, T3 4/8, 6/6 tl, 18 Lillard); Phoenix-Oklahoma 96-127 (25 Beasley, 19 G.Dragic; 21 Durant, T3 4/5, tl 7/7, 18 Sefolosha, T3 4/8, 17 Perkins, 17 Westbrook, 9 a).

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